La monografia dedicata all’opera di Bill Viola si compone di sei capitoli: una breve ricognizione... more La monografia dedicata all’opera di Bill Viola si compone di sei capitoli: una breve ricognizione degli studi in ambito franco-italiano-nordamericano; un capitolo centrale in cui, esaminando sia le opere che i testi scritti dall’artista fra gli anni Settanta e Ottanta, sono messi a fuoco temi quali:la funzione dell’arte, il ruolo dello spettatore, la centralità della figura umana, le installazioni ambientali. Nel terzo capitolo si esamina il passaggio dal video en plein air al set e la rappresentazione di una iconografia proveniente dalla storia dell’arte. Il quarto capitolo tratta la produzione del ciclo The Passions, nel periodo di studio dell’artista al Getty di Los Angeles. I due ultimi capitoli affrontano temi trasversali: la relazione fra suono e immagine e le figure del tempo. Lo studio mette in rilievo come gli anni Novanta per l’artista segnano una linea di demarcazione profonda rispetto al suo percorso: con il turning point delle tecnologie digitali, il suo modo di produzione e i temi visivi mutano, marcando un avvicinamento a una iconosfera pittorica che, grazie al passe-partout della storia dell’arte, permette il suo ingresso nel mondo delle arti visive, sublimando la mediazione tecnologica .
Il 2 settembre 2017 la redazione di Arabeschi ha incontrato Emma Dante in un luogo immerso nella ... more Il 2 settembre 2017 la redazione di Arabeschi ha incontrato Emma Dante in un luogo immerso nella Sud costa occidentale della Sicilia, perfetta incarnazione del carattere aspro, sanguigno e vitale delle sue scritture sceniche. La conversazione con l'artista si è snodata intorno al motivo delle metamorfosi del corpo, fra teatro, opera e cinema, tema-cardine di questo numero monografico e radice centrale della ricerca di Dante. L'intervista restituisce così un ritratto a tutto tondo del metodo registico dell'autrice e offre una viva testimonianza della tensione metamorfica delle sue bestie di scena.
Nei testi di Scaldati il teatro è una presenza costante che si inscrive in vari modi: oltre alle ... more Nei testi di Scaldati il teatro è una presenza costante che si inscrive in vari modi: oltre alle ricorrenti citazioni di personaggi e opere shakespeariane, le dramatis personae sono teatranti; "la situazione drammatica" ha come tema il teatro e sono frequenti le situazioni, dove sono previste le recite di Fortunato e Spardaquasetta nel corso del loro viaggio verso il cielo 1. Scaldati ha una concezione alta del teatro che rimanda ai classici e non tanto al teatro a lui contemporaneo: Scrivere e fare teatro sono attività complementari, richiedono entrambe che ci si metta in cammino avendo come compito quello di trovare parole capaci di far vibrare la pagina e farle risuonare, poi, sul palcoscenico del teatro. L'erranza favorisce l'affabulazione, come nell'arcaico mestiere del giullare che racconta «a ognuno Il tormento Dell'anima Sua» 2 e ha come meta il giardino incantato, che è contemporaneamente teatro, paradiso e morte. Scaldati era un attore e uno scrittore, viveva entrambe le dimensioni: scrivere in solitudine e fare teatro come momento di pubblica condivisione, al di là della finzione, del come se: convinto che in scena occorra essere integri e credere alle storie, sia chi le scrive che chi le ascolta. Nel teatro di Scaldati lo scrittore è presente come colui che ha una visione 3 , che «cerca, cerca cerca; immagini smarrite». In La locanda invisibile è raffigurato come un vecchio con un sacco, pieno di parole, da svuotare da qualche parte; il suo compito è quello di imparare a memoria i testi, perché deve restituirli a chi ascolta 4. Incipit quali «cuminciamu», «facimu u teatrinu» e battute finali come «Araciu svanisce a scena», che ricorrono, inscrivono il testo scritto in uno spazio teatrale. Infatti, scrivere è frutto di apparizione e sparizione di visioni nascoste nel buio, così come fare teatro corrisponde all'evocazione di ombre, di defunti, di chi letteralmente ha già compiuto il tempo che è dato da vivere. Fare teatro e scrivere per il teatro sono attività modellizzate dall'oralità: le parole sono entità vive e fantasmatiche destinate a durare sulle pagine bianche del 1 «Sappiamo che Fate Il teatrino e / I nostri bambini, vi hanno / Aspettato». F. Scaldati, Giufà e la sua ombra, infra, p. da aggiungere. 2 Ivi, p. da aggiungere.
Der Aufsatz befasst sich mit der Auffuhrung von Buchners Stucken in Italien, die ab 1950 im Konte... more Der Aufsatz befasst sich mit der Auffuhrung von Buchners Stucken in Italien, die ab 1950 im Kontext des Neuen Theaters haufig inszeniert wurden. Es handelt sich um eine Analyse bedeutender Auffuhrungen – sowohl im Hinblick auf die Praxis der Regisseure, als auch auf den Zeitgeist der Epoche, in der sie inszeniert wurden: La morte di Danton (1950) des jungen Regisseurs Giorgio Strehler im existentialistischen Klima des italienischen Wiederaufbaus; der Arbeiterkampf zu Ende der sechziger Jahre im Woyzeck von Carlo Cecchi (1969); der Kampf der Studenten von 1977 in Dire fare baciare: viaggio dentro Leonce e Lena di Georg Buchner , den Giuliano Scabia mit seinen Studenten am DAMS von Bologna durchfuhrte; der analytische, anti-interpretative Anspruch von Simone Carellas La morte di Danton (1975) und der Zusammenbruch der Ideologien der Postmoderne im Woyzeck von Mario Martone (1989). Hierbei wurden diejenigen Auffuhrungen ausgewahlt, die imstande waren, auch die Gegenwart der Zuschauer z...
