Lo scrigno del Bardo. Storie ritrovate prima e dopo Shakespeare, a cura di Angela Leonardi e Aureliana Natale, editore Pacini, 2023
Piramo e Tisbe/Romeo e Giulietta come miti paralleli. Come nella biologia comparata si osservano ... more Piramo e Tisbe/Romeo e Giulietta come miti paralleli. Come nella biologia comparata si osservano casi di analogia tra organi che appartengono a specie diverse, evolutivamente lontane (per esempio, le ali di un uccello e di un insetto), così nelle letterature comparate si osserva la presenza di storie simili ma testualmente indipendenti.
A partire da tale premesse, il saggio analizza le tracce dei due miti nel corpus shakespeariano (con riferimento, per Romeo e Giulietta, a: Romeo and Juliet, Antony and Cleopatra e Cymbeline, e per Piramo e Tisbe a: A Midsummer Night's Dream, Titus Andronicus, The Merchant of Venice e As You Like It).
Rivista di Letterature moderne e comparate, LXXII (n.s.), 1, 2022, pp. 35-55 (ISSN 0391-2108), 2022
La figura del dandy pentito in alcuni racconti di Oscar Wilde. Analisi del rapporto tra socialism... more La figura del dandy pentito in alcuni racconti di Oscar Wilde. Analisi del rapporto tra socialismo e dandismo in "The Young King"
L’Umanesimo e il Rinascimento sono, innanzitutto, un corpus di documenti e l’insieme delle “narra... more L’Umanesimo e il Rinascimento sono, innanzitutto, un corpus di documenti e l’insieme delle “narrazioni” che li collegano tra loro. Gran parte, però, dei documenti e dei testi dell’epoca sono andati persi, e molti di quelli che ci sono pervenuti sono passibili di interpretazioni diverse. Partendo da tali premesse, il volume, anziché suggerire facili risposte a quesiti complessi, fornisce una serie di strumenti metodologici utili a inquadrare i fenomeni storico-letterari nel loro farsi. Alle esaustive presentazioni di autori e di opere (corredate da puntuali schede bibliografiche) sono affiancate approfondite analisi relative ai contesti storico-filosofici, ai rapporti tra drammaturghi e compagnie teatrali, alla costituzione del canone, alla definizione dei generi, al concetto stesso di “autore”. Ne emerge un panorama ampio e frastagliato, all’interno del quale i testi letterari sono riletti alla luce delle condizioni materiali che ne accompagnarono la produzione.
Liguori 2013
L’idea che dietro un corpus di parole si celi la cultura che l’ha prodotto è un’ide... more Liguori 2013
L’idea che dietro un corpus di parole si celi la cultura che l’ha prodotto è un’idea antica. È un'idea, peraltro, sottesa al concetto erasmiano di copia e coltivata nei manuali di retorica e nei dizionari elisabettiani.
A partire da tale spunto, nella prima parte del volume l’autore propone una serie di percorsi sul Rinascimento inglese avvalendosi di alcune parole-chiave attinte dalla cultura dell’epoca. Se la filosofia morale discettava sul governo delle passioni (rule) o sulla formazione della persona (fashion), la critica letteraria dibatteva il rapporto tra il momento inventivo della poesia (idea) e la sua attualizzazione linguistica (utterance). La lirica amorosa, a sua volta, era presentata dai poeti come una trascrizione del cuore sulla pagina.
L'indagine sulla storia di tali concetti è affiancata, nella se- conda parte del volume, da un'indagine sulle tecnologie che ne permisero la diffusione, moltiplicando le modalità comunicative della parola e contribuendo a modularne il senso.
