Originario del villaggio di Tramatza (presso Oristano), Filippo Mameli nasce intorno al 1280 da u... more Originario del villaggio di Tramatza (presso Oristano), Filippo Mameli nasce intorno al 1280 da una famiglia protagonista di una formidabile ascesa sociale e politica, dai ranghi della servitù al vertice delle gerarchie del Giudicato di Arborea e di quelle ecclesiastiche. Nell’arco di quarant’anni diventa decretorum doctor, poi diacono e canonico arborense e sulcitano; assume quindi l’incarico di uditore e cappellano del legato pontificio Gentile da Montefiore dal 1308 al 1311, guadagnando i titoli di preposito e di arcidiacono in alcune chiese del Regno di Ungheria; infine, di nuovo in Sardegna, è rettore delle chiese di Santa Chiara e di Santa Lucia di Villa di Chiesa e di quella di Solanas. I dati raccolti permettono di inquadrare Mameli in un ampio contesto che spazia da una dimensione locale, legata alla Chiesa sarda e al Giudicato di Arborea, ad una internazionale connessa alla Sede apostolica. Un duplice piano indagabile quasi esclusivamente nei suoi aspetti politici ed economi co-patrimoniali, mentre rimangono in penombra quelli di carattere cultura le, che pure costituiscono il presupposto della carriera del Mameli, al quale in passato è stata anche attribuita la redazione della prima versione della Carta de Logu di Arborea. Se la cosa appare insostenibile su un piano pura mente cronologico, è plausibile che il giurista sardo abbia perlomeno avviato il processo di raccolta statutaria delle consuetudini arborensi.
Filippo Mameli was born around 1280 in Tramatza, a village near Oristano. Its family had a formidable social and political rise, from the ranks of servitude to the top of the hierarchies of the Giudicato of Arborea and the ecclesiastical ones. In forty years, Mameli became a decretorum doctor, then a deacon and canon of Arborea and Sulcis; he then assumed the role of auditor and chaplain of the papal legate Gentile da Montefiore from 1308 to 1311, earning the titles of provost and archdeacon in some churches of the Kingdom of Hungary; finally, back in Sardinia, he is rector of the churches of Santa Chiara and Santa Lucia of Villa di Chiesa and Solanas. The data collected allow us to frame Mameli in a broad context that ranges from a local dimension, linked to the Sardinian Church and the Giudicato of Arborea, to an international one connected to the Apostolic See. A dual plan that can be investigated almost exclusively in its political and economic-patrimonial aspects, while those of a cultural nature remain in the shadows, which also constitute the basis of Mameli’s career, to whom in the past the drafting of the first version of the Carta de Logu of Arborea. If this appears unsustainable on a purely chronological level, it is plausible that the Sardinian jurist has at least started the process of statutory collection of Arborean customs.
St. Leonard of Bosove Hospital is the oldest charitable institution attested in Sardinia during the late Middle Ages, founded under the authority of Judge Barisone II of Torres (1153-1191). Its wealth of documentation, including unpublished ones, positions it among the most extensively documented and studied cases. This essay aims to elucidate the timeline and methods of its establishment and endowment in the 12th century. It also delves into the institutional and organizational transformations experienced by the hospital and the management of its substantial land holdings in the subsequent centuries.
L’ospedale di San Leonardo di Bosove è la più antica struttura di carattere assistenziale attestata in Sardegna nel basso medioevo, grazie alla volontà del giudice di Torres Barisone II (1153-1191). La ricchezza della documentazione (in parte ancora inedita) lo rende tra i casi meglio conosciuti e studiati. In questo saggio si intendono precisare tempi e modalità della fondazione e dotazione nel XII secolo, osservando anche le trasformazioni istituzionali ed organizzative dell’ospedale e la gestione dei cospicui patrimoni fondiari durante i secoli successivi.
Pandemos. Rivista di scienze umane, politiche e sociali, 2, 2024
Il saggio intende ricostruire l'iter politico-diplomatico che ha condotto nel 1388 alla stipula d... more Il saggio intende ricostruire l'iter politico-diplomatico che ha condotto nel 1388 alla stipula della pace in Sardegna tra la Corona d'Aragona e il Giudicato di Arborea, ponendo provvisoriamente fine a un conflitto che caratterizza buona parte della seconda metà del Trecento. L'obiettivo primario - in attesa della pubblicazione di uno studio comprensivo dell'edizione del trattato - è quello di fornire una puntuale schedatura della documentazione in vista di una riflessione storiografica di più ampio spettro, nel quadro delle vicende del basso medioevo mediterraneo.
In Il «traffico delle lingue». Idiomi a contatto in Sardegna e nel Mediterraneo in età preunitari... more In Il «traffico delle lingue». Idiomi a contatto in Sardegna e nel Mediterraneo in età preunitaria, a cura di Rita Fresu, Paolo Maninchedda, Giulia Murgia, Patrizia Serra, Cagliari, UNICApress, 2023. Collana «Studi filologici e letterari», pp. 111-130 ISBN: 978-88-3312-112-3. e-ISBN: 978-88-3312-108-6
Il tempo dei Giudicati. La Sardegna medievale dal X al XV secolo d.C., Ilisso, Nuoro ISBN 978-88-6202-430-3, 2023
Le relazioni diplomatiche, pp. 18-25
Il castello di Goceano, pp. 106-111
La pace del 1388, pp. 12... more Le relazioni diplomatiche, pp. 18-25 Il castello di Goceano, pp. 106-111 La pace del 1388, pp. 128-130 Società e istituzioni, pp. 220-223 Gli Statuti di Sassari, pp. 250-251 Il Condaghe di San Pietro di Silki, pp. 259-260 Gonnario di Torres, pp. 343-344
Regno di Sardegna e poteri signorili nel XIV secolo, 2023
Per i Settecento anni del Regno di Sardegna. La costruzione del Regno tra negoziazione e guerra, ... more Per i Settecento anni del Regno di Sardegna. La costruzione del Regno tra negoziazione e guerra, a cura di Miquel Fuertes Broseta, Lluís J. Guia Marín, Maria Grazia R. Mele, Giovanni Serreli, in "RiMe", n. 12/II n.s., giugno 2023, ISBN 9788897317777 - ISSN 2035-794X
Sardegna. Scheda di sintesi, pp. 559-570
La signoria rurale nell’Italia del tardo medioevo. 5. Ce... more Sardegna. Scheda di sintesi, pp. 559-570 La signoria rurale nell’Italia del tardo medioevo. 5. Censimento e quadri regionali, a cura di Federico Del Tredici, Roma, Universitalia, 2021 ISBN 978-88-3293-579-0
Il contributo intende offrire uno strumento di supporto allo studio dei condaghes, in un momento ... more Il contributo intende offrire uno strumento di supporto allo studio dei condaghes, in un momento di rinnovato interesse per questa tipologia documentaria peculiare della Sardegna medievale. A completamento dell’edizione del condaghe di San Pietro di Silki, risalente al 2013, l'autore ha pensato – anche sulla scorta delle osservazioni e dei suggerimenti emersi dopo l’uscita del volume – di renderne maggiormente fruibili i contenuti attraverso la schedatura dei singoli atti, accompagnata da una datazione (ancorché allargata e talvolta ipotetica), di ciascuno di essi, rinviando alla stessa edizione del 2013 per il testo in sardo e la traduzione in italiano a fronte.
