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TIVOLI (RM) Ritrovamenti e contesti

from: EUGENIO MOSCETTI, "Tra Nomentum e Corniculum"

Tra Nomentum e Corniculum Tivoli LOCALITÀ COLLE NOCELLO. Sepolcro Nel maggio 1996 uno scavo clandestino effettuato in un uliveto abbandonato al confine tra i comuni di Tivoli e Guidonia presso Via Colle Nocello, subito a Monte del casale Coccanari, ha riportato in luce le strutture di un sepolcro romano di cui si erano praticamente perdute le tracce1 e di cui esisteva solo uno schizzo della pianta e alcune foto scattate nel lontano 1897 da Th. Ashby, quando i resti erano ancora visibili2. Il sepolcro databile in base alla forma e alla decorazione al I sec. d.C., è del tipo a cella quasi quadrata comune nella zona, ma reso originale con l’unione del vestibolo porticato nel quale si registra un cambiamento del materiale dal travertino al marmo. Lo scavo operato dai clandestini ha riportato alla luce parte della cella a grandi blocchi di travertino con zoccolo scorniciato con la porta, la scala di accesso (due gradini) e il vestibolo. Sono stati anche riportati in luce due grandi blocchi di marmo lavorato di ottima fattura, pronti per essere trafugati. COLLE NOCELLO. Posizionamento catastale COLLE NOCELLO. Basamento in travertino modanato 295 Tra Nomentum e Corniculum COLLE NOCELLO. Vestibolo con scala del sepolcro COLLE NOCELLO. Blocco in marmo con portale COLLE NOCELLO. Muraglione di sostruzione della villa Note 1 Lo scavo in corso è stato notato da personale del commissariato di P.S. di Tivoli, diretto dal dott. R. Razzano, mentre effettuava servizio di perlustrazione. 2 Cfr. Z. MARI, Tibur IV, n. 39, ff. 82-83. I rilievi effettuati dai tecnici della Sopr. Arch. Lazio hanno rivelato che è da rivedere il posizionamento 296 del sepolcro indicato da Mari, forse basandosi sui dati desunti dall’Ashby. Infatti il sepolcro si trova nel territorio del Comune di Tivoli (F. 24, part. 163) e non di Guidonia, come erroneamente indicato nella pianta di Mari. Ne consegue che il sepolcro è ubicato a soli m 40 ca. dalla sostruzione della villa terrazzata, posizionata invece da Mari (n. 40) a oltre m 120, e quindi doveva essere in relazione con essa.