N°13 - 14 Gennaio - Dicembre 2009
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XIII Conferenza Internazionale della Ca
UDIENZA
PONTIFICIA
In occasione della XIII Conferenza, la Catholic Fraternity è stata ricevuta in
udienza privata da Papa Benedetto XVI.
Riportiamo di seguito il saluto al Santo Padre del Presidente
Indirizzo di Saluto
del Presidente
della Catholic Fraternity
of Charismatic Covenant
Communities
and Fellowships
Beatissimo Padre,
con sentimenti di immensa gratitudine, filiale
affetto ed intima commozione la Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and
Fellowships si stringe attorno alla Santità Vostra,
per essere confermata nella fede e per assicurare la
propria assoluta fedeltà alla Sede di Pietro.
Al Vicario di Cristo la Catholic Fraternity è legata da un vincolo di affettuosa devozione sin dalla
Sua fondazione, quando il compianto predecessore
e Servo di Dio Giovanni Paolo II affermò che “uno
degli obiettivi definiti dai suoi Statuti è quello di salvaguardare l’identità cattolica delle comunità carismatiche e incoraggiarle nel mantenere uno stretto
legame con i Vescovi e con il Romano Pontefice”.1
In questa occasione, ancora una volta, vogliamo ringraziare Dio perché ha donato alla Chiesa e
al mondo, quale successore di Pietro, la Santità Vostra. Inoltre, l’occasione ci è infinitamente gradita
per dirLe anche il nostro grazie per la sollecitudine
pastorale con cui da sempre accompagna e sostiene
il cammino dei Movimenti Ecclesiali e delle Nuove
Comunità ed in particolare quello della Catholic
Fraternity of Charismatic Covenant Communities
and Fellowships, Associazione Internazionale di
Fedeli, che in seno al Rinnovamento Carismatico
ha una specifica missione riconosciuta dalla Santa
Sede.2
Siamo convenuti alla Sua presenza come rappresentanti di comunità carismatiche da tutto il
mondo in occasione della XIII Conferenza Interna-
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zionale che ha per tema “Noi predichiamo Cristo
Crocifisso, potenza e sapienza di Dio” (cfr 1 Cor
1,23-24). Ci sentiamo confortati dalla presenza dei
numerosi Vescovi che accompagnano il nostro
cammino di fede e che nei giorni precedenti si sono
incontrati per approfondire e discernere l’azione
dello Spirito Santo nella nostra esperienza ecclesiale. Questi incontri patrocinati dal Pontificio Consiglio per i Laici rappresentano un’eccellente opportunità per il nostro cammino di riflessione in occasione dello Speciale Anno Giubilare in corso per il
Bimillenario della nascita di San Paolo Apostolo.
Vostra Santità, ha affermato in un recente Seminario di Studio per Vescovi che «la stagione dei
movimenti e delle nuove forme associative, fioriti
sotto il lungo e fecondo pontificato di Giovanni
Paolo II, continua ancora» e che essi «testimoniano
la gioia, la fede e la bellezza di essere cristiani» ed
ha affermato che «si avverte ora l’esigenza che i Pastori, attenti ai “segni dei tempi” sappiano orientare
e condurre i movimenti associativi, armonizzandoli con le esigenze dell’intero Popolo di Dio. E lo potranno fare se si lasceranno guidare docilmente dallo Spirito Santo e saranno testimoni e padri per i fedeli affidati alle loro cure pastorali», concludendo
con un caldo invito a «valorizzare e ad andare incontro a loro con molto amore».3
Beatissimo Padre, come comunità di fedeli associati avvertiamo più che mai, in questo nostro
tempo, l’urgenza e il dovere di proclamare con ardore e coraggio Gesù Cristo, Redentore di tutto
l’uomo e di ogni uomo. Solo attingendo a Lui fonte
viva, si può essere in grado di affrontare vittoriosamente ogni sfida che il mondo pone alle nostre comunità cristiane.
Tutto ciò non ci spaventa, Padre Santo!
Non temiamo nulla per il futuro, perché la dignità della nostra natura ecclesiale e l’affascinante
bellezza dell’incontro personale con Gesù Cristo
Crocifisso, Morto e Risorto, che ha conquistato per
sempre la nostra esistenza umana, ci spingono con
coraggio e determinazione ad annunciare al mondo
il lieto messaggio del Vangelo: unica speranza di
salvezza.