Pinuccia Simbula, Alessandro Soddu, Nuove riflessioni sulla Carta de Logu di Arborea, in Medioevo... more Pinuccia Simbula, Alessandro Soddu, Nuove riflessioni sulla Carta de Logu di Arborea, in Medioevo e Mediterraneo: incontri, scambi e confronti. Studi per Salvatore Fodale, a cura di P. Sardina, D. Santoro, M.A. Russo, M. Pacifico, New Digital Frontiers, Palermo, pp. 179-194 ISBN 978-88-5509-200-5
Linguaggi e rappresentazioni del potere nella Sardegna medievale, a cura di A. Soddu, Roma, Carocci, 2020
A. Soddu, Il potere regio nella Sardegna giudicale (XI-XII secolo), in Linguaggi e rappresentazio... more A. Soddu, Il potere regio nella Sardegna giudicale (XI-XII secolo), in Linguaggi e rappresentazioni del potere nella Sardegna medievale, a cura di A. Soddu, Roma, Carocci, 2020, pp. 31-88 (ISBN 9788843099412)
Agricoltura, lavoro, società. Studi sul medioevo per Alfio Cortonesi, a cura di I. Ait, A. Esposito, Clueb, Bologna, 2020
Pinuccia F. Simbula, Alessandro Soddu, Signori e mercanti nella Sardegna tardo-medievale, in Agri... more Pinuccia F. Simbula, Alessandro Soddu, Signori e mercanti nella Sardegna tardo-medievale, in Agricoltura, lavoro, società. Studi sul medioevo per Alfio Cortonesi, a cura di I. Ait, A. Esposito, Clueb, Bologna 2020, pp. 629-665
ISBN 978-88-491-5685-0
I registri della giustizia penale nell’Italia dei secoli XII-XV, a cura di Didier Lett, Roma, 2020
Conflitti politici nella Sardegna tardomedievale, in I registri della giustizia penale nell’Itali... more Conflitti politici nella Sardegna tardomedievale, in I registri della giustizia penale nell’Italia dei secoli XII-XV, a cura di Didier Lett, Roma, École française de Rome, 2020, pp. 225-247 (Collection de l’École française de Rome, 580) ISBN 978-2-7283-1466-9
https://books.openedition.org/efr/11037?lang=it
Les rapports entre le nord de la Sardaigne et Bonifacio du XIIe au XIVe siècle, 2020
Les rapports entre le nord de la Sardaigne et Bonifacio du XIIe au XIVe siècle, in Les lieux de m... more Les rapports entre le nord de la Sardaigne et Bonifacio du XIIe au XIVe siècle, in Les lieux de mémoire de la Corse médiévale. Bonifacio, un territoire d’exception, J.-A. Cancellieri, V. Marchi van Cauwelaert (dir.), Bonifacio-Pisa, Pacini, 2020, pp. 18-21 (ISBN 978-2-9573575-0-5)
Originario del villaggio di Tramatza (presso Oristano), Filippo Mameli nasce intorno al 1280 da u... more Originario del villaggio di Tramatza (presso Oristano), Filippo Mameli nasce intorno al 1280 da una famiglia protagonista di una formidabile ascesa sociale e politica, dai ranghi della servitù al vertice delle gerarchie del Giudicato di Arborea e di quelle ecclesiastiche. Nell’arco di quarant’anni diventa decretorum doctor, poi diacono e canonico arborense e sulcitano; assume quindi l’incarico di uditore e cappellano del legato pontificio Gentile da Montefiore dal 1308 al 1311, guadagnando i titoli di preposito e di arcidiacono in alcune chiese del Regno di Ungheria; infine, di nuovo in Sardegna, è rettore delle chiese di Santa Chiara e di Santa Lucia di Villa di Chiesa e di quella di Solanas. I dati raccolti permettono di inquadrare Mameli in un ampio contesto che spazia da una dimensione locale, legata alla Chiesa sarda e al Giudicato di Arborea, ad una internazionale connessa alla Sede apostolica. Un duplice piano indagabile quasi esclusivamente nei suoi aspetti politici ed economi co-patrimoniali, mentre rimangono in penombra quelli di carattere cultura le, che pure costituiscono il presupposto della carriera del Mameli, al quale in passato è stata anche attribuita la redazione della prima versione della Carta de Logu di Arborea. Se la cosa appare insostenibile su un piano pura mente cronologico, è plausibile che il giurista sardo abbia perlomeno avviato il processo di raccolta statutaria delle consuetudini arborensi.
Filippo Mameli was born around 1280 in Tramatza, a village near Oristano. Its family had a formidable social and political rise, from the ranks of servitude to the top of the hierarchies of the Giudicato of Arborea and the ecclesiastical ones. In forty years, Mameli became a decretorum doctor, then a deacon and canon of Arborea and Sulcis; he then assumed the role of auditor and chaplain of the papal legate Gentile da Montefiore from 1308 to 1311, earning the titles of provost and archdeacon in some churches of the Kingdom of Hungary; finally, back in Sardinia, he is rector of the churches of Santa Chiara and Santa Lucia of Villa di Chiesa and Solanas. The data collected allow us to frame Mameli in a broad context that ranges from a local dimension, linked to the Sardinian Church and the Giudicato of Arborea, to an international one connected to the Apostolic See. A dual plan that can be investigated almost exclusively in its political and economic-patrimonial aspects, while those of a cultural nature remain in the shadows, which also constitute the basis of Mameli’s career, to whom in the past the drafting of the first version of the Carta de Logu of Arborea. If this appears unsustainable on a purely chronological level, it is plausible that the Sardinian jurist has at least started the process of statutory collection of Arborean customs.
St. Leonard of Bosove Hospital is the oldest charitable institution attested in Sardinia during the late Middle Ages, founded under the authority of Judge Barisone II of Torres (1153-1191). Its wealth of documentation, including unpublished ones, positions it among the most extensively documented and studied cases. This essay aims to elucidate the timeline and methods of its establishment and endowment in the 12th century. It also delves into the institutional and organizational transformations experienced by the hospital and the management of its substantial land holdings in the subsequent centuries.
L’ospedale di San Leonardo di Bosove è la più antica struttura di carattere assistenziale attestata in Sardegna nel basso medioevo, grazie alla volontà del giudice di Torres Barisone II (1153-1191). La ricchezza della documentazione (in parte ancora inedita) lo rende tra i casi meglio conosciuti e studiati. In questo saggio si intendono precisare tempi e modalità della fondazione e dotazione nel XII secolo, osservando anche le trasformazioni istituzionali ed organizzative dell’ospedale e la gestione dei cospicui patrimoni fondiari durante i secoli successivi.
