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Full issue of Journal P.A. Persona e Amministrazione - Legal Research on Public Administration and Economics
Il presente contributo e volto ad analizzare le recenti pronunce in materia di contratto di concessione, al fine di evidenziare il mutamento di orientamento della giurisprudenza sia amministrativa che di legittimita, con il progressivo... more
Il presente contributo e volto ad analizzare le recenti pronunce in materia di contratto di concessione, al fine di evidenziare il mutamento di orientamento della giurisprudenza sia amministrativa che di legittimita, con il progressivo superamento sostanziale dell’orientamento tradizionale costituito dalla tesi della concessione-contratto. Secondo il paradigma tradizionale, il rapporto tra parte pubblica e privata nel contrato di concessione e generalmente paritetico, anche se caratterizzato dalle singole facolta pubblicistiche previste dalla normativa applicabile. Si tratta di una tesi elaborata agli inizi del novecento dalla stessa giurisprudenza e volta a contrastare l’impostazione pubblicista in auge dalla fine dell’ottocento. In una prospettiva critica verso la categoria della concessione-contratto, la dottrina ha elaborato diverse tesi, in senso sia di completa privatizzazione del rapporto, sia di pubblicizzazione dello stesso. L’analisi delle recenti pronunce mette, pero, in ...
Il contributo e volto ad una prima comprensione della normativa golden power , per costruire una teoria dei poteri speciali che ne rilevi i profili di criticita e sviluppo sulla base dell’applicazione delle categorie proprie del diritto... more
Il contributo e volto ad una prima comprensione della normativa golden power , per costruire una teoria dei poteri speciali che ne rilevi i profili di criticita e sviluppo sulla base dell’applicazione delle categorie proprie del diritto pubblico. La ratio della disciplina deve essere studiata innanzitutto nel rapporto con il fenomeno economico, e quindi nella finalita di tutela degli interessi pubblici strategici legati a particolari asset rilevanti. La normativa golden power non sembra, infatti, volta a superare la gestione economica degli asset strategici, che, anzi, costituisce il presupposto logico e giuridico della configurazione dei poteri speciali. La disciplina in esame sembra invece volta ad assicurare allo Stato adeguati strumenti di tutela laddove i meccanismi economici del mercato minaccino in concreto gli interessi strategici. Un primo ambito d’indagine e quindi quello del diritto pubblico dell’economia. In questo senso, i poteri speciali si qualificano come rilevantiss...
Il contributo è volto ad una prima comprensione della normativa golden power, per costruire una teoria dei poteri speciali che ne rilevi i profili di criticità e sviluppo sulla base dell'applicazione delle categorie proprie del diritto... more
Il contributo è volto ad una prima comprensione della normativa golden power, per costruire una teoria dei poteri speciali che ne rilevi i profili di criticità e sviluppo sulla base dell'applicazione delle categorie proprie del diritto pubblico. La ratio della disciplina deve essere studiata innanzitutto nel rapporto con il fenomeno economico, e quindi nella finalità di tutela degli interessi pubblici strategici legati a particolari asset rilevanti. La normativa golden power non sembra, infatti, volta a superare la gestione economica degli asset strategici, che, anzi, costituisce il presupposto logico e giuridico della configurazione dei poteri speciali. La disciplina in esame sembra invece volta ad assicurare allo Stato adegua-ti strumenti di tutela laddove i meccanismi economici del mercato minaccino in concreto gli interessi strategici. Un primo àmbito d'indagine è quindi quello del diritto pubblico dell'economia. In questo senso, i poteri speciali si qualificano come rilevantissimo strumento di ingerenza dello Stato nel mercato, e, in quanto tali, concorrono a definire il travagliato rapporto tra questi due poli. Al fine di comprendere che tipo di intervento venga configurato dalla normativa, risulta determinante studiare quale ruolo assuma l'azione amministrativa entro la cornice del golden power. A questo fine, il ricorso alle categorie dogmatiche elaborate dagli studi sulla regolazione pubblica permette di constatare, da una parte, la distanza sostanziale tra la regolamentazione golden power, sia con riferimento alle disposizioni normative che alla disciplina dettata ad hoc tramite lo strumento delle prescrizioni, e la regolazione delle authorities, in quanto diversa è la finalità, tecnica normativa e finanche l'allocazione organizzativa delle relative funzioni amministrative; dall'altra, non sembra che la normativa sui poteri speciali assegni allo Stato un ruolo nell'economia sostanzialmente nuovo. La costruzione della golden power come presidio securitario, a partire dallo stesso D.L. 21/2012, sembra invece dimostrare come questa "regolamentazione speciale" non sia affatto estranea al paradigma dello Stato regolatore e, pur nella sua peculiare collocazione nell'ordinamento, non comporti alcuna cesura rispetto alla dominante costruzione del rapporto tra Stato e mercato. Sulla base di questa comprensione della natura dell'intervento pubblico sugli
Il presente contributo è volto ad analizzare recenti pronunce in materia di contratto di concessione, al fine di evidenziare il mutamento di orientamento della giurisprudenza sia amministrativa che di legittimità, con il progressivo... more
Il presente contributo è volto ad analizzare recenti pronunce in materia di contratto di concessione, al fine di evidenziare il mutamento di orientamento della giurisprudenza sia amministrativa che di legittimità, con il progressivo superamento dell’orientamento tradizionale costituito dalla tesi della
concessione-contratto, verso una più affermata pubblicizzazione del rapporto concessorio e della supremazione dell'autorità amministrativa sui relativi rapporti economici.