Capitolo 1 "Nel segno del Moderno"
Tra il 1926 e il 1927 la Rassegna Italiana politica letterari... more Capitolo 1 "Nel segno del Moderno"
Tra il 1926 e il 1927 la Rassegna Italiana politica letteraria e artistica pubblica quattro articoli che sono considerati come il manifesto dell'architettura razionalista italiana. Gli articoli sono firmati dal Gruppo 7 formato da: Terragni, Pollini, Figini, Frette, Castagnoli, Larco e Rava.
La prima chiave di lettura del termine razionale si deve intendere come "internazionale".
Si susseguono una serie di articoli di personaggi dell'architettura italiana che cercano e danno un significato al termine razionale che spesso va inteso, come anche diceva Le Corbusier che credeva che il termine razionale fosse troppo limitante.
Rogers nel 1932 disse infine di poterla anche chiamare "funzionale" in quanto l'idea cardine era quella di far intendere fin dal primo sguardo lo scopo dell'edificio; con decorazioni ridotte al minimo e la tendenza di ridurre tutto al semplice, all'essenziale e al necessario.
Possiamo dire che i quattro articoli parlano di tre temi fondamentali: la necessità di aderire allo spirito del tempo, il riferimento all'architettura degli edifici industriali come più elevata espressione dell'epoca moderna e l'interesse per l'architettura moderna internazionale.
_ Nel primo articolo si manifesta l'esigenza di un rinnovamento dell'architettura tramite lo spirito del tempo. Essi lo riconoscono negli edifici industriali che esprimono chiaramente la loro funzione. Viene trattata anche da Minnucci un'estetica degli edifici industriali. Il gruppo dichiara di trarre ispirazione da alcuni settori della cultura europea contemporanea e dagli esempi di Behrens, Mies Van Der Rohe, Gropius, Le Corbusier..
_ Nel secondo articolo si usa il termine razionalista riferito all'edilizia industriale. Esiste un'estetica razionalista relativa ai materiali: sono pochi e lavorati perfettamente e con grande eleganza.
Vengono inoltre indicate una serie di architetture "esempio" all'estero specialmente in Francia, Germania e Olanda; al punto che nel 1926 viene fatto uno studio delle case di abitazione popolare olandesi.
_ Nel terzo articolo si parla della situazione italiana considerata in forte ritardo rispetto a quella dei maggiori paesi europei. Le cause di questo ritardo sono riscontrate nella formazione scolastica dei progettisti, nell'inerzia e nello scarso interessamento del pubblico e nei pregiudizi della critica nei confronti delle innovazioni. Il gruppo quindi si attribuisce un ruolo di pionieri del rinnovamento dell'architettura italiana.
_ Nel quarto articolo si fa riferimento al materiale del cemento armato, come l'unico che può raggiungere una monumentalità classica. Ci si focalizza quindi sull' organismo strutturale.
Il razionalismo quindi non va inteso esclusivamente come un insieme di linee e sagome, ma deve intendersi come un sistema morale un ordine sociale e un metodo essenziale per risolvere i problemi. L'aggettivo è accostato all'edilizia residenziale il quale è un ambito in cui si realizzano i primi esempi di architettura razionale.
Capitolo 1 "Nel segno del Moderno"
Tra il 1926 e il 1927 la Rassegna Italiana politica letterari... more Capitolo 1 "Nel segno del Moderno"
Tra il 1926 e il 1927 la Rassegna Italiana politica letteraria e artistica pubblica quattro articoli che sono considerati come il manifesto dell'architettura razionalista italiana. Gli articoli sono firmati dal Gruppo 7 formato da: Terragni, Pollini, Figini, Frette, Castagnoli, Larco e Rava.
La prima chiave di lettura del termine razionale si deve intendere come "internazionale".
Si susseguono una serie di articoli di personaggi dell'architettura italiana che cercano e danno un significato al termine razionale che spesso va inteso, come anche diceva Le Corbusier che credeva che il termine razionale fosse troppo limitante.
Rogers nel 1932 disse infine di poterla anche chiamare "funzionale" in quanto l'idea cardine era quella di far intendere fin dal primo sguardo lo scopo dell'edificio; con decorazioni ridotte al minimo e la tendenza di ridurre tutto al semplice, all'essenziale e al necessario.
