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N°13 - 14 Gennaio - Dicembre 2009 Poste italiane SpA - sped. in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N° 46) art. 1, comma 2 DCB BA In caso di mancato recapito inviare a CMP BARI per la restituzione al mittente previo pagamenti resi XIII Conferenza Internazionale della Ca UDIENZA PONTIFICIA In occasione della XIII Conferenza, la Catholic Fraternity è stata ricevuta in udienza privata da Papa Benedetto XVI. Riportiamo di seguito il saluto al Santo Padre del Presidente Indirizzo di Saluto del Presidente della Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships Beatissimo Padre, con sentimenti di immensa gratitudine, filiale affetto ed intima commozione la Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships si stringe attorno alla Santità Vostra, per essere confermata nella fede e per assicurare la propria assoluta fedeltà alla Sede di Pietro. Al Vicario di Cristo la Catholic Fraternity è legata da un vincolo di affettuosa devozione sin dalla Sua fondazione, quando il compianto predecessore e Servo di Dio Giovanni Paolo II affermò che “uno degli obiettivi definiti dai suoi Statuti è quello di salvaguardare l’identità cattolica delle comunità carismatiche e incoraggiarle nel mantenere uno stretto legame con i Vescovi e con il Romano Pontefice”.1 In questa occasione, ancora una volta, vogliamo ringraziare Dio perché ha donato alla Chiesa e al mondo, quale successore di Pietro, la Santità Vostra. Inoltre, l’occasione ci è infinitamente gradita per dirLe anche il nostro grazie per la sollecitudine pastorale con cui da sempre accompagna e sostiene il cammino dei Movimenti Ecclesiali e delle Nuove Comunità ed in particolare quello della Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships, Associazione Internazionale di Fedeli, che in seno al Rinnovamento Carismatico ha una specifica missione riconosciuta dalla Santa Sede.2 Siamo convenuti alla Sua presenza come rappresentanti di comunità carismatiche da tutto il mondo in occasione della XIII Conferenza Interna- 70 zionale che ha per tema “Noi predichiamo Cristo Crocifisso, potenza e sapienza di Dio” (cfr 1 Cor 1,23-24). Ci sentiamo confortati dalla presenza dei numerosi Vescovi che accompagnano il nostro cammino di fede e che nei giorni precedenti si sono incontrati per approfondire e discernere l’azione dello Spirito Santo nella nostra esperienza ecclesiale. Questi incontri patrocinati dal Pontificio Consiglio per i Laici rappresentano un’eccellente opportunità per il nostro cammino di riflessione in occasione dello Speciale Anno Giubilare in corso per il Bimillenario della nascita di San Paolo Apostolo. Vostra Santità, ha affermato in un recente Seminario di Studio per Vescovi che «la stagione dei movimenti e delle nuove forme associative, fioriti sotto il lungo e fecondo pontificato di Giovanni Paolo II, continua ancora» e che essi «testimoniano la gioia, la fede e la bellezza di essere cristiani» ed ha affermato che «si avverte ora l’esigenza che i Pastori, attenti ai “segni dei tempi” sappiano orientare e condurre i movimenti associativi, armonizzandoli con le esigenze dell’intero Popolo di Dio. E lo potranno fare se si lasceranno guidare docilmente dallo Spirito Santo e saranno testimoni e padri per i fedeli affidati alle loro cure pastorali», concludendo con un caldo invito a «valorizzare e ad andare incontro a loro con molto amore».3 Beatissimo Padre, come comunità di fedeli associati avvertiamo più che mai, in questo nostro tempo, l’urgenza e il dovere di proclamare con ardore e coraggio Gesù Cristo, Redentore di tutto l’uomo e di ogni uomo. Solo attingendo a Lui fonte viva, si può essere in grado di affrontare vittoriosamente ogni sfida che il mondo pone alle nostre comunità cristiane. Tutto ciò non ci spaventa, Padre Santo! Non temiamo nulla per il futuro, perché la dignità della nostra natura ecclesiale e l’affascinante bellezza dell’incontro personale con Gesù Cristo Crocifisso, Morto e Risorto, che ha conquistato per sempre la