Dal martedì al venerdì gruppi € 8.00 Scuole € 4.00 per persona/studente Sabato, domenica e festiv... more Dal martedì al venerdì gruppi € 8.00 Scuole € 4.00 per persona/studente Sabato, domenica e festivi gruppi € 10.00 per persona (dal 28 aprile al 12 giugno 2022, apertura mostra World Press Photo) Intero € 12.50 -ridotto € 10.00 Ridotto 7 ai 18 anni -€ 6.00; fino a 6 anni gratuito Dal martedì al venerdì gruppi € 10.00 Scuole € 4.00 per persona/studente Sabato, domenica e festivi gruppi € 12.50 per persona Il biglietto permette di visitare tutte le mostre in corso al Palazzo delle Esposizioni Presentando il biglietto della Galleria d'Arte Moderna o la tessera MIC (Musei in Comune): ingresso ridotto al Palazzo delle Esposizioni. Presentando il biglietto o la membership card del Palazzo delle Esposizioni: biglietto ridotto alla Galleria d'Arte Moderna.
24 www.galleriaartemodernaroma.it ORARIO Dal martedì alla domenica ore 10.00-18.30; ultimo ingres... more 24 www.galleriaartemodernaroma.it ORARIO Dal martedì alla domenica ore 10.00-18.30; ultimo ingresso mezz'ora prima della chiusura. Giorni di chiusura: 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre BIGLIETTI -biglietto unico comprensivo di ingresso alla Galleria d'Arte Moderna e alla Mostra per l'importo di € 8,00 intero e di € 7,00 ridotto, per i residenti (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza); -biglietto unico comprensivo di ingresso alla Galleria d'Arte Moderna e alla Mostra per l'importo di € 9,00 intero e di € 8,00 ridotto, per i non residenti; -biglietto gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente. Confronta il sito: www.galleriaartemodernaroma.it/it/ informazioni_pratiche/condizioni_di_ gratuita_e_riduzioni Non sarà attivato un biglietto solo Mostra. Ingresso gratuito per i possessori della MIC card. Presentando il biglietto o la membership card del Palazzo delle Esposizioni: biglietto ridotto alla Galleria d'Arte Moderna. Presentando il biglietto della Galleria d'Arte Moderna o la tessera MIC (Musei in Comune): ingresso ridotto al Palazzo delle Esposizioni. L'ingresso ai due spazi espositivi sarà consentito nel rispetto della vigente normativa sulle misure di contrasto e contenimento del Covid-19
La morte "viva". Roberto Latini con Giovanni Testori antinomie.it /index.php/2021/10/18/la-morte-... more La morte "viva". Roberto Latini con Giovanni Testori antinomie.it /index.php/2021/10/18/la-morte-live-roberto-latini-con-giovanni-testori/ Attraversamenti Multipli 2021, "everything is connected", è un festival di teatro danza, performance, video, fotografia, site specific nell'ambito dell'estate romana, che si svolge da alcuni anni nell'isola pedonale di Largo Spartaco, al Tuscolano III progettato da Adalberto Libera (Allora dirigente dell'Ufficio Progetti della Gestione INA-Casa) e COSTRUITO fra il 1950 e il 1960 Tra La via Tuscolana e l'Area Archeologica del Parco degli Acquedotti, costituito Dalle Unità di Abitazione Orizzontale (ispirate alle Abitazioni TIPICHE del Marocco). Questa nota "architettonica" è rilevante in quanto caratterizza l'habitat in cui si insedia le attività di Attraversamenti Multipliche privilegiando gli spazi urbani, "una miscellanea socio-culturale dove artisti performer spettatori si scambiano qualcosa", trae vantaggio dalla dimensione sociale del complesso, con case basse, strade pedonali, panchine, uno spazio adatto alle diverse attività del festival dove "si può stare in piedi, sedute su sedie, muretti, per terra, affacciati alle finestre oppure da un'auto in sosta", scrivono nel volume omonimo Alessandra Ferraro e Pako Graziani (ideatori e realizzatori dal 2001 di questo "viaggio tra gli orizzonti mobili delle arti" performative contemporanee") pubblicato quest'anno da Editoria & Spettacolo.
Http Dx Doi Org 10 1080 13528160903519518, Jan 5, 2010
The object of our study is to outline the particular nature of dramaturgical practice in media ar... more The object of our study is to outline the particular nature of dramaturgical practice in media art, which has up to the present time been incorporated into the field of fine arts. In order to study Bill Viola's recent productions and the process of artistic creation from the work's ...
Sommario
9 Valentina Valentini, Nota introduttiva
13 Carla Tatò, La vertigine del triplo salto mo... more Sommario 9 Valentina Valentini, Nota introduttiva 13 Carla Tatò, La vertigine del triplo salto mortale della voce 19 Chiara Guidi, Il femminile della vocalità. Conversazione con Valentina Valentini 29 Marion D’Amburgo, Rumore bianco 53 Ermanna Montanari, Voce, vocazione, invocazione. Conversazione con Ida Alessandra Vinella 63 Chiara Lagani, Le voci dell’eterodirezione 73 Marco Cavalcoli, La libertà è una forma di disciplina. Conversazione con Luigi De Angelis sull’eterodirezione 95 Francesca Della Monica, Spatium Vocis 117 Marco D’Agostin, Danzare la voce per intonare la memoria: l’agonismo vocale di Marco D’Agostin. Conversazione con Flavia Dalila D’Amico 139 Riccardo Fazi, Sono un operaio del suono. Un viaggio tra le parole di Alvin Curran, dette e scritte 155 Donata Chiricò, Un corpo con cui fare i conti. La voce tra filogenesi e ascolto uterino 173Carlo Serra, Aspetti antropologici nella percezione della profondità sonora 185 Roberta Ioli, La “grande meraviglia”: Deliadi, Muse e la voce delle ammaliatrici 201 Piersandra Di Matteo, Effetti di ventriloquo. La scena contemporanea oltre il sentire le voci 223 Daniele Vergni, Il travestimento elettronico della voce 239 Valentina Valentini, Lancinare la voce oltre l’umano: per una drammaturgia delle figure vocali dell’urlo e del grido, con una nota di Roberto Latini 257 Enrico Pitozzi, Neuma. Quattro diversi modi di comporre la voce 287 Andrea Vecchia, La defunzionalizzazione sonora del mito di Cassandra secondo Anagoor 313 Mauro Petruzziello, Tra testo, messe in scena e film: drammaturgie sonore del Sogno di una notte di mezz’estate 331 Daniele Tortora, La «voce femminile sperimentale» intorno al teatro per musica di Domenico Guaccero 359 Note sugli autori dei testi 369 Indice dei nomi, degli spettacoli, delle composizioni musicali
La webzine aderisce alle linee guida etiche indicate dal COPE Code of Conduct for Journal Editors... more La webzine aderisce alle linee guida etiche indicate dal COPE Code of Conduct for Journal Editors 1. Tutti gli articoli vengono esaminati da revisori esterni. Gli articoli richiesti e concordati dalla direzione della rivista, secondo il programma editoriale, vengono sottoposti alla valutazione dei membri del comitato scientifico; questa circostanza è segnalata in nota, nella prima pagina del contributo. Sono ammessi direttamente dal comitato editoriale i contributi non rilevanti per le finalità che presiedono alla classificazione delle Riviste (schede bibliografiche, forum, interviste, interventi di artisti).
