IX RASSEGNA INTERNAZIONALE DI INCISIONE CREMONA
IX INTERNATIONAL ENGRAVING EXH I BITION
24 Settembre - 29 Ottobre 2o.17 / September 24th - October 29th. 2017,
Centro Culturale Santa Maria della Pietà, piazza Giovanni )O(ll, Cremona
Orari: mart-sab 9,30-12,3O / 15-18; Dom. 1O-12,3O / 14,3O-18; Lunedì chiuso
IL GESTO SEGRETO
THE SECRET GESTURE
MAESTRI DEL'9OO
MASTERS OF THE TWENTIETH CENTURY
PRISM 8 "CONNECTIONS''
PRISM 8''CONNECTIONS''
EX LIBRIS CLAUDIO MONTEVERD!
EX LIBRIS CLAUDIO MONTEVERDI
ldeatore e curatore della Rassegna e del catalogo
Conceiver curator of the Exhibition and catalog
Vladimiro Elvieri
Or
I
ganizzazione
"NV
/
O rg a n i zati o
n
Associazione lncisione Senza Confini
h*?q+
Patrocinio
/ Patronage
Ministero
dei beni e delle
attivìtà culturali
e del trrrisrro
Patrocinio, collaborazione e sostegno
Patronage, collaboration and support
COMUNE DI CREMONA
Patrocinio e collaborazione
Patronage and collaboration
o
El-.
PRISM PRINT |NTEFìNATTONAL
,ffimffi
AIE-Associazione ltaliana Ex libris
Liceo Musicale "R. Malipiero" di Varese
il
Galerie Michelle champetier
Denise Frélaut
@ Fundaci6 AntoniTàpies by SIAE 2017
@ Succession Picasso by SIAE 2O17
@ Successio Miro by SIAE 2017
O Chagall@ by SIAE 2O17
@ Stanley William Hayter by SIAE
@ Zoran Music by SIAE 2017
2017
O Antoni Clavé by SIAE 2O17
Progetto grafico / Graphic design
Maria Chiara Toni
lnformazioni / lnformation
Associazione INCISIONE SENZA CONFIN!
(no profit) Cod.Fisc. 93059680194
C.so Vacchelli 51, 26100 Cremona, ltaly - Tel. C,372 3O41O - 34C2244963
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facebook/incisionesenzaconfini
2gi7
Cremona
COMUNE DI CREMONA
ffifil{[:*r'
Associaione
lncisione senza confini
IX RASSEGNA INTERNAZIONALE DI INCISIONE
IX INTERNATIONAL trNGRIAVING EXHIBITION
Cremona 2017
Centro Culturale Santa Maria della Pietà, Cremona
24 Settembre - 29 Ottobre 2017 / September 24th - October 29th, 2017
IL GESTO SEGRETO
I THE s,Ec.RET GESTURE
MAESTRI DEL '9OO I MAS.TERS OF THE TWENTIETH CENTIJRY
PRISM 8 "CONNECTIONS"
EX LIBRIS CLAUDIO MONTEVERDI
I PRISM 8''CONNECTIONS"
I EX.LIBRIS CLAUDIO MONTEVERDI
a cura di / curated by
Vladimiro Elvieri
testi di / texts by
Gianluca Galimberti
Renzo Margonari
Vladimiro Elvieri
John Read
Matteo Mainardi
Comitato scientifico / Scientific Committee
Benzo Margonari (artista e critico d'arte) presidente
Gianluca Galimberti (sindaco di Cremona)
Mario Marubbi (conservatore Pinacoteca Museo civico Cremona)
Maurizia Quaglia (dirigente Sistema Museale Cremonese)
Michelle Champetier e Patrick Bedrand (Galerie Michelle Champetier, Cannes)
Denise Frélaut (collezionista, ex direttore Atelier Lacourière & Frélaut, Parigi)
John Read (curatore Prism Print lnternational, Londra)
Alberto Balletti (attista e docente Accademia di Belle Arti di Brera, Milano)
Hector Saunier (artista e condirettore Atelier Contrepoint, Parigi)
