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Negli ultimi anni il tema migratorio occupa una posizione preminente all’interno del dibattito pubblico internazionale, dovuta principalmente alla crescente importanza del fenomeno e all’impatto che esso ha per gli affari internazionali, in particolare sulle preoccupazioni di sicurezza degli stati. Questo fenomeno demografico (economico e sociale), antico come il mondo, viene spesso dipinto come una minaccia alla sicurezza nazionale e alla tenuta sociale dei paesi di arrivo. Come si è arrivati fino a questo punto? Il fenomeno migratorio rappresenta davvero una minaccia per la sicurezza nazionale degli stati? Come mai politici, analisti e opinione pubblica tendono sempre più a sposare una visione securitaria del fenomeno? Questo articolo affronta i temi principali della questione e mette in luce la necessità di superare il perenne stato di emergenza attuale, il quale porta a irrazionalità deleteria invece che a una gestione equilibrata del fenomeno.
2021 •
L’intento del contributo è esplorare l’impatto delle accresciute istanze securitarie derivanti da situazioni emergenziali sulla disciplina delle frontiere, con particolare riferimento alle ripercussioni sui diritti dei migranti e dei richiedenti asilo. A tal fine, la questione sarà analizzata in considerazione della “crisi migratoria europea” e, soprattutto, dell’emergenza pandemica da Covid-19, prestando maggiore attenzione all’esperienza dell’Italia.
Pierluigi Consorti (a cura di), Tutela dei diritti dei migranti, Edizioni Plus, Pisa 2009
Il governo dell’immigrazione in Italia: il caso dei «decreti flussi»2009 •
Dalle prime circolari del 1963 alla Legge Martelli, fino ai "decreti flussi" degli anni Duemila. Una storia della regolazione delle migrazioni per lavoro in Italia attraverso un'analisi del sistema delle "quote": un meccanismo inadeguato e arcaico
2004 •
1. Introduzione.–2. Le caratteristiche elementari delle politiche migratorie.–3. La genesi delle politiche migratorie italiane.–4. Il processo di politicizzazione delle politiche migratorie.–5. Riformare le riforme: i cambiamenti legislativi nel corso degli anni'90.–6. Da vincoli inespressi a obiettivi rivendicati: la riforma del 2002.–7. Conclusioni.
2020 •
The essay aims to connect issues related to inclusion and security by examining the Italian case in which, in the face of poor inclusion policies, there is the absence of significant terrorist attacks. This peculiarity has raised several questions and will be discussed by looking at various factors that have probably protected the country and by evaluating the persistence of their effectiveness over time. In light of these considerations, the essay ends resuming the link between inclusion and security and outlining a risk profile for our country.
Simbiosi mortale tra immigrazione e sicurezza
La simbiosi mortale tra immigrazione e sicurezza2019 •
Nel linguaggio comune, intendendo per tale definizione quanto si apprende dagli apparati mass mediali quale frutto di una cooperazione tra più attori sociali, la tematica dell’immigrazione è, sovente, associata a quella della sicurezza. La competenza sulle migrazioni affidata al Ministero dell’Interno, detentore della sicurezza pubblica, è già di per sé dirimente. Il linguaggio istituzionale adottato pare confermare quel senso comune criminalizzante parecchio diffuso socialmente e in particolare le opinioni di quanti, negli scorsi anni, ritennero oggettivamente dimostrata la “particolare propensione a delinquere” o l’“inclinazione a delinquere” degli immigrati . Questo lessico rimanda ad eziologie criminali di tipo “positivo” fondato sulla caratterizzazione ontologico-costitutiva. Appare chiaro, attraverso contributi rilevanti , che i migranti nel nostro Paese vivono in un contesto di marginalizzazione economico-sociale, subendo anche i processi di costruzione ideologica della devianza. Entrambi i fattori determinano “un circuito vizioso, criminalizzante-penalizzante, tra criminalità, debolezza sociale e criminalizzazione, per cui certi strati sociali sono più a rischio di