Possiamo dire che i quattro articoli parlano di tre temi fondamentali: la necessità di aderire allo spirito del tempo, il riferimento all'architettura degli edifici industriali come più elevata espressione dell'epoca moderna e l'interesse per l'architettura moderna internazionale.
_ Nel primo articolo si manifesta l'esigenza di un rinnovamento dell'architettura tramite lo spirito del tempo. Essi lo riconoscono negli edifici industriali che esprimono chiaramente la loro funzione. Viene trattata anche da Minnucci un'estetica degli edifici industriali. Il gruppo dichiara di trarre ispirazione da alcuni settori della cultura europea contemporanea e dagli esempi di Behrens, Mies Van Der Rohe, Gropius, Le Corbusier..
_ Nel secondo articolo si usa il termine razionalista riferito all'edilizia industriale. Esiste un'estetica razionalista relativa ai materiali: sono pochi e lavorati perfettamente e con grande eleganza.
Vengono inoltre indicate una serie di architetture "esempio" all'estero specialmente in Francia, Germania e Olanda; al punto che nel 1926 viene fatto uno studio delle case di abitazione popolare olandesi.
_ Nel terzo articolo si parla della situazione italiana considerata in forte ritardo rispetto a quella dei maggiori paesi europei. Le cause di questo ritardo sono riscontrate nella formazione scolastica dei progettisti, nell'inerzia e nello scarso interessamento del pubblico e nei pregiudizi della critica nei confronti delle innovazioni. Il gruppo quindi si attribuisce un ruolo di pionieri del rinnovamento dell'architettura italiana.
_ Nel quarto articolo si fa riferimento al materiale del cemento armato, come l'unico che può raggiungere una monumentalità classica. Ci si focalizza quindi sull' organismo strutturale.
Il razionalismo quindi non va inteso esclusivamente come un insieme di linee e sagome, ma deve intendersi come un sistema morale un ordine sociale e un metodo essenziale per risolvere i problemi. L'aggettivo è accostato all'edilizia residenziale il quale è un ambito in cui si realizzano i primi esempi di architettura razionale.
Uploads
Papers by Elisa Domenichini
Tra il 1926 e il 1927 la Rassegna Italiana politica letteraria e artistica pubblica quattro articoli che sono considerati come il manifesto dell'architettura razionalista italiana. Gli articoli sono firmati dal Gruppo 7 formato da: Terragni, Pollini, Figini, Frette, Castagnoli, Larco e Rava.
La prima chiave di lettura del termine razionale si deve intendere come "internazionale".
Si susseguono una serie di articoli di personaggi dell'architettura italiana che cercano e danno un significato al termine razionale che spesso va inteso, come anche diceva Le Corbusier che credeva che il termine razionale fosse troppo limitante.
Rogers nel 1932 disse infine di poterla anche chiamare "funzionale" in quanto l'idea cardine era quella di far intendere fin dal primo sguardo lo scopo dell'edificio; con decorazioni ridotte al minimo e la tendenza di ridurre tutto al semplice, all'essenziale e al necessario.
Possiamo dire che i quattro articoli parlano di tre temi fondamentali: la necessità di aderire allo spirito del tempo, il riferimento all'architettura degli edifici industriali come più elevata espressione dell'epoca moderna e l'interesse per l'architettura moderna internazionale.
_ Nel primo articolo si manifesta l'esigenza di un rinnovamento dell'architettura tramite lo spirito del tempo. Essi lo riconoscono negli edifici industriali che esprimono chiaramente la loro funzione. Viene trattata anche da Minnucci un'estetica degli edifici industriali. Il gruppo dichiara di trarre ispirazione da alcuni settori della cultura europea contemporanea e dagli esempi di Behrens, Mies Van Der Rohe, Gropius, Le Corbusier..
_ Nel secondo articolo si usa il termine razionalista riferito all'edilizia industriale. Esiste un'estetica razionalista relativa ai materiali: sono pochi e lavorati perfettamente e con grande eleganza.