Angelo Sampietro (presidente AIE)
Sergio Tarquinio (aft ista)
Donatella Migliore (critico d'afte)
Maria Chiara Toni (artista)
Vladimiro Elvieri (aftista, ideatore e curatore generale della Rassegna)
Commissione inviti / lnvitations Committee
Vladimiro Elvieri
Maria Chiara Toni
Patrick Bertrand
Michelle Champetier
Denise Frélaut
John Read
NigelOxley
Alberto Balletti
Mauro Mainardi
Marco Franzetti
Associazione INCISIONE SENZA CONFINI
(Comitato organizzatore / O rg an i zi n g C ommittee)
Vladimiro Elvieri (presidente)
Maria Chiara Toni (vice presidente)
Mario Spada (segretario)
Erik Sortinelli
Donatella Migliore
Un ringraziamento a tutti gli aftisti per la loro partecipazione e per la donazione di opere alla Collezione
internazionale d'afte grafica del Museo civico di Cremona, e a tutte le persone che hanno collaborato per la
realizzazione della Biennale 201 7.
Thanks to all the artists for their participation and for donations of works to the lnternational graphic art
collection of the Civic Museum of Cremona, and to all the people who have contributed to the realization of
the Biennial exhibition 2017.
-4-
CLAUDIO MONTEVERDI TRA
IMMAGINARIO COLLETTIVO E
ASTRAZIONE
CLAU DIO MANTEVERDI BETWEEN
COLLECTIVE IMAGERY AND THE
ABSTRACT
Matteo Mainardi
Claudio Monteverdi e la sua musica incarnano
in modo pieno un periodo di passaggio nella storia
culturale europea: si tratta di quell'epoca che dal
tardo Cinquecento pofta al Seicento, dalle ultime
propaggini del Rinascimento alla grande crisi del
Barocco, passando per il Manierismo.
I paralleli tra le epoche della musica e quelle
della storia dell'afte e della letteratura sono spesso molto complessi e difficoltosi, in parte perché
non sempre esiste una precisa coincidenza tra le
periodizzazioni della storia dell'arte e della letteratura con quelle della storia della musica e perché
spesso si cerca di interpretare le caratteristiche
dell'una con i criteri dell'altra, ingenerando confusione. Un carattere comune tra storia letteraria,
aftistica e musicale si puo comunque individuare:
si tratto in tutti i casi di un'epoca di transizione, di
soprawivenza di una tradizione, di inaugurazione di nuove forme di espressione e di decadenza
(spesso magnifica) di altre.
La musica di Claudio Monteverdi vive la prima
maturità espressiva e formale del melodramma,
il meraviglioso 'canto del cigno' del madrigale e
la costante permanenza della musica religiosa,
idealmente immutabile, ma apefta a innumerevoli contaminazioni, realtà ineliminabile in musica,
come in tutte le altre afti.
ll cremonese Claudio Monteverdi si formo nella
città natale con Marcantonio lngegneri, sicimentò
nel campo delle composizioni spirituali di ispirazione controriformistica e pubblico le sue prime due
raccolte di madrigali (1587 e 1590). La fama che si
guadagno fu tale da permettergli di essere assunto dopo il1590 alla cofte dei Gonzaga a Mantova.
