Che cosa resta dell’utopia di Internet? La rete Internet doveva renderci più liberi, più informat... more Che cosa resta dell’utopia di Internet? La rete Internet doveva renderci più liberi, più informati e più consapevoli, più uniti in un unico piccolo mondo, più tutelati e più sicuri rispetto agli altri umani, ai poteri pubblici e ai poteri privati. La rete Internet doveva essere il nuovo stadio e forse anche l’ulteriore inedito lascito delle liberaldemocrazie al mondo. Le cose stanno andando – come per tutte le utopie – molto diversamente. L’avvento e l’evoluzione della rete Internet sono ormai divenute il terreno di una nuova era della regolazione giuridica: l’esigenza di governo della sfuggente società dei dati. Proviamo, in questa sezione monografica della Rivista italiana di informatica e diritto, a passare in rassegna – con la piena consapevolezza che la materia di studio è più grande delle capacità di ciascuno – quali sono alcuni dei nuovi ambiti e dei nuovi strumenti di questa sfida regolatoria, da una prospettiva schiettamente liberaldemocratica. (a cura di Simone Calzolaio, con la collaborazione di Federico Serini)
Simone Calzolaio, Introduzione. Ubi data, ibi imperium: il diritto pubblico alla prova della localizzazione dei dati, pp. 7-11; Valentina Pagnanelli, Conservazione dei dati e sovranità digitale. Una rilettura della (big) data governance pubblica alla luce delle nuove sfide globali, pp. 13-28; Vanni Boncinelli, Modelli tecnici e disciplina giuridica del c.d. cloud computing, pp. 29-47; Stefano Torregiani, La circolazione dei dati secondo l’ordinamento giuridico europeo. Il rischio dell’ipertrofia normativa, pp. 49-67; Yuan Li, La disciplina cinese del trasferimento transfrontaliero dei dati, pp. 69-80.
Il cammino delle materie nello Stato regionale. La definizione delle competenze legislative nell'ordinamento costituzionale. Giappichelli 2012, 2012
CAPITOLO PRIMO
LE MATERIE LEGISLATIVE FRA COSTITUENTE E COSTITUZIONE
1. Breve premessa: l’idea... more CAPITOLO PRIMO
LE MATERIE LEGISLATIVE FRA COSTITUENTE E COSTITUZIONE
1. Breve premessa: l’idea federale e regionale dall’unità d’Italia alla Assemblea costituente 13
2. Il punto di partenza: l’ambizioso progetto Ambrosini 18
3. La discussione sulle materie nella Seconda Sottocommissione 25
4. Il regionalismo alla prova della Commissione per la Costituzione: verso lo scontro frontale all’Assemblea Costituente 32
5. L’approccio dell’Assemblea costituente rispetto alla istituzione delle Regioni 33
6. L’inevitabile mediazione: la scomparsa delle materie di competenza diretta 38
7. Segue: il ruolo marginale della discussione sulle singole materie di competenza regionale 42
8. La scelta dell’Assemblea costituente fra contingenze politiche e incertezze istituzionali 43
9. L’avvio delle autonomie regionali dopo l’entrata in vigore della Costituzione del 1948 49
CAPITOLO SECONDO
IL CAMMINO DELLE MATERIE LEGISLATIVE PRIMA DELLA RIFORMA DEL TITOLO V
1. Il nesso fra autonomia politica (o di indirizzo politico) e autonomia legislativa e le sue conseguenze 59
2. L’istituzione delle regioni ordinarie. Ovvero le materie nella legislazione (e amministrazione) statale 67
2.1. Il secondo decentramento. Dalla mancata riforma dello Stato alla supremazia istituzionale 77
2.2. Il terzo decentramento. Verso la riforma costituzionale 84
3. Le «materie» nella Costituzione. Il progressivo (apparente) dissolversi della concezione di materia legislativa 88
4. Ruolo residuale dei criteri di interpretazione delle materie legislative 100
5. Il custode dei limiti. Le materie attraverso i limiti alla legislazione regionale 104
6. Uno sguardo d’insieme sulla giurisprudenza costituzionale di interesse regionale prima della riforma del Titolo V 138
7. Il ruolo progressivamente riconosciuto al principio di leale collaborazione 141
8. La valenza definitoria delle materie fra gerarchia e competenza 145
CAPITOLO TERZO
LA RIFORMA DEL TITOLO V. MATERIE E COMPETENZE LEGISLATIVE
1. Nuovo quadro costituzionale e sue prime interpretazioni 151
2. Il quadro delle materie legislative e le ricostruzioni a «prima lettura». Il problema della «manutenzione» verso il centro delle funzioni amministrative 158
3. Il nodo dell’avvio del nuovo riparto di competenze legislative: due punti di vista decisivi 166
4. Una preliminare ripartizione temporale della giurisprudenza costituzionale successiva alla riforma del Titolo V 171
5. Sommario tematico dell’indagine. Disposizione e norma nel riparto materiale delle competenze (una introduzione) 178
6. I criteri di identificazione delle materie nella giurisprudenza costituzionale 180
7. Competenze esclusive 186
7.1. Le materie trasversali 186
7.2. La nuova impostazione delle materie trasversali «tutela dell’ambiente» e «tutela della concorrenza» 194
7.3. Le materie a tendenza trasversale 201
7.4. Le “materie-ombrello” 204
7.5. Materie ad integrazione regionale e «materie-materie» 209
7.6. Competenza esclusiva statale innominata: il caso della «circolazione stradale» 211
8. Le competenze concorrenti 213
8.1. Il quadro delle competenze concorrenti. Introduzione al rapporto fra norma di principio e norma di dettaglio. Il ruolo dell’attuazione del diritto europeo 213
8.2. Le forme di trasversalità nelle materie concorrenti. Le «minoranze linguistiche» 218
8.3. Le materie con contenuto tendenzialmente definito (nominate e non) 226
8.4. Le materie di improbabile regolazione regionale 228
9. Le competenze residuali 231
9.1. Problematicità ed operatività del criterio residuale 231
9.2. Alla ricerca di competenze effettivamente residuali 234
10. Modelli e strumenti di armonizzazione del sistema delle competenze legislative 236
10.1. La «continuità istituzionale» 236
10.2. La «chiamata in sussidiarietà» 241
10.3. Prevalenza, concorrenza di competenze, sussidiarietà: il ruolo della leale collaborazione 246
10.4. I vincoli europei 250
CAPITOLO QUARTO
LA QUALIFICAZIONE DEGLI INTERESSI FRA MATERIE E COMPETENZE
1. Prime conclusioni. Nella frantumazione delle materie un ritorno alla prevalenza degli interessi 255
2. Percorsi degli «interessi» come sintesi dialettica della relazione fra materie e competenze 267
2.1. Le materie come scelta politica. Le impugnazioni in via principale: legislazione e giudizio in via principale (e ritorno) 269
2.2. Le competenze nella contingenza. Dal coordinamento finanziario all’equilibrio di bilancio 275
2.3. Le competenze che si fanno materia. Il caso della semplificazione amministrativa 280
3. Il cammino delle materie. Apologia di un processo (sempre) in divenire 288
BIBLIOGRAFIA 295
Il volume raccoglie gli atti del convegno tenutosi a Macerata il 25 e 26 febbraio 2010 e fa il pu... more Il volume raccoglie gli atti del convegno tenutosi a Macerata il 25 e 26 febbraio 2010 e fa il punto sul ruolo dei Comitati regionali per le comunicazioni nell'ordiamento giuridico italiano, indagandone la posizione istituzionale nel complesso sistema dell'informazione nazionale sotto il profilo strutturale - con particolare riguardo alla loro composozione e ai rapporti che essi intrattengono con l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, da un lato, e con le Regioni, dall'altro - e sotto il profilo funzionale, specialmente in riferimento all'esercizio delle competenze relative alla comunicazione politica locale e alla conciliazione nelle telecomunicazioni, ambiti operativi strettamente legati alla salvaguardia di precisi diritti di libertà costituzionali e caratterizzanti i Comitati nella loro duplice veste di organi funzionali dell'Autorità centrale e di organi regionali.
Indice
9 Presentazione del volume di Simone Calzolaio, Barbara Malaisi
11 Introduzione di Giulio M. Salerno
Profili istituzionali
17 Alessandra Valastro, Il Co.re.com. nel sistema dell’informazione nazionale e regionale: promesse e sfide
37 Andrea Cardone, Composizione dei Co.re.com. e requisiti di indipendenza, autonomia e specializzazione dei membri: profili problematici
57 Luigi Pianesi, La natura degli atti del Co.re.com.
69 Giorgia Pavani, Autorità radiotelevisive nazionali e "locali" di regolazione e controllo in alcuni ordinamenti decentrati. Una panoramica comparata
117 Andrea Collina (a cura di), Tavola rotonda. L’esperienza del Co.re.com. come istituzione regionale
Coordina e conclude Andrea Morrone. Interventi di Corrado Bellora, Paolo Caretti, Maria Pia Caruso, Gianluca Gardini, Marco Moruzzi
Profili funzionali
La comunicazione politica
163 Barbara Malaisi, Co.re.com. e comunicazione politica
189 Matteo Timiani, L’attività in materia di comunicazione politica dei Co.re.com.
233 Massimo Rubechi, La par condicio nelle più recenti proposte di modifica
247 Roberto Borrello, Livello nazionale e locale della comunicazione politica
253 Licia Califano, Pari opportunità e par condicio
259 Giuseppe Ugo Rescigno, Conclusioni
La conciliazione in materia di telecomunicazioni
263 Monica De Angelis, La conciliazione in materia di telecomunicazioni: spunti problematici e possibili sviluppi
315 Vittorio Fusco, La conciliazione nell’esperienza di un dirigente d’azienda di telecomunicazioni
325 Simone Calzolaio, La «conciliazione telefonica». Spunti dall’esperienza del Co.re.com. Marche nel 2009
La fine delle prospettive utopiche connesse all’avvento della rete Internet ha lasciato sul campo... more La fine delle prospettive utopiche connesse all’avvento della rete Internet ha lasciato sul campo molteplici esigenze di regolazione, che si colgono osservando empiricamente le vulnerabilità che caratterizzano la persona ed il sistema democratico nella società digitale. In tale contesto, uno degli aspetti che rende più fragile e rischiosamente frammentato l’ordinamento giuridico di fronte alla evoluzione digitale consiste nella difficoltà di individuare in modo sistematico i caratteri emergenti del processo di datificazione. In questo contributo si tenta di identificare alcune caratteristiche ricorrenti dell’ordinamento dei dati e di verificare la possibilità, nell’ambito del sistema costituzionale dei valori e delle libertà, di continuare a garantire il primato della tutela della persona umana e del contesto sociale in cui si svolge la sua personalità, pur di fronte a nuove sfide epocali.