William Shakespeare e altri, IIl regno di re Edoardo III, in William Shakespeare, Tutte le opere, Volume III, I drammi storici, (con testo a fronte), coordinamento generale di Franco Marenco, Milano, Bompiani, pp. 1119-1339, note pp. 3135-31555. ISBN: 978-88-452-9453-2 , 2017
Il regno di re Edoardo III, di William Shakespeare e altri, Testo inglese a cura di William Montg... more Il regno di re Edoardo III, di William Shakespeare e altri, Testo inglese a cura di William Montgomery, Nota introduttiva, traduzione e note di Michele Stanco
"And love finds a voice of some sort". Omosessualità e (auto)censura nella letteratura inglese e francese 1870-1930 , 2020
Omosessualità e (auto)censura nella letteratura inglese e francese (1870-1930) A cura di Michele ... more Omosessualità e (auto)censura nella letteratura inglese e francese (1870-1930) A cura di Michele Stanco € 17,00 C «And love finds a voice of some sort» A cura di Michele Stanco Grafica: Jumblies [Lussu|Trucco|Turchi] Carocci editore L'amore tra due persone dello stesso sesso ha costituito a lungo un tabù innanzitutto lessicale, un peccatum mutum, la cui sola nominazione esponeva a pesanti sanzioni sia religiose sia legali. Di conseguenza, gli autori che nel corso dei secoli hanno avvertito il bisogno di parlare di omosessualità non solo hanno subito censure esterne, ma sono stati anche costretti a mettere in atto preventive forme di autocensura, relative sia al linguaggio sia alla diffusione delle proprie opere. Nel periodo storico 1870-1930 si assiste a un fenomeno, almeno in apparenza, paradossale: un'epoca generalmente considerata come una tra le più repressive e omofobe (a causa di una serie di riforme legislative e la messa in atto di condanne esemplari) è al contempo l'epoca che testimonia l'invenzione stessa del termine "omosessualità" e, dunque, la nascita di una "letteratura omosessuale" nel senso moderno del termine. A partire da tali premesse, il volume esplora l'emergere e il successivo consolidarsi di una letteratura velatamente o scopertamente omosessuale nell'Inghilterra fin de siècle e nella Francia della belle époque: da Wilde ai poeti uraniani, a un insieme di autori semiclandestini, fino a Forster e a Proust. Ne viene fuori un quadro ampio e variegato, in cui convergono storia della sessualità e storia del libro e in cui non solo si rileggono autori noti attraverso percorsi critici inediti, ma si ridà anche voce a un corpus di testi sommersi, strappandolo a quel silenzio al quale la censura del tempo l'aveva condannato. http://www.carocci.it/index.php?option=com_carocci&task=cercacatalogo&Itemid=73&id_collana=63 Saggi di Michele Stanco, Tiziano Mario Pellicanò, Paola Di Gennaro, Aureliana Natale, Raffaella Antinucci
Lo scrigno del Bardo. Storie ritrovate prima e dopo Shakespeare, a cura di Angela Leonardi e Aureliana Natale, editore Pacini, 2023
Piramo e Tisbe/Romeo e Giulietta come miti paralleli. Come nella biologia comparata si osservano ... more Piramo e Tisbe/Romeo e Giulietta come miti paralleli. Come nella biologia comparata si osservano casi di analogia tra organi che appartengono a specie diverse, evolutivamente lontane (per esempio, le ali di un uccello e di un insetto), così nelle letterature comparate si osserva la presenza di storie simili ma testualmente indipendenti.
A partire da tale premesse, il saggio analizza le tracce dei due miti nel corpus shakespeariano (con riferimento, per Romeo e Giulietta, a: Romeo and Juliet, Antony and Cleopatra e Cymbeline, e per Piramo e Tisbe a: A Midsummer Night's Dream, Titus Andronicus, The Merchant of Venice e As You Like It).
Rivista di Letterature moderne e comparate, LXXII (n.s.), 1, 2022, pp. 35-55 (ISSN 0391-2108), 2022
La figura del dandy pentito in alcuni racconti di Oscar Wilde. Analisi del rapporto tra socialism... more La figura del dandy pentito in alcuni racconti di Oscar Wilde. Analisi del rapporto tra socialismo e dandismo in "The Young King"
L’Umanesimo e il Rinascimento sono, innanzitutto, un corpus di documenti e l’insieme delle “narra... more L’Umanesimo e il Rinascimento sono, innanzitutto, un corpus di documenti e l’insieme delle “narrazioni” che li collegano tra loro. Gran parte, però, dei documenti e dei testi dell’epoca sono andati persi, e molti di quelli che ci sono pervenuti sono passibili di interpretazioni diverse. Partendo da tali premesse, il volume, anziché suggerire facili risposte a quesiti complessi, fornisce una serie di strumenti metodologici utili a inquadrare i fenomeni storico-letterari nel loro farsi. Alle esaustive presentazioni di autori e di opere (corredate da puntuali schede bibliografiche) sono affiancate approfondite analisi relative ai contesti storico-filosofici, ai rapporti tra drammaturghi e compagnie teatrali, alla costituzione del canone, alla definizione dei generi, al concetto stesso di “autore”. Ne emerge un panorama ampio e frastagliato, all’interno del quale i testi letterari sono riletti alla luce delle condizioni materiali che ne accompagnarono la produzione.
Liguori 2013
L’idea che dietro un corpus di parole si celi la cultura che l’ha prodotto è un’ide... more Liguori 2013
L’idea che dietro un corpus di parole si celi la cultura che l’ha prodotto è un’idea antica. È un'idea, peraltro, sottesa al concetto erasmiano di copia e coltivata nei manuali di retorica e nei dizionari elisabettiani.
