In seguito alla lettura di dieci dizionari di proverbi italiani e di tredici romeni, si potrebbe notare che la sottigliezza linguistica e il gusto ludico dei due po-poli si rispecchiano anche nelle loro sentenze. Il presente lavoro...
moreIn seguito alla lettura di dieci dizionari di proverbi italiani e di tredici romeni, si potrebbe notare che la sottigliezza linguistica e il gusto ludico dei due po-poli si rispecchiano anche nelle loro sentenze. Il presente lavoro contrastivo si propone di mettere a confronto prima le strutture formali delle paremie italiane e romene (prosodiche, metriche e sintattiche) e poi di illustrare con abbondanti esempi la presenza di una larga varietà di tropi. Inoltre si cerca di individuare le fonti stilistiche dell'umorismo nei proverbi (l'ironia, la sentenza lapalissiana ecc). Concludiamo con alcune considerazioni su quello che consideriamo le " eccellenze " espressive dei proverbi di ciascuna lingua: da una parte la giocosa inventività del romeno nell'esprimere il favoloso e l'assurdo, e dall'altra parte il gusto dei motti italiani per le enumerazioni, i calembours, i giochi delle polisemie, le parafrasi, le aggiunte scherzose nei proverbi che chiameremo " di seconda generazione ". Parole–chiave: proverbi italiani, proverbi romeni, figure retoriche, umori-smo. Abstract The attentive reading of the most important dictionaries of proverbs (ten for the Italian, thirteen for the Romanian) has lead us to the conclusion that the linguistic exquisiteness and the cheerful perception of life of the two related nations could also be discovered in their proverbs. This paper aims to a contrastive analysis of tens of examples of Italian and Romanian proverbs, both from a formal (syntactic, prosodic) and a stylistic point of view (use of metaphors, comparison, antonyms, paradox etc.). We also