Commento all'avviso dell'U.S. Surgeon General che presenta un'analisi indipendente sull'impatto d... more Commento all'avviso dell'U.S. Surgeon General che presenta un'analisi indipendente sull'impatto dei social media sui giovani proponendo le azioni che dovrebbero essere intraprese da policymaker, aziende tecnologiche, adulti e famiglie, e ricercatori.
Commento all'avviso del Surgeon General degli Stati Uniti relativo alle relazioni sociali – la lo... more Commento all'avviso del Surgeon General degli Stati Uniti relativo alle relazioni sociali – la loro struttura, funzione e qualità –, che rappresentano un contributo fondamentale e non sufficientemente considerato alla salute individuale e collettiva, alla sicurezza, resilienza e prosperità della comunità.
Il contributo ha ad oggetto una breve analisi dell’art. 6, d.l. n. 28/2020, che istituisce il sis... more Il contributo ha ad oggetto una breve analisi dell’art. 6, d.l. n. 28/2020, che istituisce il sistema di allerta Covid 19.
Introduzione. Ubi data, ibi imperium: il diritto pubblico alla prova della localizzazione dei dat... more Introduzione. Ubi data, ibi imperium: il diritto pubblico alla prova della localizzazione dei dati Sommario: 1. Datificazione, Intelligenza artificiale, data dependence-2. Ubi data, ibi imperium: descrivere e individuare le questioni aperte, sotto il profilo giuridico-3. Localizzazione dei dati, cognizione delle informazioni. Profili soggettivi della disponibilità di dati e informazioni-4. Segue: profili oggettivi. La localizzazione e i suoi molteplici volti. L'ordinamento costituzionale al tempo della data dependence.
“Mappe d’Italia”: dove va la riorganizzazione territoriale? Prime osservazioni sul problema dello... more “Mappe d’Italia”: dove va la riorganizzazione territoriale? Prime osservazioni sul problema dello zoning amministrativo di Beniamino Caravita, Giulio M. Salerno, Federica Fabrizzi, Simone Calzolaio, Federica Grandi Sommario: Premessa. 1. Il dato cronologico. 2. Il superamento del parametro provinciale a livello statale. 3. L’organizzazione delle funzioni a livello regionale. 4. Il paradosso delle Città metropolitane. 5. Le Camere di commercio 6. Le autonomie sociali. 7. In conclusione.
Privacy by design. Principi, dinamiche, ambizioni del nuovo Reg. Ue 2016/679, 2017
[It]: Il Reg. UE 2016/679 aggiorna le regole europee in materia di protezione dei dati personali ... more [It]: Il Reg. UE 2016/679 aggiorna le regole europee in materia di protezione dei dati personali all'avvento della società digitale, introducendo un modello di protezione dei dati personali fondato sulla rischiosità del trattamento, sulla responsabilità del Titolare del trattamento e sulla protezione dei dati sin dal momento della progettazione del trattamento e per impostazione predefinita. Il contributo intende analizzare gli istituti ed i principi che caratterizzano questa riforma. Abstract [En]: The GDPR 2016/679 updates the European data protection rules after the advent of digital society by introducing a data protection model founded on the risk-based approach, the controller's accountability and privacy by design and privacy by default. The paper investigates these main novelties introduced by GDPR. Sommario: 1. Obiettivo del contributo. 2. Le ragioni alla base del Reg. (Ue) 2016/679. 3. Rischio, profilazione, pseudonimizzazione. Il nuovo " dato personale ". 4. La nozione di privacy by design (e di privacy by default) nel Reg. europeo. 5. Un cenno ad alcuni istituti e figure della privacy by design. 6. Già e non ancora: il Reg. europeo fra rilievo globale ed esigenze di attuazione.
Sommario: I. I DATI PERSONALI NELLA SOCIETa’ DEI DATI.
– 1. Dati, informazioni e dati personali n... more Sommario: I. I DATI PERSONALI NELLA SOCIETa’ DEI DATI. – 1. Dati, informazioni e dati personali nel processo della cosiddetta datification. – 2. Il potere sui dati e la societa` sorvegliata. Controllo, profilazione, autodeterminazione. – 3. Dato personale originario e derivato. Il dato personale secondo il soggetto che lo osserva – 4. Metodo, funzione e fini della regolazione giuridica. – 5. La protezione dei dati personali come forma di regolazione pubblica della societa` dei dati. II. IL DIRITTO ALLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI. – 6. Il dilemma terminologico. – 7. Origini e ordinamento della protezione dei dati personali. – 8. Il fondamento costituzionale. – 9. Protezione dei dati personali (e della riservatezza) nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. – 10. La competenza europea dopo il TFUE. – 11. L’apporto della Corte di Giustizia dell’Unione europea e l’approvazione del «pacchetto privacy» del 2016. 12. Verso un impatto costituzionale dell’ordinamento europeo della protezione dei dati di carattere personale? III. IL MODELLO DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI NEL REGOLAMENTO EUROPEO N. 679/2016. – 13. Premessa – 14. Le ragioni alla base del reg. UE 2016/679. – 15. Rischio, profilazione, pseudonimizzazione. Il nuovo ‘‘dato personale’’. – 16. La nozione di privacy by design (e di privacy by default) nel reg. europeo – 17. Istituti e figure della privacy by design: valutazione di impatto e responsabile della protezione dei dati – 18. Il reg. europeo fra rilievo globale ed esigenze di attuazione.
The paper recalls the process which led to the adoption of the new european Data Protection Regul... more The paper recalls the process which led to the adoption of the new european Data Protection Regulation, in the context of the rapid development of the Information and Communication Technologies and the amazing increase of data flows (Big data). Data Protection and Privacy Protection could be seen as limits to the development of technologies. On the other hand, the rapid evolution of Smart cities and ICTs brings new risks for the protection of fundamental rights. The new european Regulation n. 2016/679 could be insufficient to protect privacy rights in the age of Big data. Maybe some new instrument is necessary to protect personal data and, consequently, privacy. The paper proposes the concept of «Privacy by Research», intended as a new privacy-friendly method of design for devices, databases and apps. Albeit its unitary conception, Simone Calzolaio drafted Sections 1, 2, 3 while Valentina Pagnanelli drafted Sections 4 and 5.
The aim of the article is to investigate the process of digitalization of the Italian government.... more The aim of the article is to investigate the process of digitalization of the Italian government. The ‘public sector’ has a decisive influence in the life of European society and the digital single market. For this reason, the process of digitalization of public administration concerns the Italian and European legal system, the system of protection of fundamental rights and the relationship between citizens and public authorities. In this perspective, the study analyzes the rules on administrative transparency on the web, the Digital Administration Code and the Italian Digital Agenda, in order to outline the actual influence on the public digitalization. This set of regulations determines the principles of public digitalization in Italy, which are divided into three categories: the principles relating to the digitalization policies in the transition to digital administration; the principles of organization and operation of the “digital administration” infrastructure; the principles of the public organization resulting from the advent of digital era. From the analysis, a particular constitutional identity of the Italian digital administration is, in the first instance, looming, where the conflict between the principle of administrative transparency and privacy rights proves to be a mere appearance. In fact, the information society and the digitalization exceed and summarize the terms of this conflict: on the one hand, privacy policies are no longer adequate to protect personal data in the time of big data analytics; on the other hand, and for the same reason, administrative transparency implemented in the absence of data adequate protection and security is a primary issue more for the national interests and sovereignty of the State, rather than for the individual rights. To face these epochal dynamics, the European Court of Justice and now the new “data protection set of rules” develop a process that will reveal the nature of the challenge that the massive digitalization poses to contemporary legal systems. Will we be ready to pick it up, in Italy?
Sommario:
1. La P.A. e il web dopo il d.lgs. n. 33/2013;
2. Il sito istituzionale della P.A.: g... more Sommario: 1. La P.A. e il web dopo il d.lgs. n. 33/2013; 2. Il sito istituzionale della P.A.: gli obblighi di pubblicazione; 3. Trasparenza e protezione dei dati personali: ancora molti i nodi da sciogliere.
Nella tabella che segue sono riportati gli estremi dei disegni di legge e delle leggi regionali a... more Nella tabella che segue sono riportati gli estremi dei disegni di legge e delle leggi regionali approvate al fine di procedere al riordino delle funzioni provinciali nelle materie di competenza regionale in attuazione della legge n. 56 del 2014 (cd. legge Delrio).
This paper deals with analyzing the charter of the Metropolitan City of Genoa, the link between i... more This paper deals with analyzing the charter of the Metropolitan City of Genoa, the link between its governing bodies and the connections with the municipalities that are part of its territory. The charter of the Metropolitan City of Genoa is characterized by the role played by the metropolitan conference and for the specific discipline reserved for “homogeneous areas”.
***
Il contributo analizza lo Statuto della Città metropolitana di Genova.
