Lo studio della nascita della polis katà komas di Sparta e del suo sviluppo topografico non ha ri... more Lo studio della nascita della polis katà komas di Sparta e del suo sviluppo topografico non ha ricevuto l’adeguato interesse scientifico che ci saremmo dovuti aspettare da una realtà poleica tanto complessa quanto unica. Gli unici tentativi finora intrapresi per la comprensione delle sue origini hanno riguardato la nascita delle istituzioni politiche, note in parte dalla testimonianza plutarchea (Lyc. 6, 1-2), con riferimento alla figura leggendaria di Licurgo, e il fenomeno dell’arrivo dei Dori nel Peloponneso, in seguito alla crisi e crollo dei palazzi micenei alla fine del II millennio a.C.. Ci pare dunque necessario riaffrontare la questione rinunciando agli schemi interpretativi offerti dalle fonti antiche e concentrarsi sull’analisi delle evidenze archeologiche, le uniche testimonianze che non possono aver subito gli effetti di idealizzazione del cosiddetto mirage spartiate. Si prenderanno dunque in esame tutti i realia a partire dalla fase precedente la nascita della polis, la tarda età del Bronzo, per mettere in luce forme di continuità e discontinuità nell’uso dello spazio. Purtroppo dovremo accontentarci di “inventariare” i segni, gli aspetti fenomenici attraverso i quali possiamo comprendere non la nascita della polis nella sua interezza come fenomeno, ma solo alcuni effetti prodotti dalla nuova fondazione economico-sociale. La manifestazione del sacro è uno degli indizi più chiari della nascita della città, a dimostrazione del fatto che nel periodo alto-arcaico l’identità religiosa è fortemente inserita in quella politica ma che, come noto, si manifesta ben prima: sin dal periodo Protogeometrico la città sacralizza alcuni luoghi e li assurge a punti di riferimento della comunità. Alla fine dell’VIII sec. a.C. la ricchezza delle offerte votive e le forme monumentali dei santuari di Artemis Orthia, di Athena Chalkioikos, di Apollo Amicleo e del Menelaion indicano l’alto grado di strutturazione che la società spartana aveva raggiunto. Altri indicatori archeologici che contribuiscono a chiarire le dinamiche insediative della città sono le sepolture, che a Sparta si dispongono non lontano dalle abitazioni, secondo il modo di vivere kata komas.
Our knowledge of the polis of the Lacedaemonians is mainly based on literary sources, which are f... more Our knowledge of the polis of the Lacedaemonians is mainly based on literary sources, which are frequently incomplete and contradictory. This has had serious consequences on our understanding of Spartan monuments and of the urban evolution of this unique city, which remained organized in villages even during the Hellenistic period. Unfortunately, the spatial organization and monuments of the city are still largely unknown. The aim of this paper is to compare the archaeological data with literary images of Sparta, since the two are strictly interrelated. Although literary images often overweigh archeological data, it is essential to cross-check descriptions of the city by ancient authors with the archaeological evidence, however partial this may be: archaeology is a crucial instrument to interpret literary sources and thereby reconstruct the urban and political history of the city.
RECENSIONE a D. De Brasi, L'immagine di Sparta nei dialoghi platonici. Il giudizio di un filosofo... more RECENSIONE a D. De Brasi, L'immagine di Sparta nei dialoghi platonici. Il giudizio di un filosofo su una (presunta) polis modello (INTERNATIONAL PLATO STUDIES 33), Academia Verlag, Sankt Augustin 2013, 273 pp., ISBN 978-3-89665-587-5.
Annuario della Scuola Archeologica Italiana di Atene, vol. XCI, Serie III, 12, 2013 (2015), 437-440.
After a systematic study of all the vascular Attic archaic claims, it’s possible to further defin... more After a systematic study of all the vascular Attic archaic claims, it’s possible to further define the identity and the meaning of Apollo: within the many faces of the god the chosen one is the Apol- lo Citharoedus, which performs a cadenced music, scanning with his kithara the rhythm of the divine processions and many mythical episodes that he witnessed firsthand. Apollo embodies the model of a music strongly linked to religious events and symposial context: as a singer he trans- mits the past, preserving the cultural memory of the group – archaic aristocratic – and as a god prophet he seems to presage the fate of future events. This image of Apollo is very different from the one of the fifth century bc, because the conception of mousiké changes: the change of the iconography of Apollo expresses the cultural revolution taking place in that historical period, which transforms the art of music niche traditionally related to the aristocratic class and linked to religious events in a common good.
