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from: EUGENIO MOSCETTI, "Tra Nomentum e Corniculum"
DOCUMENTO CORRETTO SU INDAGINI GEOBIOLOGICHE CON SISTEMI OPTOELETTRONICI INNOVATIVI.
Amoenitas IX, 2020, pp. 79-92, 2020
In occasione del XX e XXV Convegno Aiscom del 2014 e del 2019, l'autrice ha presentato alcuni tavoli del Settecento, che riutilizzavano mosaici provenienti dall'Accademia di Villa Adriana presso Tivoli (Roma). Furono rinvenuti da monsignor Giuseppe Alessandro Furietti durante i suoi fortunati scavi del 1736-1737. Questo articolo presenta quattro tavoli appartenuti al principe Gabrielli (§1), riscoperti dall'autrice, e un altro mosaico dell'Accademia (§2), rinvenuto grazie a documenti inediti. Qui per la prima volta saranno presentate altri due tavoli sconosciuti e inediti (§3), in "Pietra di paragone", anch'essi provenienti da Villa Adriana e appartenenti alla famiglia Lolli di Lusignano di Tivoli. During the 20th and 25th aiscom Conferences in 2014 and 2019, the author presented some eighteenth-century tables, which re-used mosaics coming from the Accademia of Hadrian’s Villa near Tivoli (Rome). They were found by monsignor Giuseppe Alessandro Furietti during his fortunate excavations of 1736-1737. This article presents four tables that belonged to prince Gabrielli (§1), which were rediscovered by the author, and another mosaic of the Accademia (§2), found in unpublished documents. Here for the first time will be pres- ented two other previously unknown tables (§3), made of “Pietra di paragone” (touchstone), which also come from Hadrian’s Villa and belong to the Lolli di Lusignano family of Tivoli.
in L'ETÀ MODERNA E CONTEMPORANEA, vol. II, IL CINQUECENTO. L’ARTE DEL RINASCIMENTO. ARTI VISIVE, SCIENZE E TECNICHE, a cura di Umberto Eco, Milano, EM Publishers-L’Espresso, 2012
In Est enim ille flos Italiae. Vita economica e sociale nella Cisalpina romana.Atti delle giornate di studio in onore di Ezio Buchi (Verona 2006). Verona 2007
This paper deals with local irrigation systems organized by villages and communities in the Roman world. It will examine both some epigraphic and literary texts on this subject and some relevant jurisprudential sources belonging to Justinian's Digest on this topic. In all these cases, the need for joint water use led to the development of at least initial forms of 'association' among rivales, intended for the regulation of: a) the distribution of water; b) the hydraulic work such as digging and maintenance; c) the arbitration of possible disputes between users. For their part, the juridical texts can better explain the probable 'legal status' of these communities, namely how they were structured and how internal relationships between rivales were considered.
Paesaggio Urbano, 2020
Sembra dunque che Platone scrivesse le leggi non per gli uomini quali sono, ma per quelli immaginati da lui, sicché si dovrebbe persino andare in cerca di coloro che potrebbero farne uso. Atheneo, Deipnosofisti, XI, 508b O mundo exterior existe como un actor num palco: está la, mas è outra coisa. F. Pessoa, Livro do desassosego L'antefatto: parte prima e seconda In un articolo apparso su R.H.R., 88,3, 2014 intitolato La crise de la raison économique et la perte de foi dans l'avenir, J.P. Dupuy svolgeva interessanti considerazioni sull'irrazionalità della Ragione economica che da oltre due secoli guida l'Occidente secolarizzato verso approdi sempre più incerti e inquietanti. Il percorso della Ragione, da quando l'idolo si spogliò dei veli misteriosofici approntati dai Sacerdoti dei Lumi e si mostrò nella sua nudità puramente economica, sembra trascinare il futuro verso un epilogo scritto nel suo destino sin dalle origini: l'abisso dell'irrazionalità totale. "L'economia" dice Dupuy ad apertura "pretende lo statuto di scienza. Se è una scienza, allora è visibilmente falsa". Questo argomento, presente per cenni in Storia, etc., l'ho sviluppato