Pandemos. Rivista di scienze umane, politiche e sociali, 2, 2024
Il saggio intende ricostruire l'iter politico-diplomatico che ha condotto nel 1388 alla stipula d... more Il saggio intende ricostruire l'iter politico-diplomatico che ha condotto nel 1388 alla stipula della pace in Sardegna tra la Corona d'Aragona e il Giudicato di Arborea, ponendo provvisoriamente fine a un conflitto che caratterizza buona parte della seconda metà del Trecento. L'obiettivo primario - in attesa della pubblicazione di uno studio comprensivo dell'edizione del trattato - è quello di fornire una puntuale schedatura della documentazione in vista di una riflessione storiografica di più ampio spettro, nel quadro delle vicende del basso medioevo mediterraneo.
In Il «traffico delle lingue». Idiomi a contatto in Sardegna e nel Mediterraneo in età preunitari... more In Il «traffico delle lingue». Idiomi a contatto in Sardegna e nel Mediterraneo in età preunitaria, a cura di Rita Fresu, Paolo Maninchedda, Giulia Murgia, Patrizia Serra, Cagliari, UNICApress, 2023. Collana «Studi filologici e letterari», pp. 111-130 ISBN: 978-88-3312-112-3. e-ISBN: 978-88-3312-108-6
Il tempo dei Giudicati. La Sardegna medievale dal X al XV secolo d.C., Ilisso, Nuoro ISBN 978-88-6202-430-3, 2023
Le relazioni diplomatiche, pp. 18-25
Il castello di Goceano, pp. 106-111
La pace del 1388, pp. 12... more Le relazioni diplomatiche, pp. 18-25 Il castello di Goceano, pp. 106-111 La pace del 1388, pp. 128-130 Società e istituzioni, pp. 220-223 Gli Statuti di Sassari, pp. 250-251 Il Condaghe di San Pietro di Silki, pp. 259-260 Gonnario di Torres, pp. 343-344
Regno di Sardegna e poteri signorili nel XIV secolo, 2023
Per i Settecento anni del Regno di Sardegna. La costruzione del Regno tra negoziazione e guerra, ... more Per i Settecento anni del Regno di Sardegna. La costruzione del Regno tra negoziazione e guerra, a cura di Miquel Fuertes Broseta, Lluís J. Guia Marín, Maria Grazia R. Mele, Giovanni Serreli, in "RiMe", n. 12/II n.s., giugno 2023, ISBN 9788897317777 - ISSN 2035-794X
Sardegna. Scheda di sintesi, pp. 559-570
La signoria rurale nell’Italia del tardo medioevo. 5. Ce... more Sardegna. Scheda di sintesi, pp. 559-570 La signoria rurale nell’Italia del tardo medioevo. 5. Censimento e quadri regionali, a cura di Federico Del Tredici, Roma, Universitalia, 2021 ISBN 978-88-3293-579-0
Il contributo intende offrire uno strumento di supporto allo studio dei condaghes, in un momento ... more Il contributo intende offrire uno strumento di supporto allo studio dei condaghes, in un momento di rinnovato interesse per questa tipologia documentaria peculiare della Sardegna medievale. A completamento dell’edizione del condaghe di San Pietro di Silki, risalente al 2013, l'autore ha pensato – anche sulla scorta delle osservazioni e dei suggerimenti emersi dopo l’uscita del volume – di renderne maggiormente fruibili i contenuti attraverso la schedatura dei singoli atti, accompagnata da una datazione (ancorché allargata e talvolta ipotetica), di ciascuno di essi, rinviando alla stessa edizione del 2013 per il testo in sardo e la traduzione in italiano a fronte.
Pinuccia Simbula, Alessandro Soddu, Nuove riflessioni sulla Carta de Logu di Arborea, in Medioevo... more Pinuccia Simbula, Alessandro Soddu, Nuove riflessioni sulla Carta de Logu di Arborea, in Medioevo e Mediterraneo: incontri, scambi e confronti. Studi per Salvatore Fodale, a cura di P. Sardina, D. Santoro, M.A. Russo, M. Pacifico, New Digital Frontiers, Palermo, pp. 179-194 ISBN 978-88-5509-200-5
Linguaggi e rappresentazioni del potere nella Sardegna medievale, a cura di A. Soddu, Roma, Carocci, 2020
A. Soddu, Il potere regio nella Sardegna giudicale (XI-XII secolo), in Linguaggi e rappresentazio... more A. Soddu, Il potere regio nella Sardegna giudicale (XI-XII secolo), in Linguaggi e rappresentazioni del potere nella Sardegna medievale, a cura di A. Soddu, Roma, Carocci, 2020, pp. 31-88 (ISBN 9788843099412)
Agricoltura, lavoro, società. Studi sul medioevo per Alfio Cortonesi, a cura di I. Ait, A. Esposito, Clueb, Bologna, 2020
Pinuccia F. Simbula, Alessandro Soddu, Signori e mercanti nella Sardegna tardo-medievale, in Agri... more Pinuccia F. Simbula, Alessandro Soddu, Signori e mercanti nella Sardegna tardo-medievale, in Agricoltura, lavoro, società. Studi sul medioevo per Alfio Cortonesi, a cura di I. Ait, A. Esposito, Clueb, Bologna 2020, pp. 629-665
ISBN 978-88-491-5685-0
I registri della giustizia penale nell’Italia dei secoli XII-XV, a cura di Didier Lett, Roma, 2020
Conflitti politici nella Sardegna tardomedievale, in I registri della giustizia penale nell’Itali... more Conflitti politici nella Sardegna tardomedievale, in I registri della giustizia penale nell’Italia dei secoli XII-XV, a cura di Didier Lett, Roma, École française de Rome, 2020, pp. 225-247 (Collection de l’École française de Rome, 580) ISBN 978-2-7283-1466-9
https://books.openedition.org/efr/11037?lang=it
Les rapports entre le nord de la Sardaigne et Bonifacio du XIIe au XIVe siècle, 2020
Les rapports entre le nord de la Sardaigne et Bonifacio du XIIe au XIVe siècle, in Les lieux de m... more Les rapports entre le nord de la Sardaigne et Bonifacio du XIIe au XIVe siècle, in Les lieux de mémoire de la Corse médiévale. Bonifacio, un territoire d’exception, J.-A. Cancellieri, V. Marchi van Cauwelaert (dir.), Bonifacio-Pisa, Pacini, 2020, pp. 18-21 (ISBN 978-2-9573575-0-5)
Il volume esplora l’organizzazione del territorio e le dinamiche sociali e produttive nella Sarde... more Il volume esplora l’organizzazione del territorio e le dinamiche sociali e produttive nella Sardegna rurale e urbana dei secoli XI-XV. Si tratta di casi di studio, di tessere esemplificative dell’evoluzione della società e dell’economia isolana. Un percorso meno lineare di quanto spesso prospettato da schemi storiografici calati aprioristicamente su una realtà articolata, con molte sfumature istituzionali e politiche al proprio interno. Fortemente sollecitata dai fattori esterni che interagiscono con il mondo locale, l’isola assimila, elabora e adegua i modelli con i quali entra in contatto, con traiettorie ed esiti disomogenei. Le riflessioni sugli assetti economici e insediativi, sulle gerarchie sociali e sui molteplici attori si snodano tra inquadramenti generali e microanalisi del territorio e della configurazione della società, dalle forme di organizzazione del potere alle reti di relazioni politico-istituzionali e commerciali che vi si intrecciano nel lungo arco cronologico sul quale i saggi si soffermano. Il libro, utile come strumento didattico per gli studenti, è rivolto anche a chi intenda approfondire la conoscenza del Medioevo sardo.