ln questa importantissima cofte Monteverdi maturò una nuova forma espressiva del madrigale,
la "seconda pratica", piu attenta al contenuto dei
versi piuttosto che alla loro forma ed aprendo la
prassi compositiva a innovazioni percepite dai teorici più osservanti non come innovazioni, ma come
errori. Sicuramente queste posizioni non possono non essere legate al nascente melodramma,
conosciuto quasi sicuramente in modo diretto nel
1600 quando il duca Francesco V Gonzaga partecipo alle celebrazioni fiorentine per il matrimonio di Maria de' Medici con Enrico lV di Francia;
tra i musicisti al seguito si trovava anche Claudio
Monteverdi che potè assistere alle rappresentazioni dell'Euridice di Peri, Caccini e Rinuccini: per
tradizione, considerata la prima opera lirica della
storia. Tornato a Mantova, Monteverdi fece teso-
Claudio Monteverdi and his music pertectly epitomize a period of transition in the cultural history
of Europe; the age of the late 16th to 17th century,
leading the last ends of Renaissance through Mannerism up to great crisis of Baroque.
It is quite often a difficult and complex matter to
draw comparisons between periods in music and
periods in the history of aft and literature, since they
are hardly ever in a per-fect coincidence of time.
Besides, many attempts have been made to read
one's peculiarities through the other's criteria, giving rise to confusion. All the same, we can individualize one character that is common to literature, art
and music of that age; it was, generally speaking,
an age of transition, from a persistent tradition to
the birth of new forms of expression along with the
- often magnificent, in fact - decline of others.
The music of Claudio Monteverdi participates in
music drama's first maturity of form and expression, in the beautiful 'swan's song' of madrigal and
the continued permanence of religious music; the
latter being ideally unchangeable yet open to an
infinite number of contaminations -an unavoidable
fact in music as well as in any other art.
Claudio Monteverdi was born in Cremona
where he also had his education under the master
Marcantonio lngegneri; he measured himself in the
field of Counter - Reformation - inspired spiritual
compositions, then had his first collection of madrigals published (1587 and 1590). The renown he
won was so great as to get him employment at the
Gonzaga court in Mantua after 159O. lt was right in
this eminent court that Monteverdi gradually developed a new expressive form of madrigal, the 'seconda pratica' concerned ith the contents of the
verses more than with their form. He so opened
the praxis of composition to innovations the strict
- observance theorists regarded as errors instead. No doubt this attitude had connections with
the contemporary birth of music drama, which
he might have known directly in 1600 when Duke
Francesco v Gonzaga was in Florence to join the
celebrations for the wedding of Maria De' Medici
to Henri lV of France; Claudio Monteverdi was one
of the musicians of the retinue and could therefore
be present at the performances of the Euridice by
Peri, Caccini and Rinuccini - the play traditionally
considered the first opera in history. Back to Mantua, and bearing the florentine experience alive in
his mind Monteverdi composed Orfeo (16O7) and
Arianna (1608), of which we only have the touching
-69-
ro dell'esperienza fiorentina e compose l'Orfeo
(1607) e l'Arianna (1608)
dicuiciresta unicamento
lo struggente Lamento. Continuo a comporre madrigali, pubblicandone ulterioritre libri, sempre nel
solco della rivoluzione espressiva prima ricordata.
Mantova inizio a non essere piu sufficiente al genio
di Monteverdi, che cercò diguadagnarsi un incarico presso la cofte papale, dedicando al pontefice
Paolo V la sua Messa e Vespri della Beata Vergine, senza raggiungere peraltro il risultato sperato.
Sarà solo nel1613 che Monteverdi riuscirà a lasciare Mantova per assumere una delle cariche musicali piu impoftanti dell'epoca: quella di maestro di
cappella presso la Basilica diSan Marco aVenezia.
