Politica, economia, società nell’Alta Valle del Tevere (secoli XV-XVI): Sansepolcro, Città di Castello, Sestino, a cura di A. Czortek e M. Martelli, Firenze, Olschki, 2023
Nel segno di Cosimo. Nel segno di Cosimo. Viaggio intorno all’uomo che divenne granduca di Toscana, Firenze, Angelo Pontecorboli, 2019, pp. 127-139, 2019
Il saggio propone l’analisi del “versante femminile” dell’aristocrazia feudale attraverso gli eve... more Il saggio propone l’analisi del “versante femminile” dell’aristocrazia feudale attraverso gli eventi storici di un feudo del Mezzogiorno d’Italia in età moderna. Strategie matrimoniali, sistemi dotali, scelte e pratiche giudiziarie che orientano la successione influenzano profondamente l’evoluzione del feudo e del lignaggio: le nobildonne giocano, quindi, un ruolo centrale attraverso i legami familiari che esse creano, il contributo che offrono all’espansione del prestigio della famiglia, ma anche a causa dei debiti provocati dal pagamento delle doti o in conseguenza dell’estinzione del casato in caso di successione femminile. Questo articolo, però, mette in evidenza il ruolo attivo che molte aristocratiche mostrano di ricoprire, diventando protagoniste nel recupero dei feudi, nella gestione delle attività finanziarie, nell’esercizio della giurisdizione, nella conduzione di oculate strategie familiari a favore dei loro discendenti
Cosimo I de’ Medici. Dallo scontro all’incontro. Biccherne, statuti, abiti ed armi del Rinascimento, a cura di Cinzia Cardinali, Firenze, Consiglio Regionale della Toscana, 2021
La costruzione della corte medicea fu un processo dinamico, sul quale incisero vari fattori: vice... more La costruzione della corte medicea fu un processo dinamico, sul quale incisero vari fattori: vicende familiari e esperienze personali del principe, il consolidamento del potere interno e esterno, l’accreditamento internazionale, l’ampliamento territoriale dello Stato dopo la guerra di Siena. In tale processo, Cosimo si dimostro ricettivo dei caratteri costituivi delle corti principesche dell’epoca, assimilando con prontezza canoni di rappresentanza e profili professionali e culturali estranei alla sua biografia non meno che alla storia cittadina. Fu tra l’inizio degli anni Quaranta e i primi anni Sessanta che la corte medicea assunse i tratti di una corte principesca articolata e organizzata: per la tradizione politico-istituzionale toscana si tratto di un processo ‘rivoluzionario’, in cui Cosimo fece sovente perno su figure oscure ma di provata fiducia, e su una componente consortile forte, collocata di preferenza in ruoli di responsabilita fiscale e finanziaria.
«Studi di Lessicografia Italiana», 2020, pp. 127-144, 2020
This essay aims at retracing Pietro Fanfani’s education, considered from the viewpoint of his lex... more This essay aims at retracing Pietro Fanfani’s education, considered from the viewpoint of his lexicographical activity and of his vision of the transmission of knowledge as an educational opportunity. The cultural and pedagogic experiences and encounters of the young Fanfani are thus retraced, as well as his acquisition of a paleographical reading technique used for manuscripts in archives and libraries that would later become his viaticum for his own reflections on language. The intellectual biography of Fanfani reveals the influence of figures who are very diverse and yet characteristic of the social context in early nineteenth century Tuscany: the village priest, the Beguine teacher, the cultivated and literate priest. It includes also the contact with intellectuals from other cultural environments, such as Giuseppe Silvestri. Alongside the books and reading, their teaching and their frequentation preceded Fanfani’s more institutional education at the diocesan Seminary and the ho...