Gonnario di Torres. Un re sardo del XII secolo, Sassari, Delfino editore ISBN 978-88-9361-316-3, 2023
Re-giudice di Torres (o Logudoro) dal 1127 al 1154, Gonnario gode da tempo di grande attenzione d... more Re-giudice di Torres (o Logudoro) dal 1127 al 1154, Gonnario gode da tempo di grande attenzione da parte della storiografia, così come i monumenti attribuiti alla sua iniziativa, soprattutto l’abbazia cistercense di Santa Maria di Cabuabbas (Sindia) e il castello di Goceano (Burgos). I segni della regalità affiorano nei titoli esibiti nei documenti e nei relativi sigilli. Ad esempio, in un atto emanato nel 1147 a Montecassino si legge: «Gonnarius divina dispensatione Turritanorum rex et dominus». Nel medesimo documento Gonnario offre un’importante manifestazione di coscienza genealogica e dinastica allorché evoca il bisnonno (Barisone), il nonno (Mariano), il padre (Costantino) e la moglie di quest’ultimo (Marcusa); moglie di Costantino, si noti, ma non sua madre. Gonnario era infatti figlio di Maria de Thori, ed è egli stesso a rivelarlo, smentendo il racconto (artefatto) di tarde cronache, medievali e moderne.
Figura emblematica della storia sarda dei secoli centrali del medioevo, Gonnario può essere considerato un ponte ideale tra la tradizione e i fermenti politico-istituzionali ed economico-sociali che proiettarono l’intera isola verso nuovi scenari, tra Pisa e Genova, Papato e Impero. Il giudice turritano giocò infatti un ruolo di primo attore nello scacchiere della Sardegna giudicale, partecipando contemporaneamente ai movimenti della grande storia, facendosi interprete della sensibilità e delle inquietudini del XII secolo al pari di altri principi e sovrani europei. Com’è noto, Gonnario, già pellegrino in Terrasanta, all’età di quarant’anni abbandonò il potere per abbracciare la vita monastica a Clairvaux. Una vita straordinaria la sua, che porterà il sovrano di Torres ad essere annoverato, durante la piena età moderna, nella schiera dei beati dell’Ordine di san Bernardo.
Il 30 giugno 1409 due eserciti si affrontano nelle campagne di Sanluri, non lontano da Cagliari. ... more Il 30 giugno 1409 due eserciti si affrontano nelle campagne di Sanluri, non lontano da Cagliari. Da un lato quello di una delle grandi potenze mediterranee dell’epoca, la Corona d’Aragona, dall’altro come dicono le fonti catalano-aragonesi l’esercito del popolo sardo, della nació sardesca, che ha avuto l’ardire di impadronirsi quasi interamente del cosiddetto “regno di Sardegna”.
Dopo un lungo oblio, a distanza di seicento anni, quella battaglia è divenuta un simbolo della libertà cercata e perduta dai sardi. Ma fu davvero uno scontro decisivo? Come avvenne? Chi furono i suoi protagonisti? Furono all’altezza dei ruoli e del momento? E ancora, quale contesto ideologico e politico fa da sfondo a sa Battalla? Cosa portò la nazione sarda a riconoscersi e ad essere riconosciuta come tale, anche attraverso l’Albero verde su sfondo bianco della sua bandiera? Cosa invece la rese debole nel momento dello scontro? Fu veramente l’“exterminio” celebrato dai catalano-aragonesi a far entrare in crisi le strutture del regno di Arborea, l’istituzione guida della republicha sardischa? E quale fu l’eco di quell’avvenimento ancor oggi oscuro a molti?
I cinque saggi raccolti nel libro, partendo da questioni e punti di vista diversi, approcciano in modo rigoroso e innovativo tutti questi temi e con essi uno degli eventi simbolo della storia sarda.
INDICE
"Prefazione"
Alberto Urpi //
"La battaglia per la storia: occidroxu(s), libertas, republicha"
Franciscu Sedda //
"Alle radici de sa Battalla: l’emersione della sardica natio come concetto e come soggettività (1353-1359)"
Franciscu Sedda //
"“Muoia il giudici crudele!”. Conflitti politici nell’Arborea di fine Trecento"
Alessandro Soddu //
"Eserciti e armi alla battaglia di Sanluri"
Graziano Fois //
"Il visconte non capì, il marchese non tradì"
Paolo Maninchedda //
Il notaio Francesco da Silva roga a Castelgenovese (odierno Castelsardo) e nel territorio di pert... more Il notaio Francesco da Silva roga a Castelgenovese (odierno Castelsardo) e nel territorio di pertinenza, l’Anglona, fra il 1321 ed il 1326. Attraverso l’edizione e l’analisi del cartulare (un complesso di 106 atti), Alessandro Soddu e Enrico Basso offrono un quadro nitido sulla società, l’economia, il popolamento e le istituzioni della Sardegna nord-occidentale del primo quarto del XIV secolo. Enrico Basso propone uno studio articolato della fonte sotto l’aspetto paleografico e diplomatistico, esaminando la vita e l’attività pubblica del Da Silva, nella duplice veste di notaio privato e di cancelliere di Brancaleone Doria. Alla signoria dei Doria a Castelgenovese e in Anglona è dedicato il saggio di Alessandro Soddu, che ricostruisce l’origine delle fortune della casata genovese in Sardegna e analizza quindi i caratteri del loro dominio locale, puntualizzandone gli aspetti sociali ed economici, sullo sfondo delle vicende mediterranee del Trecento.
L’opera esamina l’affermazione e lo sviluppo delle signorie territoriali in Sardegna tra XIII e X... more L’opera esamina l’affermazione e lo sviluppo delle signorie territoriali in Sardegna tra XIII e XIV secolo attraverso l’esempio dei Malaspina, casato originario della Lunigiana, del quale vengono ricostruite le vicende politico-istituzionali, familiari e patrimoniali e analizzati gli elementi strutturali della signoria, mettendo alla luce strategie e pratiche del potere, tra innovazione e continuità, sullo sfondo del rinnovato dinamismo economico-sociale che caratterizza l’isola durante il basso medioevo. L’incastellamento malaspiniano incide sull’assetto economico-sociale e su quello insediativo, creando i presupposti per una signoria pervasiva in quanto anche inclusiva delle élites locali, le cui istanze, come quelle delle stesse comunità rurali e urbane, trovano accoglienza negli statuti e nei privilegi signorili.