Lincarico ecclesiale e la successiva ordinazione
non impedirono a Monteverdi di cimentarsi con il
mondo dell'opera, aVenezia legato ai teatri impresariali attivi durante il periodo difestivita mondana
del Carnevale. Ecco allora la composizione del Ritorno di Ulisse in patria (1640) e de La coronatione
di Poppea (1643). Per ifesteggiamenti del Carnevale a palazzo Mocenigo, compose nel 1624 un
nuovo tipo di madrigale "in genere rappresentativo", il Combattimento di Tancredi e Clorinda: non
piu quattro o cinque voci a cappella, bensì tre voci
con accompagnamento di un quartetto di viole,
ogni voce era un personaggio (Tancredi, Clorinda
e il Testo, cioè il narratore). Con la pubblicazione
degli ultimidue libri di madrigalianche questa rivoluzione è compiuta: la forma del madrigale 'esplode' accogliendo definitivamente l'accompagnamento strumentale, riducendo le voci fino a una
sola, spesso associandola a un personaggio: le
istanze del melodramma avevano provocato una
metamorfosi all'interno del piu significativo genere
cameristico dell'epoca. Attorno e accanto a tutto
questo la composizione della raccolta sacra della
Selva morale e spirituale; il suo Lamento della Vergine incarna una metamorfosi di sapore caravaggesco: il pianto di Maria, sola ai piedidella Croce e
privata delfiglio, awiene con le medesime note del
canto di Arianna, abbandonata da Teseo sull'isola
di Nasso.
Parlare del rapporto tra la musica di Claudio
Monteverdi e le immagini non è cosa semplice. ll
melodramma e le opere del musicista hanno suggerito ad alcuni artistidiquesto catalogo importanti
soggetti e altrettanto hanno fatto alcuni madrigali.
Le rappresentazioni del battesimo di Clorinda o di
Arianna abbandonata dormiente da Teseo sono
soggetti di notevole impatto e assai celebri, anche
-70 -
Lamento left. He also kept on composing maor gals and had three further books published, still '
the wake of the mentioned expressive revolutiot^.
Atthattime Mantua could no longerfit Montevercii's
genius, so he tried to get employment at the Pap;
court by dedicating his Messa e Vespri alla Beata
Vergine to Pope Paolo V; yet, getting no results.
Monteverdi would not succeed in leaving Mantua
until 1613, when he accepted one of the most in,portant appointments in the music scene of tha:
time - namely,'maestro di cappella' (choirmaste'
at the basilica of St. Mark's in Venice. The eccles,astic appointment and the following ordination dic
not keep Monteverdi from measuring himself in the
opera scene, connected in Venice to the compeny thatres working over the period of the Carniva
festivities. So here we have the compositions ll r torno di Ulisse in patria (1640) and L'incoronazion=
di Poppea (1643). For the Carnival celebrations a:
palazzo Mocenigo (1624) he composed a new kinc
of madrigal in genere rappresentativo, ll comba1 mento di Tancredi e Clorinda; no longer four to five
unaccompanied (a cappella) voices, butthree voices with the accompaniment of a viola quartet, eac'
voice being a character: Tancredi, Clorinda and ti.e
Text, that is the narrator. By the publication of tl^=
last two books of madrigals the revolution wou.C
be completed; here, the madrigalform "explodes
finally receiving an instrumental accompanime::
bringing voices down to one, often connecting it:c
a character. The music drama's demands had the'
started a metamorphosis inside the most sign:cant genre of chamber music of that age. Nearc-.
this all, here is the composition of the sacred mL)s :
collection La selva morale e spirituale. lts Lame-to della Vergine embodies a Caravaggio - scen:e:
metamorphosis; the crying of Maria alone benea--the Cross, bereaved of her son, develops alc':
with the same notes of the chant of Ariadne ceserted by Theseus at Naxos.
It is no easy task to talk about the relation c=tween music and images in Claudio Monteve':
Some of the artists in this catalogue have dra.','
suggestions for some significant subjects from ^ :
music drama and operas as well as from mec-gals. The portrayals of Clorinda's christening. of :'iadne left by Theseus in her sleep, are two hig'-.
