Papers by Vittorio Formentin
Reti Medievali Rivista, 2024
Qui è pubblicata l'intera sentenza pronunciata dai giudici del Procurator di Venezia il 13 luglio... more Qui è pubblicata l'intera sentenza pronunciata dai giudici del Procurator di Venezia il 13 luglio 1366, che condanna i Procuratori di S. Marco, esecutori testamentari di Marco Bragadin (morto a Candia nel 1360) a pagare a sua moglie Fantina, primogenita di Marco Polo, 80 lire di grossi (800 ducati). In aggiunta al famoso inventario dei beni mobili di Marco Polo, qui nuovamente commentato (con qualche nota complementare rispetto al saggio uscito in «Lingua e Stile», LVIII, 2023), in questo articolo si studiano e si commentano le parti latine e gli altri inserti volgari della sentenza, tra cui il celebre appunto di Marco Bragadin che data la morte del Viaggiatore all'8 gennaio 1324 (1323 m.v.). Un paragrafo illustra, inoltre, la «commissarìa» del Bragadin, interessante figura di mercante veneziano del sec. XIV, che permette di ricostruire le sue attività commerciali a Candia verso la metà del secolo.
Testo della conferenza tenuta all'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 16 dicembre 2023... more Testo della conferenza tenuta all'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 16 dicembre 2023, con uno studio della sentenza pronunciata dalla curia del Procurator del 13 luglio 1366 a favore di Fantina Polo vedova di Marco Bragadin e contro i Procuratori di San Marco «de citra canale», esecutori testamentari del marito defunto, in lite per la rivendicazione, da parte della donna, di un terzo dei beni mobili lasciati dal padre Marco Polo, alla sua morte, nella casa di S. Giovanni Grisostomo, e usurpati dal marito. Dopo una prima parte in cui si propone una lettura del famoso inventario dei beni del Viaggiatore, trascritto nella sentenza, in rapporto al testo del «Milione», il saggio si concentra sulla figura di Fantina, ricostruendo la sua strenua lotta giudiziaria per veder riconosciuti i propri diritti di erede e legataria di Marco Polo.
This essay publishes the inventory of the movable property – precious fabrics, jewellery, stock g... more This essay publishes the inventory of the movable property – precious fabrics, jewellery, stock goods etc. – found in Marco Polo’s house at the time of his death (8 or 9 January 1324) and bequeathed to his three daughters, Fantina, Bellela and Moreta. The inventory was drawn up in the vernacular by the husband of the eldest daughter Fantina, Marco Bragadin, who later misappropriated the third part due to his wife. Therefore, after her husband’s death, Fantina sued Marco’s executors, the powerful Procurators of St. Mark’s, and won the case, forcing them to settle her third of the inheritance. This results from a decision issued on 13 July 1366, in which the notary-registrar produced an extremely faithful transcription of the inventory drawn up by Bragadin in 1324.
L'autore presenta un'inedita descrizione di confini in volgare romanesco databile al terzo quarto... more L'autore presenta un'inedita descrizione di confini in volgare romanesco databile al terzo quarto del secolo XV e ne trae spunto per affrontare il problema della palatalizzazione della L preconsonantica in romanesco antico: sulla base di un esame del corpus dei testi romaneschi dei secoli XIV e XV si propone di riconoscere nella cosiddetta iotizzazione di L preconsonantica un fenomeno non anteriore alla seconda metà del Quattrocento. (Si avverte che il testo dell'articolo è stato consegnato per la stampa nel settembre 2020).
Si avverte che in quel che segue n. sta per numero della lettera privata, nr. per numero del disp... more Si avverte che in quel che segue n. sta per numero della lettera privata, nr. per numero del dispaccio.
