Le Rovine è un importante documento dell’ultima fase dell’illuminismo francese, in cui Volney nar... more Le Rovine è un importante documento dell’ultima fase dell’illuminismo francese, in cui Volney narra il suo imbattersi nella città di Palmira, in Siria, uno dei siti archeologici più belli e suggestivi del mondo che, grazie proprio a questo libro, diventa uno dei luoghi d’ispirazione del culto romantico delle rovine, sito oggi conquistato e minacciato dalle milizie islamiche dell’Isis. Volney medita sulla caducità umana che lo spettacolo dei ruderi di una così maestosa civiltà antica suscita in lui. Attraverso il dialogo con una sorta di spirito (il Genio delle rovine) sulla condizione dell’uomo nell’universo, egli espone una penetrante analisi sulle cause delle rivoluzioni e della rovina degli antichi stati che consente di illustrare il punto di vista rivoluzionario del popolo libero e legislatore, supportato anche da una lunga riflessione comparativa sui vari sistemi delle idee religiose dell’umanità, considerate come l’ultimo ostacolo al progresso della collettività. Il libro fu definito «il testamento del XVIII secolo» ed ebbe fra i suoi lettori più appassionati il giovane Hegel. Il libro entusiasmò anche Napoleone: tra i motivi che lo spinsero a preparare la campagna d’Egitto ci fu la consapevolezza dell’imminente fine dell’Impero ottomano, testimoniata dalla decadenza delle civiltà precedenti. Opera di straordinaria erudizione, Le Rovine offre l’occasione per affrontare il singolare intreccio storico-universale che a Palmira riconduce ancora una volta Oriente e Occidente ad incontrarsi e a scontrarsi.
Following its modern meaning, "catastrophe" indicates the turning point of a narrative,... more Following its modern meaning, "catastrophe" indicates the turning point of a narrative, that leads to an epilogue or that suddenly decides the outcome. Thus "catastrophe", does not merely mean an absolute end, but rather a shape-shifting, a readjustment, what irreversibly is changing toward something that is still unknown. Describing the collapse of an order, its end, the catastrophe thematizes the causes of the collapse of that order with the intellectual search for a new order, a new continuity. Hence, it represents a theoretical challenge for philosophy, whose attempts to understand and philosophically "use" the catastrophe are dealt in this essay, focusing especially on Plato, Diderot, Rousseau, Kant. *** 1. La parola "catastrofe" Il termine italiano "catastrofe" deriva, come noto, dalla parola greca katastrophé e significa letteralmente "capovolgimento", "rovesciamento". In dipendenza del verbo greco katastré...
… -Dipartimento di Filosofia e Scienze sociali …, 2004
... La lotta politica net Seicento, Laterza, Roma-Bari 1987. ... Questo nome segreto non viene pr... more ... La lotta politica net Seicento, Laterza, Roma-Bari 1987. ... Questo nome segreto non viene pronunciato che in occasioni solenni: dirlo in presenza di uomini e donne d'un altro gruppo sarebbe una grave mancanza agli usi della tribù, equivalente al più grave sacrilegio tra noi. ...
The present paper examines the concept of nostalgia in relation to utopia, through the Starobinsk... more The present paper examines the concept of nostalgia in relation to utopia, through the Starobinski reflections on nostalgism, intended as an ideological construct. From the desire to return to a physical location, d.i. the home of forced soldiers, in the same way of Ithaca Ulysses, or to the long absence of war, the nostalgia for a utopian place has become a form of psychological regression, of the desire for an impossible return to childhood, in line with the immaturity, as chronic and collective disease of our time. Nostalgia is designed as an ideal place, as a utopia which plays the role of a spatialization of time, or as a sort of island - a Never Never Land - suspended in time, which refers to the heterotopia of Foucault, as a displacement device, with which it affects the dimension of the future
Le Rovine è un importante documento dell’ultima fase dell’illuminismo francese, in cui Volney nar... more Le Rovine è un importante documento dell’ultima fase dell’illuminismo francese, in cui Volney narra il suo imbattersi nella città di Palmira, in Siria, uno dei siti archeologici più belli e suggestivi del mondo che, grazie proprio a questo libro, diventa uno dei luoghi d’ispirazione del culto romantico delle rovine, sito oggi conquistato e minacciato dalle milizie islamiche dell’Isis. Volney medita sulla caducità umana che lo spettacolo dei ruderi di una così maestosa civiltà antica suscita in lui. Attraverso il dialogo con una sorta di spirito (il Genio delle rovine) sulla condizione dell’uomo nell’universo, egli espone una penetrante analisi sulle cause delle rivoluzioni e della rovina degli antichi stati che consente di illustrare il punto di vista rivoluzionario del popolo libero e legislatore, supportato anche da una lunga riflessione comparativa sui vari sistemi delle idee religiose dell’umanità, considerate come l’ultimo ostacolo al progresso della collettività. Il libro fu definito «il testamento del XVIII secolo» ed ebbe fra i suoi lettori più appassionati il giovane Hegel. Il libro entusiasmò anche Napoleone: tra i motivi che lo spinsero a preparare la campagna d’Egitto ci fu la consapevolezza dell’imminente fine dell’Impero ottomano, testimoniata dalla decadenza delle civiltà precedenti. Opera di straordinaria erudizione, Le Rovine offre l’occasione per affrontare il singolare intreccio storico-universale che a Palmira riconduce ancora una volta Oriente e Occidente ad incontrarsi e a scontrarsi.