A partire da tale spunto, nella prima parte del volume l’autore propone una serie di percorsi sul Rinascimento inglese avvalendosi di alcune parole-chiave attinte dalla cultura dell’epoca. Se la filosofia morale discettava sul governo delle passioni (rule) o sulla formazione della persona (fashion), la critica letteraria dibatteva il rapporto tra il momento inventivo della poesia (idea) e la sua attualizzazione linguistica (utterance). La lirica amorosa, a sua volta, era presentata dai poeti come una trascrizione del cuore sulla pagina.
L'indagine sulla storia di tali concetti è affiancata, nella se- conda parte del volume, da un'indagine sulle tecnologie che ne permisero la diffusione, moltiplicando le modalità comunicative della parola e contribuendo a modularne il senso.
William Shakespeare e altri, IIl regno di re Edoardo III, in William Shakespeare, Tutte le opere, Volume III, I drammi storici, (con testo a fronte), coordinamento generale di Franco Marenco, Milano, Bompiani, pp. 1119-1339, note pp. 3135-31555. ISBN: 978-88-452-9453-2 , 2017
Il regno di re Edoardo III, di William Shakespeare e altri, Testo inglese a cura di William Montg... more Il regno di re Edoardo III, di William Shakespeare e altri, Testo inglese a cura di William Montgomery, Nota introduttiva, traduzione e note di Michele Stanco
"And love finds a voice of some sort". Omosessualità e (auto)censura nella letteratura inglese e francese 1870-1930 , 2020
Omosessualità e (auto)censura nella letteratura inglese e francese (1870-1930) A cura di Michele ... more Omosessualità e (auto)censura nella letteratura inglese e francese (1870-1930) A cura di Michele Stanco € 17,00 C «And love finds a voice of some sort» A cura di Michele Stanco Grafica: Jumblies [Lussu|Trucco|Turchi] Carocci editore L'amore tra due persone dello stesso sesso ha costituito a lungo un tabù innanzitutto lessicale, un peccatum mutum, la cui sola nominazione esponeva a pesanti sanzioni sia religiose sia legali. Di conseguenza, gli autori che nel corso dei secoli hanno avvertito il bisogno di parlare di omosessualità non solo hanno subito censure esterne, ma sono stati anche costretti a mettere in atto preventive forme di autocensura, relative sia al linguaggio sia alla diffusione delle proprie opere. Nel periodo storico 1870-1930 si assiste a un fenomeno, almeno in apparenza, paradossale: un'epoca generalmente considerata come una tra le più repressive e omofobe (a causa di una serie di riforme legislative e la messa in atto di condanne esemplari) è al contempo l'epoca che testimonia l'invenzione stessa del termine "omosessualità" e, dunque, la nascita di una "letteratura omosessuale" nel senso moderno del termine. A partire da tali premesse, il volume esplora l'emergere e il successivo consolidarsi di una letteratura velatamente o scopertamente omosessuale nell'Inghilterra fin de siècle e nella Francia della belle époque: da Wilde ai poeti uraniani, a un insieme di autori semiclandestini, fino a Forster e a Proust. Ne viene fuori un quadro ampio e variegato, in cui convergono storia della sessualità e storia del libro e in cui non solo si rileggono autori noti attraverso percorsi critici inediti, ma si ridà anche voce a un corpus di testi sommersi, strappandolo a quel silenzio al quale la censura del tempo l'aveva condannato. http://www.carocci.it/index.php?option=com_carocci&task=cercacatalogo&Itemid=73&id_collana=63 Saggi di Michele Stanco, Tiziano Mario Pellicanò, Paola Di Gennaro, Aureliana Natale, Raffaella Antinucci
MICHELE STANCO (A CURA DI)
La letteratura dal punto di vista degli scrittori
La storia della crit... more MICHELE STANCO (A CURA DI) La letteratura dal punto di vista degli scrittori La storia della critica letteraria è stata generalmente esaminata dal punto di vista degli studiosi di teoria. Manca, a tutt’oggi, una visione d’insieme che esamini in maniera sistematica la critica letteraria dal punto di vista interno, ovvero degli autori stessi. Muovendo da tali premesse, il volume propone un’articolata analisi dei «discorsi» sulla letteratura prodotti da scrittori di lingua inglese, dalla seconda metà del Cinquecento a oggi. Allo scopo di dare ordine a una materia ampia e frastagliata, sono state individuate tre principali tipologie discorsive, o forme testuali, attraverso cui gli autori hanno dato voce alle proprie idee sulla letteratura. A tali tipologie discorsive corrispondono le tre sezioni in cui è stata suddivisa la materia critica del volume. La prima sezione, «Saggi e paratesti», esamina le teorie letterarie esposte in forma di saggi, prefazioni, commenti da parte dell’autore. La seconda sezione, «Disseminazioni», analizza le idee sulla letteratura sparse all’interno di romanzi, drammi, poesie. La terza sezione, infine, «Maschere d’autore», si concentra sulle teorie letterarie la cui esposizione è affidata a un alter ego dello scrittore, ovvero a una maschera parzialmente autobiografica. Ne emerge un quadro ricco e composito all’interno del quale teoria e prassi letteraria si arricchiscono reciprocamente, fino a fondersi in una più complessa unità i cui confini appaiono labili, indefiniti, negoziabili.