LA LIBERTÀ DI DECIDERE da Cento a Cento 1993-2024. Trent’anni di studi sugli statuti. Convegno in... more LA LIBERTÀ DI DECIDERE da Cento a Cento 1993-2024. Trent’anni di studi sugli statuti. Convegno internazionale, Cento (30 maggio-1° giugno 2024), Palazzo del Governatore, Sala F. Zarri Piazza Guercino, 39. De Statutis Society Società italiana per lo studio e le edizioni delle fonti normative https://site.unibo.it/destatutis/it
"Lapo Saltarelli. Da Cagliari al Paradiso Dantesco". Convegno online 2021 - Museo Archeologico N... more "Lapo Saltarelli. Da Cagliari al Paradiso Dantesco". Convegno online 2021 - Museo Archeologico Nazionale di Cagliari https://www.youtube.com/watch?v=YJ7gCp3GiDA
Salone del Libro di Torino, 10 maggio 2019: presentazione del volume "Signorie territoriali nella... more Salone del Libro di Torino, 10 maggio 2019: presentazione del volume "Signorie territoriali nella Sardegna medievale. I Malaspina (secc. XIII-XIV)", Roma, Carocci Editore, 2017.
Alessandro Soddu e Alberto Sciascia,
"La schiavitù femminile in Sardegna nel Medioevo"
Intervento... more Alessandro Soddu e Alberto Sciascia, "La schiavitù femminile in Sardegna nel Medioevo" Intervento nell'ambito della giornata di studi "Schiave e schiavi Riflessioni storiche e giuridiche" GIORNATA DI STUDIO MULTIDISCIPLINARE, Milano, 27 settembre 2018
S. Maria di Paulis rappresenta il secondo episodio della presenza cistercense in Sardegna, già at... more S. Maria di Paulis rappresenta il secondo episodio della presenza cistercense in Sardegna, già attestata dalla metà del XII secolo, sia dal punto di vista monumentale che con l’occupazione di alcune importanti sedi vescovili locali. È il titolare di una di queste, il vescovo di Sorres Pietro, a rendere noto nel 1205 che il re-giudice di Torres Comita aveva chiesto ai monaci di Clairvaux di edificare un conventus, donando loro il luogo di Paulis, dove sarebbe sorta materialmente l’abbazia dedicata alla Vergine, riccamente dotata di terre, servi e bestiame. Il sito è stato interessato, dal 1999 al 2008, da lavori di restauro e di indagine archeologica, che hanno riguardato lo spazio della navata centrale, il chiostro e l’edificio destinato ai conversi. Quanto emerso dagli scavi offre indicazioni sulle tecniche costruttive, sulle preesistenze (la chiesa sorse nello stesso luogo di un precedente edificio di epoca classica) e sull’organizzazione topografica di tutto il complesso, composto da diversi corpi di fabbrica che circondavano la chiesa su tutti i lati. Il dato più significativo e quello relativo alla sequenza del chiostro (l’area più indagata). Formato da un giardino di forma quadrata contornato da corridoio coperto sul quale si affacciavano diversi spazi di servizio e di rappresentanza, fu realizzato alla metà del XIV secolo lungo il lato nord della chiesa, non rispettando la canonica posizione meridionale degli altri edifici cistercensi. Un’anomalia interpretabile con il fatto che le alte temperature dell’isola, registrate soprattutto nei mesi estivi, costrinse i maestri murari a reinterpretare le consuetudini monastiche in senso più pragmatico. Le ricerche hanno chiarito in dettaglio le fasi di questo cantiere: dalla preparazione della spianata, alle diverse fosse per lo spegnimento della calce, allo spazio di preparazione dei blocchi in pietra. L’abbandono del complesso nel XV secolo con le connesse attività di demolizione della chiesa hanno risparmiato il chiostro nella sua parte inferiore, preservando in questo modo anche i resti del cantiere di costruzione.
L'université degli Studi de Sassari accueille les 11-13 mai 2017 les troisièmes et dernières renc... more L'université degli Studi de Sassari accueille les 11-13 mai 2017 les troisièmes et dernières rencontres scientifiques du programme de recherche pluriannuel de la Casa de Velázquez, consacré aux Entreprises rurales en Méditerranée occidentale [ERMO]. Comme pour les deux précédentes Journées, ERMO rassemblera les travaux de nombreux universitaires espagnols, français et italiens, avec le soutien de l'École des hautes études hispaniques et ibériques et de l'Ecole française de Rome.
Le thème en est l'entrepreneur rural, entre croissance et crise (couronne d'Aragon, couronne de Castille, Provence et Italie, XIIIe-XVIe siècles). Autour d'études de cas, de figures d'entrepreneur, seront rassemblées les réflexions qui ont été conduites depuis deux ans sur l'entreprise rurale, ses modes de financement, le travail et les compétences qu'elle abrite afin d'aboutir à une première synthèse des travaux. La démarche prosopographique et biographique constituera le fil rouge de ces Journées et inscrira définitivement l'enquête au plus près des sources. Une attention particulière sera accordée à l'articulation entre les pratiques entrepreneuriales et la conjoncture : quelle est la place des entrepreneurs dans la croissance des années 1300 ; dans les crises de la fin du Moyen Âge ? A partir de la reconstitution de morceaux de vie, il s’agira d'extraire l'entrepreneur de l'entreprise et d’interroger plus largement sa place dans la société rurale et entre campagnes et villes. Il conviendra, en particulier, de reconstituer les stratégies qu'il déploie dans les communautés, à partir de l'exercice de charges municipales, ou en suivant ses réseaux et ceux de ses proches, dans la seigneurie et sur ses marges, car l'assise politique de l'entrepreneur est une des formes de son action économique.
Los días 11-13 de mayo de 2017 la Universita degli Studi di Sassari acogerá la tercera y última reunión científica del programa de investigación plurianual de la Casa de Velázquez Entreprises rurales en Méditerranée occidentale [ERMO]. Como en las jornadas anteriores, el proyecto ERMO reunirá trabajos de universitarios españoles, franceses e italianos, con el apoyo de la École des hautes études hispaniques et ibériques y de la Ecole française de Rome.
El tema de esta reunión es el empresario rural, entre crecimiento y crisis (Corona de Aragón, Corona de Castilla, Provenza e Italia, siglos XIII-XVI). Partiendo de estudios de caso, de figuras de empresarios, pondremos en común las ideas que desde los inicios del proyecto han ido emergiendo en torno a la empresa rural, sus sistemas de financiación, el trabajo y las competencias que albergan las empresas, con el objetivo de construir una primera síntesis de los trabajos realizados. El método prosopográfico y biográfico será el hilo conductor de estas jornadas. Intentaremos llevar la encuesta lo más cerca posible de las fuentes. Prestaremos especial atención a la articulación entre las prácticas de los emprendedores y la coyuntura: ¿cuál es el lugar de los emprendedores en el crecimiento de los años 1300? ¿y en la crisis de finales de la Edad Media? Reconstruyendo retazos de vidas, trataremos de sacar el emprendedor de la empresa para preguntarnos sobre el lugar que ocupa en la sociedad rural y entre la ciudad y el campo. De manera especial, convendrá reconstituir las estrategias que el emprendedor despliega en las comunidades a partir del ejercicio de cargos municipales, sirviéndose de sus redes y las de sus próximos, en el señorío o en sus márgenes, ya que la base política del empresario es una de las formas de su acción económica.
