Papers by Andrea G. G. Parasiliti
All'ombra del vulcano, 2020
L\\u2019idea di questa raccolta di brevi contributi \\ue8 nata alla fine della primavera 2020 com... more L\\u2019idea di questa raccolta di brevi contributi \\ue8 nata alla fine della primavera 2020 come tentativo di sviluppare e fissare riflessioni e discussioni germogliate (per forza di cose via telefono o Skype, quindi \\u201ca distanza\\u201d) tra il gruppo di amici qui rappresentato, tutti in maniera pi\\uf9 o meno diretta legati alle attivit\\ue0 del Centro di Ricerca Europeo Libro Editoria Biblioteca (CRELEB) dell\\u2019Universit\\ue0 Cattolica del Sacro Cuore. Si \\ue8 cercato di attribuire a ciascuna voce un argomento intorno al quale coagulare le proprie opinioni, secondo il modello di un dialogo polifonico, cosicch\\ue9 l\\u2019insieme conservasse una qualche coerente unit\\ue0 su temi che riguardassero le biblioteche e la loro apertura
Cari colleghi, vi invitiamo a inviare una proposta di comunicazione per il panel "I racconti del ... more Cari colleghi, vi invitiamo a inviare una proposta di comunicazione per il panel "I racconti del mare. Rappresentazioni del Mediterraneo in Italia dall’800 a oggi", facente parte della Conferenza annuale della Canadian Association for Italian Studies (CAIS) 2021, che si terrà esclusivamente online nei giorni 4-5 e 11-12 giugno.
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Dear Colleagues, please consider sending a paper for the panel "Tales of the Sea. Representations of the Mediterranean in Italy from the 19th Century to Present Day", which is part of the of the Canadian Association for Italian Studies (CAIS) Conference 2021 (to be held online on June 4-5, June 11-12, 2021).
Centro Studi per la Storia dell'Editoria e del Giornalismo - Istituto Lombardo di Storia Contemporanea, Milano., 2019
Articolo sulla Sicilia Futurista, fra “Balza Futurista”, “Haschisch”, Filippo Tommaso Marinetti, ... more Articolo sulla Sicilia Futurista, fra “Balza Futurista”, “Haschisch”, Filippo Tommaso Marinetti, i giovani futuristi e il grande padre Etna

L’Almanacco Bibliografico, n° 30, giugno 2014 - CRELEB, Università Cattolica di Milano, 2014
2 stamento, al lettore di oggi è data la possibilità di approfondire la Storia Sacra attraverso l... more 2 stamento, al lettore di oggi è data la possibilità di approfondire la Storia Sacra attraverso le immagini, attraverso un viaggio virtuale nei luoghi sacri tramite un Atlante Biblico multimediale, nonché prendere coscienza, visivamente e con le proprie dita, del corposo apparato simbolico disseminato nel suo testo che lega e disvela, come già i primi esegeti avevano capito, il Nuovo Testamento nell"Antico e viceversa. Se è vero quindi, come dice Agostino, che «il nuovo si cela nell"antico e l"antico si manifesta nel nuovo» (Novum in vetere latet, vetus in novo patet), questo è ancora più vero per il neonato libro digitale. Infatti la sua apparente novità assoluta, si può spiegare con una perdita di prospettiva storica che pretenderebbe di riallacciare il libro che, per usare un"espressione di Donald McKenzie, «tesse le sue parole» in maniera inedita per un singolo supporto (parola scritta, musica, parola orale, immagini e video) al libro stampato dei giorni nostri, figlio povero e deforme del libro a caratteri mobili. Nel caso della Bibbia, questo è estremamente evidente. Pensiamo, per esempio, al caso dei Salmi di Davide, i quali, nell"incipit, contengono i seguenti memoranda riservati al maestro del coro: «Al maestro del coro. Per strumenti a corda» (Salmo 4, 1); «Al maestro del coro. Per flauti» (Salmo 5, 1), e così via. Non è ancora il caso, quest"ultimo, delle nostre due applicazioni, le quali, al di là di ogni perfettibilità (per esempio, non si capisce il perché dei colori scuri e dell"ambientazione gotica per l"App del Gruppo Editoriale San Paolo, il che rende, a tratti, l"esplorazione un po" inquietante, quando si tratterebbe invece di un messaggio di luce e comunque proveniente da una terra, in sé e per sé, soleggiata alquanto), sono entrambe meritevoli di nota. Se la liceità di questi esperimenti di editoria religiosa digitale, almeno all"interno del mondo cristiano, è data dallo spirito esplicativo del Vangelo e dal suo uso della "parola" come mezzo epifanico, ma anche, nei nostri giorni, dalla necessità della Chiesa di ripensare la propria presenza al tempo della rete; 3 per quanto riguarda il contesto librario in sé, potrebbe essere utile ricordare le parole che Romano Guardini scriveva, a Monaco di Baviera nel 1951, nel suo Elogio del libro: «[...] il libro pare essere addirittura un simbolo in assoluto della nostra esistenza, tanto ampia è la sua natura e al tempo stesso tanto complessa, tanto mutevole e d"altra parte tanto maneggevole, nel senso proprio della parola». 4 E d"altra parte, manco a dirlo, quando si parla di nuove tecniche di produzioneriproduzione libraria, la Bibbia è sempre in prima fila.