La monografia dedicata all’opera di Bill Viola si compone di sei capitoli: una breve ricognizione... more La monografia dedicata all’opera di Bill Viola si compone di sei capitoli: una breve ricognizione degli studi in ambito franco-italiano-nordamericano; un capitolo centrale in cui, esaminando sia le opere che i testi scritti dall’artista fra gli anni Settanta e Ottanta, sono messi a fuoco temi quali:la funzione dell’arte, il ruolo dello spettatore, la centralità della figura umana, le installazioni ambientali. Nel terzo capitolo si esamina il passaggio dal video en plein air al set e la rappresentazione di una iconografia proveniente dalla storia dell’arte. Il quarto capitolo tratta la produzione del ciclo The Passions, nel periodo di studio dell’artista al Getty di Los Angeles. I due ultimi capitoli affrontano temi trasversali: la relazione fra suono e immagine e le figure del tempo. Lo studio mette in rilievo come gli anni Novanta per l’artista segnano una linea di demarcazione profonda rispetto al suo percorso: con il turning point delle tecnologie digitali, il suo modo di produzione e i temi visivi mutano, marcando un avvicinamento a una iconosfera pittorica che, grazie al passe-partout della storia dell’arte, permette il suo ingresso nel mondo delle arti visive, sublimando la mediazione tecnologica .
Il 2 settembre 2017 la redazione di Arabeschi ha incontrato Emma Dante in un luogo immerso nella ... more Il 2 settembre 2017 la redazione di Arabeschi ha incontrato Emma Dante in un luogo immerso nella Sud costa occidentale della Sicilia, perfetta incarnazione del carattere aspro, sanguigno e vitale delle sue scritture sceniche. La conversazione con l'artista si è snodata intorno al motivo delle metamorfosi del corpo, fra teatro, opera e cinema, tema-cardine di questo numero monografico e radice centrale della ricerca di Dante. L'intervista restituisce così un ritratto a tutto tondo del metodo registico dell'autrice e offre una viva testimonianza della tensione metamorfica delle sue bestie di scena.
Nei testi di Scaldati il teatro è una presenza costante che si inscrive in vari modi: oltre alle ... more Nei testi di Scaldati il teatro è una presenza costante che si inscrive in vari modi: oltre alle ricorrenti citazioni di personaggi e opere shakespeariane, le dramatis personae sono teatranti; "la situazione drammatica" ha come tema il teatro e sono frequenti le situazioni, dove sono previste le recite di Fortunato e Spardaquasetta nel corso del loro viaggio verso il cielo 1. Scaldati ha una concezione alta del teatro che rimanda ai classici e non tanto al teatro a lui contemporaneo: Scrivere e fare teatro sono attività complementari, richiedono entrambe che ci si metta in cammino avendo come compito quello di trovare parole capaci di far vibrare la pagina e farle risuonare, poi, sul palcoscenico del teatro. L'erranza favorisce l'affabulazione, come nell'arcaico mestiere del giullare che racconta «a ognuno Il tormento Dell'anima Sua» 2 e ha come meta il giardino incantato, che è contemporaneamente teatro, paradiso e morte. Scaldati era un attore e uno scrittore, viveva entrambe le dimensioni: scrivere in solitudine e fare teatro come momento di pubblica condivisione, al di là della finzione, del come se: convinto che in scena occorra essere integri e credere alle storie, sia chi le scrive che chi le ascolta. Nel teatro di Scaldati lo scrittore è presente come colui che ha una visione 3 , che «cerca, cerca cerca; immagini smarrite». In La locanda invisibile è raffigurato come un vecchio con un sacco, pieno di parole, da svuotare da qualche parte; il suo compito è quello di imparare a memoria i testi, perché deve restituirli a chi ascolta 4. Incipit quali «cuminciamu», «facimu u teatrinu» e battute finali come «Araciu svanisce a scena», che ricorrono, inscrivono il testo scritto in uno spazio teatrale. Infatti, scrivere è frutto di apparizione e sparizione di visioni nascoste nel buio, così come fare teatro corrisponde all'evocazione di ombre, di defunti, di chi letteralmente ha già compiuto il tempo che è dato da vivere. Fare teatro e scrivere per il teatro sono attività modellizzate dall'oralità: le parole sono entità vive e fantasmatiche destinate a durare sulle pagine bianche del 1 «Sappiamo che Fate Il teatrino e / I nostri bambini, vi hanno / Aspettato». F. Scaldati, Giufà e la sua ombra, infra, p. da aggiungere. 2 Ivi, p. da aggiungere.
Der Aufsatz befasst sich mit der Auffuhrung von Buchners Stucken in Italien, die ab 1950 im Konte... more Der Aufsatz befasst sich mit der Auffuhrung von Buchners Stucken in Italien, die ab 1950 im Kontext des Neuen Theaters haufig inszeniert wurden. Es handelt sich um eine Analyse bedeutender Auffuhrungen – sowohl im Hinblick auf die Praxis der Regisseure, als auch auf den Zeitgeist der Epoche, in der sie inszeniert wurden: La morte di Danton (1950) des jungen Regisseurs Giorgio Strehler im existentialistischen Klima des italienischen Wiederaufbaus; der Arbeiterkampf zu Ende der sechziger Jahre im Woyzeck von Carlo Cecchi (1969); der Kampf der Studenten von 1977 in Dire fare baciare: viaggio dentro Leonce e Lena di Georg Buchner , den Giuliano Scabia mit seinen Studenten am DAMS von Bologna durchfuhrte; der analytische, anti-interpretative Anspruch von Simone Carellas La morte di Danton (1975) und der Zusammenbruch der Ideologien der Postmoderne im Woyzeck von Mario Martone (1989). Hierbei wurden diejenigen Auffuhrungen ausgewahlt, die imstande waren, auch die Gegenwart der Zuschauer z...