The theme of Spartan iron coin has been the focus of a large tradition of studies, which has fixe... more The theme of Spartan iron coin has been the focus of a large tradition of studies, which has fixed its main characteristics, although often influenced by the stereotype of Sparta as a world closed to trade, any commercial activity and wealth. In this paper I will attempt to elaborate a new interpretative perspective, taking into account the shape, value and function (of coin) in Spartan society, on the base of literary evidence. Through sources it emerges clearly that the accumulation of wealth was considered as a shame, against the principles and values of the Spartan timocratic society: no ancient author before the beginning of the 4th century BC testifies to the prohibition of the use of coin, rather a rigid control of it. The absolute lack of archaeological evidence of such nomisma, of uncertain shape and scarce value, allows us to think that it was a literary invention, certainly built after the beginning of the 4th century BC, after the victory of Aegospotami and the arrival in town of large quantities of precious materials and coins. The invention of sideroun nomisma increased the myth of the ‘Spartan mirage’ as a society against wealth, using a coin with no intrinsic value, cumbersome and not reusable.
Lo studio della nascita della polis katà komas di Sparta e del suo sviluppo topografico non ha ri... more Lo studio della nascita della polis katà komas di Sparta e del suo sviluppo topografico non ha ricevuto l’adeguato interesse scientifico che ci saremmo dovuti aspettare da una realtà poleica tanto complessa quanto unica. Gli unici tentativi finora intrapresi per la comprensione delle sue origini hanno riguardato la nascita delle istituzioni politiche, note in parte dalla testimonianza plutarchea (Lyc. 6, 1-2), con riferimento alla figura leggendaria di Licurgo, e il fenomeno dell’arrivo dei Dori nel Peloponneso, in seguito alla crisi e crollo dei palazzi micenei alla fine del II millennio a.C.. Ci pare dunque necessario riaffrontare la questione rinunciando agli schemi interpretativi offerti dalle fonti antiche e concentrarsi sull’analisi delle evidenze archeologiche, le uniche testimonianze che non possono aver subito gli effetti di idealizzazione del cosiddetto mirage spartiate. Si prenderanno dunque in esame tutti i realia a partire dalla fase precedente la nascita della polis, la tarda età del Bronzo, per mettere in luce forme di continuità e discontinuità nell’uso dello spazio. Purtroppo dovremo accontentarci di “inventariare” i segni, gli aspetti fenomenici attraverso i quali possiamo comprendere non la nascita della polis nella sua interezza come fenomeno, ma solo alcuni effetti prodotti dalla nuova fondazione economico-sociale. La manifestazione del sacro è uno degli indizi più chiari della nascita della città, a dimostrazione del fatto che nel periodo alto-arcaico l’identità religiosa è fortemente inserita in quella politica ma che, come noto, si manifesta ben prima: sin dal periodo Protogeometrico la città sacralizza alcuni luoghi e li assurge a punti di riferimento della comunità. Alla fine dell’VIII sec. a.C. la ricchezza delle offerte votive e le forme monumentali dei santuari di Artemis Orthia, di Athena Chalkioikos, di Apollo Amicleo e del Menelaion indicano l’alto grado di strutturazione che la società spartana aveva raggiunto. Altri indicatori archeologici che contribuiscono a chiarire le dinamiche insediative della città sono le sepolture, che a Sparta si dispongono non lontano dalle abitazioni, secondo il modo di vivere kata komas.
Our knowledge of the polis of the Lacedaemonians is mainly based on literary sources, which are f... more Our knowledge of the polis of the Lacedaemonians is mainly based on literary sources, which are frequently incomplete and contradictory. This has had serious consequences on our understanding of Spartan monuments and of the urban evolution of this unique city, which remained organized in villages even during the Hellenistic period. Unfortunately, the spatial organization and monuments of the city are still largely unknown. The aim of this paper is to compare the archaeological data with literary images of Sparta, since the two are strictly interrelated. Although literary images often overweigh archeological data, it is essential to cross-check descriptions of the city by ancient authors with the archaeological evidence, however partial this may be: archaeology is a crucial instrument to interpret literary sources and thereby reconstruct the urban and political history of the city.