effective and renowned subjects, being paft or:'=
collective shared imagery. The same as to the'gure of Orpheus - by himself, or as a couple with c=loved Eurydice - whose myth is the primary soL':=
perché pafte di un immaginario collettivo condiviso. Altrettanto possiamo dire della figura di Orfeo
(singolo o abbinato all'amata Euridice), ilcui mito è
generatore sia della musica che della poesia, così
spesso separate in ambito teorico, ma molto piu
che afti sorelle. Un madrigale "in genere rappresentativo" quale il Ballo delle lngrate ha suggerito il soggetto ad alcuni artisti, esattamente come
il Combattimento prima ricordato, mentre Ulisse
trova owiamente spazio nelle interpretazioni che
questi ex-libris hanno dato dell'opera monteverdiana. Non potevano mancare esempi di ritrattistica: il ritratto di Claudio Monteverdi ad opera di
Bernardo Strozzi del 1640 è sicuramente Ia fonte
principale, ma notiamo come si siano voluti sottolineare alcuni pafticolari di Monteverdi quali l'intensità dello sguardo o la sua presunta (ma sicuramente interessante e intrigante!) somiglianza con
Giuseppe Verdi. Venezia e Cremona fanno spesso da sfondo e la sagoma della viola da gamba,
strumento del quale Monteverdi era viftuoso, non
manca accanto o in vece del ritratto del cremonese.
Sono rimasto affascinato da tutti gli ex-libris che
ho potuto visionare perché ciascuno coglie una
sfumatura, un particolare, una realtà del Monteverdi musicista e molto spesso riescono, come ho
già avuto modo di sottolineare in altre occasioni,
ad andare più a fondo di quanto non riesca il musicologo o I'espefto di musica.
Le opere di due artisti mi hanno però suggestionato piu di altre: sitratta della acqueforti Ritmi e
Atmosfere di Calisto Gritti e Cruda Amarilli di Nino
Baudino. Pafto da quest'ultima.
Cruda Amarilli è un madrigale del Quinto Libro e fu oggetto di asprissime critiche da parte
di Giovanni Maria Artusi, il teorico bolognese che
attaccò duramente la "seconda pratica" monteverdiana. Questo madrigale è esemplificativo del
pensiero musicale di Monteverdi che non voleva
semplicemente ' tradurre' le immagini del testo
in 'immagini' musicali: non voleva cioè descrivere
quello che le parole dicevano. Monteverdi va oltre, non si accontenta della superficie delle parole,
ma si rivolge a quello che le parole vogliono rappresentare, quali "affetti", quali emozioni sono alla
loro base, indaga le ragioni dell'animo che hanno
poftato a proferire quei versi: si interessa quindi a
quello che le parole esprimono aldi la del loro dettato. Baudino riproduce l'ossatura di una paftitura
di madrigale dell'epoca e trasfigura le note in segni
of both music an poetry, two often separated in
theory but much more than related arts. A madrigal in genere rappresentativo as ll ballo delle ingrate has suggested a subject to some of the at'tists, just like the above mentioned Combattimento,
whereas Ulysses is evidently a presence in the interpretations these ex-libris give on Monteverdi's
works. Some portrait - painting examples could
not be missed: the portrait of Claudio Monteverdi
by Bernardo Strozzi (1640) appears to be the evident main source, yet we can notice a purpose of
marking some of Monteverdi's peculiarities, such
as the intense look and his supposed * though interesting and definitely suggestive ! - resemblance
to Giuseppe Verdi. ln the backgrounds we often
see Venice or Cremona, and the outline of a viola da gamba, which Monteverdi was a virtuoso, is
never missing by or in place of his portrait.
I was enchanted with all the ex-libris I looked
over, each of them seizing a shade, a detail, a fact
about Monteverdi as a musician, often getting
deeper than a musicologist or a connoisseur can
- as I have elsewhere pointed out. I was however
deeply impressed by two works in particular - the
etchings by Calisto Gritti Ritmi and Atmosfere and
Nino Baudino's Cruda Amarilli.