Dal martedì al venerdì gruppi € 8.00 Scuole € 4.00 per persona/studente Sabato, domenica e festiv... more Dal martedì al venerdì gruppi € 8.00 Scuole € 4.00 per persona/studente Sabato, domenica e festivi gruppi € 10.00 per persona (dal 28 aprile al 12 giugno 2022, apertura mostra World Press Photo) Intero € 12.50 -ridotto € 10.00 Ridotto 7 ai 18 anni -€ 6.00; fino a 6 anni gratuito Dal martedì al venerdì gruppi € 10.00 Scuole € 4.00 per persona/studente Sabato, domenica e festivi gruppi € 12.50 per persona Il biglietto permette di visitare tutte le mostre in corso al Palazzo delle Esposizioni Presentando il biglietto della Galleria d'Arte Moderna o la tessera MIC (Musei in Comune): ingresso ridotto al Palazzo delle Esposizioni. Presentando il biglietto o la membership card del Palazzo delle Esposizioni: biglietto ridotto alla Galleria d'Arte Moderna.
24 www.galleriaartemodernaroma.it ORARIO Dal martedì alla domenica ore 10.00-18.30; ultimo ingres... more 24 www.galleriaartemodernaroma.it ORARIO Dal martedì alla domenica ore 10.00-18.30; ultimo ingresso mezz'ora prima della chiusura. Giorni di chiusura: 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre BIGLIETTI -biglietto unico comprensivo di ingresso alla Galleria d'Arte Moderna e alla Mostra per l'importo di € 8,00 intero e di € 7,00 ridotto, per i residenti (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza); -biglietto unico comprensivo di ingresso alla Galleria d'Arte Moderna e alla Mostra per l'importo di € 9,00 intero e di € 8,00 ridotto, per i non residenti; -biglietto gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente. Confronta il sito: www.galleriaartemodernaroma.it/it/ informazioni_pratiche/condizioni_di_ gratuita_e_riduzioni Non sarà attivato un biglietto solo Mostra. Ingresso gratuito per i possessori della MIC card. Presentando il biglietto o la membership card del Palazzo delle Esposizioni: biglietto ridotto alla Galleria d'Arte Moderna. Presentando il biglietto della Galleria d'Arte Moderna o la tessera MIC (Musei in Comune): ingresso ridotto al Palazzo delle Esposizioni. L'ingresso ai due spazi espositivi sarà consentito nel rispetto della vigente normativa sulle misure di contrasto e contenimento del Covid-19
La morte "viva". Roberto Latini con Giovanni Testori antinomie.it /index.php/2021/10/18/la-morte-... more La morte "viva". Roberto Latini con Giovanni Testori antinomie.it /index.php/2021/10/18/la-morte-live-roberto-latini-con-giovanni-testori/ Attraversamenti Multipli 2021, "everything is connected", è un festival di teatro danza, performance, video, fotografia, site specific nell'ambito dell'estate romana, che si svolge da alcuni anni nell'isola pedonale di Largo Spartaco, al Tuscolano III progettato da Adalberto Libera (Allora dirigente dell'Ufficio Progetti della Gestione INA-Casa) e COSTRUITO fra il 1950 e il 1960 Tra La via Tuscolana e l'Area Archeologica del Parco degli Acquedotti, costituito Dalle Unità di Abitazione Orizzontale (ispirate alle Abitazioni TIPICHE del Marocco). Questa nota "architettonica" è rilevante in quanto caratterizza l'habitat in cui si insedia le attività di Attraversamenti Multipliche privilegiando gli spazi urbani, "una miscellanea socio-culturale dove artisti performer spettatori si scambiano qualcosa", trae vantaggio dalla dimensione sociale del complesso, con case basse, strade pedonali, panchine, uno spazio adatto alle diverse attività del festival dove "si può stare in piedi, sedute su sedie, muretti, per terra, affacciati alle finestre oppure da un'auto in sosta", scrivono nel volume omonimo Alessandra Ferraro e Pako Graziani (ideatori e realizzatori dal 2001 di questo "viaggio tra gli orizzonti mobili delle arti" performative contemporanee") pubblicato quest'anno da Editoria & Spettacolo.
Http Dx Doi Org 10 1080 13528160903519518, Jan 5, 2010
The object of our study is to outline the particular nature of dramaturgical practice in media ar... more The object of our study is to outline the particular nature of dramaturgical practice in media art, which has up to the present time been incorporated into the field of fine arts. In order to study Bill Viola's recent productions and the process of artistic creation from the work's ...