Un panorama variegato e complesso: sui quantificatori complessi del tipo due tre Cecilia Poletto ... more Un panorama variegato e complesso: sui quantificatori complessi del tipo due tre Cecilia Poletto Che farsene dei dialetti nel terzo millennio? Riflessioni sui processi di italianizzazione Francesco Avolio Il dialetto è morto. Viva il dialetto
LINGUA NOSTRA intende promuovere l'interesse per la lingua italiana e lo studio dei problemi di e... more LINGUA NOSTRA intende promuovere l'interesse per la lingua italiana e lo studio dei problemi di essa, mirando a conciliare due esigenze ugualmente importanti: la consapevolezza di una antica tradizione e la rispondenza alle necessità moderne. La rivista, fondata nel 1939 da Bruno Migliorini e Giacomo Devoto, quindi diretta da Gianfranco Folena e da Ghino Ghinassi, è ora diretta da Andrea Dardi e Massimo Fanfani. Si articola in varie parti: storico-filologica: storia della lingua; grammatica storica; etimologia, lessicologia e semantica storica; retorica e stilistica; metrica; storia della questione della lingua e del pensiero linguistico; storia della grammatica e della lessicografia; onomastica; testi e documenti; descrittiva: grammatica e lessicologia dell'italiano d'oggi; neologismi, forestierismi e dialettalismi contemporanei; lingue speciali e terminologie tecniche; livelli sociali di lingua; varietà regionali; l'italiano all'estero; testimonianze linguistiche di letterati e di scienziati; didattica: discussioni sulla norma linguistica e sull'insegnamento della lingua; uso delle comunicazioni di massa; esperienze di insegnanti; insegnamento della lingua agli adulti; insegnamento dell'italiano all'estero; problemi di linguistica contrastiva e di traduzione.
L’articolo studia un particolare tipo di eccezioni alla legge Tobler-Mussafia negli antichi volga... more L’articolo studia un particolare tipo di eccezioni alla legge Tobler-Mussafia negli antichi volgari italiani, quei casi cioè in cui si ha proclisi e non enclisi all’inizio di una frase coordinata alla precedente mediante la congiunzione «e». Si rileva prima di tutto che la proclisi in tali condizioni è assente nei testi meridionali, modestamente attestata nei testi toscani, relativamente più frequente infine nei testi settentrionali. Per quanto riguarda la genesi dell’anteposizione del clitico al verbo dopo «e», si individuano due fattori significativi : nel caso di un singolo clitico, la pertinenza di un contesto parallelistico («in fretta lo diroçça e lo gastiga») ; nel caso di una sequenza di due clitici, la transcategorizzazione prosodica (da atono a tonico) del primo clitico.
The author analyses a number of multiple verbal forms that characterise many ancient and modern I... more The author analyses a number of multiple verbal forms that characterise many ancient and modern Italian dialects in terms of an original opposition between clitic and tonic forms, an opposition which seems to be reflected in the relative position preference found in medieval texts.
The paper comments on slang words and expressions that recur in
the Cronica of the so-called Anon... more The paper comments on slang words and expressions that recur in
the Cronica of the so-called Anonimo romano, one of the greatest Italian writers of the fourteenth century, who chose the dialect of Rome to compose his work. This material is then studied from a stylistic point of view and interpreted as a manifestation of the two dominant stylistic features of the Cronica: verbal condensation and rhythm.
www.accademiagalileiana.it VITTORIO FORMENTIN, s.e. Due testamenti padovani in volgare di metà Tr... more www.accademiagalileiana.it VITTORIO FORMENTIN, s.e. Due testamenti padovani in volgare di metà Trecento * (Memoria presentata nell'adunanza del 16 marzo 2019)
The article publishes a private text (1386) that contains the last wishes written in the vernacul... more The article publishes a private text (1386) that contains the last wishes written in the vernacular by an important member of the Paduan nobility at the time of the Carrarese lordship. The text then served as a model for the notary who drew up the real will in the universal language of law, namely Latin. The vernacular document presents many aspects of interest to historians of language, palaeographers, historians of law and historians of the Italian Middle Ages. The author seeks to highlight its multifaceted nature, making it an exemplary case of interdisciplinary study.
Il saggio presenta alcune riflessioni di carattere metodologico sulla questione proposta nel tito... more Il saggio presenta alcune riflessioni di carattere metodologico sulla questione proposta nel titolo, collegandole e riconducendole ad alcuni casi concreti recentemente affrontati dall'autore. Nel saggio si pubblicano due tracce angiolieresche d'area veneta (trevigiana) e un'inedita preghiera-scongiuro duecentesca di aspetto linguistico meridionale; si torna inoltre a discutere dei «Proverbia quae dicuntur super natura feminarum», della canzone ravennate «Quando eu stava» e delle caratteristiche del romagnolo antico sulla base di testi di carattere pratico di provenienza archivistica.