Sommario:
1. L’iter di approvazione dello Statuto;
2. I principi generali e la configurazione del ruolo della Città metropolitana;
3. Le disposizioni sugli organi. Il Sindaco metropolitano e i consiglieri delegati;
4. Segue: il Consiglio e la Conferenza metropolitana;
5. Rapporti fra Città metropolitana e Comuni;
6. Partecipazione e trasparenza. L’assetto della amministrazione metropolitana;
7. Osservazioni conclusive.
La Ricerca scientifica fra possibilità e limiti, 2015
Simone Calzolaio, La libertà di ricerca scientifica nei conti pubblici (dopo SEC2010), in A. Iann... more Simone Calzolaio, La libertà di ricerca scientifica nei conti pubblici (dopo SEC2010), in A. Iannuzzi (a cura di), La libertà di ricerca scientifica fra possibilità e limiti, Editoriale scientifica, 2015, p. 27 ss.
SOMMARIO:
1. Delimitazione dell’oggetto e dell’obiettivo dell’indagine.
1.1. I dati alla base della riflessione.
2. Dal modello costituzionale della ricerca scientifica al modello istituzionale delle Università (premessa e rinvio)
3. Il modello di finanziamento delle università e della ricerca scientifica universitaria.
3.1. Segue: Oltre la spesa storica? Dal riequilibrio al modello CNVSU del 2004-2008.
3.2. «Toccare il fondo»: l’«amministrazione universitaria» della ricerca scientifica e le svolte del 2008.
3.3. Segue: la «riforma Gelmini» e la sua attuazione.
3.4. I decreti del 2014.
4. Formule econometriche e processi di valutazione della ricerca. Il «valore» della ricerca come problema di diritto costituzionale.
5. Dalla «debole scienza» alla forza della «ricerca statistica».
5.1. L’impatto del nuovo sistema europeo dei conti (SEC2010). Una specialità ritrovata della ricerca scientifica (universitaria)?
Sommario: 1. Oggetto dell’indagine: la sostenibilità del finanziamento della sanità dal punto di ... more Sommario: 1. Oggetto dell’indagine: la sostenibilità del finanziamento della sanità dal punto di vista dei Piani di rientro; 2. All’origine. Representation without taxation, path dependance e costi di switching: il caso serio della spesa sanitaria; 3. Evoluzione e struttura normativa dei Piani di rientro. La prima fase: responsabilità, condizionalità, «anno zero» (2000-04); 3.1. Istituzione e affinamento della disciplina normativa dei Piani (2004-2009). La (apparente) conferma del soft budget constraint; 3.2. La stabilizzazione normativa dei piani (2009-10); 3.3. Piani e percorsi di armonizzazione dei bilanci e digitalizzazione delle informazioni sanitarie (2011-14); 4. Lo statuto costituzionale dei Piani. Le premesse giurisprudenziali; 4.1. I Piani; 4.2. Il ommissario ad acta; 4.3. I (pochi) limiti; .4. segue: azioni esecutive e debiti sanitari. Una postilla normativa: i debiti sanitari al tempo della spending review; 5. La «salute» al tempo dei Piani; 6. Efficacia e limiti del modello: after the soft budget constraint?; 7. La via procedurale all’equilibrio di bilancio: sistema dei Piani e coordinamento finanziario «statico»; 8. «Pieni di piani» ovvero pregi e difetti della «politica statistica».
Che cosa resta dell’utopia di Internet? La rete Internet doveva renderci più liberi, più informat... more Che cosa resta dell’utopia di Internet? La rete Internet doveva renderci più liberi, più informati e più consapevoli, più uniti in un unico piccolo mondo, più tutelati e più sicuri rispetto agli altri umani, ai poteri pubblici e ai poteri privati. La rete Internet doveva essere il nuovo stadio e forse anche l’ulteriore inedito lascito delle liberaldemocrazie al mondo. Le cose stanno andando – come per tutte le utopie – molto diversamente. L’avvento e l’evoluzione della rete Internet sono ormai divenute il terreno di una nuova era della regolazione giuridica: l’esigenza di governo della sfuggente società dei dati. Proviamo, in questa sezione monografica della Rivista italiana di informatica e diritto, a passare in rassegna – con la piena consapevolezza che la materia di studio è più grande delle capacità di ciascuno – quali sono alcuni dei nuovi ambiti e dei nuovi strumenti di questa sfida regolatoria, da una prospettiva schiettamente liberaldemocratica. (a cura di Simone Calzolaio, con la collaborazione di Federico Serini)
Simone Calzolaio, Introduzione. Ubi data, ibi imperium: il diritto pubblico alla prova della localizzazione dei dati, pp. 7-11; Valentina Pagnanelli, Conservazione dei dati e sovranità digitale. Una rilettura della (big) data governance pubblica alla luce delle nuove sfide globali, pp. 13-28; Vanni Boncinelli, Modelli tecnici e disciplina giuridica del c.d. cloud computing, pp. 29-47; Stefano Torregiani, La circolazione dei dati secondo l’ordinamento giuridico europeo. Il rischio dell’ipertrofia normativa, pp. 49-67; Yuan Li, La disciplina cinese del trasferimento transfrontaliero dei dati, pp. 69-80.
Il cammino delle materie nello Stato regionale. La definizione delle competenze legislative nell'ordinamento costituzionale. Giappichelli 2012, 2012
CAPITOLO PRIMO
LE MATERIE LEGISLATIVE FRA COSTITUENTE E COSTITUZIONE
1. Breve premessa: l’idea... more CAPITOLO PRIMO
LE MATERIE LEGISLATIVE FRA COSTITUENTE E COSTITUZIONE
1. Breve premessa: l’idea federale e regionale dall’unità d’Italia alla Assemblea costituente 13
2. Il punto di partenza: l’ambizioso progetto Ambrosini 18
3. La discussione sulle materie nella Seconda Sottocommissione 25
4. Il regionalismo alla prova della Commissione per la Costituzione: verso lo scontro frontale all’Assemblea Costituente 32
5. L’approccio dell’Assemblea costituente rispetto alla istituzione delle Regioni 33
6. L’inevitabile mediazione: la scomparsa delle materie di competenza diretta 38
7. Segue: il ruolo marginale della discussione sulle singole materie di competenza regionale 42
8. La scelta dell’Assemblea costituente fra contingenze politiche e incertezze istituzionali 43
9. L’avvio delle autonomie regionali dopo l’entrata in vigore della Costituzione del 1948 49
CAPITOLO SECONDO
IL CAMMINO DELLE MATERIE LEGISLATIVE PRIMA DELLA RIFORMA DEL TITOLO V
1. Il nesso fra autonomia politica (o di indirizzo politico) e autonomia legislativa e le sue conseguenze 59
2. L’istituzione delle regioni ordinarie. Ovvero le materie nella legislazione (e amministrazione) statale 67
2.1. Il secondo decentramento. Dalla mancata riforma dello Stato alla supremazia istituzionale 77
2.2. Il terzo decentramento. Verso la riforma costituzionale 84
3. Le «materie» nella Costituzione. Il progressivo (apparente) dissolversi della concezione di materia legislativa 88
4. Ruolo residuale dei criteri di interpretazione delle materie legislative 100
5. Il custode dei limiti. Le materie attraverso i limiti alla legislazione regionale 104
6. Uno sguardo d’insieme sulla giurisprudenza costituzionale di interesse regionale prima della riforma del Titolo V 138
7. Il ruolo progressivamente riconosciuto al principio di leale collaborazione 141
8. La valenza definitoria delle materie fra gerarchia e competenza 145
CAPITOLO TERZO
LA RIFORMA DEL TITOLO V. MATERIE E COMPETENZE LEGISLATIVE
1. Nuovo quadro costituzionale e sue prime interpretazioni 151
2. Il quadro delle materie legislative e le ricostruzioni a «prima lettura». Il problema della «manutenzione» verso il centro delle funzioni amministrative 158
3. Il nodo dell’avvio del nuovo riparto di competenze legislative: due punti di vista decisivi 166
4. Una preliminare ripartizione temporale della giurisprudenza costituzionale successiva alla riforma del Titolo V 171
5. Sommario tematico dell’indagine. Disposizione e norma nel riparto materiale delle competenze (una introduzione) 178
6. I criteri di identificazione delle materie nella giurisprudenza costituzionale 180
7. Competenze esclusive 186
7.1. Le materie trasversali 186
7.2. La nuova impostazione delle materie trasversali «tutela dell’ambiente» e «tutela della concorrenza» 194
7.3. Le materie a tendenza trasversale 201
7.4. Le “materie-ombrello” 204
7.5. Materie ad integrazione regionale e «materie-materie» 209
7.6. Competenza esclusiva statale innominata: il caso della «circolazione stradale» 211
8. Le competenze concorrenti 213
8.1. Il quadro delle competenze concorrenti. Introduzione al rapporto fra norma di principio e norma di dettaglio. Il ruolo dell’attuazione del diritto europeo 213
8.2. Le forme di trasversalità nelle materie concorrenti. Le «minoranze linguistiche» 218
8.3. Le materie con contenuto tendenzialmente definito (nominate e non) 226
8.4. Le materie di improbabile regolazione regionale 228
9. Le competenze residuali 231
9.1. Problematicità ed operatività del criterio residuale 231
9.2. Alla ricerca di competenze effettivamente residuali 234
10. Modelli e strumenti di armonizzazione del sistema delle competenze legislative 236
10.1. La «continuità istituzionale» 236
10.2. La «chiamata in sussidiarietà» 241
10.3. Prevalenza, concorrenza di competenze, sussidiarietà: il ruolo della leale collaborazione 246
10.4. I vincoli europei 250
CAPITOLO QUARTO
LA QUALIFICAZIONE DEGLI INTERESSI FRA MATERIE E COMPETENZE
1. Prime conclusioni. Nella frantumazione delle materie un ritorno alla prevalenza degli interessi 255
2. Percorsi degli «interessi» come sintesi dialettica della relazione fra materie e competenze 267
2.1. Le materie come scelta politica. Le impugnazioni in via principale: legislazione e giudizio in via principale (e ritorno) 269
2.2. Le competenze nella contingenza. Dal coordinamento finanziario all’equilibrio di bilancio 275
2.3. Le competenze che si fanno materia. Il caso della semplificazione amministrativa 280
3. Il cammino delle materie. Apologia di un processo (sempre) in divenire 288
BIBLIOGRAFIA 295
Il volume raccoglie gli atti del convegno tenutosi a Macerata il 25 e 26 febbraio 2010 e fa il pu... more Il volume raccoglie gli atti del convegno tenutosi a Macerata il 25 e 26 febbraio 2010 e fa il punto sul ruolo dei Comitati regionali per le comunicazioni nell'ordiamento giuridico italiano, indagandone la posizione istituzionale nel complesso sistema dell'informazione nazionale sotto il profilo strutturale - con particolare riguardo alla loro composozione e ai rapporti che essi intrattengono con l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, da un lato, e con le Regioni, dall'altro - e sotto il profilo funzionale, specialmente in riferimento all'esercizio delle competenze relative alla comunicazione politica locale e alla conciliazione nelle telecomunicazioni, ambiti operativi strettamente legati alla salvaguardia di precisi diritti di libertà costituzionali e caratterizzanti i Comitati nella loro duplice veste di organi funzionali dell'Autorità centrale e di organi regionali.