Sommario
9 Valentina Valentini, Nota introduttiva
13 Carla Tatò, La vertigine del triplo salto mo... more Sommario 9 Valentina Valentini, Nota introduttiva 13 Carla Tatò, La vertigine del triplo salto mortale della voce 19 Chiara Guidi, Il femminile della vocalità. Conversazione con Valentina Valentini 29 Marion D’Amburgo, Rumore bianco 53 Ermanna Montanari, Voce, vocazione, invocazione. Conversazione con Ida Alessandra Vinella 63 Chiara Lagani, Le voci dell’eterodirezione 73 Marco Cavalcoli, La libertà è una forma di disciplina. Conversazione con Luigi De Angelis sull’eterodirezione 95 Francesca Della Monica, Spatium Vocis 117 Marco D’Agostin, Danzare la voce per intonare la memoria: l’agonismo vocale di Marco D’Agostin. Conversazione con Flavia Dalila D’Amico 139 Riccardo Fazi, Sono un operaio del suono. Un viaggio tra le parole di Alvin Curran, dette e scritte 155 Donata Chiricò, Un corpo con cui fare i conti. La voce tra filogenesi e ascolto uterino 173Carlo Serra, Aspetti antropologici nella percezione della profondità sonora 185 Roberta Ioli, La “grande meraviglia”: Deliadi, Muse e la voce delle ammaliatrici 201 Piersandra Di Matteo, Effetti di ventriloquo. La scena contemporanea oltre il sentire le voci 223 Daniele Vergni, Il travestimento elettronico della voce 239 Valentina Valentini, Lancinare la voce oltre l’umano: per una drammaturgia delle figure vocali dell’urlo e del grido, con una nota di Roberto Latini 257 Enrico Pitozzi, Neuma. Quattro diversi modi di comporre la voce 287 Andrea Vecchia, La defunzionalizzazione sonora del mito di Cassandra secondo Anagoor 313 Mauro Petruzziello, Tra testo, messe in scena e film: drammaturgie sonore del Sogno di una notte di mezz’estate 331 Daniele Tortora, La «voce femminile sperimentale» intorno al teatro per musica di Domenico Guaccero 359 Note sugli autori dei testi 369 Indice dei nomi, degli spettacoli, delle composizioni musicali
La webzine aderisce alle linee guida etiche indicate dal COPE Code of Conduct for Journal Editors... more La webzine aderisce alle linee guida etiche indicate dal COPE Code of Conduct for Journal Editors 1. Tutti gli articoli vengono esaminati da revisori esterni. Gli articoli richiesti e concordati dalla direzione della rivista, secondo il programma editoriale, vengono sottoposti alla valutazione dei membri del comitato scientifico; questa circostanza è segnalata in nota, nella prima pagina del contributo. Sono ammessi direttamente dal comitato editoriale i contributi non rilevanti per le finalità che presiedono alla classificazione delle Riviste (schede bibliografiche, forum, interviste, interventi di artisti).
Books 165 Books Mondi, corpi, materie: Teatri del secondo Novecento [Worlds, Bodies, Matters: The... more Books 165 Books Mondi, corpi, materie: Teatri del secondo Novecento [Worlds, Bodies, Matters: Theatres in the Second Part of the 20th Century]. By Valentina Valentini. Milan: Bruno Mondadori, 2007; 192 pp.; illustrations. €25.00 paper. Mondi, corpi, materie: Teatri del secondo Novecento (Worlds, Bodies, Matters: Theatres in the Second Part of the 20th Century) by Valentina Valentini, represents a breakthrough in theatre studies and performance theory outside of the Anglo-Saxon world. Its publication in Italy can be compared to the innovative works of Patrice Pavis (Languages of the Stage, 1982), Marco de Marinis (Capire il teatro [To Understand Theatre], 1988), and Hans-Thies Lehmann (The Postdramatic Theatre, 1999), which each introduced a major change in European theatre studies. A renowned Italian theatre scholar and professor at La Sapienza University in Rome, Valentini modestly claims that her book is meant as a textbook for teachers and students of theatre and performance practice and theory. However, it is also accessible to nonspecialists, who might be unfamiliar with the "archaeology" of contemporary performing arts and their main aspects: its 200 pages are very well equipped with numerous footnotes, titles, and sources, and richly illustrated with photographs from various historical and contemporary performances. Some of these represent memorable moments in the history of theatre and performance, while others serve to illustrate the main hypothesis: the complex relations between different performance and artistic practices can only be examined and analyzed from a contemporary philosophical perspective which, in turn, can contribute to the development of the field of theatre studies.
Carocci editore Quality Paperbacks Una collana per chi ritiene che nella vita non si smetta mai d... more Carocci editore Quality Paperbacks Una collana per chi ritiene che nella vita non si smetta mai di imparare Attraverso una selezione di spettacoli scelti in ambito interna-zionale, il volume indaga le performing arts nell'arco temporale a cavallo tra la fine del Novecento e i primi due decenni del Duemila, e si interroga sulla relazione tra drammaturgie arti-stiche e politiche, sulle interferenze fra teatro, performance art e installation art, sul paradigma del rito e del gioco nel proces-so produttivo dello spettacolo, sulla figura del reenactment e sulle problematiche connesse al transculturale e al postcolo-niale. Ne emerge un paesaggio in cui i crolli di impalcature estetiche con le quali fino a oggi ci siamo confrontati sono così eclatanti da mettere a rischio la forma teatro, il formato spetta-colo, il ruolo dell'autore e quello dello spettatore. Valentina Valentini insegna Arti performative e Arti elettroniche e digi-tali alla "Sapienza" Università di Roma. Autrice di saggi apparsi su rivi-ste nazionali e internazionali, ha pubblicato, tra l'altro, Mondi, corpi, mate-rie (Bruno Mondadori, 2007; ed. ingl. Performance Research Books 2014), Drammaturgie sonore. Teatri del secondo Novecento (Bulzoni, 2012) e Nuovo te-atro made in Italy (Bulzoni, 2015; ed. ingl. Routledge, 2018). È responsabile del network di arti performative, video e suono https://sciami.com.
Politica dell’arte, politica della vita: Tadeusz Kantor fra teatro, arti visiva,letteratura, Lithos, Roma, 2018, 2018
Gli studi sul registro sonoro e vocale degli spettacoli di Tadeusz Kantor sono scarsissimi e rece... more Gli studi sul registro sonoro e vocale degli spettacoli di Tadeusz Kantor sono scarsissimi e recenti. Abbiamo analizzato da questa prospettiva tre spettacoli campione: Crepino gli artisti, Wielopole Wielopole, La classe morta , distinguendo il piano della recitazione vocale degli attori, da quello del registo sonoro e musicale che costituisce il paesaggio sonoro delle partiture kantoriane. L’immagine acustica che si concreta negli spettacoli di Tadeusz Kantor è una forma complessa dove viene a trovarsi una costellazione di materiali sonori fatta di temi e rumori che hanno un rapporto diretto con lo spazio scenico e l’azione, cui si vanno ad aggiungere le vocalità delle dramatis personae degli spettacoli che esplorano le possibilità foniche della parola attraverso il gesto vocale e l’utilizzo di voci acusmatiche. Quel che ne risulta è un paesaggio sonoro multiforme e un’atmosfera acustica caratterizzata da tensioni dinamiche-direzionali in cui suono e voce sono elementi che drammatizzano lo spazio scenico del teatro kantoriano dove il disegno sonoro ha una funzione decisiva: crea tensione e scandisce una drammaturgia dell'ascolto che si compone di un salire e scendere ragionato delle altezze degli oggetti acustici; del ritornare di certi pattern, innescando così il meccanismo del ricordo di avvenimenti anche in forme musicali (il valzer, il tango, il canto liturgico e la marcia militare).
il volume pubblica contributi di Paola Bianchi, Karolina CZerska, Katarzyna Faza, Helga Finter,Gi... more il volume pubblica contributi di Paola Bianchi, Karolina CZerska, Katarzyna Faza, Helga Finter,Gianni Iorio Giannoli, Cristina Grazioli,Michal Kobialka, Moni Ovadia, Renato Palazzi, Didier Plassard, e atri.... Testi che illuminano la dimensione interdisciplinare e interculturale dell'opera di Kantor avviando una nuova fase di analisi, discussione e ricerca intorno al grande artista e uomo di teatro polacco.