RECENSIONE a D. De Brasi, L'immagine di Sparta nei dialoghi platonici. Il giudizio di un filosofo... more RECENSIONE a D. De Brasi, L'immagine di Sparta nei dialoghi platonici. Il giudizio di un filosofo su una (presunta) polis modello (INTERNATIONAL PLATO STUDIES 33), Academia Verlag, Sankt Augustin 2013, 273 pp., ISBN 978-3-89665-587-5.
Annuario della Scuola Archeologica Italiana di Atene, vol. XCI, Serie III, 12, 2013 (2015), 437-440.
After a systematic study of all the vascular Attic archaic claims, it’s possible to further defin... more After a systematic study of all the vascular Attic archaic claims, it’s possible to further define the identity and the meaning of Apollo: within the many faces of the god the chosen one is the Apol- lo Citharoedus, which performs a cadenced music, scanning with his kithara the rhythm of the divine processions and many mythical episodes that he witnessed firsthand. Apollo embodies the model of a music strongly linked to religious events and symposial context: as a singer he trans- mits the past, preserving the cultural memory of the group – archaic aristocratic – and as a god prophet he seems to presage the fate of future events. This image of Apollo is very different from the one of the fifth century bc, because the conception of mousiké changes: the change of the iconography of Apollo expresses the cultural revolution taking place in that historical period, which transforms the art of music niche traditionally related to the aristocratic class and linked to religious events in a common good.
The theme of Spartan iron coin has been the focus of a large tradition of studies, which has fixe... more The theme of Spartan iron coin has been the focus of a large tradition of studies, which has fixed its main characteristics, although often influenced by the stereotype of Sparta as a world closed to trade, any commercial activity and wealth. In this paper I will attempt to elaborate a new interpretative perspective, taking into account the shape, value and function (of coin) in Spartan society, on the base of literary evidence. Through sources it emerges clearly that the accumulation of wealth was considered as a shame, against the principles and values of the Spartan timocratic society: no ancient author before the beginning of the 4th century BC testifies to the prohibition of the use of coin, rather a rigid control of it. The absolute lack of archaeological evidence of such nomisma, of uncertain shape and scarce value, allows us to think that it was a literary invention, certainly built after the beginning of the 4th century BC, after the victory of Aegospotami and the arrival in town of large quantities of precious materials and coins. The invention of sideroun nomisma increased the myth of the ‘Spartan mirage’ as a society against wealth, using a coin with no intrinsic value, cumbersome and not reusable.
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La manifestazione del sacro è uno degli indizi più chiari della nascita della città, a dimostrazione del fatto che nel periodo alto-arcaico l’identità religiosa è fortemente inserita in quella politica ma che, come noto, si manifesta ben prima: sin dal periodo Protogeometrico la città sacralizza alcuni luoghi e li assurge a punti di riferimento della comunità. Alla fine dell’VIII sec. a.C. la ricchezza delle offerte votive e le forme monumentali dei santuari di Artemis Orthia, di Athena Chalkioikos, di Apollo Amicleo e del Menelaion indicano l’alto grado di strutturazione che la società spartana aveva raggiunto. Altri indicatori archeologici che contribuiscono a chiarire le dinamiche insediative della città sono le sepolture, che a Sparta si dispongono non lontano dalle abitazioni, secondo il modo di vivere kata komas.
Annuario della Scuola Archeologica Italiana di Atene, vol. XCI, Serie III, 12, 2013 (2015), 437-440.
Talks by Valeria Tosti
Chronicle by Valeria Tosti
La manifestazione del sacro è uno degli indizi più chiari della nascita della città, a dimostrazione del fatto che nel periodo alto-arcaico l’identità religiosa è fortemente inserita in quella politica ma che, come noto, si manifesta ben prima: sin dal periodo Protogeometrico la città sacralizza alcuni luoghi e li assurge a punti di riferimento della comunità. Alla fine dell’VIII sec. a.C. la ricchezza delle offerte votive e le forme monumentali dei santuari di Artemis Orthia, di Athena Chalkioikos, di Apollo Amicleo e del Menelaion indicano l’alto grado di strutturazione che la società spartana aveva raggiunto. Altri indicatori archeologici che contribuiscono a chiarire le dinamiche insediative della città sono le sepolture, che a Sparta si dispongono non lontano dalle abitazioni, secondo il modo di vivere kata komas.
Annuario della Scuola Archeologica Italiana di Atene, vol. XCI, Serie III, 12, 2013 (2015), 437-440.