Indice
9 Presentazione del volume di Simone Calzolaio, Barbara Malaisi
11 Introduzione di Giulio M. Salerno
Profili istituzionali
17 Alessandra Valastro, Il Co.re.com. nel sistema dell’informazione nazionale e regionale: promesse e sfide
37 Andrea Cardone, Composizione dei Co.re.com. e requisiti di indipendenza, autonomia e specializzazione dei membri: profili problematici
57 Luigi Pianesi, La natura degli atti del Co.re.com.
69 Giorgia Pavani, Autorità radiotelevisive nazionali e "locali" di regolazione e controllo in alcuni ordinamenti decentrati. Una panoramica comparata
117 Andrea Collina (a cura di), Tavola rotonda. L’esperienza del Co.re.com. come istituzione regionale
Coordina e conclude Andrea Morrone. Interventi di Corrado Bellora, Paolo Caretti, Maria Pia Caruso, Gianluca Gardini, Marco Moruzzi
Profili funzionali
La comunicazione politica
163 Barbara Malaisi, Co.re.com. e comunicazione politica
189 Matteo Timiani, L’attività in materia di comunicazione politica dei Co.re.com.
233 Massimo Rubechi, La par condicio nelle più recenti proposte di modifica
247 Roberto Borrello, Livello nazionale e locale della comunicazione politica
253 Licia Califano, Pari opportunità e par condicio
259 Giuseppe Ugo Rescigno, Conclusioni
La conciliazione in materia di telecomunicazioni
263 Monica De Angelis, La conciliazione in materia di telecomunicazioni: spunti problematici e possibili sviluppi
315 Vittorio Fusco, La conciliazione nell’esperienza di un dirigente d’azienda di telecomunicazioni
325 Simone Calzolaio, La «conciliazione telefonica». Spunti dall’esperienza del Co.re.com. Marche nel 2009
La fine delle prospettive utopiche connesse all’avvento della rete Internet ha lasciato sul campo... more La fine delle prospettive utopiche connesse all’avvento della rete Internet ha lasciato sul campo molteplici esigenze di regolazione, che si colgono osservando empiricamente le vulnerabilità che caratterizzano la persona ed il sistema democratico nella società digitale. In tale contesto, uno degli aspetti che rende più fragile e rischiosamente frammentato l’ordinamento giuridico di fronte alla evoluzione digitale consiste nella difficoltà di individuare in modo sistematico i caratteri emergenti del processo di datificazione. In questo contributo si tenta di identificare alcune caratteristiche ricorrenti dell’ordinamento dei dati e di verificare la possibilità, nell’ambito del sistema costituzionale dei valori e delle libertà, di continuare a garantire il primato della tutela della persona umana e del contesto sociale in cui si svolge la sua personalità, pur di fronte a nuove sfide epocali.
Commento all'avviso dell'U.S. Surgeon General che presenta un'analisi indipendente sull'impatto d... more Commento all'avviso dell'U.S. Surgeon General che presenta un'analisi indipendente sull'impatto dei social media sui giovani proponendo le azioni che dovrebbero essere intraprese da policymaker, aziende tecnologiche, adulti e famiglie, e ricercatori.
Commento all'avviso del Surgeon General degli Stati Uniti relativo alle relazioni sociali – la lo... more Commento all'avviso del Surgeon General degli Stati Uniti relativo alle relazioni sociali – la loro struttura, funzione e qualità –, che rappresentano un contributo fondamentale e non sufficientemente considerato alla salute individuale e collettiva, alla sicurezza, resilienza e prosperità della comunità.
Il contributo ha ad oggetto una breve analisi dell’art. 6, d.l. n. 28/2020, che istituisce il sis... more Il contributo ha ad oggetto una breve analisi dell’art. 6, d.l. n. 28/2020, che istituisce il sistema di allerta Covid 19.
Introduzione. Ubi data, ibi imperium: il diritto pubblico alla prova della localizzazione dei dat... more Introduzione. Ubi data, ibi imperium: il diritto pubblico alla prova della localizzazione dei dati Sommario: 1. Datificazione, Intelligenza artificiale, data dependence-2. Ubi data, ibi imperium: descrivere e individuare le questioni aperte, sotto il profilo giuridico-3. Localizzazione dei dati, cognizione delle informazioni. Profili soggettivi della disponibilità di dati e informazioni-4. Segue: profili oggettivi. La localizzazione e i suoi molteplici volti. L'ordinamento costituzionale al tempo della data dependence.
“Mappe d’Italia”: dove va la riorganizzazione territoriale? Prime osservazioni sul problema dello... more “Mappe d’Italia”: dove va la riorganizzazione territoriale? Prime osservazioni sul problema dello zoning amministrativo di Beniamino Caravita, Giulio M. Salerno, Federica Fabrizzi, Simone Calzolaio, Federica Grandi Sommario: Premessa. 1. Il dato cronologico. 2. Il superamento del parametro provinciale a livello statale. 3. L’organizzazione delle funzioni a livello regionale. 4. Il paradosso delle Città metropolitane. 5. Le Camere di commercio 6. Le autonomie sociali. 7. In conclusione.
Privacy by design. Principi, dinamiche, ambizioni del nuovo Reg. Ue 2016/679, 2017
[It]: Il Reg. UE 2016/679 aggiorna le regole europee in materia di protezione dei dati personali ... more [It]: Il Reg. UE 2016/679 aggiorna le regole europee in materia di protezione dei dati personali all'avvento della società digitale, introducendo un modello di protezione dei dati personali fondato sulla rischiosità del trattamento, sulla responsabilità del Titolare del trattamento e sulla protezione dei dati sin dal momento della progettazione del trattamento e per impostazione predefinita. Il contributo intende analizzare gli istituti ed i principi che caratterizzano questa riforma. Abstract [En]: The GDPR 2016/679 updates the European data protection rules after the advent of digital society by introducing a data protection model founded on the risk-based approach, the controller's accountability and privacy by design and privacy by default. The paper investigates these main novelties introduced by GDPR. Sommario: 1. Obiettivo del contributo. 2. Le ragioni alla base del Reg. (Ue) 2016/679. 3. Rischio, profilazione, pseudonimizzazione. Il nuovo " dato personale ". 4. La nozione di privacy by design (e di privacy by default) nel Reg. europeo. 5. Un cenno ad alcuni istituti e figure della privacy by design. 6. Già e non ancora: il Reg. europeo fra rilievo globale ed esigenze di attuazione.
Sommario: I. I DATI PERSONALI NELLA SOCIETa’ DEI DATI.
– 1. Dati, informazioni e dati personali n... more Sommario: I. I DATI PERSONALI NELLA SOCIETa’ DEI DATI. – 1. Dati, informazioni e dati personali nel processo della cosiddetta datification. – 2. Il potere sui dati e la societa` sorvegliata. Controllo, profilazione, autodeterminazione. – 3. Dato personale originario e derivato. Il dato personale secondo il soggetto che lo osserva – 4. Metodo, funzione e fini della regolazione giuridica. – 5. La protezione dei dati personali come forma di regolazione pubblica della societa` dei dati. II. IL DIRITTO ALLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI. – 6. Il dilemma terminologico. – 7. Origini e ordinamento della protezione dei dati personali. – 8. Il fondamento costituzionale. – 9. Protezione dei dati personali (e della riservatezza) nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. – 10. La competenza europea dopo il TFUE. – 11. L’apporto della Corte di Giustizia dell’Unione europea e l’approvazione del «pacchetto privacy» del 2016. 12. Verso un impatto costituzionale dell’ordinamento europeo della protezione dei dati di carattere personale? III. IL MODELLO DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI NEL REGOLAMENTO EUROPEO N. 679/2016. – 13. Premessa – 14. Le ragioni alla base del reg. UE 2016/679. – 15. Rischio, profilazione, pseudonimizzazione. Il nuovo ‘‘dato personale’’. – 16. La nozione di privacy by design (e di privacy by default) nel reg. europeo – 17. Istituti e figure della privacy by design: valutazione di impatto e responsabile della protezione dei dati – 18. Il reg. europeo fra rilievo globale ed esigenze di attuazione.
The paper recalls the process which led to the adoption of the new european Data Protection Regul... more The paper recalls the process which led to the adoption of the new european Data Protection Regulation, in the context of the rapid development of the Information and Communication Technologies and the amazing increase of data flows (Big data). Data Protection and Privacy Protection could be seen as limits to the development of technologies. On the other hand, the rapid evolution of Smart cities and ICTs brings new risks for the protection of fundamental rights. The new european Regulation n. 2016/679 could be insufficient to protect privacy rights in the age of Big data. Maybe some new instrument is necessary to protect personal data and, consequently, privacy. The paper proposes the concept of «Privacy by Research», intended as a new privacy-friendly method of design for devices, databases and apps. Albeit its unitary conception, Simone Calzolaio drafted Sections 1, 2, 3 while Valentina Pagnanelli drafted Sections 4 and 5.