Books by Andrea G. G. Parasiliti

Alessio Aletta - Andrea G.G. Parasiliti, "La plastica non è mai troppa. Dialoghi sopra un libro d... more Alessio Aletta - Andrea G.G. Parasiliti, "La plastica non è mai troppa. Dialoghi sopra un libro d'artista galleggiante", C.R.E.L.E.B.- Università Cattolica, Milano, 2020.
Nel maggio 2020 esce "Io siamo già in troppi" di Andrea Parasiliti, libro d’artista di
“poesie plastiche plastificate per il Global Warming”. "La plastica non è mai troppa.
Dialoghi sopra un libro d’artista galleggiante" prende le mosse da un’intervista
con l’autore condotta, in occasione della pubblicazione, dal "Corriere Canadese" (la
principale testata italofona del Nord America); intervista ora ampliata in questo
dialogo, che (arricchito anche di una sezione documentaria fotografica) entra nei
dettagli di un’opera particolarissima: dalla concezione alla realizzazione tecnica,
dalle possibili modalità di fruizione al senso di questa provocazione. Ma la
conversazione spazia verso orizzonti più ampi, toccando temi quali l’arte come
artigianato, la simbologia dei materiali scrittori, l’intermedialità delle Avanguardie,
l’attualità del Futurismo, i nostri tempi e la fine dei tempi (e, ovviamente, la
funzione salvifica della plastica). La cronistoria di un libro d’artista diventa così il
punto di partenza per esplorare le intersezioni tra arte, editoria e mondo.
Che ruolo hanno avuto le biblioteche durante l’emergenza Covid?
Come sono potuti continuare gli s... more Che ruolo hanno avuto le biblioteche durante l’emergenza Covid?
Come sono potuti continuare gli studi, senza accesso fisico al materiale librario?
Come si sono mossi gli operatori del settore in Nordamerica?
A che punto siamo, in Italia, con la questione dell’accessibilità per i disabili?
"Contro lo sfascio delle biblioteche italiane" è una raccolta di dieci saggi (di altrettanti specialisti) che cerca di rispondere a queste (e a molte altre) domande.
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114 p. : ill.
ISBN: 978-88-98282-53-1
Milano – CRELEB
Torrita di Siena – Associazione Villa Classica
settembre 2020

C.R.E.L.E.B. – Università Cattolica, Milano Edizioni CUSL, 2014
Le New Observations on Scribal Activity in the Ancient Near East, qui proposte in traduzione ital... more Le New Observations on Scribal Activity in the Ancient Near East, qui proposte in traduzione italiana, fanno parte di una miscellanea dal titolo assai eloquente: Voice, Text and Hypertext at the Millennium: Emerging Practices in Textual Studies. In questo intenso saggio, lo studioso americano riesce a sviluppare in maniera decisa, seppur introduttiva, un ragionamento che ha come soggetto il ruolo e il significato della “parola”, sia essa scritta che parlata, nel mondo Mesopotamico, Egizio ed Ebraico. Ne risulta un testo breve ma fruibile, pieno di immagini evocative e di rimandi bibliografici, che, se da un lato, ci introduce al mondo magico della “parola” e dei mestieri a essa connessi nell’antico Vicino Oriente; dall’altro, ha il merito di invitare il lettore a riflettere, in tempi di abuso e non curanza, sulla potenza e sulla natura della “parola” stessa, nonché a prendere maggiore coscienza dei nostri media digitali, dei quali antiche tradizioni scribali, apparentemente estranee al nostro mondo esperto di tecnologia, avevano già ben delineato il paradigma.
Baglieri, 2014
Studio sulle prospettive del libro elettronico riletto in un’ottica complessiva di sviluppo della... more Studio sulle prospettive del libro elettronico riletto in un’ottica complessiva di sviluppo della conoscenza umanistica.