Politica, economia, società nell’Alta Valle del Tevere (secoli XV-XVI): Sansepolcro, Città di Castello, Sestino, a cura di A. Czortek e M. Martelli, Firenze, Olschki, 2023
Nel segno di Cosimo. Nel segno di Cosimo. Viaggio intorno all’uomo che divenne granduca di Toscana, Firenze, Angelo Pontecorboli, 2019, pp. 127-139, 2019
Il saggio propone l’analisi del “versante femminile” dell’aristocrazia feudale attraverso gli eve... more Il saggio propone l’analisi del “versante femminile” dell’aristocrazia feudale attraverso gli eventi storici di un feudo del Mezzogiorno d’Italia in età moderna. Strategie matrimoniali, sistemi dotali, scelte e pratiche giudiziarie che orientano la successione influenzano profondamente l’evoluzione del feudo e del lignaggio: le nobildonne giocano, quindi, un ruolo centrale attraverso i legami familiari che esse creano, il contributo che offrono all’espansione del prestigio della famiglia, ma anche a causa dei debiti provocati dal pagamento delle doti o in conseguenza dell’estinzione del casato in caso di successione femminile. Questo articolo, però, mette in evidenza il ruolo attivo che molte aristocratiche mostrano di ricoprire, diventando protagoniste nel recupero dei feudi, nella gestione delle attività finanziarie, nell’esercizio della giurisdizione, nella conduzione di oculate strategie familiari a favore dei loro discendenti
Cosimo I de’ Medici. Dallo scontro all’incontro. Biccherne, statuti, abiti ed armi del Rinascimento, a cura di Cinzia Cardinali, Firenze, Consiglio Regionale della Toscana, 2021
La costruzione della corte medicea fu un processo dinamico, sul quale incisero vari fattori: vice... more La costruzione della corte medicea fu un processo dinamico, sul quale incisero vari fattori: vicende familiari e esperienze personali del principe, il consolidamento del potere interno e esterno, l’accreditamento internazionale, l’ampliamento territoriale dello Stato dopo la guerra di Siena. In tale processo, Cosimo si dimostro ricettivo dei caratteri costituivi delle corti principesche dell’epoca, assimilando con prontezza canoni di rappresentanza e profili professionali e culturali estranei alla sua biografia non meno che alla storia cittadina. Fu tra l’inizio degli anni Quaranta e i primi anni Sessanta che la corte medicea assunse i tratti di una corte principesca articolata e organizzata: per la tradizione politico-istituzionale toscana si tratto di un processo ‘rivoluzionario’, in cui Cosimo fece sovente perno su figure oscure ma di provata fiducia, e su una componente consortile forte, collocata di preferenza in ruoli di responsabilita fiscale e finanziaria.
«Studi di Lessicografia Italiana», 2020, pp. 127-144, 2020
This essay aims at retracing Pietro Fanfani’s education, considered from the viewpoint of his lex... more This essay aims at retracing Pietro Fanfani’s education, considered from the viewpoint of his lexicographical activity and of his vision of the transmission of knowledge as an educational opportunity. The cultural and pedagogic experiences and encounters of the young Fanfani are thus retraced, as well as his acquisition of a paleographical reading technique used for manuscripts in archives and libraries that would later become his viaticum for his own reflections on language. The intellectual biography of Fanfani reveals the influence of figures who are very diverse and yet characteristic of the social context in early nineteenth century Tuscany: the village priest, the Beguine teacher, the cultivated and literate priest. It includes also the contact with intellectuals from other cultural environments, such as Giuseppe Silvestri. Alongside the books and reading, their teaching and their frequentation preceded Fanfani’s more institutional education at the diocesan Seminary and the ho...
Negli ultimi anni l’attenzione di molti studiosi è stata attratta dai beni comuni, un «altro modo... more Negli ultimi anni l’attenzione di molti studiosi è stata attratta dai beni comuni, un «altro modo di possedere» che si pone al di fuori del contesto, esclusivamente bipolare, rappresentato dalle attuali forme di proprietà: quella privata e quella dello Stato. I dieci saggi che compongono questo volume vogliono contribuire al dibattito generale su questa materia. Essi adottano un approccio di carattere prettamente storico, nel senso più ampio; il tema dei beni comuni, perciò, viene affrontato da prospettive più varie, i cui termini cronologici partono dal basso Medioevo e arrivano fino alla nostra contemporaneità. La molteplicità dei temi e l’ampiezza dell’arco temporale sono però temperati dal filo rosso che attraversa tutti i lavori e che attribuisce al loro insieme coerenza e compattezza: il territorio toscano. L’interesse per i beni comuni e per le comunità che li gestivano ha obbligato a riprendere la riflessione sulla proprietà, sulle sue forme e sulla sua correlazione con l’organizzazione statale. Una siffatta attenzione, che in ambito storico si è molto attenuata negli ultimi decenni, da qualche tempo è finalmente ritornata prepotente e urgente.
La giustizia feudale costituì la norma giudiziaria egemone in molte realtà territoriali dell’Ital... more La giustizia feudale costituì la norma giudiziaria egemone in molte realtà territoriali dell’Italia moderna, regolando la vita dei corpi sociali ad essa sottoposti dalla fine del Medioevo al Congresso di Vienna e oltre. Il volume indaga forme e pratiche della giustizia signorile all’interno di numerosi feudi dell’Italia centrale tra Cinque e Settecento. Ne emerge un quadro dai tanti chiaroscuri, dove si profilano equilibri delicati e mutevoli tra arbitrio del feudatario e statuti delle comunità, tra negoziazione e severità di giudizio, tra il governo di spazi rurali e periferici e modelli giuridici sovranazionali. Uno scenario mutevole, definito dalla messa a fuoco di situazioni e protagonisti, dove la clemenza, animata da spinte etiche o da convenienza politica, marginalizza il ricorso alla pena capitale, a differenza di quanto accade nella dinamica di consolidamento degli Stati assoluti e dei tentativi di disciplinamento perseguiti dalla Chiesa della Controriforma.
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Papers by Stefano Calonaci