The aim of the article is to investigate the process of digitalization of the Italian government.... more The aim of the article is to investigate the process of digitalization of the Italian government. The ‘public sector’ has a decisive influence in the life of European society and the digital single market. For this reason, the process of digitalization of public administration concerns the Italian and European legal system, the system of protection of fundamental rights and the relationship between citizens and public authorities. In this perspective, the study analyzes the rules on administrative transparency on the web, the Digital Administration Code and the Italian Digital Agenda, in order to outline the actual influence on the public digitalization. This set of regulations determines the principles of public digitalization in Italy, which are divided into three categories: the principles relating to the digitalization policies in the transition to digital administration; the principles of organization and operation of the “digital administration” infrastructure; the principles of the public organization resulting from the advent of digital era. From the analysis, a particular constitutional identity of the Italian digital administration is, in the first instance, looming, where the conflict between the principle of administrative transparency and privacy rights proves to be a mere appearance. In fact, the information society and the digitalization exceed and summarize the terms of this conflict: on the one hand, privacy policies are no longer adequate to protect personal data in the time of big data analytics; on the other hand, and for the same reason, administrative transparency implemented in the absence of data adequate protection and security is a primary issue more for the national interests and sovereignty of the State, rather than for the individual rights. To face these epochal dynamics, the European Court of Justice and now the new “data protection set of rules” develop a process that will reveal the nature of the challenge that the massive digitalization poses to contemporary legal systems. Will we be ready to pick it up, in Italy?
Sommario:
1. La P.A. e il web dopo il d.lgs. n. 33/2013;
2. Il sito istituzionale della P.A.: g... more Sommario: 1. La P.A. e il web dopo il d.lgs. n. 33/2013; 2. Il sito istituzionale della P.A.: gli obblighi di pubblicazione; 3. Trasparenza e protezione dei dati personali: ancora molti i nodi da sciogliere.
Nella tabella che segue sono riportati gli estremi dei disegni di legge e delle leggi regionali a... more Nella tabella che segue sono riportati gli estremi dei disegni di legge e delle leggi regionali approvate al fine di procedere al riordino delle funzioni provinciali nelle materie di competenza regionale in attuazione della legge n. 56 del 2014 (cd. legge Delrio).
This paper deals with analyzing the charter of the Metropolitan City of Genoa, the link between i... more This paper deals with analyzing the charter of the Metropolitan City of Genoa, the link between its governing bodies and the connections with the municipalities that are part of its territory. The charter of the Metropolitan City of Genoa is characterized by the role played by the metropolitan conference and for the specific discipline reserved for “homogeneous areas”.
***
Il contributo analizza lo Statuto della Città metropolitana di Genova.
Sommario:
1. L’iter di approvazione dello Statuto;
2. I principi generali e la configurazione del ruolo della Città metropolitana;
3. Le disposizioni sugli organi. Il Sindaco metropolitano e i consiglieri delegati;
4. Segue: il Consiglio e la Conferenza metropolitana;
5. Rapporti fra Città metropolitana e Comuni;
6. Partecipazione e trasparenza. L’assetto della amministrazione metropolitana;
7. Osservazioni conclusive.
La Ricerca scientifica fra possibilità e limiti, 2015
Simone Calzolaio, La libertà di ricerca scientifica nei conti pubblici (dopo SEC2010), in A. Iann... more Simone Calzolaio, La libertà di ricerca scientifica nei conti pubblici (dopo SEC2010), in A. Iannuzzi (a cura di), La libertà di ricerca scientifica fra possibilità e limiti, Editoriale scientifica, 2015, p. 27 ss.
SOMMARIO:
1. Delimitazione dell’oggetto e dell’obiettivo dell’indagine.
1.1. I dati alla base della riflessione.
2. Dal modello costituzionale della ricerca scientifica al modello istituzionale delle Università (premessa e rinvio)
3. Il modello di finanziamento delle università e della ricerca scientifica universitaria.
3.1. Segue: Oltre la spesa storica? Dal riequilibrio al modello CNVSU del 2004-2008.
3.2. «Toccare il fondo»: l’«amministrazione universitaria» della ricerca scientifica e le svolte del 2008.
3.3. Segue: la «riforma Gelmini» e la sua attuazione.
3.4. I decreti del 2014.
4. Formule econometriche e processi di valutazione della ricerca. Il «valore» della ricerca come problema di diritto costituzionale.
5. Dalla «debole scienza» alla forza della «ricerca statistica».
5.1. L’impatto del nuovo sistema europeo dei conti (SEC2010). Una specialità ritrovata della ricerca scientifica (universitaria)?
Sommario: 1. Oggetto dell’indagine: la sostenibilità del finanziamento della sanità dal punto di ... more Sommario: 1. Oggetto dell’indagine: la sostenibilità del finanziamento della sanità dal punto di vista dei Piani di rientro; 2. All’origine. Representation without taxation, path dependance e costi di switching: il caso serio della spesa sanitaria; 3. Evoluzione e struttura normativa dei Piani di rientro. La prima fase: responsabilità, condizionalità, «anno zero» (2000-04); 3.1. Istituzione e affinamento della disciplina normativa dei Piani (2004-2009). La (apparente) conferma del soft budget constraint; 3.2. La stabilizzazione normativa dei piani (2009-10); 3.3. Piani e percorsi di armonizzazione dei bilanci e digitalizzazione delle informazioni sanitarie (2011-14); 4. Lo statuto costituzionale dei Piani. Le premesse giurisprudenziali; 4.1. I Piani; 4.2. Il ommissario ad acta; 4.3. I (pochi) limiti; .4. segue: azioni esecutive e debiti sanitari. Una postilla normativa: i debiti sanitari al tempo della spending review; 5. La «salute» al tempo dei Piani; 6. Efficacia e limiti del modello: after the soft budget constraint?; 7. La via procedurale all’equilibrio di bilancio: sistema dei Piani e coordinamento finanziario «statico»; 8. «Pieni di piani» ovvero pregi e difetti della «politica statistica».
SOMMARIO: 1. Una premessa e una sfida. Comuni limitrofi fra Provincia e Città metropolitana: una ... more SOMMARIO: 1. Una premessa e una sfida. Comuni limitrofi fra Provincia e Città metropolitana: una comparazione normativa. - 2. L’assetto statutario; 3. Fra assetto istituzionale e funzionale: il problema dell’applicabilità del TUEL alle Province. - 4. L’assetto delle funzioni. - 5. Verso una nuova grande riforma: «il futuro è solo l’inizio»?
1. Factual assumptions and jurisprudential evolution
1.1 Premise. Delineating the extent of the ... more 1. Factual assumptions and jurisprudential evolution
1.1 Premise. Delineating the extent of the investigation
1.2. The amendment to Title V and the new framework of legislative powers
1.3. The exercise of legislative powers. Introduction to a complex system
1.4. Following: a premise
1.5. Following: and two conclusive viewpoints
2. Exclusive powers
2.1. Introduction. The framework of powers reserved to the state
2.2. Cross-cutting matters
2.3. The new approach to the cross-cutting matters
«environmental protection» and «competition protection»
(2007/10)
2.4. Potentially cross-cutting matters
2.5. Matters with potentially defined content
2.6. State exclusive unenumerated powers: the case of «road traffic»
3. Concurrent powers
3.1. The framework of concurrent powers. Introduction to the
relationship between principle rule and implementation rule.
The role of the implementation of Community law
3.2. Potentially cross-cutting matters.
The special case of «linguistic minorities»
3.3. Matters with potentially defined content
(enumerated and unenumerated)
3.4. Matters that can hardly be regulated by regions
4. Residual powers
4.1. The problematic nature and workability of the residual policy
4.2. In search of truly residual powers
5. Models and tools to harmonizethe system of legislative powers
5.1. Institutional continuity
5.2. The concurrence of powers: the prevalence criterion
and the principle of loyal cooperation
5.3. «Subsidiarity principle» (and some details about the ambiguous role of the principle of loyal cooperation)
5.4. From judicial case law to models of separation and distribution of legislative powers
Uploads
inedito lascito delle liberaldemocrazie al mondo. Le cose stanno andando – come per tutte le utopie – molto diversamente. L’avvento e l’evoluzione della rete Internet sono ormai divenute il terreno di una nuova era della regolazione giuridica: l’esigenza di governo della sfuggente società dei dati. Proviamo, in
questa sezione monografica della Rivista italiana di informatica e diritto, a passare in rassegna – con la piena consapevolezza che la materia di studio è più grande delle capacità di ciascuno – quali sono alcuni dei nuovi ambiti e dei nuovi strumenti di questa sfida regolatoria, da una prospettiva schiettamente liberaldemocratica.
(a cura di Simone Calzolaio, con la collaborazione di Federico Serini)
https://www.rivistaitalianadiinformaticaediritto.it/index.php/RIID/issue/view/6
Simone Calzolaio, Introduzione. Ubi data, ibi imperium: il diritto pubblico alla prova della localizzazione dei dati, pp. 7-11;
Valentina Pagnanelli, Conservazione dei dati e sovranità digitale. Una rilettura della (big) data governance pubblica alla luce delle nuove sfide globali, pp. 13-28;
Vanni Boncinelli, Modelli tecnici e disciplina giuridica del c.d. cloud computing, pp. 29-47;
Stefano Torregiani, La circolazione dei dati secondo l’ordinamento giuridico europeo. Il rischio dell’ipertrofia normativa, pp. 49-67;
Yuan Li, La disciplina cinese del trasferimento transfrontaliero dei dati, pp. 69-80.
