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Università degli Studi di Trieste Dipartimento di Ingegneria e Architettura Antonio Guacci nasce a Trani nel 1912, si laurea a Padova in ingegneria civile ed inizia negli anni ’50 la carriera universitaria che lo porta a diventare professore ordinario di Disegno ed a insegnare anche Composizione Architettonica ed Architettura Tecnica. E’ stato per molti anni Direttore dell’allora Istituto di Disegno ed a lui si devono innumerevoli studi sugli insediamenti storici dell’ambito carsico, sulle città-fortezza di Gradisca d’Isonzo e di Palmanova, sull’architettura Liberty e su altre tematiche ancora. Antonio Guacci 1912-1995 A 50 anni dal Tempio Mariano di Monte Grisa La partecipazione all’intera durata del convegno può dar diritto al riconoscimento di 2 CFP (cfr. allegato A del Regolamento per l’aggiornamento professionale: max 3 CFP/evento; max 9 CFP/anno). EDIFICIO CENTRALE aula Bachelet 2 dicembre 2016 ore 9:30 Sono trascorsi ormai oltre vent’anni dalla scomparsa di Antonio Guacci e cinquanta dall’inaugurazione del Tempio Mariano di Monte Grisa. La figura di Antonio Guacci, progettista, artista, docente universitario, ha bisogno di essere ricordata sviluppando, nel contempo, una riflessione critica del suo lavoro complessivo. Il cinquantennale dell’inaugurazione della sua opera più rappresentativa, il Santuario di Monte Grisa, avvenuta nel maggio del 1966, è certamente un’occasione importante per avviare tale riflessione. Antonio Guacci è stata una figura significativa della cultura triestina del secondo dopoguerra per l’incisività della sua azione che si è sviluppata su tre percorsi tra loro strettamente collegati: quello artistico, quello del progettista di architettura, quello della docenza universitaria. Il lavoro di Antonio Guacci su questi tre distinti settori non è rimasto separato, ma si è reciprocamente intrecciato producendo benefici esiti di carattere interdisciplinare. La realizzazione del Tempio Mariano di Monte Grisa risulta l’opera più nota e rappresentativa in tale senso. Il valore simbolico, lo straordinario impianto strutturale (definito con il significativo contributo di Sergio Musmeci), il ruvido carattere materico del calcestruzzo smorzato dalla trasparenza della trama triangolare di facciata, impongono ancora oggi, a cinquant’anni dalla sua inaugurazione, sia la necessità di una riflessione attorno alle logiche di progetto che di una comprensione completa del senso di quell’architettura. Questo Convegno nasce proprio con l’intento di dare risposte a questi interrogativi. 9:30 - 10:00 Direttore del Dipartimento di Ingegneria ed Architettura, Rettore Santuario Mariano di Monte Grisa, Presidente ordine Ingegneri di Trieste Saluti 10:00 - 10:20 Edino Valcovich, Università degli Studi di Trieste Antonio Guacci: docente, artista, progettista 10:20 - 10:40 Giovanni Ceiner, Università degli Studi di Trieste L’opera di Antonio Guacci tra Arte ed Architettura 10:40 - 11:00 Diana Barillari, Università degliStudi di Trieste Architettura, forma e struttura a Trieste negli anni ’50 e ‘60 11:00 - 11:30 Caffè 11:30-11:50 Giovanni Tubaro, Università degli Studi di Udine Il cantiere di Monte Grisa 11:50 - 12:10 Sergio Poretti, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Il linguaggio delle strutture tra ingegneria e architettura 12:10 - 12:30 Tullia Iori, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Sergio Musmeci e la scuola italiana di ingegneria 12:30 -13:00 Edino Valcovich / Sergio Poretti Conclusioni