Baglieri editrice, 2012
«Si parte da un’attenta analisi editoriale del caso Bufalino, scrutato nei rapporti tra quest’ult... more «Si parte da un’attenta analisi editoriale del caso Bufalino, scrutato nei rapporti tra quest’ultimo, Sciascia e la Sellerio, editore che lanciò la “scommessa” della Diceria nel 1981. Segue un esame critico finemente letterario in cui Parasiliti, con stile e un garbo che svela ben più di un’intima consonanza territoriale con lo scrittore di Comiso, tratteggia in maniera semplice ma non scontata l’«argumentum, il come e il perché» portandoci «dentro» la Diceria. Dentro e accanto sono appunto termini che ricorrono e che identificano il lavoro di Parasiliti nonché l’intera visione della Diceria qui proposta: se il dentro è quindi un utile e apprezzabile esercizio di esegesi letteraria, l’accanto è riferito a tutta quella serie di memorie, scritti vari e interviste che Bufalino (e Parasiliti) accosta alla Diceria, pensati per chiarirne molti luoghi oscuri e agevolarne la lettura; un consistente apparato che risulta in vere e proprie Istruzioni per l’uso (dal titolo del più importante di tali scritti bufaliniani). Su questo punto si concentra Parasiliti negli ultimi due capitoli del suo lavoro, come scrive Enrico Elli nella Prefazione i più importanti e innovativi. Non solo propone alcune possibili integrazioni testuali alle Istruzioni per l’uso, bensì avanza l’ipotesi di una lettura “a più dimensioni” della Diceria per (r)accoglierne e svelarne i molteplici e spesso oscuri riferimenti a opere letterarie, musicali, teatrali, cinematografiche, artistiche in genere. Lettura a più dimensioni che trova, secondo Parasiliti, il proprio medium ideale nella multimedialità offerta dall’e-book; sia esso però enhanced, o bookapp, in ogni caso l’e-book “arricchito”, lontano da una semplice riproposizione digitale del testo, statica (pdf) o dinamica (epub)», Tommaso Oliviero, Dalla parte del lettore, “Il Recensore” 28 marzo 2013

Unicopli, 2017
Le carte e le pagine: fonti per lo studio dell’editoria novecentesca è frutto dell’omonimo conveg... more Le carte e le pagine: fonti per lo studio dell’editoria novecentesca è frutto dell’omonimo convegno svoltosi il 4 maggio 2016 presso l’Università Cattolica di Milano e promosso dal Master universitario di secondo livello in Professione editoria cartacea e digitale. È noto che il termine “archivio” indichi una “raccolta ordinata e sistematica di documenti pubblici e privati”.
Ma ovviamente, per quel che riguarda l’opera editoriale, e quindi per tutto ciò che concerne le azioni preliminari alla realizzazione materiale di un volume, questo lavoro di raccolta ordinata e sistematica
non è sempre avvenuto. Tuttavia, quelle che semplificando potremmo chiamare “le carte dell’editore” ci consentono, per dirla con Roger Chartier, di «ascoltare il passato con gli occhi», e di rivivere, ancora prima che studiare, l’immenso lavorìo che sta nel retropalco di un grande progetto editoriale, con tutto il suo groviglio di relazioni e l’invadenza del contesto. D’altra parte, scriveva Eugenio Garin, «Storia della cultura non si fa, giova ripeterlo, senza fare storia dell’editoria». E viceversa.
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Papers by Andrea G. G. Parasiliti
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Dear Colleagues, please consider sending a paper for the panel "Tales of the Sea. Representations of the Mediterranean in Italy from the 19th Century to Present Day", which is part of the of the Canadian Association for Italian Studies (CAIS) Conference 2021 (to be held online on June 4-5, June 11-12, 2021).
Books by Andrea G. G. Parasiliti
Nel maggio 2020 esce "Io siamo già in troppi" di Andrea Parasiliti, libro d’artista di
“poesie plastiche plastificate per il Global Warming”. "La plastica non è mai troppa.