LE MATERIE LEGISLATIVE FRA COSTITUENTE E COSTITUZIONE
1. Breve premessa: l’idea federale e regionale dall’unità d’Italia alla Assemblea costituente 13
2. Il punto di partenza: l’ambizioso progetto Ambrosini 18
3. La discussione sulle materie nella Seconda Sottocommissione 25
4. Il regionalismo alla prova della Commissione per la Costituzione: verso lo scontro frontale all’Assemblea Costituente 32
5. L’approccio dell’Assemblea costituente rispetto alla istituzione delle Regioni 33
6. L’inevitabile mediazione: la scomparsa delle materie di competenza diretta 38
7. Segue: il ruolo marginale della discussione sulle singole materie di competenza regionale 42
8. La scelta dell’Assemblea costituente fra contingenze politiche e incertezze istituzionali 43
9. L’avvio delle autonomie regionali dopo l’entrata in vigore della Costituzione del 1948 49
CAPITOLO SECONDO
IL CAMMINO DELLE MATERIE LEGISLATIVE PRIMA DELLA RIFORMA DEL TITOLO V
1. Il nesso fra autonomia politica (o di indirizzo politico) e autonomia legislativa e le sue conseguenze 59
2. L’istituzione delle regioni ordinarie. Ovvero le materie nella legislazione (e amministrazione) statale 67
2.1. Il secondo decentramento. Dalla mancata riforma dello Stato alla supremazia istituzionale 77
2.2. Il terzo decentramento. Verso la riforma costituzionale 84
3. Le «materie» nella Costituzione. Il progressivo (apparente) dissolversi della concezione di materia legislativa 88
4. Ruolo residuale dei criteri di interpretazione delle materie legislative 100
5. Il custode dei limiti. Le materie attraverso i limiti alla legislazione regionale 104
6. Uno sguardo d’insieme sulla giurisprudenza costituzionale di interesse regionale prima della riforma del Titolo V 138
7. Il ruolo progressivamente riconosciuto al principio di leale collaborazione 141
8. La valenza definitoria delle materie fra gerarchia e competenza 145
CAPITOLO TERZO
LA RIFORMA DEL TITOLO V. MATERIE E COMPETENZE LEGISLATIVE
1. Nuovo quadro costituzionale e sue prime interpretazioni 151
2. Il quadro delle materie legislative e le ricostruzioni a «prima lettura». Il problema della «manutenzione» verso il centro delle funzioni amministrative 158
3. Il nodo dell’avvio del nuovo riparto di competenze legislative: due punti di vista decisivi 166
4. Una preliminare ripartizione temporale della giurisprudenza costituzionale successiva alla riforma del Titolo V 171
5. Sommario tematico dell’indagine. Disposizione e norma nel riparto materiale delle competenze (una introduzione) 178
6. I criteri di identificazione delle materie nella giurisprudenza costituzionale 180
7. Competenze esclusive 186
7.1. Le materie trasversali 186
7.2. La nuova impostazione delle materie trasversali «tutela dell’ambiente» e «tutela della concorrenza» 194
7.3. Le materie a tendenza trasversale 201
7.4. Le “materie-ombrello” 204
7.5. Materie ad integrazione regionale e «materie-materie» 209
7.6. Competenza esclusiva statale innominata: il caso della «circolazione stradale» 211
8. Le competenze concorrenti 213
8.1. Il quadro delle competenze concorrenti. Introduzione al rapporto fra norma di principio e norma di dettaglio. Il ruolo dell’attuazione del diritto europeo 213
8.2. Le forme di trasversalità nelle materie concorrenti. Le «minoranze linguistiche» 218
8.3. Le materie con contenuto tendenzialmente definito (nominate e non) 226
8.4. Le materie di improbabile regolazione regionale 228
9. Le competenze residuali 231
9.1. Problematicità ed operatività del criterio residuale 231
9.2. Alla ricerca di competenze effettivamente residuali 234
10. Modelli e strumenti di armonizzazione del sistema delle competenze legislative 236
10.1. La «continuità istituzionale» 236
10.2. La «chiamata in sussidiarietà» 241
10.3. Prevalenza, concorrenza di competenze, sussidiarietà: il ruolo della leale collaborazione 246
10.4. I vincoli europei 250
CAPITOLO QUARTO
LA QUALIFICAZIONE DEGLI INTERESSI FRA MATERIE E COMPETENZE
1. Prime conclusioni. Nella frantumazione delle materie un ritorno alla prevalenza degli interessi 255
2. Percorsi degli «interessi» come sintesi dialettica della relazione fra materie e competenze 267
2.1. Le materie come scelta politica. Le impugnazioni in via principale: legislazione e giudizio in via principale (e ritorno) 269
2.2. Le competenze nella contingenza. Dal coordinamento finanziario all’equilibrio di bilancio 275
2.3. Le competenze che si fanno materia. Il caso della semplificazione amministrativa 280
3. Il cammino delle materie. Apologia di un processo (sempre) in divenire 288
BIBLIOGRAFIA 295
Indice
9 Presentazione del volume di Simone Calzolaio, Barbara Malaisi
11 Introduzione di Giulio M. Salerno
Profili istituzionali
17 Alessandra Valastro, Il Co.re.com. nel sistema dell’informazione nazionale e regionale: promesse e sfide
37 Andrea Cardone, Composizione dei Co.re.com. e requisiti di indipendenza, autonomia e specializzazione dei membri: profili problematici
57 Luigi Pianesi, La natura degli atti del Co.re.com.
69 Giorgia Pavani, Autorità radiotelevisive nazionali e "locali" di regolazione e controllo in alcuni ordinamenti decentrati. Una panoramica comparata
117 Andrea Collina (a cura di), Tavola rotonda. L’esperienza del Co.re.com. come istituzione regionale
Coordina e conclude Andrea Morrone. Interventi di Corrado Bellora, Paolo Caretti, Maria Pia Caruso, Gianluca Gardini, Marco Moruzzi
Profili funzionali
La comunicazione politica
163 Barbara Malaisi, Co.re.com. e comunicazione politica
189 Matteo Timiani, L’attività in materia di comunicazione politica dei Co.re.com.
233 Massimo Rubechi, La par condicio nelle più recenti proposte di modifica
247 Roberto Borrello, Livello nazionale e locale della comunicazione politica
253 Licia Califano, Pari opportunità e par condicio
259 Giuseppe Ugo Rescigno, Conclusioni
La conciliazione in materia di telecomunicazioni
263 Monica De Angelis, La conciliazione in materia di telecomunicazioni: spunti problematici e possibili sviluppi
315 Vittorio Fusco, La conciliazione nell’esperienza di un dirigente d’azienda di telecomunicazioni
325 Simone Calzolaio, La «conciliazione telefonica». Spunti dall’esperienza del Co.re.com. Marche nel 2009
347 Paolo Caretti, Conclusioni del Convegno
351 Indice degli Autori
sui giovani proponendo le azioni che dovrebbero essere intraprese da policymaker, aziende tecnologiche, adulti e
famiglie, e ricercatori.
struttura, funzione e qualità –, che rappresentano un contributo fondamentale e non sufficientemente
considerato alla salute individuale e collettiva, alla sicurezza, resilienza e prosperità della
comunità.
Sommario: 1. Datificazione, Intelligenza artificiale, data dependence-2. Ubi data, ibi imperium: descrivere e individuare le questioni aperte, sotto il profilo giuridico-3. Localizzazione dei dati, cognizione delle informazioni. Profili soggettivi della disponibilità di dati e informazioni-4. Segue: profili oggettivi. La localizzazione e i suoi molteplici volti. L'ordinamento costituzionale al tempo della data dependence.
di Beniamino Caravita, Giulio M. Salerno, Federica Fabrizzi, Simone Calzolaio, Federica Grandi
Sommario: Premessa. 1. Il dato cronologico. 2. Il superamento del parametro provinciale a livello statale. 3. L’organizzazione delle funzioni a livello regionale. 4. Il paradosso delle Città metropolitane. 5. Le Camere di commercio 6. Le autonomie sociali. 7. In conclusione.
Abstract [En]: The GDPR 2016/679 updates the European data protection rules after the advent of digital society by introducing a data protection model founded on the risk-based approach, the controller's accountability and privacy by design and privacy by default. The paper investigates these main novelties introduced by GDPR.
Sommario: 1. Obiettivo del contributo. 2. Le ragioni alla base del Reg. (Ue) 2016/679. 3. Rischio, profilazione, pseudonimizzazione. Il nuovo " dato personale ". 4. La nozione di privacy by design (e di privacy by default) nel Reg. europeo. 5. Un cenno ad alcuni istituti e figure della privacy by design. 6. Già e non ancora: il Reg. europeo fra rilievo globale ed esigenze di attuazione.
– 1. Dati, informazioni e dati personali nel processo della cosiddetta
datification. – 2. Il potere sui dati e la societa` sorvegliata.
Controllo, profilazione, autodeterminazione. – 3. Dato personale
originario e derivato. Il dato personale secondo il soggetto che lo
osserva – 4. Metodo, funzione e fini della regolazione giuridica. – 5.
La protezione dei dati personali come forma di regolazione pubblica
della societa` dei dati.
II. IL DIRITTO ALLA PROTEZIONE
DEI DATI PERSONALI. – 6. Il dilemma terminologico. – 7. Origini
e ordinamento della protezione dei dati personali. – 8. Il fondamento
costituzionale. – 9. Protezione dei dati personali (e della
riservatezza) nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
– 10. La competenza europea dopo il TFUE. – 11. L’apporto
della Corte di Giustizia dell’Unione europea e l’approvazione del
«pacchetto privacy» del 2016. 12. Verso un impatto costituzionale
dell’ordinamento europeo della protezione dei dati di carattere personale?
III. IL MODELLO DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
NEL REGOLAMENTO EUROPEO N. 679/2016. – 13.
Premessa – 14. Le ragioni alla base del reg. UE 2016/679. – 15.
Rischio, profilazione, pseudonimizzazione. Il nuovo ‘‘dato personale’’.