criminalizzazione nel doppio senso di entrambi i poli del processo di criminalizzazione, e cioè sia quello di commettere atti criminali che di essere così etichettati socialmente”. La criminalità degli immigrati ed il ruolo di quest’ultimi associati a “generatori di insicurezza” (folk devil), rappresenta un elemento simbolico che condiziona la percezione della realtà sociale consentendo agli attori politici di intraprendere decisioni legislative penalmente rilevanti, giustificandone, sulla base di una conoscenza condivisa e data per scontata, la legittimità . I dispositivi normativi a partire dagli anni novanta, proseguendo con gli anni 2000 (Pacchetti Sicurezza) sino ad oggi (Decreti Immigrazione e Sicurezza) sono modellati su tali schemi presuntivi difficilmente superabili specie se il quadro giuridico di riferimento (penale e amministrativo) è connotato da elementi poliziesco-disciplinari. Nonostante l’immigrazione interconnessa alla sicurezza abbia assunto il connotato di necessità reale ed indiscutibile, questa tesi si pone l’obiettivo di provare ad offrire una lettura diversa del fenomeno decostruendo il binomio attraverso il contributo della criminologia critica.
L. Ronchetti (ed.), La Repubblica e le migrazioni
Sicurezza, migrazioni e autonomie territoriali2014 •
in "Materiali per una storia della cultura giuridica moderna", XLVII, 2, 2017, pp. 515-531
La detenzione della 'pericolosità migrante'The paper argues that immigration detention has been turned into a quick sur-rogate of criminal policies that the police may use for the purpose of managing the 'dangerous' populations in the urban space, with the purpose of producing a (more ideal than real) ordered and secure public space. Dangerousness and risk have recently become core concepts in the Italian immigration law with regards to detention and deportation. We found that the police and judges of the Peace abuse the rhetoric of dangerousness and risk in a way that is altering the very nature of immigration detention and its declared functions. Drawing from about 400 removal decrees and detention orders collected in Bari and Bologna, the paper argues that immigration detention in Italy is a dispositif for selecting and containing what we might name as a specific 'dangerous mobility', rather than for removing irregular immigration tout court. We will focus on how a specific 'rhetoric of dangerousness' is constructed and used by the police and judges in decisions to detain migrants.
The article analyses the main characteristics and issues raised by the “ hotspot approach”, implemented within the legal and institutional arrangements introduced at the European and national levels in order to handle migration phenomenon. After having discussed the existing European regulatory framework, criticisms of the Italian approach to “hotspots” are analysed, with a specific view on its compatibility with constitutional principles.
2024 •
Journal of Continental Philosophy
“The Pealing of Stillness”—Gadamer on Georg Trakl2022 •
Veterinary World
Physiological responses and intestinal conditions of broiler chickens treated with encapsulated Acalypha australis L. leaf extract and chitosan2024 •
Cahiers Numismatiques
Philippe Schiesser, Un nouvel exemple de liaisons de coin entre une oboles uniface et des deniers, , Cahiers Numismatiques 239, mars 2024, p. 49-50.S 20242024 •
Monsoon: Journal of the Indian Ocean Rim
Port Cities in the Persian Gulf: From Quiet Pearling Towns to Global Cities2023 •
National Science Review
Integrated study of the water–ecosystem–economy in the Heihe River Basin2014 •
2016 •
Bollettino della Società Paleontologica Italiana
Taphonomy, osteology and functional morphology of a partially articulated skeleton of an archaic Pliocene right whale from Emilia Romagna (NW Italy2023 •
Socioloski pregled
Geoeconomic aspects of the cooperation between the Republic of Serbia and the people's Republic of China: Situation and perspectives2021 •
2012 •
Zoonoses and Public Health
The Importance of Wild Canids in the Epidemiology of Rabies in Northeast Brazil: A Retrospective Study2016 •