nostra esistenza umana, ci spingono con coraggio e determinazione ad annunciare al mondo il lieto messaggio del Vangelo: unica speranza di salvezza. Non abbiamo paura di tenere spalancate le porte del nostro cuore e delle nostre Comunità al potere dello Spirito Santo per lasciarci condurre docilmente, sotto la guida dei nostri Pastori, nelle scelte di vita e d’impegno nei vari settori sociali ed ecclesiali che ci attendono. Santo Padre, noi Le promettiamo umilmente il nostro modesto contributo perché, nell’affrontare il Suo Ministero di Pastore Universale, abbia la garanzia della nostra totale disponibilità nel servizio per la Nuova Evangelizzazione. Per questi importanti compiti che il Signore ci affida, noi Le domandiamo umilmente la Sua continua preghiera e la Sua protezione paterna! La sapiente parola e la Benedizione Apostolica che la Santità Vostra vorrà benignamente donarci, saranno motivo di grande incoraggiamento oltre che straordinario pegno di copiosi favori celesti per ognuno di noi e per l’intera Catholic Fraternity. Beatissimo Padre, da parte di tutti i presenti io prometto la nostra fedeltà, il nostro amore filiale e la nostra preghiera. Città del Vaticano, 31 ottobre 2008 prof. Matteo CALISI 1 Giovanni Paolo II, Lettera Autografa alla Catholic Fraternity, 1 giugno del 1998. 2 Pontificio Consiglio per i Laici, Decreto del 30 novembre del 1990, prot. 1585/S-61/B-50. 3 Benedetto XVI, in occasione dei lavori del secondo Seminario di studio per Vescovi sui Movimenti ecclesiali e le Nuove Comunità, Rocca di Papa 15 - 17 maggio 2008, indetto dal Consiglio Pontificio per i Laici. Catholic Fraternity Dio” (cfr 1 Cor 1,23-24), a cui prendono parte le principali Comunità del Rinnovamento Carismatico nel mondo. Saluto voi, cari Fratelli nell’Episcopato, e voi tutti, che operate al servizio dei Movimenti ecclesiali e delle Nuove Comunità. Un saluto speciale rivolgo al Prof. Matteo Calisi, Presidente della Catholic Fraternity, che si è fatto interprete dei vostri sentimenti. UDIENZA AI PARTECIPANTI AGLI INCONTRI ORGANIZZATI DALLA CATHOLIC FRATERNITY OF CHARISMATIC COVENANT COMMUNITIES AND FELLOWSHIPS 31.10.2008 Alle 12.15 di questa mattina, nell’Aula delle Benedizioni del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI riceve in Udienza i partecipanti agli Incontri organizzati dalla Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships e rivolge loro il discorso che pubblichiamo di seguito: DISCORSO DEL SANTO PADRE Eminenza, Venerati Fratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio, cari fratelli e sorelle! Porgo con vivo piacere a voi tutti il mio cordiale benvenuto, e vi ringrazio per la visita che mi rendete in occasione del II° Incontro Internazionale dei Vescovi che accompagnano le nuove Comunità del Rinnovamento Carismatico Cattolico, del Consiglio internazionale della Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships e, infine, della XIIIa Conferenza Internazionale, convocata in Assisi, sul tema: “Noi predichiamo Cristo Crocifisso, potenza e sapienza di Come ho avuto già modo di affermare in altre circostanze, i Movimenti ecclesiali e le Nuove Comunità, fioriti dopo il Concilio Vaticano II, costituiscono un singolare dono del Signore ed una risorsa preziosa per la vita della Chiesa. Essi vanno accolti con fiducia e valorizzati nei loro diversi contributi da porre a servizio dell’utilità comune in modo ordinato e fecondo. Di grande interesse è poi l’attuale vostra riflessione sulla centralità di Cristo nella predicazione, come pure sull’importanza dei “Carismi nella vita della Chiesa particolare”, con riferimento alla teologia paolina, al Nuovo Testamento e all’esperienza del Rinnovamento Carismatico. Ciò che apprendiamo nel Nuovo Testamento sui carismi, che apparvero come segni visibili della venuta dello Spirito Santo, non è un evento storico del passato, ma realtà sempre viva: è lo stesso divino Spirito, anima della Chiesa, ad agire in essa in ogni epoca, e questi suoi misteriosi ed efficaci interventi si manifestano in questo