– 16. La nozione di privacy by design (e di privacy by default)
nel reg. europeo – 17. Istituti e figure della privacy by design: valutazione di impatto e responsabile della protezione dei dati – 18. Il
reg. europeo fra rilievo globale ed esigenze di attuazione.
public authorities. In this perspective, the study analyzes the rules on administrative transparency on the web, the Digital Administration Code and the Italian Digital Agenda, in order to outline the actual influence on the public digitalization. This set of regulations determines the principles of public digitalization in Italy, which are divided into three categories: the principles relating to the digitalization policies in the transition to digital administration; the principles of organization and
operation of the “digital administration” infrastructure; the principles of the public organization resulting from the advent of digital era. From the analysis, a particular constitutional identity of the Italian digital administration is, in the first instance, looming, where the conflict between the principle of administrative transparency and privacy rights proves to be a mere appearance. In fact, the information society and the digitalization exceed and summarize the terms of this conflict: on
the one hand, privacy policies are no longer adequate to protect personal data in the time of big data analytics; on the other hand, and for the same reason, administrative transparency implemented in
the absence of data adequate protection and security is a primary issue more for the national interests and sovereignty of the State, rather than for the individual rights.
To face these epochal dynamics, the European Court of Justice and now the new “data protection set of rules” develop a process that will reveal the nature of the challenge that the massive digitalization
poses to contemporary legal systems.
Will we be ready to pick it up, in Italy?
1. La P.A. e il web dopo il d.lgs. n. 33/2013;
2. Il sito istituzionale della P.A.: gli obblighi di pubblicazione;
3. Trasparenza e protezione dei dati personali: ancora molti i nodi da sciogliere.
Pubblicato in PERIODICO AMMINISTRATIVO DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE - PAIS, febbraio 2015, pp. 56 ss.
Accessibile online in http://pvb.spaggiari.eu/pvw/numeri/pais/201502/files/assets/basic-html/page1.html
***
Il contributo analizza lo Statuto della Città metropolitana di Genova.
Sommario:
1. L’iter di approvazione dello Statuto;
2. I principi generali e la configurazione del ruolo della Città metropolitana;
3. Le disposizioni sugli organi. Il Sindaco metropolitano e i consiglieri delegati;
4. Segue: il Consiglio e la Conferenza metropolitana;
5. Rapporti fra Città metropolitana e Comuni;
6. Partecipazione e trasparenza. L’assetto della amministrazione metropolitana;
7. Osservazioni conclusive.
SOMMARIO:
1. Delimitazione dell’oggetto e dell’obiettivo dell’indagine.
1.1. I dati alla base della riflessione.
2. Dal modello costituzionale della ricerca scientifica al modello istituzionale delle Università (premessa e rinvio)
3. Il modello di finanziamento delle università e della ricerca scientifica universitaria.
3.1. Segue: Oltre la spesa storica? Dal riequilibrio al modello CNVSU del 2004-2008.
3.2. «Toccare il fondo»: l’«amministrazione universitaria» della ricerca scientifica e le svolte del 2008.
3.3. Segue: la «riforma Gelmini» e la sua attuazione.
3.4. I decreti del 2014.
4. Formule econometriche e processi di valutazione della ricerca. Il «valore» della ricerca come problema di diritto costituzionale.
5. Dalla «debole scienza» alla forza della «ricerca statistica».
5.1. L’impatto del nuovo sistema europeo dei conti (SEC2010). Una specialità ritrovata della ricerca scientifica (universitaria)?
inedito lascito delle liberaldemocrazie al mondo. Le cose stanno andando – come per tutte le utopie – molto diversamente. L’avvento e l’evoluzione della rete Internet sono ormai divenute il terreno di una nuova era della regolazione giuridica: l’esigenza di governo della sfuggente società dei dati. Proviamo, in
questa sezione monografica della Rivista italiana di informatica e diritto, a passare in rassegna – con la piena consapevolezza che la materia di studio è più grande delle capacità di ciascuno – quali sono alcuni dei nuovi ambiti e dei nuovi strumenti di questa sfida regolatoria, da una prospettiva schiettamente liberaldemocratica.
(a cura di Simone Calzolaio, con la collaborazione di Federico Serini)
https://www.rivistaitalianadiinformaticaediritto.it/index.php/RIID/issue/view/6
Simone Calzolaio, Introduzione. Ubi data, ibi imperium: il diritto pubblico alla prova della localizzazione dei dati, pp. 7-11;
Valentina Pagnanelli, Conservazione dei dati e sovranità digitale. Una rilettura della (big) data governance pubblica alla luce delle nuove sfide globali, pp. 13-28;
Vanni Boncinelli, Modelli tecnici e disciplina giuridica del c.d. cloud computing, pp. 29-47;
Stefano Torregiani, La circolazione dei dati secondo l’ordinamento giuridico europeo. Il rischio dell’ipertrofia normativa, pp. 49-67;
Yuan Li, La disciplina cinese del trasferimento transfrontaliero dei dati, pp. 69-80.
LE MATERIE LEGISLATIVE FRA COSTITUENTE E COSTITUZIONE
1. Breve premessa: l’idea federale e regionale dall’unità d’Italia alla Assemblea costituente 13
2. Il punto di partenza: l’ambizioso progetto Ambrosini 18
3. La discussione sulle materie nella Seconda Sottocommissione 25
4. Il regionalismo alla prova della Commissione per la Costituzione: verso lo scontro frontale all’Assemblea Costituente 32
5. L’approccio dell’Assemblea costituente rispetto alla istituzione delle Regioni 33
6. L’inevitabile mediazione: la scomparsa delle materie di competenza diretta 38
7. Segue: il ruolo marginale della discussione sulle singole materie di competenza regionale 42
8. La scelta dell’Assemblea costituente fra contingenze politiche e incertezze istituzionali 43
9. L’avvio delle autonomie regionali dopo l’entrata in vigore della Costituzione del 1948 49
CAPITOLO SECONDO
IL CAMMINO DELLE MATERIE LEGISLATIVE PRIMA DELLA RIFORMA DEL TITOLO V
1. Il nesso fra autonomia politica (o di indirizzo politico) e autonomia legislativa e le sue conseguenze 59
2. L’istituzione delle regioni ordinarie. Ovvero le materie nella legislazione (e amministrazione) statale 67
2.1. Il secondo decentramento. Dalla mancata riforma dello Stato alla supremazia istituzionale 77
2.2. Il terzo decentramento. Verso la riforma costituzionale 84
3. Le «materie» nella Costituzione. Il progressivo (apparente) dissolversi della concezione di materia legislativa 88
4. Ruolo residuale dei criteri di interpretazione delle materie legislative 100
5. Il custode dei limiti. Le materie attraverso i limiti alla legislazione regionale 104
6. Uno sguardo d’insieme sulla giurisprudenza costituzionale di interesse regionale prima della riforma del Titolo V 138
7. Il ruolo progressivamente riconosciuto al principio di leale collaborazione 141
8. La valenza definitoria delle materie fra gerarchia e competenza 145
CAPITOLO TERZO
LA RIFORMA DEL TITOLO V. MATERIE E COMPETENZE LEGISLATIVE
1. Nuovo quadro costituzionale e sue prime interpretazioni 151
2. Il quadro delle materie legislative e le ricostruzioni a «prima lettura». Il problema della «manutenzione» verso il centro delle funzioni amministrative 158
3. Il nodo dell’avvio del nuovo riparto di competenze legislative: due punti di vista decisivi 166
4. Una preliminare ripartizione temporale della giurisprudenza costituzionale successiva alla riforma del Titolo V 171
5. Sommario tematico dell’indagine. Disposizione e norma nel riparto materiale delle competenze (una introduzione) 178
6. I criteri di identificazione delle materie nella giurisprudenza costituzionale 180
7. Competenze esclusive 186
7.1. Le materie trasversali 186
7.2. La nuova impostazione delle materie trasversali «tutela dell’ambiente» e «tutela della concorrenza» 194
7.3. Le materie a tendenza trasversale 201
7.4. Le “materie-ombrello” 204
7.5. Materie ad integrazione regionale e «materie-materie» 209
7.6. Competenza esclusiva statale innominata: il caso della «circolazione stradale» 211
8. Le competenze concorrenti 213
8.1. Il quadro delle competenze concorrenti. Introduzione al rapporto fra norma di principio e norma di dettaglio. Il ruolo dell’attuazione del diritto europeo 213
8.2. Le forme di trasversalità nelle materie concorrenti. Le «minoranze linguistiche» 218
8.3. Le materie con contenuto tendenzialmente definito (nominate e non) 226
8.4. Le materie di improbabile regolazione regionale 228
9. Le competenze residuali 231
9.1. Problematicità ed operatività del criterio residuale 231
9.2. Alla ricerca di competenze effettivamente residuali 234
10. Modelli e strumenti di armonizzazione del sistema delle competenze legislative 236
10.1. La «continuità istituzionale» 236
10.2. La «chiamata in sussidiarietà» 241
10.3. Prevalenza, concorrenza di competenze, sussidiarietà: il ruolo della leale collaborazione 246
10.4. I vincoli europei 250
CAPITOLO QUARTO
LA QUALIFICAZIONE DEGLI INTERESSI FRA MATERIE E COMPETENZE
1. Prime conclusioni. Nella frantumazione delle materie un ritorno alla prevalenza degli interessi 255
2. Percorsi degli «interessi» come sintesi dialettica della relazione fra materie e competenze 267
2.1. Le materie come scelta politica. Le impugnazioni in via principale: legislazione e giudizio in via principale (e ritorno) 269
2.2. Le competenze nella contingenza. Dal coordinamento finanziario all’equilibrio di bilancio 275
2.3. Le competenze che si fanno materia. Il caso della semplificazione amministrativa 280
3. Il cammino delle materie. Apologia di un processo (sempre) in divenire 288
BIBLIOGRAFIA 295
Indice
9 Presentazione del volume di Simone Calzolaio, Barbara Malaisi
11 Introduzione di Giulio M. Salerno
Profili istituzionali
17 Alessandra Valastro, Il Co.re.com. nel sistema dell’informazione nazionale e regionale: promesse e sfide
37 Andrea Cardone, Composizione dei Co.re.com. e requisiti di indipendenza, autonomia e specializzazione dei membri: profili problematici