Non abbiamo paura di tenere spalancate le porte del nostro cuore e delle nostre Comunità al potere
dello Spirito Santo per lasciarci condurre docilmente, sotto la guida dei nostri Pastori, nelle scelte
di vita e d’impegno nei vari settori sociali ed ecclesiali che ci attendono.
Santo Padre, noi Le promettiamo umilmente il
nostro modesto contributo perché, nell’affrontare il
Suo Ministero di Pastore Universale, abbia la garanzia della nostra totale disponibilità nel servizio
per la Nuova Evangelizzazione.
Per questi importanti compiti che il Signore ci
affida, noi Le domandiamo umilmente la Sua continua preghiera e la Sua protezione paterna!
La sapiente parola e la Benedizione Apostolica
che la Santità Vostra vorrà benignamente donarci,
saranno motivo di grande incoraggiamento oltre
che straordinario pegno di copiosi favori celesti per
ognuno di noi e per l’intera Catholic Fraternity.
Beatissimo Padre, da parte di tutti i presenti io
prometto la nostra fedeltà, il nostro amore filiale e la
nostra preghiera.
Città del Vaticano, 31 ottobre 2008
prof. Matteo CALISI
1 Giovanni Paolo II, Lettera Autografa alla Catholic Fraternity, 1 giugno del 1998.
2 Pontificio Consiglio per i Laici, Decreto del 30 novembre del 1990, prot. 1585/S-61/B-50.
3 Benedetto XVI, in occasione dei lavori del secondo Seminario di studio per Vescovi sui Movimenti ecclesiali e le Nuove Comunità, Rocca di Papa 15 - 17 maggio 2008, indetto dal
Consiglio Pontificio per i Laici.
Catholic Fraternity
Dio” (cfr 1 Cor 1,23-24), a cui prendono parte le
principali Comunità del Rinnovamento Carismatico nel mondo. Saluto voi, cari Fratelli nell’Episcopato, e voi tutti, che operate al servizio dei Movimenti ecclesiali e delle Nuove Comunità. Un saluto speciale rivolgo al Prof. Matteo Calisi, Presidente della Catholic Fraternity, che si è fatto interprete dei vostri sentimenti.
UDIENZA AI PARTECIPANTI
AGLI INCONTRI
ORGANIZZATI DALLA
CATHOLIC FRATERNITY OF
CHARISMATIC COVENANT
COMMUNITIES AND
FELLOWSHIPS
31.10.2008
Alle 12.15 di questa mattina, nell’Aula delle
Benedizioni del Palazzo Apostolico Vaticano, il
Santo Padre Benedetto XVI riceve in Udienza i
partecipanti agli Incontri organizzati dalla Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships e rivolge loro il discorso che
pubblichiamo di seguito:
DISCORSO DEL SANTO PADRE
Eminenza,
Venerati Fratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio,
cari fratelli e sorelle!
Porgo con vivo piacere a voi tutti il mio cordiale benvenuto, e vi ringrazio per la visita che mi
rendete in occasione del II° Incontro Internazionale dei Vescovi che accompagnano le nuove Comunità del Rinnovamento Carismatico Cattolico, del
Consiglio internazionale della Catholic Fraternity
of Charismatic Covenant Communities and Fellowships e, infine, della XIIIa Conferenza Internazionale, convocata in Assisi, sul tema: “Noi predichiamo Cristo Crocifisso, potenza e sapienza di
Come ho avuto già modo di affermare in altre
circostanze, i Movimenti ecclesiali e le Nuove Comunità, fioriti dopo il Concilio Vaticano II, costituiscono un singolare dono del Signore ed una risorsa preziosa per la vita della Chiesa. Essi vanno
accolti con fiducia e valorizzati nei loro diversi
contributi da porre a servizio dell’utilità comune in
modo ordinato e fecondo. Di grande interesse è poi
l’attuale vostra riflessione sulla centralità di Cristo
nella predicazione, come pure sull’importanza dei
“Carismi nella vita della Chiesa particolare”, con
riferimento alla teologia paolina, al Nuovo Testamento e all’esperienza del Rinnovamento Carismatico. Ciò che apprendiamo nel Nuovo Testamento sui carismi, che apparvero come segni visibili della venuta dello Spirito Santo, non è un evento storico del passato, ma realtà sempre viva: è lo
stesso divino Spirito, anima della Chiesa, ad agire
in essa in ogni epoca, e questi suoi misteriosi ed efficaci interventi si manifestano in questo nostro
tempo in maniera provvidenziale. I Movimenti e
le Nuove Comunità sono come delle irruzioni dello Spirito Santo nella Chiesa e nella società contemporanea. Possiamo allora ben dire che uno degli elementi e degli aspetti positivi delle Comunità
del Rinnovamento Carismatico Cattolico è proprio il rilievo che in esse rivestono i carismi o doni
dello Spirito Santo e loro merito è averne richiamato nella Chiesa l’attualità.
