Location via proxy:   [ UP ]  
[Report a bug]   [Manage cookies]                
Info tratte da Per quanto riguarda le chiese di Venegono, S.Rocco, S.Defendente, S.Maria in Pian Bosco, sono scomparse; di quest'ultima restano ancora tracce nel cascinale omonimo. Goffredo da Bussero in un libro del '200, a proposito delle chiese di Venegono Superiore parla di quella di S.Martino e di un'altra di S. Protasio (scomparsa anche questa), affermando l'esistenza di un'altra chiesa: quella di S. Giorgio. La chiesa campestre di S.Martino al Cimitero è la più antica di Venegono; già nel 1747 la si definiva "per antiquissimum". Sembra 1 accertato che l'oratorio di S. Martino fosse anticamente, prima del 1450, la parrocchiale di Venegono Superiore e Venegono Inferiore, cioè di tutta la zona di Venegono, e sarebbe confermato dal fatto che "era situata ad equidistanza dei due paesi". Fu la chiesa più antica e anche l'unica. Se la chiesa di S. Michele (quella del cimitero) sorse nel XIII secolo, la chiesa di S. Martino sorse probabilmente nel 1200. Sembra improbabile che venisse usata per funzioni parrocchiali, essendo così distante dai due villaggi: lo scopo, agli inizi, era quello di funzionare come un ricovero stradale per i viandanti; infatti fu costruita presso una strada che, fino al secolo scorso, risaliva lungo il torrente S.Giorgio. L'"Obbidienzieria" serviva all'assistenza materiale e religiosa dei viandanti e l'ospizio-oratorio di S. Martino esisteva già nel 1119; doveva essere un tempietto orientato in senso contrario a quello attuale: la facciata era dalla parte del torrente, dove passava la strada antica, terminante in abside semi-circolare, abbattuta per dar posto all'entrata attuale. Il cardinale Pozzobonelli la descriveva nel 1747: "dalla parte del torrente, dietro il cimitero, si presentava la facciata col suo portico e due finestre laterali, dall'angolo settentrionale emergeva il campanile di forma quadrata con una campana. Vi era poi dipinta sulla facciata l'immagine della Natività della Vergine; all'interno, vi erano immagini di Cristo con la Madonna, la Maddalena, e i santi Martino e Bernardo. Non vi era sacrestia, e nella parete settentrionale si apriva una porta minore." La trasformazione dell'oratorio nell'attuale cappella cimiteriale si ebbe nel 1862. La devozione popolare a S. Rocco, protettore contro la peste, si diffuse molto in Lombardia dopo la peste di Brescia del 1478. A Venegono Superiore sorse una cappella proprio dedicata a questo santo. La cappellina fu demolita nel XVII secolo e nel 1696 il titolo di S. Rocco era già passato alla chiesetta costruita "alla Colombara". A S. Rocco vennero erette due altre cappelle, presso la zona ove nei tempi passati vi era il lazzaretto. Anticamente, vi erano ben tre lazzaretti: uno presso il Ronchetto, sulla collina che sorge tra le due cappelline di S. Rocco, un secondo sul Monte Rosso, un terzo sulla strada che dopo la stazione scende verso Castiglione Olona. I 2 lazzaretti sorgevano in posti isolati perché i malati venivano portati in zone periferiche per limitare il più possibile il contagio, in mezzo ai boschi e vicino all'acqua per motivi igienici; i morti erano seppelliti in piccoli cimiteri vicino ai lazzaretti; la croce di ferro che si vede tuttora sulla strada per Castiglione, ricorda uno di tali cimiteri. Dopo la peste, fu il colera l'altro flagello, che imperversò nel 1836 e nel 1854; la Cascina Ronchetto era stata proposta come "Lazzaretto dei Colerosi". Pochi, anche tra gli abitanti di Venegono, sono al corrente dell'esistenza della chiesetta di S. Maria e S. Rocco "alla Colombara", nascosta tra gli alberi dell'attuale parco dei conti Caproni. 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41