57 Luigi Pianesi, La natura degli atti del Co.re.com.
69 Giorgia Pavani, Autorità radiotelevisive nazionali e "locali" di regolazione e controllo in alcuni ordinamenti decentrati. Una panoramica comparata
117 Andrea Collina (a cura di), Tavola rotonda. L’esperienza del Co.re.com. come istituzione regionale
Coordina e conclude Andrea Morrone. Interventi di Corrado Bellora, Paolo Caretti, Maria Pia Caruso, Gianluca Gardini, Marco Moruzzi
Profili funzionali
La comunicazione politica
163 Barbara Malaisi, Co.re.com. e comunicazione politica
189 Matteo Timiani, L’attività in materia di comunicazione politica dei Co.re.com.
233 Massimo Rubechi, La par condicio nelle più recenti proposte di modifica
247 Roberto Borrello, Livello nazionale e locale della comunicazione politica
253 Licia Califano, Pari opportunità e par condicio
259 Giuseppe Ugo Rescigno, Conclusioni
La conciliazione in materia di telecomunicazioni
263 Monica De Angelis, La conciliazione in materia di telecomunicazioni: spunti problematici e possibili sviluppi
315 Vittorio Fusco, La conciliazione nell’esperienza di un dirigente d’azienda di telecomunicazioni
325 Simone Calzolaio, La «conciliazione telefonica». Spunti dall’esperienza del Co.re.com. Marche nel 2009
347 Paolo Caretti, Conclusioni del Convegno
351 Indice degli Autori
sui giovani proponendo le azioni che dovrebbero essere intraprese da policymaker, aziende tecnologiche, adulti e
famiglie, e ricercatori.
struttura, funzione e qualità –, che rappresentano un contributo fondamentale e non sufficientemente
considerato alla salute individuale e collettiva, alla sicurezza, resilienza e prosperità della
comunità.
Sommario: 1. Datificazione, Intelligenza artificiale, data dependence-2. Ubi data, ibi imperium: descrivere e individuare le questioni aperte, sotto il profilo giuridico-3. Localizzazione dei dati, cognizione delle informazioni. Profili soggettivi della disponibilità di dati e informazioni-4. Segue: profili oggettivi. La localizzazione e i suoi molteplici volti. L'ordinamento costituzionale al tempo della data dependence.
di Beniamino Caravita, Giulio M. Salerno, Federica Fabrizzi, Simone Calzolaio, Federica Grandi
Sommario: Premessa. 1. Il dato cronologico. 2. Il superamento del parametro provinciale a livello statale. 3. L’organizzazione delle funzioni a livello regionale. 4. Il paradosso delle Città metropolitane. 5. Le Camere di commercio 6. Le autonomie sociali. 7. In conclusione.
Abstract [En]: The GDPR 2016/679 updates the European data protection rules after the advent of digital society by introducing a data protection model founded on the risk-based approach, the controller's accountability and privacy by design and privacy by default. The paper investigates these main novelties introduced by GDPR.
Sommario: 1. Obiettivo del contributo. 2. Le ragioni alla base del Reg. (Ue) 2016/679. 3. Rischio, profilazione, pseudonimizzazione. Il nuovo " dato personale ". 4. La nozione di privacy by design (e di privacy by default) nel Reg. europeo. 5. Un cenno ad alcuni istituti e figure della privacy by design. 6. Già e non ancora: il Reg. europeo fra rilievo globale ed esigenze di attuazione.
– 1. Dati, informazioni e dati personali nel processo della cosiddetta
datification. – 2. Il potere sui dati e la societa` sorvegliata.
Controllo, profilazione, autodeterminazione. – 3. Dato personale
originario e derivato. Il dato personale secondo il soggetto che lo
osserva – 4. Metodo, funzione e fini della regolazione giuridica. – 5.
La protezione dei dati personali come forma di regolazione pubblica
della societa` dei dati.
II. IL DIRITTO ALLA PROTEZIONE
DEI DATI PERSONALI. – 6. Il dilemma terminologico. – 7. Origini
e ordinamento della protezione dei dati personali. – 8. Il fondamento
costituzionale. – 9. Protezione dei dati personali (e della
riservatezza) nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
– 10. La competenza europea dopo il TFUE. – 11. L’apporto
della Corte di Giustizia dell’Unione europea e l’approvazione del
«pacchetto privacy» del 2016. 12. Verso un impatto costituzionale
dell’ordinamento europeo della protezione dei dati di carattere personale?
III. IL MODELLO DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
NEL REGOLAMENTO EUROPEO N. 679/2016. – 13.
Premessa – 14. Le ragioni alla base del reg. UE 2016/679. – 15.
Rischio, profilazione, pseudonimizzazione. Il nuovo ‘‘dato personale’’.
– 16. La nozione di privacy by design (e di privacy by default)
nel reg. europeo – 17. Istituti e figure della privacy by design: valutazione di impatto e responsabile della protezione dei dati – 18. Il
reg. europeo fra rilievo globale ed esigenze di attuazione.
public authorities. In this perspective, the study analyzes the rules on administrative transparency on the web, the Digital Administration Code and the Italian Digital Agenda, in order to outline the actual influence on the public digitalization. This set of regulations determines the principles of public digitalization in Italy, which are divided into three categories: the principles relating to the digitalization policies in the transition to digital administration; the principles of organization and
operation of the “digital administration” infrastructure; the principles of the public organization resulting from the advent of digital era. From the analysis, a particular constitutional identity of the Italian digital administration is, in the first instance, looming, where the conflict between the principle of administrative transparency and privacy rights proves to be a mere appearance. In fact, the information society and the digitalization exceed and summarize the terms of this conflict: on
the one hand, privacy policies are no longer adequate to protect personal data in the time of big data analytics; on the other hand, and for the same reason, administrative transparency implemented in
the absence of data adequate protection and security is a primary issue more for the national interests and sovereignty of the State, rather than for the individual rights.
To face these epochal dynamics, the European Court of Justice and now the new “data protection set of rules” develop a process that will reveal the nature of the challenge that the massive digitalization
poses to contemporary legal systems.
Will we be ready to pick it up, in Italy?
1. La P.A. e il web dopo il d.lgs. n. 33/2013;
2. Il sito istituzionale della P.A.: gli obblighi di pubblicazione;
3. Trasparenza e protezione dei dati personali: ancora molti i nodi da sciogliere.
Pubblicato in PERIODICO AMMINISTRATIVO DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE - PAIS, febbraio 2015, pp. 56 ss.
Accessibile online in http://pvb.spaggiari.eu/pvw/numeri/pais/201502/files/assets/basic-html/page1.html
***
Il contributo analizza lo Statuto della Città metropolitana di Genova.
Sommario:
1. L’iter di approvazione dello Statuto;
2. I principi generali e la configurazione del ruolo della Città metropolitana;
3. Le disposizioni sugli organi. Il Sindaco metropolitano e i consiglieri delegati;
4. Segue: il Consiglio e la Conferenza metropolitana;
5. Rapporti fra Città metropolitana e Comuni;
6. Partecipazione e trasparenza. L’assetto della amministrazione metropolitana;
7. Osservazioni conclusive.
SOMMARIO:
1. Delimitazione dell’oggetto e dell’obiettivo dell’indagine.
1.1. I dati alla base della riflessione.
2. Dal modello costituzionale della ricerca scientifica al modello istituzionale delle Università (premessa e rinvio)
3. Il modello di finanziamento delle università e della ricerca scientifica universitaria.
3.1. Segue: Oltre la spesa storica? Dal riequilibrio al modello CNVSU del 2004-2008.
3.2. «Toccare il fondo»: l’«amministrazione universitaria» della ricerca scientifica e le svolte del 2008.
3.3. Segue: la «riforma Gelmini» e la sua attuazione.
3.4. I decreti del 2014.
4. Formule econometriche e processi di valutazione della ricerca. Il «valore» della ricerca come problema di diritto costituzionale.
5. Dalla «debole scienza» alla forza della «ricerca statistica».
5.1. L’impatto del nuovo sistema europeo dei conti (SEC2010). Una specialità ritrovata della ricerca scientifica (universitaria)?
1.1 Premise. Delineating the extent of the investigation
1.2. The amendment to Title V and the new framework of legislative powers
1.3. The exercise of legislative powers. Introduction to a complex system
1.4. Following: a premise
1.5. Following: and two conclusive viewpoints
2. Exclusive powers
2.1. Introduction. The framework of powers reserved to the state
2.2. Cross-cutting matters
2.3. The new approach to the cross-cutting matters
«environmental protection» and «competition protection»
(2007/10)
2.4. Potentially cross-cutting matters
2.5. Matters with potentially defined content
2.6. State exclusive unenumerated powers: the case of «road traffic»
3. Concurrent powers
3.1. The framework of concurrent powers. Introduction to the
relationship between principle rule and implementation rule.
The role of the implementation of Community law
3.2. Potentially cross-cutting matters.
The special case of «linguistic minorities»
3.3. Matters with potentially defined content
(enumerated and unenumerated)
3.4. Matters that can hardly be regulated by regions
4. Residual powers
4.1. The problematic nature and workability of the residual policy
4.2. In search of truly residual powers
5. Models and tools to harmonizethe system of legislative powers
5.1. Institutional continuity
5.2. The concurrence of powers: the prevalence criterion
and the principle of loyal cooperation
5.3. «Subsidiarity principle» (and some details about the ambiguous role of the principle of loyal cooperation)
5.4. From judicial case law to models of separation and distribution of legislative powers