"This is a much-needed volume that helps to fill in a neglected Italian theatre history in contem... more "This is a much-needed volume that helps to fill in a neglected Italian theatre history in contemporary scholarship.The author offers wide-ranging discussions of many prominent groups, actors, writers and events within the context of Italian society and culture from the post-war period to the present. IMportant manifestoes,theories, singular works, and shape-shitfing ideas define this survey of Italian theatre through many trajectories of the avant-garde, the changing role of the actor, group collaboration, the interplay of text and voice, and the turn from the human to the digital image" (Bonnie Marranca, Editor and Publisher, PAJ Publications)
STUDIO AZZURRO
L’esperienza delle immagini
Sei scritti e una conversazione
a cura di Valentina V... more STUDIO AZZURRO L’esperienza delle immagini Sei scritti e una conversazione a cura di Valentina Valentini
Progetto editoriale Studio Azzurro Valentina Valentini Cura Valentina Valentini Testi Silvana Borutti Roberto Calabretto Derrick de Kerckhove Roberto Diodato Paolo Fabbri Pietro Montani Valentina Valentini Coordinamento e redazione Laura Marcolini (Studio Azzurro) Immagini di riferimento Le immagini di riferimento ai testi sono reperibili online a questo link: studioazzurro-parolechiave.tumblr.com Ringraziamenti Gli autori dei testi presenti nel volume. Studio Azzurro che ha accolto e sostenuto la proposta di realizzare questo libro: in particolare Laura Marcolini per aver condiviso il percorso; Fabio Cirifino, Leonardo Sangiorgi, Osvalda Centurelli Crediti fotografici Si ringraziano gli autori che hanno messo a disposizione le immagini
INDICE Sorvolando su Studio Azzurro: alcune parole chiave xx Valentina Valentini Il futuro anteriore: Studio Azzurro introduce la cultura digitale in Italia xx Derrick de Kerckhove La musica, i suoni, i rumori. Ipaesaggi sonori di Studio Azzurro xx Roberto Calabretto Lo spirito della narrazione. Nota su Studio Azzurro xx Roberto Diodato L’arte relazionale di Studio Azzurro: alcune questioni filosofiche xx Silvana Borutti Studio Azzurro e il futuro degli ambienti mediali xx Pietro Montani La Semiurgia di Studio Azzurro xx Paolo Fabbri La vocazione plurale della regia Conversazione con Paolo Rosa xx Valentina Valentini Biografie xx
STUDIO AZZURRO
L’esperienza delle immagini
Sei scritti e una conversazione
a cura di Valentina V... more STUDIO AZZURRO L’esperienza delle immagini Sei scritti e una conversazione a cura di Valentina Valentini
Progetto editoriale Studio Azzurro Valentina Valentini Cura Valentina Valentini Testi Silvana Borutti Roberto Calabretto Derrick de Kerckhove Roberto Diodato Paolo Fabbri Pietro Montani Valentina Valentini Coordinamento e redazione Laura Marcolini (Studio Azzurro) Immagini di riferimento Le immagini di riferimento ai testi sono reperibili online a questo link: studioazzurro-parolechiave.tumblr.com Ringraziamenti Gli autori dei testi presenti nel volume. Studio Azzurro che ha accolto e sostenuto la proposta di realizzare questo libro: in particolare Laura Marcolini per aver condiviso il percorso; Fabio Cirifino, Leonardo Sangiorgi, Osvalda Centurelli Crediti fotografici Si ringraziano gli autori che hanno messo a disposizione le immagini
INDICE Sorvolando su Studio Azzurro: alcune parole chiave xx Valentina Valentini Il futuro anteriore: Studio Azzurro introduce la cultura digitale in Italia xx Derrick de Kerckhove La musica, i suoni, i rumori. Ipaesaggi sonori di Studio Azzurro xx Roberto Calabretto Lo spirito della narrazione. Nota su Studio Azzurro xx Roberto Diodato L’arte relazionale di Studio Azzurro: alcune questioni filosofiche xx Silvana Borutti Studio Azzurro e il futuro degli ambienti mediali xx Pietro Montani La Semiurgia di Studio Azzurro xx Paolo Fabbri La vocazione plurale della regia Conversazione con Paolo Rosa xx Valentina Valentini Biografie xx
STUDIO AZZURRO
L’esperienza delle immagini
Sei scritti e una conversazione
a cura di Valentina V... more STUDIO AZZURRO L’esperienza delle immagini Sei scritti e una conversazione a cura di Valentina Valentini
Progetto editoriale Studio Azzurro Valentina Valentini Cura Valentina Valentini Testi Silvana Borutti Roberto Calabretto Derrick de Kerckhove Roberto Diodato Paolo Fabbri Pietro Montani Valentina Valentini Coordinamento e redazione Laura Marcolini (Studio Azzurro) Immagini di riferimento Le immagini di riferimento ai testi sono reperibili online a questo link: studioazzurro-parolechiave.tumblr.com Ringraziamenti Gli autori dei testi presenti nel volume. Studio Azzurro che ha accolto e sostenuto la proposta di realizzare questo libro: in particolare Laura Marcolini per aver condiviso il percorso; Fabio Cirifino, Leonardo Sangiorgi, Osvalda Centurelli Crediti fotografici Si ringraziano gli autori che hanno messo a disposizione le immagini