Vengono inoltre indicate una serie di architetture "esempio" all'estero specialmente in Francia, Germania e Olanda; al punto che nel 1926 viene fatto uno studio delle case di abitazione popolare olandesi.
_ Nel terzo articolo si parla della situazione italiana considerata in forte ritardo rispetto a quella dei maggiori paesi europei. Le cause di questo ritardo sono riscontrate nella formazione scolastica dei progettisti, nell'inerzia e nello scarso interessamento del pubblico e nei pregiudizi della critica nei confronti delle innovazioni. Il gruppo quindi si attribuisce un ruolo di pionieri del rinnovamento dell'architettura italiana.
_ Nel quarto articolo si fa riferimento al materiale del cemento armato, come l'unico che può raggiungere una monumentalità classica. Ci si focalizza quindi sull' organismo strutturale.
Il razionalismo quindi non va inteso esclusivamente come un insieme di linee e sagome, ma deve intendersi come un sistema morale un ordine sociale e un metodo essenziale per risolvere i problemi. L'aggettivo è accostato all'edilizia residenziale il quale è un ambito in cui si realizzano i primi esempi di architettura razionale.
Tra il 1926 e il 1927 la Rassegna Italiana politica letteraria e artistica pubblica quattro articoli che sono considerati come il manifesto dell'architettura razionalista italiana. Gli articoli sono firmati dal Gruppo 7 formato da: Terragni, Pollini, Figini, Frette, Castagnoli, Larco e Rava.
La prima chiave di lettura del termine razionale si deve intendere come "internazionale".
Si susseguono una serie di articoli di personaggi dell'architettura italiana che cercano e danno un significato al termine razionale che spesso va inteso, come anche diceva Le Corbusier che credeva che il termine razionale fosse troppo limitante.
Rogers nel 1932 disse infine di poterla anche chiamare "funzionale" in quanto l'idea cardine era quella di far intendere fin dal primo sguardo lo scopo dell'edificio; con decorazioni ridotte al minimo e la tendenza di ridurre tutto al semplice, all'essenziale e al necessario.
Possiamo dire che i quattro articoli parlano di tre temi fondamentali: la necessità di aderire allo spirito del tempo, il riferimento all'architettura degli edifici industriali come più elevata espressione dell'epoca moderna e l'interesse per l'architettura moderna internazionale.
_ Nel primo articolo si manifesta l'esigenza di un rinnovamento dell'architettura tramite lo spirito del tempo. Essi lo riconoscono negli edifici industriali che esprimono chiaramente la loro funzione. Viene trattata anche da Minnucci un'estetica degli edifici industriali. Il gruppo dichiara di trarre ispirazione da alcuni settori della cultura europea contemporanea e dagli esempi di Behrens, Mies Van Der Rohe, Gropius, Le Corbusier..
_ Nel secondo articolo si usa il termine razionalista riferito all'edilizia industriale. Esiste un'estetica razionalista relativa ai materiali: sono pochi e lavorati perfettamente e con grande eleganza.
Vengono inoltre indicate una serie di architetture "esempio" all'estero specialmente in Francia, Germania e Olanda; al punto che nel 1926 viene fatto uno studio delle case di abitazione popolare olandesi.
_ Nel terzo articolo si parla della situazione italiana considerata in forte ritardo rispetto a quella dei maggiori paesi europei. Le cause di questo ritardo sono riscontrate nella formazione scolastica dei progettisti, nell'inerzia e nello scarso interessamento del pubblico e nei pregiudizi della critica nei confronti delle innovazioni. Il gruppo quindi si attribuisce un ruolo di pionieri del rinnovamento dell'architettura italiana.
_ Nel quarto articolo si fa riferimento al materiale del cemento armato, come l'unico che può raggiungere una monumentalità classica. Ci si focalizza quindi sull' organismo strutturale.
Il razionalismo quindi non va inteso esclusivamente come un insieme di linee e sagome, ma deve intendersi come un sistema morale un ordine sociale e un metodo essenziale per risolvere i problemi. L'aggettivo è accostato all'edilizia residenziale il quale è un ambito in cui si realizzano i primi esempi di architettura razionale.