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A B S T R A C T Il pensiero femminista è parte costitutiva del pensiero politico e della sua storia. Esso è sia metodo di indagine, presa di parola e di parte sul mondo e rivendicazione della centralità politica delle donne, sia critica paradossale del pen-siero politico e filosofico moderno. In quanto obiezione imprevista, il discorso femminista tende costantemente i con-fini del canone della politica e produce teoria politica, imponendo la ridefinizione delle categorie usate per interpre-tare il presente e il passato. Attraversando sei secoli di storia, dalla riappropriazione della tradizione nel XV secolo fino alla tensione con il neoliberalismo nel XX secolo, il discorso protofemminista e femminista costituisce nel tempo una costante interruzione del monologo della civiltà patriarcale occidentale, mostrando la sua centralità nella produ-zione, nella crisi e nella ridefinizione dell'ordine politico e sociale e dimostrando pertanto di essere una fonte impre-scindibile per la storia delle dottrine politiche. Feminist thought is a constitutive part of political thought and its history. It is both a method of inquiry, a voice and a stance on the world, a claim of women's political centrality, and a paradoxical critique of modern political and philosophical thought. As unexpected objection, feminist discourse constantly stretches the borders of the political canon and produces critical political theory, imposing the redefinition of the categories used to interpret the present and the past. Going through six centuries of history, from the reappropriation of tradition in XV century to the tension with neoliberalism in XX century, protofeminist and feminist discourse constitutes in time a constant interruption of the monologue of Western patriarchal civilization, showing its centrality in the production, crisis and redefinition of political and social order. Thus, feminist discourse is an essential source of the history of political thought.
Il pensiero femminista è parte costitutiva del pensiero politico e della sua storia. Esso è sia metodo di indagine, presa di parola e di parte sul mondo e rivendicazione della centralità politica delle donne, sia critica paradossale del pen-siero politico e filosofico moderno. In quanto obiezione imprevista, il discorso femminista tende costantemente i con-fini del canone della politica e produce teoria politica, imponendo la ridefinizione delle categorie usate per interpre-tare il presente e il passato. Attraversando sei secoli di storia, dalla riappropriazione della tradizione nel XV secolo fino alla tensione con il neoliberalismo nel XX secolo, il discorso protofemminista e femminista costituisce nel tempo una costante interruzione del monologo della civiltà patriarcale occidentale, mostrando la sua centralità nella produ-zione, nella crisi e nella ridefinizione dell'ordine politico e sociale e dimostrando pertanto di essere una fonte imprescindibile per la storia delle dottrine politiche. Feminist thought is a constitutive part of political thought and its history. It is both a method of inquiry, a voice and a stance on the world, a claim of women's political centrality, and a paradoxical critique of modern political and philosophical thought. As unexpected objection, feminist discourse constantly stretches the borders of the political canon and produces critical political theory, imposing the redefinition of the categories used to interpret the present and the past. Going through six centuries of history, from the reappropriation of tradition in XV century to the tension with neoliberalism in XX century, protofeminist and feminist discourse constitutes in time a constant interruption of the monologue of Western patriarchal civilization, showing its centrality in the production, crisis and redefinition of political and social order. Thus, feminist discourse is an essential source of the history of political thought.
Per precisare la domanda che mi sono posta, faccio riferimento a due esempi di storiografia letteraria degli ultimi anni. La storia letteraria del Seicento di Winfried Freund Abenteuer Barock 1 contiene un capitolo dedicato alle Donne che scrivono che, a mio parere, rappresenta un notevole progresso rispetto alle ricognizioni storiografiche precedenti. L'autore non restringe la sua indagine volta al passato ai criteri dell'autonomia estetica propria del classicismo tedesco, ma la allarga a opere eteronome e considera vari aspetti storico-sociali e culturali. Questo approccio, segnalato del resto nel sottotitolo, gli fornisce, tra l'altro, l'opportunità di trattare estesamente anche un genere 'misto', solo marginalmente letterario, cioè il rendiconto di viaggio, e gli permette di percorrere vie nuove per la storiografia letteraria, prendendo in considerazione la letteratura a suo tempo veramente diffusa e letta dal pubblico. Il volume di Monika Schmitz-Emans, Einführung in die Literatur der Romantik, si limita invece rigorosamente alla discussione del contesto letterario, nonché delle basi teoriche della letteratura romantica, per passare poi all'analisi di singole opere 'rappresentative'; l'autrice, però, lavora con categorie che risultano insufficienti a cogliere la presenza femminile nella letteratura romantica, presenza che rimane comunque frammentaria, seppure documentata in vario modo 2. Il fatto che un critico letterario si sia confrontato con gli stimoli e gli approcci elaborati anche dalla ricerca femminile e femminista più di quanto non abbia fatto, invece, una ricercatrice che continua a riprodurre l'esclusione delle donne dalla letteratura, fa da sfondo alle seguenti riflessioni, che tendono a mettere in rilievo i cambiamenti in atto, conseguenza dell'approccio specificamente femminile e femminista nella critica letteraria. Ci si chiede, in particolare, quali modifiche si siano prodotte nella storiografia letteraria e nel dibattito sul canone; quali novità si possono costatare nella valutazione dei contributi apportati dalle opere femminili e come queste vengono affrontate nelle ricognizioni storico-letterarie. Ma ci si interroga, anche, sugli accenti innovativi che si possono cogliere nel dibattito sul canone, sia nelle prospettive specifiche rispetto al «canone materiale» sia al «canone attuale» 3 ovvero a quel nucleo centrale su cui si continua a discutere. Infine, ci si domanda in che modo sia possibile realizzare gli aspetti innovativi nella nostra prassi quotidiana di insegnamento letterario all'università in Italia. * Un particolare ringraziamento va al mio collega Francesco Maione il cui aiuto è stato decisivo per la traduzione dell'intervento.