INDICE Sorvolando su Studio Azzurro: alcune parole chiave xx Valentina Valentini Il futuro anteriore: Studio Azzurro introduce la cultura digitale in Italia xx Derrick de Kerckhove La musica, i suoni, i rumori. Ipaesaggi sonori di Studio Azzurro xx Roberto Calabretto Lo spirito della narrazione. Nota su Studio Azzurro xx Roberto Diodato L’arte relazionale di Studio Azzurro: alcune questioni filosofiche xx Silvana Borutti Studio Azzurro e il futuro degli ambienti mediali xx Pietro Montani La Semiurgia di Studio Azzurro xx Paolo Fabbri La vocazione plurale della regia Conversazione con Paolo Rosa xx Valentina Valentini Biografie xx
Ridefinisce le categorie basilari della drammaturgia dello spettacolo del secondo Novecento: lo s... more Ridefinisce le categorie basilari della drammaturgia dello spettacolo del secondo Novecento: lo spazio-il tempo,l'attore e lo spettatore, il testo drammatico e lo spettacolo. Pubblicato da Politi editore, Milano 1989
Ore 9:30 Biblioteca nazionale centrale di Roma, viale Castro Pretorio, 105 Presiede: Donatella Or... more Ore 9:30 Biblioteca nazionale centrale di Roma, viale Castro Pretorio, 105 Presiede: Donatella Orecchia (Università di Roma Tor Vergata) Don Cosimo Scordato (Facoltà Teologica di Sicilia), L'arte è la vita riconciliata. Il teatro di Franco Scaldati, atto unico di misericordia (in collegamento skype)
Oskaras Koršunovas e la scena teatrale lituana
a cura di Erica Faccioli, Valentina Valentini, Ju... more Oskaras Koršunovas e la scena teatrale lituana
a cura di Erica Faccioli, Valentina Valentini, Julija Reklaitė
7 Novembre – Accademia di Belle Arti di Carrara,Via Roma 1 Ore 16.00 Saluti del Direttore Luciano Massari Intervengono Valentina Valentini (Università “La Sapienza” di Roma), Julija Reklaitė (Ambasciata della Lituania - Roma) e il fotografo Tomas Ivanauskas Oskaras Koršunovas in conversazione con Erica Faccioli Biblioteca Ore 17.00: Inaugurazione della mostra fotografica: Energia delle prove. Il teatro di Oskaras Koršunovas.Foto di Tomas Ivanauskas. 8 Novembre – Università La Sapienza di Roma,Dipartimento di Storia dell'Arte e dello Spettacolo,via dei Volsci 122,Aula A Ore 17.00 Oskaras Koršunovas in conversazione con Valentina Valentini: Eglé, The Queen of Serpents, 2016 ( con proiezione di sequenze video )
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Papers by valentina valentini
Lo studio mette in rilievo come gli anni Novanta per l’artista segnano una linea di demarcazione profonda rispetto al suo percorso: con il turning point delle tecnologie digitali, il suo modo di produzione e i temi visivi mutano, marcando un avvicinamento a una iconosfera pittorica che, grazie al passe-partout della storia dell’arte, permette il suo ingresso nel mondo delle arti visive, sublimando la mediazione tecnologica .
9 Valentina Valentini, Nota introduttiva
13 Carla Tatò, La vertigine del triplo salto mortale della voce
19 Chiara Guidi, Il femminile della vocalità. Conversazione con Valentina Valentini
29 Marion D’Amburgo, Rumore bianco
53 Ermanna Montanari, Voce, vocazione, invocazione. Conversazione con Ida
Alessandra Vinella
63 Chiara Lagani, Le voci dell’eterodirezione
73 Marco Cavalcoli, La libertà è una forma di disciplina. Conversazione
con Luigi De Angelis sull’eterodirezione
95 Francesca Della Monica, Spatium Vocis
117 Marco D’Agostin, Danzare la voce per intonare la memoria: l’agonismo vocale
di Marco D’Agostin. Conversazione con Flavia Dalila D’Amico
139 Riccardo Fazi, Sono un operaio del suono. Un viaggio tra le parole di Alvin
Curran, dette e scritte
155 Donata Chiricò, Un corpo con cui fare i conti. La voce tra filogenesi e ascolto
uterino
173Carlo Serra, Aspetti antropologici nella percezione della profondità sonora
185 Roberta Ioli, La “grande meraviglia”: Deliadi, Muse e la voce delle ammaliatrici
201 Piersandra Di Matteo, Effetti di ventriloquo. La scena contemporanea oltre il
sentire le voci
223 Daniele Vergni, Il travestimento elettronico della voce
239 Valentina Valentini, Lancinare la voce oltre l’umano: per una drammaturgia delle
figure vocali dell’urlo e del grido, con una nota di Roberto Latini
257 Enrico Pitozzi, Neuma. Quattro diversi modi di comporre la voce
287 Andrea Vecchia, La defunzionalizzazione sonora del mito di Cassandra
secondo Anagoor
313 Mauro Petruzziello, Tra testo, messe in scena e film: drammaturgie sonore
del Sogno di una notte di mezz’estate
331 Daniele Tortora, La «voce femminile sperimentale» intorno al teatro per
musica di Domenico Guaccero
359 Note sugli autori dei testi
369 Indice dei nomi, degli spettacoli, delle composizioni musicali
Lo studio mette in rilievo come gli anni Novanta per l’artista segnano una linea di demarcazione profonda rispetto al suo percorso: con il turning point delle tecnologie digitali, il suo modo di produzione e i temi visivi mutano, marcando un avvicinamento a una iconosfera pittorica che, grazie al passe-partout della storia dell’arte, permette il suo ingresso nel mondo delle arti visive, sublimando la mediazione tecnologica .