The author reviews Armando Petrucci’s book Letteratura italiana: una storia attraverso la scrittu... more The author reviews Armando Petrucci’s book Letteratura italiana: una storia attraverso la scrittura (Roma, Carocci, 2017, pp. 728), which collects twenty essays written by the great paleographer and historian of writing from 1965 to 2001, and illustrates his fundamental contribution to Italian studies, with particular reference to the mediaeval period.
Vittorio Formentin prime note sul livio dell'anonimo romano * La mirabile Cronica scritta in dial... more Vittorio Formentin prime note sul livio dell'anonimo romano * La mirabile Cronica scritta in dialetto romanesco da un contemporaneo di Petrarca e di Boccaccio da non molto tempo è stata giustamente integrata nel canone dei capolavori della nostra letteratura medievale, da quando cioè nel 1979 Giuseppe Porta ne ha procurato una meritoria edizione critica, seguita due anni dopo da un'editio minor intesa a facilitarne la diffusione presso un pubblico più vasto. Dal corpo della Cronica -che secondo il progetto compositivo espresso dall'Anonimo nel Prologo avrebbe dovuto contare ventotto capitoli, di cui solo diciannove sono giunti, in parte lacunosi, fino a noi -fu ben presto staccata la seconda parte riguardante le straordinarie vicende di Cola di Rienzo, tramandata autonomamente in manoscritti e stampe, a cominciare dalle due edizioni braccianesi del 1624 e del 1631, col titolo di Vita di Cola di Rienzo, in cui si raccontano il tentativo di regime antimagnatizio del tribuno (1347), il suo fallimento, il ritiro sul massiccio della Maiella e poi il viaggio a Praga alla corte di Carlo IV di Lussemburgo, re di Boemia, la decisione sorprendente di consegnarsi al papa e di affrontare il processo per eresia, la prigionia, la liberazione, la partecipazione alla campagna italiana del cardinale Egidio Albornoz, il ritorno a Roma in veste di senatore (1354), la lotta con i Colonna, la ribellione dei Romani, la tragica morte. L'editio princeps del testo integrale, non limitata ai quattro capitoli della Vita, si deve al grande Muratori che lo pubblicò nel terzo tomo delle Antiquitates Italicae Medii Aevi (1740), con il titolo Historiae Romanae Fragmenta, accompagnato da una traduzione latina a fronte di Pietro Ercole Gherardi. 1 ( * ) Tutte le citazioni dall'antica cronaca romanesca sono tratte, salvo diverso avviso, da Anonimo romano, Cronica, edizione critica a cura di G. Porta, Milano, Adelphi, 1979 (= Cron.); con ed. min. s'intende l'editio minor curata da Porta per lo stesso editore nel 1981. Ringrazio Lucia Bertolini per le sue osservazioni.
«Lingua e Stile», 2018
The author publishes a letter written by the Roman merchant Iacobello dei Cosciari and addressed ... more The author publishes a letter written by the Roman merchant Iacobello dei Cosciari and addressed in Genua to the captain of a Ligurian ship carrying a cargo of grain that could not be unloaded in the port of Rome owing to a setback. This text, together with other related letters published here, gives an idea of the workings of the merchants’ postal system of the late Middle Ages, ensuring the rapid diffusion of news of commercial interest. From a linguistic and philological perspective, Iacobello’s letter is a very rare, indeed unique, example of direct merchant writing from 14th century Rome.
«Lingua e Stile», 2018
The author seeks to trace the Old Abruzzese and Old Romanesco word «peta» back to a Longobard bas... more The author seeks to trace the Old Abruzzese and Old Romanesco word «peta» back to a Longobard base BAIDA/PAITA, which survives in the Rhaeto-romance
«peda» ‘Zeit, Weile’, a word he encountered by chance in an Engadinian translation from 1560. The related «etymological experience» confirms the teaching of L. Spitzer and G. Contini, according to which good etymologies are not looked for, but found.