Bologna, Il Mulino, 2020
Il libro segue i movimenti del concetto di donna mostrando come esso si costituisce attraverso le parole delle donne che nell'età moderna, individualmente e collettivamente, hanno contestato la sua definizione patriarcale. Attraverso alcuni passaggi storici cruciali – la prima età moderna, la Rivoluzione francese, la genesi schiavista e razzista del capitalismo industriale e l’affermazione globale dell’ordine neoliberale ‒ il libro non offre una storia generale del femminismo, ma considera il concetto di donna come l’indicatore fondamentale delle trasformazioni che investono la società e la politica moderne. Il concetto di donna è doppiamente polemico. Affermando la differenza sessuale come differenza politica, esso nega il carattere universale di quei concetti che permettono di rappresentare l'unità dell'ordine politico e sociale e quindi mostra la divisione fondamentale che lo costituisce. Allo stesso tempo, poiché la differenza sessuale è determinata socialmente, il concetto di donna è esso stesso segnato da differenze ‒ prima di tutto di razza e di classe – che ne rideterminano continuamente e conflittualmente il contenuto. Fare la storia del concetto di donna significa affermare una diversa prospettiva sulla storia, una prospettiva parziale che stabilisce le premesse per la critica femminista del presente.
"Genesis" XVII / 2, Per Anna Rossi-Doria, a cura di Vinzia Fiorino e Paola Stelliferi, 2018
This article addresses the Italian feminist movement of the 1970s and its historiography from the perspective of its witness and researcher, Anna Rossi-Doria. In the first part, the essay investigates the Italian feminist movement in the late 1970s and its transformation in the subsequent decade. During this transition, the Italian Women’s Liberation Movement – which until then had displayed a strictly political character – emerged as a prominent cultural phenomenon, leading to the institutionalization of feminist studies in the 1990s. The second section concerns the recent historiographical debate on neo-feminism, with a focus on Anna Rossi-Doria’s cultural and political awareness and on the legacy of her research methods.
see the Atti convegno sulla letteratura dalmata, Trieste 2015: my paper's abstract and the entire table of contents were already uploaded a few weeks ago here in Academia
Studi Culturali, 2015
Carla Lonzi’s writings challenge current notions of history and temporality that she reinvents in their relation to subjectivity. In Autoritratto (1969), Lonzi questions official art historical narratives, largely based on formats such as the monograph, or the chronological succession of (male) artists, movements, and categories. In her subsequent feminist writings, she develops an anti-dialectical understanding of historical time where history itself is understood as a male construction from which women are structurally excluded. As she writes in Let’s Spit on Hegel (1970), feminism interrupts both chronological continuity and the monologue of patriarchal history. This essay addresses these issues by focusing on Lonzi’s writings across the 1960s and 1970s and the way she explores alternative modes of knowledge production. I particularly focus on her uses of reproduction technologies (recording, montage and photography) in order to shape a different temporality, her notion of the “Unexpected subject” (Soggetto imprevisto) and the link between past and present, and finally her ideas about women’s history (including women artists). This essay is partly based on archival research and previously unpublished material.
Tesi triennale in Filosofia, 2018
I documenti, le riflessioni e le testimonianze riportate in questo studio illustrano quanto il femminismo degli anni Settanta sia stato fondamentale per la crescita di una sensibilità sulle questioni della contraccezione e della salute delle donne nel nostro paese. A tale fine si è deciso di concentrare l’attenzione sul valore simbolico celato dietro la parola “corpo”, metafora utilizzata in questa tesi. Infatti l’espressione “corpo” politico, non allude soltanto al significato più immediato di “interlocutore politico”; qui la parola “corpo” si riferisce soprattutto al corpo vero e proprio, quello fatto di carne e di ossa, quel corpo per il quale le femministe degli anni Settanta lottarono per rivendicarne il controllo tanto che “Io sono mia” fu lo slogan gridato dalle donne durante le loro manifestazioni
Scienza & Politica, 2010
A partire dalla pubblicazione della traduzione italiana di La politica fuori dalla storia, di Wendy Brown, il saggio discute due questioni centrali per la teoria politica femminista contemporanea: la rivendicazione di diritti e la politica della differenza sessuale. Rispetto al primo tema, la peculiare posizione di Brown – la sua ben nota critica e la sua concezione dei diritti come significanti vuoti che hanno storicamente e ancora possono catalizzare potenti istanze politiche – è letta attraverso la sua articolazione del rapporto tra teoria e politica; quanto al secondo tema, si suggerisce che il discorso di Brown permetta di sottolineare i rischi impliciti nella politica della differenze sessuale quando essa non si misuri con la capacità del potere contemporaneo di alimentarsi di differenze, e in particolare quando “il soggetto” – per quanto “differente” – continua a essere pensato come presupposto inevitabile del discorso politico.
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Revista de doutrina e jurisprudência do Superior Tribunal Militar. , 2024
Scholars Academic Journal of Pharmacy
Gwangju News, No. 265, pp. 30-32, March, 2024
Papers: revista de sociologia, 2007
Sakartvelos demokrat'iuli respublika: formisa da shinaarsis dziebashi , 2024
Navigating Collaborative Futures, 2024
Modeling and Simulation Techniques in Structural Engineering
Advances in Manufacturing Science and Technology, 2010
BMC Cardiovascular Disorders, 2020
International Journal of Current Research and Academic Review, 2017
Feminismo/s, 2011
The Cambridge Handbook of Romance Linguistics, 2022