nostro tempo in maniera provvidenziale. I Movimenti e le Nuove Comunità sono come delle irruzioni dello Spirito Santo nella Chiesa e nella società contemporanea. Possiamo allora ben dire che uno degli elementi e degli aspetti positivi delle Comunità del Rinnovamento Carismatico Cattolico è proprio il rilievo che in esse rivestono i carismi o doni dello Spirito Santo e loro merito è averne richiamato nella Chiesa l’attualità. Il Concilio Vaticano II, in diversi documenti, fa riferimento ai Movimenti e alle nuove Comunità ecclesiali, specialmente nella Costituzione Dogmatica Lumen gentium, dove leggiamo: “I carismi straordinari o anche più semplici e più comuni, siccome sono soprattutto appropriati e utili alle necessità della Chiesa, si devono accogliere con gratitudine e consolazione” (n. 12). In seguito, anche il Catechismo della Chiesa Cattolica ha sottolineato il valore e l’importanza dei nuovi carismi nella Chiesa, la cui autenticità viene però garantita dalla disponibilità a sottomettersi al discernimento dell’autorità ecclesiastica (cfr n. 2003). Proprio perché assistiamo a una promettente fioritura di movimenti e comunità ecclesiali, è importante che i Pastori esercitino nei loro confronti un prudente e saggio e benevolo discernimento. Auspico di cuore che si intensifichi il dialogo tra Pastori e Movimenti ecclesiali a tutti i livelli: nelle parrocchie, nelle diocesi e con la Sede Apostolica. So che sono allo studio opportune modalità per dare riconosci- mento pontificio ai nuovi Movimenti e Comunità ecclesiali e non sono pochi quelli che già lo hanno ricevuto. Di questo dato - il riconoscimento o l’erezione di associazioni internazionali da parte della Santa Sede per la Chiesa universale - i Pastori, specialmente i Vescovi, non possono non tenere conto nel doveroso discernimento che ad essi compete (cfr Congregazione per i Vescovi, Direttorio per il Ministero Pastorale dei Vescovi Apostolorum Successores, Cap. 4,8). Cari fratelli e sorelle, fra queste nuove realtà ecclesiali riconosciute dalla Santa Sede, va annoverata anche la vostra, la Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships, Associazione Internazionale di fedeli, che assolve a una specifica missione in seno al Rinnovamento Carismatico Cattolico (cfr Decreto del Pontificio Consiglio per i Laici del 30 novembre 1990 prot. 1585/S-6//B-SO). Uno dei suoi obiettivi, conformemente alle indicazioni del mio venerato predecessore Giovanni Paolo II, è salvaguardare l’identità cattolica delle comunità carismatiche e incoraggiarle nel mantenere uno stretto legame con i Vescovi e con il Romano Pontefice (cfr Lettera autografa alla Catholic Fraternity, 1 giugno 1998). Apprendo, inoltre, con compiacimento, che essa si propone la costituzione di un Centro di formazione permanente per i membri e i responsabili delle Comunità Carismatiche. Ciò permetterà alla Catholic Fraternity di meglio valorizzare la propria missione ecclesiale orientata all’evangelizzazione, alla liturgia, all’adorazione, all’ecumenismo, alla famiglia, ai giovani e alle vocazioni di speciale consacrazione; missione che sarà ancor più aiutata dal trasferimento della Sede internazionale dell’associazione a Roma, con la possibilità di essere in più stretto contatto con il Pontificio Consiglio per i Laici. Cari fratelli e sorelle, la salvaguardia della fedeltà all’identità cattolica e dell’ecclesialità da parte di ognuna delle vostre comunità vi permetterà di rendere dappertutto una testimonianza viva ed operante del profondo mistero della Chiesa. E sarà proprio questo a promuovere la capacità delle varie comunità di attirare nuovi membri. Affido i lavori dei vostri rispettivi convegni alla protezione di Maria, Madre della Chiesa, Tempio vivo dello Spirito Santo, e all’intercessione dei santi Francesco e Chiara di Assisi, esempi di santità e di rinnovamento spirituale, mentre di cuore imparto a voi e a tutte le vostre comunità una speciale Benedizione Apostolica. BENEDETTO XVI 71 XIII Conferenza Internazionale della Ca Catholic Fraternity