«Lingua e Stile», 2017
Continuo, con una casualità che dipende dagli sviluppi imprevedibili della ricerca d'archivio, a ... more Continuo, con una casualità che dipende dagli sviluppi imprevedibili della ricerca d'archivio, a proporre note di commento alla cosiddetta tenzone tridialettale del codice Colombino di Nicolò de' Rossi. Queste nuove osservazioni condividono con le precedenti la caratteristica di es-Vittorio Formentin Tarvisinus, 14 lingua e stile, lii, giugno 2017 Abbreviazioni impiegate: Brugnolo, Per il testo = F. Brugnolo, Per il testo della tenzone veneta del Canzoniere colombino di Nicolò de' Rossi (1983), in Meandri. Studi sulla lirica veneta e italiana settentrionale del Due-Trecento, Roma-Padova, Antenore, 2010, pp. 351-362; Brugnolo, Appunti = F. Brugnolo, La tenzone tridialettale del Canzoniere colombino di Nicolò de' Rossi. Appunti di lettura (1986), rist. con una Postilla 2009 e una Postilla 2010 in Id., Meandri cit., pp. 362-421; Brugnolo, Un sonetto = F. Brugnolo, Un sonetto in cerca d'autore, in Il nome dell'autore. Studi per Giuseppe Tavani, a c. di L. e C. Rossi, Roma, Viella, 2015, pp. 29-48; Corti = M. Corti, Una tenzone poetica del sec. XIV in veneziano, padovano e trevisano, in Dante e la cultura veneta. Atti del Convegno di Studi organizzato dalla Fondazione «Giorgio Cini» (Venezia-Padova-Verona, 30 marzo-5 aprile 1966), a c. di V. Branca e G. Padoan, Firenze, Olschki, 1966, pp. 129-142 (anche in «Lettere italiane», XVIII, 1966, pp. 138-151); Formentin, Noterelle = V. Formentin, Noterelle sulla tenzone tridialettale del codice Colombino di Nicolò de' Rossi, in «Filologia italiana», 6, 2009, pp. 51-73; Formentin, Altre noterelle = V. Formentin, Altre noterelle sulla tenzone tridialettale del codice Colombino di Nicolò de' Rossi, in «Una brigata di voci». Studi offerti a Ivano Paccagnella per i suoi sessantacinque anni, a c. di C. Schiavon e A. Cecchinato, Padova, Cleup, 2012, pp. 149-156; GLE = P. Sella, Glossario latino emiliano, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1937; Lazzerini = L. Lazzerini, La figurina del Paduanus nella tenzone tridialettale del canzoniere Colombino e la formazione del linguaggio teatrale in area veneta, in Ead., Silva portentosa. Enigmi, intertestualità sommerse, significati occulti nella letteratura romanza dalle origini al Cinquecento, Modena, Mucchi, 2010, pp. 559-604, «versione aggiornata» del saggio pubblicato con lo stesso titolo in La cultura volgare padovana nell'età del Petrarca. Atti del Convegno (Monselice-Padova, 7-8 maggio 2004), a c. di F. Brugnolo e Z.L. Verlato, Padova, Il Poligrafo, 2006, pp. 49-84; LEI = M. Pfister (e poi M. Pfister e W. Schweickard), Lessico etimologico italiano, Wiesbaden, Reichert, 1979-.
A proposito di G. Folena, «Lingua nostra» (Roma, Carocci, 2015), volume che raccoglie i saggi pub... more A proposito di G. Folena, «Lingua nostra» (Roma, Carocci, 2015), volume che raccoglie i saggi pubblicati dal grande studioso nella rivista da lui diretta per lungo tempo. Nell'anteprima si presenta integralmente la «Postilla» che contiene alcune osservazioni sul testo della Lauda escorialense, già oggetto di un importante articolo di Folena.
The paper deals with the doubling of the final "n" at the word or morpheme boundary in cases such... more The paper deals with the doubling of the final "n" at the word or morpheme boundary in cases such as Lombard "nonn-amò" [not yet] and "innanz" [forward].
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Papers by Vittorio Formentin
the Cronica of the so-called Anonimo romano, one of the greatest Italian writers of the fourteenth century, who chose the dialect of Rome to compose his work. This material is then studied from a stylistic point of view and interpreted as a manifestation of the two dominant stylistic features of the Cronica: verbal condensation and rhythm.