A distanza di più di trent’anni dall’ultimo Congresso svoltosi in Sardegna (il XIV, del 1990), gl... more A distanza di più di trent’anni dall’ultimo Congresso svoltosi in Sardegna (il XIV, del 1990), gli Atenei di Cagliari (Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali) e Sassari (Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione) e il CNR Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea organizzano, dal 4 all'8 ottobre 2024, il XXI Congresso di Storia della Corona d'Aragona dal titolo «Monarchia e Regni. Processi di integrazione nella Corona d’Aragona (secoli XIII-XVIII)» che propone una riflessione storiografica sull’intensità, la complessità e gli esiti politici, sociali e culturali dell’integrazione tra Monarchia e Regni. La proposta delle istituzioni sarde intende, inoltre, ricordare e valorizzare il VII centenario dall’istituzione del Regno catalano-aragonese di Sardegna.
In collaborazione con Limes, rivista italiana di geopolitica Da Cadice alla Siria, dall'Inghilter... more In collaborazione con Limes, rivista italiana di geopolitica Da Cadice alla Siria, dall'Inghilterra al Marocco, passando per Corsica e Sardegna, ben piantata tra Costantinopoli e il mar Nero, fra XI e XV secolo Genova controllava, direttamente o indirettamente, vasti territori, allargandosi alle estreme periferie di quello ch'era, allora, li mondo conosciuto. Forse, nemmeno oggi gli stessi genovesi riescono a rendersi pienamente conto di ciò che è stata la loro città in quel tempo, quando la sua influenza s'irradiava «in diversas mundi partes»: nel commercio, nella finanza, nella forza militare, nella lingua, negli usi e costumi. Gli insediamenti genovesi, collocati in posti strategici attraverso forti, monumenti e città, avevano una precisa valenza geopolitica, unendo aree distanti fra loro sotto un'unica bandiera, nonostante la varietà di poteri deputata alla loro amministrazione. Le navi che partivano da Genova raggiungevano la Terrasanta, l'Egitto, l'Inghilterra, le Fiandre, la penisola iberica. Sul lato opposto delle mappe, i mercanti genovesi si spingevano fino in Cina. Molti siti, a partire da quelli della Crimea, territorio oggi in guerra, appartengono a quello che si può definire l'impero di Genova. Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura organizza il convegno inaugurando così, d'intesa con il Comune di Genova, il programma di Ianua. Genova nel Medioevo.
Mercati, istituzioni e politiche nel tardo medioevo (secoli XIV-XV) Convegno di studi Sassari 28-... more Mercati, istituzioni e politiche nel tardo medioevo (secoli XIV-XV) Convegno di studi Sassari 28-30 giugno 2023 Aula Magna Dipartimento di Storia, Scienze dell'Uomo e della Formazione Via M. Zanfarino 62 Finanziato con il contributo di Progetto LOC-GLOB The local connectivity in an age of global intensification: infrastructural networks, production and trading areas in late-medieval Italy (1280-1500), PRIN 2017 (coord. Riccardo Rao, Università di Bergamo). Progetto IRMES Impresa rurale e mercati nella Sardegna tardomedievale (secc. XIV-XV), Fondazione di Sardegna, Bando 2017 (coord. Alessandro Soddu, Università di Sassari).
"Il traffico delle lingue: idiomi a contatto in età preunitaria" (Cagliari, 23-24 marzo 2023). Co... more "Il traffico delle lingue: idiomi a contatto in età preunitaria" (Cagliari, 23-24 marzo 2023). Convegno conclusivo del progetto di ricerca biennale «Trafficking between languages»: idioms in contact in pre-unitary Sardinia finanziato nell’ambito della convenzione tra la Fondazione di Sardegna e gli Atenei sardi.
Il laboratorio prevede quattro sessioni di carattere seminariale. Sono ammessi a partecipare giov... more Il laboratorio prevede quattro sessioni di carattere seminariale. Sono ammessi a partecipare giovani studiosi (laureati e non) italiani e stranieri. I candidati dovranno presentare: • una domanda in carta libera con indicazione delle generalità e degli studi seguiti; • un breve curriculum dell'attività scientifica svolta, con indicazione delle ricerche in corso. Potrà essere allegata copia di lavori editi o inediti e ogni altro materiale che si ritenga opportuno. Le domande, corredate dell'indicazione di indirizzo per la corrispondenza, recapito di posta elettronica e telefonico, dovranno pervenire entro venerdì 7 giugno 2019 all'indi-rizzo info@centrostudimontalcino.it. Per ulteriori informazioni: 3402763019. Il Laboratorio si svolgerà in Montalcino ed avrà carattere residenziale. I borsisti sono tenuti a partecipare a tutte le sessioni, da quella di venerdì pomeriggio a quella di domenica mattina incluse. il lavoro della terra, le forme del dominio e del prelievo Contadini e Signori montalcino 30 agosto-1° settembre 2019 Il Centro bandisce un concorso per OTTO BORSE DI STUDIO Comune di Montalcino www.centrostudimontalcino.it La partecipazione alle sedute del Laboratorio è LIBERA E APERTA A TUTTI
9 maggio 2024: presentazione del volume "Carta de Logu d’Arborea", a cura di G. Murgia, traduzion... more 9 maggio 2024: presentazione del volume "Carta de Logu d’Arborea", a cura di G. Murgia, traduzione di M. Virdis, Iisso, Nuoro 2022.
10 maggio 2024: presentazione dei volumi
"Il tempo dei Vandali e dei Bizantini", a cura di S. Cisci, R. Martorelli, G. Serreli, Iisso, Nuoro 2022.
"Il tempo dei Giudicati", a cura di S. Cisci, R. Martorelli, G. Serreli, Iisso, Nuoro 2023.
Alessandro Soddu, Giovanni Serreli, SERIE CRONOLOGICA SEMPLIFICATA DEI GIUDICI, in Il tempo dei G... more Alessandro Soddu, Giovanni Serreli, SERIE CRONOLOGICA SEMPLIFICATA DEI GIUDICI, in Il tempo dei Giudicati, a cura di S. Cisci, R. Martorelli, G. Serreli, Iisso, Nuoro, 2023, p. 17
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Papers by Alessandro Soddu
Filippo Mameli was born around 1280 in Tramatza, a village near Oristano. Its family had a formidable social and political rise, from the ranks of servitude to the top of the hierarchies of the Giudicato of Arborea and the ecclesiastical ones. In forty years, Mameli became a decretorum doctor, then a deacon and canon of Arborea and Sulcis; he then assumed the role of auditor and chaplain of the papal legate Gentile da Montefiore from 1308 to 1311, earning the titles of provost and archdeacon in some churches of the Kingdom of Hungary; finally, back in Sardinia, he is rector of the churches of Santa Chiara and Santa Lucia of Villa di Chiesa and Solanas. The data collected allow us to frame Mameli in a broad context that ranges from a local dimension, linked to the Sardinian Church and the Giudicato of Arborea, to an international one connected to the Apostolic See. A dual plan that can be investigated almost exclusively in its political and economic-patrimonial aspects, while those of a cultural nature remain in the shadows, which also constitute the basis of Mameli’s career, to whom in the past the drafting of the first version of the Carta de Logu of Arborea. If this appears unsustainable on a purely chronological level, it is plausible that the Sardinian jurist has at least started the process of statutory collection of Arborean customs.