Michele Stanco insegna letteratura inglese all'Università di Napoli Federico II. Tra i suoi lavori: «Il caos ordinato. Tensioni etiche e giustizia poetica in Shakespeare» (Carocci, 2009; rist. 2011) e «Rinascimento inglese. Lessico della cultura e tecnologie della comunicazione» (Liguori, 2013). Ha inoltre curato «Inspiration and technique. Ancient to modern views on beauty and art» (con John Roe, Peter Lang, 2007) e «La letteratura inglese dall’umanesimo al rinascimento: 1485-1625» (Carocci, 2016).
Michele Stanco (a cura di), La letteratura inglese dall’Umanesimo al Rinascimento. 1485-1625, Rom... more Michele Stanco (a cura di), La letteratura inglese dall’Umanesimo al Rinascimento. 1485-1625, Roma, Carocci, 2016, pp. 432 (Studi Superiori). -------------------------------------------------------------------------------------------- L’Umanesimo e il Rinascimento sono, innanzitutto, un corpus di documenti e l’insieme delle “narrazioni” che li collegano tra loro. Gran parte, però, dei documenti e dei testi dell’epoca sono andati persi, e molti di quelli che ci sono pervenuti sono passibili di interpretazioni diverse. Partendo da tali premesse, il volume, anziché suggerire facili risposte a quesiti complessi, fornisce una serie di strumenti metodologici utili a inquadrare i fenomeni storico-letterari nel loro farsi. Alle esaustive presentazioni di autori e di opere (corredate da puntuali schede bibliografiche) sono affiancate approfondite analisi relative ai contesti storico-filosofici, ai rapporti tra drammaturghi e compagnie teatrali, alla costituzione del canone, alla definizione dei generi, al concetto stesso di “autore”. Ne emerge un panorama ampio e frastagliato, all’interno del quale i testi letterari sono riletti alla luce delle condizioni materiali che ne accompagnarono la produzione.
Uploads
Papers by Michele Stanco
A partire da tale premesse, il saggio analizza le tracce dei due miti nel corpus shakespeariano (con riferimento, per Romeo e Giulietta, a: Romeo and Juliet, Antony and Cleopatra e Cymbeline, e per Piramo e Tisbe a: A Midsummer Night's Dream, Titus Andronicus, The Merchant of Venice e As You Like It).
L’idea che dietro un corpus di parole si celi la cultura che l’ha prodotto è un’idea antica. È un'idea, peraltro, sottesa al concetto erasmiano di copia e coltivata nei manuali di retorica e nei dizionari elisabettiani.
A partire da tale spunto, nella prima parte del volume l’autore propone una serie di percorsi sul Rinascimento inglese avvalendosi di alcune parole-chiave attinte dalla cultura dell’epoca. Se la filosofia morale discettava sul governo delle passioni (rule) o sulla formazione della persona (fashion), la critica letteraria dibatteva il rapporto tra il momento inventivo della poesia (idea) e la sua attualizzazione linguistica (utterance). La lirica amorosa, a sua volta, era presentata dai poeti come una trascrizione del cuore sulla pagina.
L'indagine sulla storia di tali concetti è affiancata, nella se- conda parte del volume, da un'indagine sulle tecnologie che ne permisero la diffusione, moltiplicando le modalità comunicative della parola e contribuendo a modularne il senso.
Books by Michele Stanco
http://www.carocci.it/index.php?option=com_carocci&task=cercacatalogo&Itemid=73&id_collana=63
Saggi di Michele Stanco, Tiziano Mario Pellicanò, Paola Di Gennaro, Aureliana Natale, Raffaella Antinucci
A partire da tale premesse, il saggio analizza le tracce dei due miti nel corpus shakespeariano (con riferimento, per Romeo e Giulietta, a: Romeo and Juliet, Antony and Cleopatra e Cymbeline, e per Piramo e Tisbe a: A Midsummer Night's Dream, Titus Andronicus, The Merchant of Venice e As You Like It).