Il Concilio Vaticano II, in diversi documenti,
fa riferimento ai Movimenti e alle nuove Comunità ecclesiali, specialmente nella Costituzione
Dogmatica Lumen gentium, dove leggiamo: “I carismi straordinari o anche più semplici e più comuni, siccome sono soprattutto appropriati e utili alle
necessità della Chiesa, si devono accogliere con
gratitudine e consolazione” (n. 12). In seguito, anche il Catechismo della Chiesa Cattolica ha sottolineato il valore e l’importanza dei nuovi carismi
nella Chiesa, la cui autenticità viene però garantita
dalla disponibilità a sottomettersi al discernimento
dell’autorità ecclesiastica (cfr n. 2003). Proprio
perché assistiamo a una promettente fioritura di
movimenti e comunità ecclesiali, è importante che
i Pastori esercitino nei loro confronti un prudente e
saggio e benevolo discernimento. Auspico di cuore che si intensifichi il dialogo tra Pastori e Movimenti ecclesiali a tutti i livelli: nelle parrocchie,
nelle diocesi e con la Sede Apostolica. So che sono
allo studio opportune modalità per dare riconosci-
mento pontificio ai nuovi Movimenti e Comunità
ecclesiali e non sono pochi quelli che già lo hanno
ricevuto. Di questo dato - il riconoscimento o l’erezione di associazioni internazionali da parte della Santa Sede per la Chiesa universale - i Pastori,
specialmente i Vescovi, non possono non tenere
conto nel doveroso discernimento che ad essi
compete (cfr Congregazione per i Vescovi, Direttorio per il Ministero Pastorale dei Vescovi Apostolorum Successores, Cap. 4,8).
Cari fratelli e sorelle, fra queste nuove realtà
ecclesiali riconosciute dalla Santa Sede, va annoverata anche la vostra, la Catholic Fraternity of
Charismatic Covenant Communities and Fellowships, Associazione Internazionale di fedeli, che
assolve a una specifica missione in seno al Rinnovamento Carismatico Cattolico (cfr Decreto del
Pontificio Consiglio per i Laici del 30 novembre
1990 prot. 1585/S-6//B-SO). Uno dei suoi obiettivi, conformemente alle indicazioni del mio venerato predecessore Giovanni Paolo II, è salvaguardare l’identità cattolica delle comunità carismatiche e incoraggiarle nel mantenere uno stretto legame con i Vescovi e con il Romano Pontefice
(cfr Lettera autografa alla Catholic Fraternity, 1
giugno 1998). Apprendo, inoltre, con compiacimento, che essa si propone la costituzione di un
Centro di formazione permanente per i membri e i
responsabili delle Comunità Carismatiche. Ciò
permetterà alla Catholic Fraternity di meglio valorizzare la propria missione ecclesiale orientata
all’evangelizzazione, alla liturgia, all’adorazione,
all’ecumenismo, alla famiglia, ai giovani e alle
vocazioni di speciale consacrazione; missione
che sarà ancor più aiutata dal trasferimento della
Sede internazionale dell’associazione a Roma,
con la possibilità di essere in più stretto contatto
con il Pontificio Consiglio per i Laici.
Cari fratelli e sorelle, la salvaguardia della fedeltà all’identità cattolica e dell’ecclesialità da
parte di ognuna delle vostre comunità vi permetterà di rendere dappertutto una testimonianza viva
ed operante del profondo mistero della Chiesa. E
sarà proprio questo a promuovere la capacità delle
varie comunità di attirare nuovi membri. Affido i
lavori dei vostri rispettivi convegni alla protezione
di Maria, Madre della Chiesa, Tempio vivo dello
Spirito Santo, e all’intercessione dei santi Francesco e Chiara di Assisi, esempi di santità e di rinnovamento spirituale, mentre di cuore imparto a voi
e a tutte le vostre comunità una speciale Benedizione Apostolica.
BENEDETTO XVI
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Catholic Fraternity