St. Leonard of Bosove Hospital is the oldest charitable institution attested in Sardinia during the late Middle Ages, founded under the authority of Judge Barisone II of Torres (1153-1191). Its wealth of documentation, including unpublished ones, positions it among the most extensively documented and studied cases. This essay aims to elucidate the timeline and methods of its establishment and endowment in the 12th century. It also delves into the institutional and organizational transformations experienced by the hospital and the management of its substantial land holdings in the subsequent centuries.
L’ospedale di San Leonardo di Bosove è la più antica struttura di carattere assistenziale attestata in Sardegna nel basso medioevo, grazie alla volontà del giudice di Torres Barisone II (1153-1191). La ricchezza della documentazione (in parte ancora inedita) lo rende tra i casi meglio conosciuti e studiati. In questo saggio si intendono precisare tempi e modalità della fondazione e dotazione nel XII secolo, osservando anche le trasformazioni istituzionali ed organizzative dell’ospedale e la gestione dei cospicui patrimoni fondiari durante i secoli successivi.
https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/issue/view/266
Pandemos, n. 2, a cura di Guglielmo Sanna
ISBN: 978-88-3312-112-3. e-ISBN: 978-88-3312-108-6
Il castello di Goceano, pp. 106-111
La pace del 1388, pp. 128-130
Società e istituzioni, pp. 220-223
Gli Statuti di Sassari, pp. 250-251
Il Condaghe di San Pietro di Silki, pp. 259-260
Gonnario di Torres, pp. 343-344
La signoria rurale nell’Italia del tardo medioevo. 5. Censimento e quadri regionali, a cura di Federico Del Tredici, Roma, Universitalia, 2021
ISBN 978-88-3293-579-0
DOWNLOAD https://www.deputazionestoriapatriasardegna.it/281/pubblicazioni-rivista
vol. LVI (2021)
https://www.treccani.it/enciclopedia/torbeno_%28Dizionario-Biografico%29/
ISBN 9788812000326
https://www.treccani.it/enciclopedia/michele-zanche_%28Dizionario-Biografico%29/
ISBN 9788812000326
ISBN 978-88-5509-200-5
ISBN 978-88-491-5685-0
https://books.openedition.org/efr/11037?lang=it
Filippo Mameli was born around 1280 in Tramatza, a village near Oristano. Its family had a formidable social and political rise, from the ranks of servitude to the top of the hierarchies of the Giudicato of Arborea and the ecclesiastical ones. In forty years, Mameli became a decretorum doctor, then a deacon and canon of Arborea and Sulcis; he then assumed the role of auditor and chaplain of the papal legate Gentile da Montefiore from 1308 to 1311, earning the titles of provost and archdeacon in some churches of the Kingdom of Hungary; finally, back in Sardinia, he is rector of the churches of Santa Chiara and Santa Lucia of Villa di Chiesa and Solanas. The data collected allow us to frame Mameli in a broad context that ranges from a local dimension, linked to the Sardinian Church and the Giudicato of Arborea, to an international one connected to the Apostolic See. A dual plan that can be investigated almost exclusively in its political and economic-patrimonial aspects, while those of a cultural nature remain in the shadows, which also constitute the basis of Mameli’s career, to whom in the past the drafting of the first version of the Carta de Logu of Arborea. If this appears unsustainable on a purely chronological level, it is plausible that the Sardinian jurist has at least started the process of statutory collection of Arborean customs.
St. Leonard of Bosove Hospital is the oldest charitable institution attested in Sardinia during the late Middle Ages, founded under the authority of Judge Barisone II of Torres (1153-1191). Its wealth of documentation, including unpublished ones, positions it among the most extensively documented and studied cases. This essay aims to elucidate the timeline and methods of its establishment and endowment in the 12th century. It also delves into the institutional and organizational transformations experienced by the hospital and the management of its substantial land holdings in the subsequent centuries.
L’ospedale di San Leonardo di Bosove è la più antica struttura di carattere assistenziale attestata in Sardegna nel basso medioevo, grazie alla volontà del giudice di Torres Barisone II (1153-1191). La ricchezza della documentazione (in parte ancora inedita) lo rende tra i casi meglio conosciuti e studiati. In questo saggio si intendono precisare tempi e modalità della fondazione e dotazione nel XII secolo, osservando anche le trasformazioni istituzionali ed organizzative dell’ospedale e la gestione dei cospicui patrimoni fondiari durante i secoli successivi.
https://ojs.unica.it/index.php/pandemos/issue/view/266
Pandemos, n. 2, a cura di Guglielmo Sanna
ISBN: 978-88-3312-112-3. e-ISBN: 978-88-3312-108-6
Il castello di Goceano, pp. 106-111
La pace del 1388, pp. 128-130
Società e istituzioni, pp. 220-223
Gli Statuti di Sassari, pp. 250-251
Il Condaghe di San Pietro di Silki, pp. 259-260
Gonnario di Torres, pp. 343-344
La signoria rurale nell’Italia del tardo medioevo. 5. Censimento e quadri regionali, a cura di Federico Del Tredici, Roma, Universitalia, 2021
ISBN 978-88-3293-579-0
DOWNLOAD https://www.deputazionestoriapatriasardegna.it/281/pubblicazioni-rivista
vol. LVI (2021)
https://www.treccani.it/enciclopedia/torbeno_%28Dizionario-Biografico%29/
ISBN 9788812000326
https://www.treccani.it/enciclopedia/michele-zanche_%28Dizionario-Biografico%29/
ISBN 9788812000326
ISBN 978-88-5509-200-5
ISBN 978-88-491-5685-0
https://books.openedition.org/efr/11037?lang=it
Figura emblematica della storia sarda dei secoli centrali del medioevo, Gonnario può essere considerato un ponte ideale tra la tradizione e i fermenti politico-istituzionali ed economico-sociali che proiettarono l’intera isola verso nuovi scenari, tra Pisa e Genova, Papato e Impero. Il giudice turritano giocò infatti un ruolo di primo attore nello scacchiere della Sardegna giudicale, partecipando contemporaneamente ai movimenti della grande storia, facendosi interprete della sensibilità e delle inquietudini del XII secolo al pari di altri principi e sovrani europei. Com’è noto, Gonnario, già pellegrino in Terrasanta, all’età di quarant’anni abbandonò il potere per abbracciare la vita monastica a Clairvaux. Una vita straordinaria la sua, che porterà il sovrano di Torres ad essere annoverato, durante la piena età moderna, nella schiera dei beati dell’Ordine di san Bernardo.
Dopo un lungo oblio, a distanza di seicento anni, quella battaglia è divenuta un simbolo della libertà cercata e perduta dai sardi. Ma fu davvero uno scontro decisivo? Come avvenne? Chi furono i suoi protagonisti? Furono all’altezza dei ruoli e del momento? E ancora, quale contesto ideologico e politico fa da sfondo a sa Battalla? Cosa portò la nazione sarda a riconoscersi e ad essere riconosciuta come tale, anche attraverso l’Albero verde su sfondo bianco della sua bandiera? Cosa invece la rese debole nel momento dello scontro? Fu veramente l’“exterminio” celebrato dai catalano-aragonesi a far entrare in crisi le strutture del regno di Arborea, l’istituzione guida della republicha sardischa? E quale fu l’eco di quell’avvenimento ancor oggi oscuro a molti?