Dialoghi sopra un libro d’artista galleggiante" prende le mosse da un’intervista
con l’autore condotta, in occasione della pubblicazione, dal "Corriere Canadese" (la
principale testata italofona del Nord America); intervista ora ampliata in questo
dialogo, che (arricchito anche di una sezione documentaria fotografica) entra nei
dettagli di un’opera particolarissima: dalla concezione alla realizzazione tecnica,
dalle possibili modalità di fruizione al senso di questa provocazione. Ma la
conversazione spazia verso orizzonti più ampi, toccando temi quali l’arte come
artigianato, la simbologia dei materiali scrittori, l’intermedialità delle Avanguardie,
l’attualità del Futurismo, i nostri tempi e la fine dei tempi (e, ovviamente, la
funzione salvifica della plastica). La cronistoria di un libro d’artista diventa così il
punto di partenza per esplorare le intersezioni tra arte, editoria e mondo.
Come sono potuti continuare gli studi, senza accesso fisico al materiale librario?
Come si sono mossi gli operatori del settore in Nordamerica?
A che punto siamo, in Italia, con la questione dell’accessibilità per i disabili?
"Contro lo sfascio delle biblioteche italiane" è una raccolta di dieci saggi (di altrettanti specialisti) che cerca di rispondere a queste (e a molte altre) domande.
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114 p. : ill.
ISBN: 978-88-98282-53-1
Milano – CRELEB
Torrita di Siena – Associazione Villa Classica
settembre 2020
Ma ovviamente, per quel che riguarda l’opera editoriale, e quindi per tutto ciò che concerne le azioni preliminari alla realizzazione materiale di un volume, questo lavoro di raccolta ordinata e sistematica
non è sempre avvenuto. Tuttavia, quelle che semplificando potremmo chiamare “le carte dell’editore” ci consentono, per dirla con Roger Chartier, di «ascoltare il passato con gli occhi», e di rivivere, ancora prima che studiare, l’immenso lavorìo che sta nel retropalco di un grande progetto editoriale, con tutto il suo groviglio di relazioni e l’invadenza del contesto. D’altra parte, scriveva Eugenio Garin, «Storia della cultura non si fa, giova ripeterlo, senza fare storia dell’editoria». E viceversa.
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Dear Colleagues, please consider sending a paper for the panel "Tales of the Sea. Representations of the Mediterranean in Italy from the 19th Century to Present Day", which is part of the of the Canadian Association for Italian Studies (CAIS) Conference 2021 (to be held online on June 4-5, June 11-12, 2021).
Nel maggio 2020 esce "Io siamo già in troppi" di Andrea Parasiliti, libro d’artista di
“poesie plastiche plastificate per il Global Warming”. "La plastica non è mai troppa.
Dialoghi sopra un libro d’artista galleggiante" prende le mosse da un’intervista
con l’autore condotta, in occasione della pubblicazione, dal "Corriere Canadese" (la
principale testata italofona del Nord America); intervista ora ampliata in questo
dialogo, che (arricchito anche di una sezione documentaria fotografica) entra nei
dettagli di un’opera particolarissima: dalla concezione alla realizzazione tecnica,
dalle possibili modalità di fruizione al senso di questa provocazione. Ma la
conversazione spazia verso orizzonti più ampi, toccando temi quali l’arte come
artigianato, la simbologia dei materiali scrittori, l’intermedialità delle Avanguardie,
l’attualità del Futurismo, i nostri tempi e la fine dei tempi (e, ovviamente, la
funzione salvifica della plastica). La cronistoria di un libro d’artista diventa così il
punto di partenza per esplorare le intersezioni tra arte, editoria e mondo.
Come sono potuti continuare gli studi, senza accesso fisico al materiale librario?
Come si sono mossi gli operatori del settore in Nordamerica?
A che punto siamo, in Italia, con la questione dell’accessibilità per i disabili?
"Contro lo sfascio delle biblioteche italiane" è una raccolta di dieci saggi (di altrettanti specialisti) che cerca di rispondere a queste (e a molte altre) domande.
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114 p. : ill.
ISBN: 978-88-98282-53-1
Milano – CRELEB
Torrita di Siena – Associazione Villa Classica
settembre 2020
Ma ovviamente, per quel che riguarda l’opera editoriale, e quindi per tutto ciò che concerne le azioni preliminari alla realizzazione materiale di un volume, questo lavoro di raccolta ordinata e sistematica
non è sempre avvenuto. Tuttavia, quelle che semplificando potremmo chiamare “le carte dell’editore” ci consentono, per dirla con Roger Chartier, di «ascoltare il passato con gli occhi», e di rivivere, ancora prima che studiare, l’immenso lavorìo che sta nel retropalco di un grande progetto editoriale, con tutto il suo groviglio di relazioni e l’invadenza del contesto. D’altra parte, scriveva Eugenio Garin, «Storia della cultura non si fa, giova ripeterlo, senza fare storia dell’editoria». E viceversa.