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2024, "Comune" https://comune-info.net/sul-materialismo-queer/
Indecent Theology: The queer God. Nell'affrontare il commento di questo libro mi sono premurato di suffragare ogni mia affermazione e giudizio con la citazione delle ipsissima verba dell'autrice, il cui saggio ho letto anche nella versione originaria in lingua inglese. La casa editrice Claudiana di Torino nella collana Piccola biblioteca teologica ha offerto per la prima volta al pubblico italiano il saggio il Dio queer della pensatrice argentina Marcella Althaus Reid, deceduta nel 2009 ad Edimburgo presso la cui università insegnava da alcuni anni teologie contestuali. Il libro è preceduto da un'ampia presentazione di Gianluigi Gugliermetto che l'ha egregiamente tradotto ed è seguito da una postfazione di Letizia Tomassone. L'autrice, da annoverarsi tra le principali epigoni del pensiero queer, aveva già pubblicato nel 2000 un altro saggio all'emblematico titolo Indecent Theology: Theological Perversions in Sex, Gender and Politics. Per cercare di comprendere i motivi ispiratori del libro giova innanzitutto soffermarsi sul termine queer che nella lingua inglese era originariamente sinonimo di strano, eccentrico e singolare, ma che l'inizio del secolo scorso ha cominciato a contrassegnare tutto ciò che non è eterosessuale. Coglie indubbiamente nel segno Claudio Canal quando, dopo aver ricordato che utilizzare l'espressione "teologia queer," è anche un'operazione politica, fa opportunamente notare che in italiano sarebbe come parlare di "teologia frocia" o "teologia finocchia" giusto per rendere l'idea dispregiativa! 1 Ma qual è l'oggetto di questo new trend queer che l'autrice stessa nel saggio citato precedentemente aveva appunto definito indecent? Per dirla con le sue stesse parole, il Dio Queer è un libro che riguarda questa riscoperta di Dio al di fuori dell'ideologia sessuale che è stata prevalente nella storia del Cristianesimo e della teologia. Per fare questo, è necessario facilitare il coming out di Dio, la sua uscita dal nascondiglio, attraverso un processo di queering teologico. Con questo s'intende un'interrogazione deliberata dell'esperienza e del pensiero eterosessuali che hanno dato forma ai nostri concetti di teologia, di ermeneutica e del ruolo di chi fa teologia. 2 Il fine proposto quindi è quello di prendere i corpi sul serio, 3 di smantellare l'ideologia sessuale della teologia, 4 di disfare la teologia totalitaria, 5 di pervertire la teologia cristiana, togliendo alla teologa le mutande che ancor stanno li a darle una reputazione, 6 di scandalizzare, di ripensare 1 Dall'articolo Il Dio queer. Quando l'amore divino rompe la gabbia della decenza di Claudio Canal pubblicato sul Manifesto dell'11 dicembre 2014. 2 Pag. 47 op. cit. 3 Pag. 71 op. cit. 4 Pag. 46 op. cit. Affinché nessuno abbia dubbi sul fine eversivo che sottintende il suo pensiero l'autrice scrive: le teologie queer vanno in diaspora adottando tattiche di occupazione temporanea, pratiche scompaginati che non devono essere necessariamente essere ripetute e riflessioni il cui scopo è quello di sconcertare. Pag. 55 op. cit. 5 Pag. 55 op. cit. 6 Pag. 65 op. cit.
2019
Il problema del tempo è uno degli enigmi più misteriosi della fisica moderna. Il primo rompicapo è cosmologico: per capire il tempo, gli scienziati parlano di una "prima causa" o "condizione iniziale"; tuttavia per determinare le condizioni iniziali di un sistema, occorre prima conoscere il sistema stesso nella sua totalità, effettuare misurazioni di posizione e velocità delle sue componenti e così via. Ciò pone un insormontabile ostacolo quando si tenti di indagare le origini dell'Universo in quanto non è possibile avere una visione dall'esterno; in altri termini, non è consentito uscire dal sistema in quanto il sistema stesso è tutto ciò che esiste.
Macro Asilo Diario, 2019
Questo intervento intende esplorare e problematizzare la rappresentazione delle donne in quanto icone, muse o soggetti passivi, e come esse diventino ricettacolo di proiezioni sociali. Quali strumenti estetici e politici le donne hanno impiegato per riappropriarsi della propria soggettività e autonomia in una cultura visuale patriarcale ed eteronormativa? Attraverso un’analisi critica queer-femminista – e percorrendo le definizioni di sesso, genere e sessualità – questa lectio prende come punto di partenza esempi tratti dai media mainstream per poi allargarsi verso problematiche che riguardano la rappresentazione dei corpi in ambito artistico. [EN] 'Body, Femininity and Objectification: Queer-Feminist Perspectives' This presentation explores and problematises how women are usually portrayed as either icons, muses or passive subjects, either way becoming receptacles of social projections. What aesthetic and political tools have women employed to re-frame their own subjectivity and autonomy within a heteronormative and patriarchal visual culture? Through a feminist and queer critical analysis, this lecture will take as its starting point examples drawn from mainstream media, to move towards issues that relate to the representation of bodies in the arts. -- text available only in Italian --
in Il collezionismo d’arte a Venezia. Dalle origini al Cinquecento, ed. by M. Hochmann, R. Lauber, S. Mason (Marsilio con Fondazione di Venezia: Venezia 2008), pp. 164-191
Inclusive Education: Global Issues and Controversies, 2020
Acme International Journal of Multidisciplinary Research, 2017
Justinian’s Legacy. The Last War of Roman Italy / L’eredità di Giustiniano. L’ultima guerra dell’Italia romana, edited by H. Dey, F. Oppedisano, 2024
Parta: Jurnal Pengabdian Kepada Masyarakat
Frontiers in Medicine, 2022
Indonesian Journal of Islamic Literature and Muslim Societies, 2023
GMKI Cabang Salatiga, 2019
مجلة البحث العلمى فى التربية
International Journal of Radiation Oncology*Biology*Physics, 2017
Nature Communications
Unpublished project, 2022
Jurnal Pengabdian Masyarakat Akademisi, 2023
Annals of Medical and Health Sciences Research, 2013
Zenodo (CERN European Organization for Nuclear Research), 2023
Earth and Planetary Science Letters, 2010