in dettaglio nei due capitoli precedenti; non ho quindi motivo di tornarvi, salvo precisare che Dupuy sta parlando-come, chi scrive, in quei capitoli-dell'economia capitalista, che è l'economia così come può configurarsi soltanto nell'ideologia della Ragione. L'esempio che egli porta subito dopo sembra chiarire l'assunto. Non si tratta infatti, dice, di venire incontro alla legittima esigenza di soddisfare i bisogni materiali; i bisogni infatti si costituiscono entro un ambito che, comunque venga misurato, rappresenta pur sempre un insieme finito, soddisfacibile con una quantità finita di beni. La tendenza della produzione (e dell'accumulo, notava Marx) nell'economia capitalista, è viceversa tendenza ad una crescita infinibile (d'onde i bisogni indotti dei quali s'è parlato) e questa illimitatezza della tendenza "tradisce che il suo è un oggetto infinito, come può esserlo soltanto un'entità immateriale" (p. 297, corsivo mio). Riprendendo Tocqueville, egli sottolinea quindi che in questa tendenza non è in gioco una visione materialistica dell'esistenza, ma qualcos'altro. Non starò a riassumere un articolo che spazia da Smith, soprattutto dalla sua Teoria dei sentimenti morali, a Weber e al suo concetto ambiguo di Beruf (professione, ma anche vocazione) passando per il puritanesimo calvinista con la sua etica sadducea; mi limito a segnalare qualche punto nodale, non senza aver ricordato prima a chi legge che nell'etica sadducea, e nella sua traduzione nell'etica protestante, la ricchezza è il segno tangibile del premio o della grazia divina, che illumina il beneficiato con l'aureola del giusto, dell'eletto o del predestinato (Dupuy, p. 305). In termini più generali "essa attira su chi la possiede lo sguardo desideroso degli altri" (ivi, p. 298). "La ricchezza ha le virtù che le si conferiscono precisamente perché le si conferiscono delle virtù" (p. 298) e "l'economia è alla fin fine un imbroglio, un teatro nel quale ciascuno è al tempo stesso vittima e complice dell'inganno" (ivi). L'obbiettivo di Dupuy non è-si badi bene-un moralismo pauperistico, ma la critica della crescita infinita implicita nel capitalismo; questa economia, dice "deve essere pensata contro la disciplina che ha preso il suo nome" (p. 299, corsivo suo). Ciò che egli rivendica all'economia politica è infatti l'obbligo di essere politica, capace cioè di proiettarsi nel futuro, di essere, come lui dice, "autotrascendente", facendo da guida all'azione economica; questa capacità, egli dice, è oggi compromessa (p. 301) precisamente perché l'economia è oggi puramente autoreferenziale, è una "ragione calcolante applicata alle vicende umane" (p. 297). L'autoreferenzialità, come ho avuto occasione di sottolineare più volte, è infatti una caratteristica fondativa della Ragione, nel cui ambito è pensata questa economia, tanto più che il calcolo economico, come abbiamo già visto, rappresenta l'ultima e l'unica sponda alla quale può aggrapparsi il Razionalismo: ne costituisce l'essenza. C'è di più. Assoggettando a sé il momento politico-del quale ha comunque necessità-questa economia "sega" il sostegno che le consentirebbe di autotrascendersi superando "il mediocre statuto che le è proprio, cioè la gestione dell'Intendenza" (p. 309, corsivo mio; e quale sia il ruolo dell'Intendenza-l'Intendence
in GLI AFFRESCHI NEI PALAZZI E NELLE VILLE VENETE DAL ’500 AL ’700, a cura di F. Pedrocco, Schio (Vicenza), 2008
The Routledge Handbook of Audiovisual Translation (L. Pérez González, 2018)
Couples and Family Therapy in Clinical Practice, 2015
in Walter Benjamin and Political Theology, eds. Brendan Moran and Paula Schwebel, London: Bloomsbury Academic (2024), 212-228., 2024
Madagascar Conservation & Development, 2012
Scientific reports, 2017
Holos Environment, 2021
The Journal of information and systems in education, 2020
Fisheries Research, 2005
Santé mentale au Québec, 2016
International Journal of Pharmaceutics, 2016