L’idea che dietro un corpus di parole si celi la cultura che l’ha prodotto è un’idea antica. È un'idea, peraltro, sottesa al concetto erasmiano di copia e coltivata nei manuali di retorica e nei dizionari elisabettiani.
A partire da tale spunto, nella prima parte del volume l’autore propone una serie di percorsi sul Rinascimento inglese avvalendosi di alcune parole-chiave attinte dalla cultura dell’epoca. Se la filosofia morale discettava sul governo delle passioni (rule) o sulla formazione della persona (fashion), la critica letteraria dibatteva il rapporto tra il momento inventivo della poesia (idea) e la sua attualizzazione linguistica (utterance). La lirica amorosa, a sua volta, era presentata dai poeti come una trascrizione del cuore sulla pagina.
L'indagine sulla storia di tali concetti è affiancata, nella se- conda parte del volume, da un'indagine sulle tecnologie che ne permisero la diffusione, moltiplicando le modalità comunicative della parola e contribuendo a modularne il senso.
http://www.carocci.it/index.php?option=com_carocci&task=cercacatalogo&Itemid=73&id_collana=63
Saggi di Michele Stanco, Tiziano Mario Pellicanò, Paola Di Gennaro, Aureliana Natale, Raffaella Antinucci
La letteratura dal punto di vista degli scrittori
La storia della critica letteraria è stata generalmente esaminata dal punto di vista degli studiosi di teoria. Manca, a tutt’oggi, una visione d’insieme che esamini in maniera sistematica la critica letteraria dal punto di vista interno, ovvero degli autori stessi. Muovendo da tali premesse, il volume propone un’articolata analisi dei «discorsi» sulla letteratura prodotti da scrittori di lingua inglese, dalla seconda metà del Cinquecento a oggi. Allo scopo di dare ordine a una materia ampia e frastagliata, sono state individuate tre principali tipologie discorsive, o forme testuali, attraverso cui gli autori hanno dato voce alle proprie idee sulla letteratura. A tali tipologie discorsive corrispondono le tre sezioni in cui è stata suddivisa la materia critica del volume. La prima sezione, «Saggi e paratesti», esamina le teorie letterarie esposte in forma di saggi, prefazioni, commenti da parte dell’autore. La seconda sezione, «Disseminazioni», analizza le idee sulla letteratura sparse all’interno di romanzi, drammi, poesie. La terza sezione, infine, «Maschere d’autore», si concentra sulle teorie letterarie la cui esposizione è affidata a un alter ego dello scrittore, ovvero a una maschera parzialmente autobiografica. Ne emerge un quadro ricco e composito all’interno del quale teoria e prassi letteraria si arricchiscono reciprocamente, fino a fondersi in una più complessa unità i cui confini appaiono labili, indefiniti, negoziabili.
Michele Stanco insegna letteratura inglese all'Università di Napoli Federico II. Tra i suoi lavori: «Il caos ordinato. Tensioni etiche e giustizia poetica in Shakespeare» (Carocci, 2009; rist. 2011) e «Rinascimento inglese. Lessico della cultura e tecnologie della comunicazione» (Liguori, 2013). Ha inoltre curato «Inspiration and technique. Ancient to modern views on beauty and art» (con John Roe, Peter Lang, 2007) e «La letteratura inglese dall’umanesimo al rinascimento: 1485-1625» (Carocci, 2016).
--------------------------------------------------------------------------------------------
L’Umanesimo e il Rinascimento sono, innanzitutto, un corpus di documenti e l’insieme delle “narrazioni” che li collegano tra loro. Gran parte, però, dei documenti e dei testi dell’epoca sono andati persi, e molti di quelli che ci sono pervenuti sono passibili di interpretazioni diverse. Partendo da tali premesse, il volume, anziché suggerire facili risposte a quesiti complessi, fornisce una serie di strumenti metodologici utili a inquadrare i fenomeni storico-letterari nel loro farsi. Alle esaustive presentazioni di autori e di opere (corredate da puntuali schede bibliografiche) sono affiancate approfondite analisi relative ai contesti storico-filosofici, ai rapporti tra drammaturghi e compagnie teatrali, alla costituzione del canone, alla definizione dei generi, al concetto stesso di “autore”. Ne emerge un panorama ampio e frastagliato, all’interno del quale i testi letterari sono riletti alla luce delle condizioni materiali che ne accompagnarono la produzione.
http://www.carocci.it/index.php?option=com_carocci&Itemid=72&task=schedalibro&isbn=9788843080601