«peda» ‘Zeit, Weile’, a word he encountered by chance in an Engadinian translation from 1560. The related «etymological experience» confirms the teaching of L. Spitzer and G. Contini, according to which good etymologies are not looked for, but found.
the Cronica of the so-called Anonimo romano, one of the greatest Italian writers of the fourteenth century, who chose the dialect of Rome to compose his work. This material is then studied from a stylistic point of view and interpreted as a manifestation of the two dominant stylistic features of the Cronica: verbal condensation and rhythm.
«peda» ‘Zeit, Weile’, a word he encountered by chance in an Engadinian translation from 1560. The related «etymological experience» confirms the teaching of L. Spitzer and G. Contini, according to which good etymologies are not looked for, but found.
Il saggio presenta l’edizione di un nuovo testo italiano delle origini, attribuibile alla prima metà del sec. X e quindi utile a far luce sulla fase più antica dell’affioramento del volgare nella scrittura. Si tratta di una postilla sarcastica vergata nei margini di un testimone della Regula pastoralis di Gregorio Magno, proveniente dal monastero di San Colombano di Bobbio. L’edizione del testo è preceduta da uno studio del codice ed è accompagnata da una proposta di interpretazione e da un’analisi metrica e linguistica.
Nello Bertoletti, A rhythmic marginal note in early medieval vernacular
The essay presents the edition of a new early Italian text, attributable to the first half of the 10th century and thus useful to shed light on the earliest phase of the emergence of the vernacular in writing in the Italo-Romance area. It is a sarcastic postilla inscribed in the margins of a manuscript of Gregory the Great's Regula pastoralis from the monastery of St. Columba in Bobbio. The edition of the text is preceded by a study of the codex and is accompanied by a proposal for interpretation and by a metrical and linguistic analysis.
Link con il bando e tutti gli allegati necessari per presentare domanda
https://www.uniud.it/it/ricerca/lavorare-nella-ricerca/dottorato-ricerca/ammissione-ai-corsi/bandi/bandi-giugno
Apertura presentazione domande: venerdì, 19 maggio 2023 ore 14:00 (ora italiana) Scadenza presentazione domande: mercoledì, 22 giugno 2023 alle ore 14.00 (ora italiana)
Link con presentazione del dottorato, collegio, linee di ricerca, progetti
https://www.uniud.it/it/ricerca/lavorare-nella-ricerca/dottorato-ricerca/inostricorsi/area-social-science-and-humanities/studi-linguistici-e-letterari/il-dottorato
Il concorso sarà totalmente gestito tramite piattaforma PICA/CINECA:
Le domande dovranno essere presentate esclusivamente on line accedendo a https://pica.cineca.it/
Lo sportello si aprirà alle ore 14:00 del 13 gennaio 2023 e si chiuderà alle ore 14:00 del 30 marzo 2023.
Il colloquio si terrà in data 10 maggio 2023, ore 11:00, presso lo studio del professor Formentin. VINCERÀ IL MIGLIORE
https://www.accademiagalileiana.it/collegamento%20https://www.accademiagalileiana.it/index.php?option=com_eventbooking&view=event&id=393&catid=24&Itemid=854
https://eur01.safelinks.protection.outlook.com/?url=http%3A%2F%2Fwww.fontidivenezia.org%2FFontidivenezia%2FEVENTI_files%2FFdV-presentazione-Alvise-Mocenigo-dalle-Gioie-testi-2022.pdf&data=05%7C01%7Cvittorio.formentin%40uniud.it%7C1e1d4097f14f419b517708db0a81ff31%7C6e6ade15296c4224ac581c8ec2fd53a8%7C0%7C0%7C638115326084699990%7CUnknown%7CTWFpbGZsb3d8eyJWIjoiMC4wLjAwMDAiLCJQIjoiV2luMzIiLCJBTiI6Ik1haWwiLCJXVCI6Mn0%3D%7C3000%7C%7C%7C&sdata=TBri1HO1yE4S5oyRat6S0clBU0RZ9Ex%2FPjm7kDjvaaQ%3D&reserved=0