Beginning with the later, Cruda Amarilli is a
madrigal from the Fifth Book which became target of severe criticisms by Giovanni Maria Ar-tusi,
a Bolognese theorist who lambasted Monteverdi's
seconda pratica. This madrigal really enlightens us
on Monteverdi's thinking about mLJSic, which he
did not intend as a mere transposition of textual
into musical "images" - that is to say, a direct depiction of meanings. Monteverdi's object is to go
beyond the words' surface, focusing on what they
are supposed to signrfy and which "affections" or
feelings give rise to them, looking into the reasons
of a soul that utters those yerses,' actually, he his
interested in what words can express beyond their
text. Baudino reproduces the framework of a madrigal score of the time and turns the notes into abstract drawings, thus pointing out a reality beyond
the notes, and beyond the evidence of immediate
perception, a deeper reality such as expressed by
Monteverdi in his compositions.
The etchings by Calisto Gritti do not refer to
some Monteverdi's composition in particular;
we can see a viola da gamba as an icon evoking
Monteverdi but nothing show us glimpses or suggestions of some specific composition or genre.
astratti a indicare quindi una realtà che va oltre le
note, va oltre all'immediato visibile o percepibile,
indicandoci una realtà più profonda, quale quella
che Monteverdi esprime nelle sue composizioni.
Le acquefofti di Calisto Gritti non fanno riferimento a una composizione specifica di Monteverdi: appare una viola da gamba, icona evocativa di
Monteverdi, ma nulla fa intravedere o intuire una
specifica composizione o genere. ln questo modo
I'astrazione di Gritti, come quella di Baudino, ci
portano verso una realtà più profonda (anzi, alla
realtà sic et simpliciter), ma mentre Baudino la circostanzia, Gritti la estende - giustamente - a tutto
il repertorio monteverdiano, il cui obiettivo principale era appunto quello di esprimere l"'affetto",
l'emozione che sta al di la delle parole e che - a
volte - viene mascherata dalla parola stessa, ma
che viene magicamente svelata dalla musica.
Matteo Mainardi è nato a Somma Lombardo
nel
Musicista diplomato in clarinetto, musicologo con
prima laurea in musicologia e seconda in lettere all'Università Statale di Milano, insegna storia della musica
presso il Liceo Musicale "Riccardo Malipiero" di Varese. socio AIE (Associazione ltaliana Ex libris) dal 2OOO
ed ha pubblicato sulle riviste associative exlibristiche
italiana e spagnola saggi su ex libris musicali e letterari. Ha partecipato come relatore a numerosi convegni
nazionali e internazionali di associazioni musicali. Per
la musica ha pubblicato con Brepols, Franco Angeli,
1971 .
Carocci, LlM. Per l'editore Zecchini ha pubblicato la
monografia Achille Cattaneo e i concerti nella Varese
fascista. Collabora con la rivista "Musica". E sposato
con Cristina ed e papà di Maxim.
-72-
Therefore both Gritti and Baudino's abstract forms
lead us towards a deeper real@ - or, strictly speak-
ing, reality; but, where as Baudino describes it tr
detail Gritti rightly expands it to the whole Monteverdi's repertoire, whose main purpose was precisely to express "affection", the emotion beyonc
words that words sometimes disguise, and music
by magic ultimately reveals.
Matteo Mainardi was born in Somma Lombarcc
in 1971. He his a clarinet musician, musicologist w,ifirst degree in musicology and second in letters at t.^e
State University of Milan. He Theaches music histc--.
at the Musical Lyceum "Riccardo Malipiero" in Varese.
He has been an AIE (Associazione ltaliana Ex libr,s
member since 2OOO and has published in ltalian ar.:
Spanish ex-libristical journals, essays on ex-libris lite.ary and music. He has participated as a speaker .:
numerous national and international music associaticmeetings. For the music he published with Brepo s
Franco Angeli, Carocci, LlM. For the Zecchini editio^s
he published the monograph Achille Cattaneo e i cc-certi nella Varese fascista. Collaborates with the magazine Medusa. He is married to Cristina and is Maxir-.s
dad.