I cinque saggi raccolti nel libro, partendo da questioni e punti di vista diversi, approcciano in modo rigoroso e innovativo tutti questi temi e con essi uno degli eventi simbolo della storia sarda.
INDICE
"Prefazione"
Alberto Urpi //
"La battaglia per la storia: occidroxu(s), libertas, republicha"
Franciscu Sedda //
"Alle radici de sa Battalla: l’emersione della sardica natio come concetto e come soggettività (1353-1359)"
Franciscu Sedda //
"“Muoia il giudici crudele!”. Conflitti politici nell’Arborea di fine Trecento"
Alessandro Soddu //
"Eserciti e armi alla battaglia di Sanluri"
Graziano Fois //
"Il visconte non capì, il marchese non tradì"
Paolo Maninchedda //
Gli autori //
Ringraziamenti
studio articolato della fonte sotto l’aspetto paleografico e
diplomatistico, esaminando la vita e l’attività pubblica del Da Silva, nella duplice veste di notaio privato e di cancelliere di Brancaleone Doria. Alla signoria dei Doria a Castelgenovese e in Anglona è dedicato il saggio di Alessandro Soddu, che ricostruisce l’origine delle fortune della casata genovese in Sardegna e analizza quindi i caratteri del loro dominio locale, puntualizzandone gli aspetti sociali ed economici, sullo sfondo delle vicende mediterranee del Trecento.
De Statutis Society Società italiana per lo studio e le edizioni delle fonti normative https://site.unibo.it/destatutis/it
https://www.youtube.com/watch?v=YJ7gCp3GiDA
"La schiavitù femminile in Sardegna nel Medioevo"
Intervento nell'ambito della giornata di studi "Schiave e schiavi Riflessioni storiche e giuridiche" GIORNATA DI STUDIO MULTIDISCIPLINARE, Milano, 27 settembre 2018
Il sito è stato interessato, dal 1999 al 2008, da lavori di restauro e di indagine archeologica, che hanno riguardato lo spazio della navata centrale, il chiostro e l’edificio destinato ai conversi.
Quanto emerso dagli scavi offre indicazioni sulle tecniche costruttive, sulle preesistenze (la chiesa sorse nello stesso luogo di un precedente edificio di epoca classica) e sull’organizzazione topografica di tutto il complesso, composto da diversi corpi di fabbrica che circondavano la chiesa su tutti i lati. Il dato più significativo e quello relativo alla sequenza del chiostro (l’area più indagata). Formato da un giardino di forma quadrata contornato da corridoio coperto sul quale si affacciavano diversi spazi di servizio e di rappresentanza, fu realizzato alla metà del XIV secolo lungo il lato nord della chiesa, non rispettando la canonica posizione meridionale degli altri edifici cistercensi. Un’anomalia interpretabile con il fatto che le alte temperature dell’isola, registrate soprattutto nei mesi estivi, costrinse i maestri murari a reinterpretare le consuetudini monastiche in senso più pragmatico. Le ricerche hanno chiarito in dettaglio le fasi di questo cantiere: dalla preparazione della spianata, alle diverse fosse per lo spegnimento della calce, allo spazio di preparazione dei blocchi in pietra. L’abbandono del complesso nel XV secolo con le connesse attività di demolizione della chiesa hanno risparmiato il chiostro nella sua parte inferiore, preservando in questo modo anche i resti del cantiere di costruzione.
Le thème en est l'entrepreneur rural, entre croissance et crise (couronne d'Aragon, couronne de Castille, Provence et Italie, XIIIe-XVIe siècles). Autour d'études de cas, de figures d'entrepreneur, seront rassemblées les réflexions qui ont été conduites depuis deux ans sur l'entreprise rurale, ses modes de financement, le travail et les compétences qu'elle abrite afin d'aboutir à une première synthèse des travaux. La démarche prosopographique et biographique constituera le fil rouge de ces Journées et inscrira définitivement l'enquête au plus près des sources. Une attention particulière sera accordée à l'articulation entre les pratiques entrepreneuriales et la conjoncture : quelle est la place des entrepreneurs dans la croissance des années 1300 ; dans les crises de la fin du Moyen Âge ? A partir de la reconstitution de morceaux de vie, il s’agira d'extraire l'entrepreneur de l'entreprise et d’interroger plus largement sa place dans la société rurale et entre campagnes et villes. Il conviendra, en particulier, de reconstituer les stratégies qu'il déploie dans les communautés, à partir de l'exercice de charges municipales, ou en suivant ses réseaux et ceux de ses proches, dans la seigneurie et sur ses marges, car l'assise politique de l'entrepreneur est une des formes de son action économique.
Los días 11-13 de mayo de 2017 la Universita degli Studi di Sassari acogerá la tercera y última reunión científica del programa de investigación plurianual de la Casa de Velázquez Entreprises rurales en Méditerranée occidentale [ERMO]. Como en las jornadas anteriores, el proyecto ERMO reunirá trabajos de universitarios españoles, franceses e italianos, con el apoyo de la École des hautes études hispaniques et ibériques y de la Ecole française de Rome.
El tema de esta reunión es el empresario rural, entre crecimiento y crisis (Corona de Aragón, Corona de Castilla, Provenza e Italia, siglos XIII-XVI). Partiendo de estudios de caso, de figuras de empresarios, pondremos en común las ideas que desde los inicios del proyecto han ido emergiendo en torno a la empresa rural, sus sistemas de financiación, el trabajo y las competencias que albergan las empresas, con el objetivo de construir una primera síntesis de los trabajos realizados. El método prosopográfico y biográfico será el hilo conductor de estas jornadas. Intentaremos llevar la encuesta lo más cerca posible de las fuentes. Prestaremos especial atención a la articulación entre las prácticas de los emprendedores y la coyuntura: ¿cuál es el lugar de los emprendedores en el crecimiento de los años 1300? ¿y en la crisis de finales de la Edad Media? Reconstruyendo retazos de vidas, trataremos de sacar el emprendedor de la empresa para preguntarnos sobre el lugar que ocupa en la sociedad rural y entre la ciudad y el campo. De manera especial, convendrá reconstituir las estrategias que el emprendedor despliega en las comunidades a partir del ejercicio de cargos municipales, sirviéndose de sus redes y las de sus próximos, en el señorío o en sus márgenes, ya que la base política del empresario es una de las formas de su acción económica.
10 maggio 2024: presentazione dei volumi
"Il tempo dei Vandali e dei Bizantini", a cura di S. Cisci, R. Martorelli, G. Serreli, Iisso, Nuoro 2022.
"Il tempo dei Giudicati", a cura di S. Cisci, R. Martorelli, G. Serreli, Iisso, Nuoro 2023.
Puntata andata in onda il 14 luglio 2022, Radio RAI Sardegna / Radio1