Following its modern meaning, "catastrophe" indicates the turning point of a narrative,... more Following its modern meaning, "catastrophe" indicates the turning point of a narrative, that leads to an epilogue or that suddenly decides the outcome. Thus "catastrophe", does not merely mean an absolute end, but rather a shape-shifting, a readjustment, what irreversibly is changing toward something that is still unknown. Describing the collapse of an order, its end, the catastrophe thematizes the causes of the collapse of that order with the intellectual search for a new order, a new continuity. Hence, it represents a theoretical challenge for philosophy, whose attempts to understand and philosophically "use" the catastrophe are dealt in this essay, focusing especially on Plato, Diderot, Rousseau, Kant. *** 1. La parola "catastrofe" Il termine italiano "catastrofe" deriva, come noto, dalla parola greca katastrophé e significa letteralmente "capovolgimento", "rovesciamento". In dipendenza del verbo greco katastré...
… -Dipartimento di Filosofia e Scienze sociali …, 2004
... La lotta politica net Seicento, Laterza, Roma-Bari 1987. ... Questo nome segreto non viene pr... more ... La lotta politica net Seicento, Laterza, Roma-Bari 1987. ... Questo nome segreto non viene pronunciato che in occasioni solenni: dirlo in presenza di uomini e donne d'un altro gruppo sarebbe una grave mancanza agli usi della tribù, equivalente al più grave sacrilegio tra noi. ...
The present paper examines the concept of nostalgia in relation to utopia, through the Starobinsk... more The present paper examines the concept of nostalgia in relation to utopia, through the Starobinski reflections on nostalgism, intended as an ideological construct. From the desire to return to a physical location, d.i. the home of forced soldiers, in the same way of Ithaca Ulysses, or to the long absence of war, the nostalgia for a utopian place has become a form of psychological regression, of the desire for an impossible return to childhood, in line with the immaturity, as chronic and collective disease of our time. Nostalgia is designed as an ideal place, as a utopia which plays the role of a spatialization of time, or as a sort of island - a Never Never Land - suspended in time, which refers to the heterotopia of Foucault, as a displacement device, with which it affects the dimension of the future
The present article discusses laughter and comedy from an anthropological and metaphysical perspe... more The present article discusses laughter and comedy from an anthropological and metaphysical perspective. Moving from Porphyry of Tyre’s definition of laughter as what is properly, uniquely ( idion ) human, the author argues that laughter questions the binary distinctions upon which the dominant intellectualistic current of Western philosophy grounds its understanding of man. Through laughter, human beings are granted the capacity to distance themselves from the domains of heroic individuality, reality, and necessity, typical of both metaphysics and tragedy, and to access those of singularity, contingency, and possibility.
Nel tentativo di rispondere alle questioni ultime del nostro stare al mondo, possiamo dirci ancor... more Nel tentativo di rispondere alle questioni ultime del nostro stare al mondo, possiamo dirci ancora ‘moderni’? Una risposta positiva non è affatto scontata. Parte della filosofia del Novecento risponde di no: morte del soggetto, fine delle grandi narrazioni, nichilismo, post-verità compongono una categoria, quella di post-modernità, che è da subito una dichiarazione d’intenti. La risposta alla crisi però deve passare per forza attraverso la rinuncia alla domanda sul senso? La sfida di questo numero sta proprio qui: e se fosse giunto il momento di dissotterrare alcune delle grandi questioni – la verità, il soggetto, il senso della storia – che il post-moderno aveva provato a seppellire? Se fosse giunta l’ora di dirci, di nuovo, ‘moderni’?
Uploads