9 Valentina Valentini, Nota introduttiva
13 Carla Tatò, La vertigine del triplo salto mortale della voce
19 Chiara Guidi, Il femminile della vocalità. Conversazione con Valentina Valentini
29 Marion D’Amburgo, Rumore bianco
53 Ermanna Montanari, Voce, vocazione, invocazione. Conversazione con Ida
Alessandra Vinella
63 Chiara Lagani, Le voci dell’eterodirezione
73 Marco Cavalcoli, La libertà è una forma di disciplina. Conversazione
con Luigi De Angelis sull’eterodirezione
95 Francesca Della Monica, Spatium Vocis
117 Marco D’Agostin, Danzare la voce per intonare la memoria: l’agonismo vocale
di Marco D’Agostin. Conversazione con Flavia Dalila D’Amico
139 Riccardo Fazi, Sono un operaio del suono. Un viaggio tra le parole di Alvin
Curran, dette e scritte
155 Donata Chiricò, Un corpo con cui fare i conti. La voce tra filogenesi e ascolto
uterino
173Carlo Serra, Aspetti antropologici nella percezione della profondità sonora
185 Roberta Ioli, La “grande meraviglia”: Deliadi, Muse e la voce delle ammaliatrici
201 Piersandra Di Matteo, Effetti di ventriloquo. La scena contemporanea oltre il
sentire le voci
223 Daniele Vergni, Il travestimento elettronico della voce
239 Valentina Valentini, Lancinare la voce oltre l’umano: per una drammaturgia delle
figure vocali dell’urlo e del grido, con una nota di Roberto Latini
257 Enrico Pitozzi, Neuma. Quattro diversi modi di comporre la voce
287 Andrea Vecchia, La defunzionalizzazione sonora del mito di Cassandra
secondo Anagoor
313 Mauro Petruzziello, Tra testo, messe in scena e film: drammaturgie sonore
del Sogno di una notte di mezz’estate
331 Daniele Tortora, La «voce femminile sperimentale» intorno al teatro per
musica di Domenico Guaccero
359 Note sugli autori dei testi
369 Indice dei nomi, degli spettacoli, delle composizioni musicali
Abbiamo analizzato da questa prospettiva tre spettacoli campione: Crepino gli artisti, Wielopole Wielopole, La classe morta , distinguendo il piano della recitazione vocale degli attori, da quello del registo sonoro e musicale che costituisce il paesaggio sonoro delle partiture kantoriane.
L’immagine acustica che si concreta negli spettacoli di Tadeusz Kantor è una forma complessa dove viene a trovarsi una costellazione di materiali sonori fatta di temi e rumori che hanno un rapporto diretto con lo spazio scenico e l’azione, cui si vanno ad aggiungere le vocalità delle dramatis personae degli spettacoli che esplorano le possibilità foniche della parola attraverso il gesto vocale e l’utilizzo di voci acusmatiche. Quel che ne risulta è un paesaggio sonoro multiforme e un’atmosfera acustica caratterizzata da tensioni dinamiche-direzionali in cui suono e voce sono elementi che drammatizzano lo spazio scenico del teatro kantoriano dove il disegno sonoro ha una funzione decisiva: crea tensione e scandisce una drammaturgia dell'ascolto che si compone di un salire e scendere ragionato delle altezze degli oggetti acustici; del ritornare di certi pattern, innescando così il meccanismo del ricordo di avvenimenti anche in forme musicali (il valzer, il tango, il canto liturgico e la marcia militare).
L’esperienza delle immagini
Sei scritti e una conversazione
a cura di Valentina Valentini
Progetto editoriale
Studio Azzurro
Valentina Valentini
Cura
Valentina Valentini
Testi
Silvana Borutti
Roberto Calabretto
Derrick de Kerckhove Roberto Diodato
Paolo Fabbri
Pietro Montani
Valentina Valentini
Coordinamento e redazione
Laura Marcolini (Studio Azzurro)
Immagini di riferimento
Le immagini di riferimento ai testi sono reperibili online a questo link:
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Ringraziamenti
Gli autori dei testi presenti nel volume.
Studio Azzurro che ha accolto e sostenuto la proposta di realizzare questo libro: in particolare Laura Marcolini per aver condiviso il percorso; Fabio Cirifino, Leonardo Sangiorgi, Osvalda Centurelli
Crediti fotografici
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Il futuro anteriore:
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Derrick de Kerckhove
La musica, i suoni, i rumori.
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Roberto Calabretto
Lo spirito della narrazione.
Nota su Studio Azzurro xx
Roberto Diodato
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alcune questioni filosofiche xx
Silvana Borutti
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La Semiurgia di Studio Azzurro xx
Paolo Fabbri
La vocazione plurale della regia
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Valentina Valentini
Biografie xx
L’esperienza delle immagini
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Studio Azzurro
Valentina Valentini
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Valentina Valentini
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Silvana Borutti
Roberto Calabretto
Derrick de Kerckhove Roberto Diodato
Paolo Fabbri
Pietro Montani
Valentina Valentini
Coordinamento e redazione
Laura Marcolini (Studio Azzurro)
Immagini di riferimento
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Gli autori dei testi presenti nel volume.
Studio Azzurro che ha accolto e sostenuto la proposta di realizzare questo libro: in particolare Laura Marcolini per aver condiviso il percorso; Fabio Cirifino, Leonardo Sangiorgi, Osvalda Centurelli
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Si ringraziano gli autori che hanno messo a disposizione le immagini
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Valentina Valentini
Il futuro anteriore:
Studio Azzurro introduce la cultura digitale in Italia xx
Derrick de Kerckhove
La musica, i suoni, i rumori.
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Roberto Calabretto
Lo spirito della narrazione.
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La musica, i suoni, i rumori.
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Pietro Montani
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Conversazione con Paolo Rosa xx
Valentina Valentini
Biografie xx
a cura di Erica Faccioli, Valentina Valentini, Julija Reklaitė
7 Novembre – Accademia di Belle Arti di Carrara,Via Roma 1
Ore 16.00
Saluti del Direttore Luciano Massari
Intervengono Valentina Valentini (Università “La Sapienza” di Roma), Julija Reklaitė (Ambasciata della Lituania - Roma) e il fotografo Tomas Ivanauskas
Oskaras Koršunovas in conversazione con Erica Faccioli
Biblioteca
Ore 17.00:
Inaugurazione della mostra fotografica:
Energia delle prove. Il teatro di Oskaras Koršunovas.Foto di Tomas Ivanauskas.
8 Novembre – Università La Sapienza di Roma,Dipartimento di Storia dell'Arte e dello Spettacolo,via dei Volsci 122,Aula A
Ore 17.00
Oskaras Koršunovas in conversazione con Valentina Valentini: Eglé, The Queen of Serpents, 2016 ( con proiezione di sequenze video )