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2010, Su la testa
Viaggio attraverso i femminismi. Giovanna Capelli intervista Eleonora Cirant in: "Su la testa. Materiali per la rifondazione comunista", 2010, n. 9
I documenti, le riflessioni e le testimonianze riportate in questo studio illustrano quanto il femminismo degli anni Settanta sia stato fondamentale per la crescita di una sensibilità sulle questioni della contraccezione e della salute delle donne nel nostro paese. A tale fine si è deciso di concentrare l’attenzione sul valore simbolico celato dietro la parola “corpo”, metafora utilizzata in questa tesi. Infatti l’espressione “corpo” politico, non allude soltanto al significato più immediato di “interlocutore politico”; qui la parola “corpo” si riferisce soprattutto al corpo vero e proprio, quello fatto di carne e di ossa, quel corpo per il quale le femministe degli anni Settanta lottarono per rivendicarne il controllo tanto che “Io sono mia” fu lo slogan gridato dalle donne durante le loro manifestazioni
E. Betti, C. De Maria (a cura di), Genere, salute e lavoro dal fascismo alla Repubblica. Spazi urbani e contesti industriali, Roma, Bradypus, 2020
Genere, salute e lavoro dal fascismo alla Repubblica Spazi urbani e contesti industriali a cura di Eloisa Betti e Carlo De MariaNella storiografia dedicata al tema “lavoro e salute” è mancata fino a ora una esplicita prospettiva di genere. Questo volume costituisce un primo tentativo di porre al centro dell’attenzione il rapporto tra genere, salute e lavoro, a partire da una pluralità di sguardi, contesti e scansioni cronologiche. Il periodo compreso tra gli anni Venti e Settanta del Novecento appare centrale non solo per l’industrializzazione italiana, ma anche per il maturare di una riflessione medico-scientifica che, dagli anni del secondo dopoguerra, si salda con una significativa azione politico-sindacale, dispiegatasi compiutamente nei suoi caratteri innovativi negli anni della grande conflittualità (1968-1973). Il volume è articolato in due parti. Nella prima sezione, dedicata a “Dibattiti, regolamentazioni e narrazioni”, si traccia, attraverso uno sguardo di genere, una analisi del rapporto tra salute e lavoro nell’Italia contemporanea. Si parte da una panoramica sugli aspetti legislativi e istituzionali esaminati nella loro evoluzione nel corso del Novecento, per proseguire con una serie di approfondimenti relativi a temi quali: il rapporto tra femminismo sindacale e medicina del lavoro negli anni Settanta; il contributo femminile nel dibattito su prevenzione e formazione nell’esperienza delle 150 ore; le narrazioni femminili dei disastri industriali nell’Italia repubblicana. In questa prima parte l’attenzione è concentrata prevalentemente sulla realtà nazionale, con alcuni approfondimenti riguardanti il triangolo industriale. La seconda parte del volume propone quattro casi di studio relativi a “contesti industriali” differenti tra loro ma tutti accomunati dall’essere periferici rispetto alle realtà produttive solitamente più indagate nell’Italia del Novecento. Emergono così temi e forme della mobilitazione femminile tra fabbrica e territorio nel caso forlivese; rivendicazioni per il diritto alla salute al calzificio Omsa di Faenza, sempre in Romagna; fonti, memorie e testimonianze del lavoro al femminile negli stabilimenti pistoiesi della Società Metallurgica Italiana e nelle miniere del Sulcis-Iglesiente in Sardegna.
Si dice donna è un programma televisivo andato in onda dal 1977 al 1981 è andato in onda sulla Rete 2 della Rai con la regia di Tilde Capomazza. Fu un’avventura culturale e politica di grande risonanza che coinvolse milioni di telespettatrici e telespettatori. Negli anni in cui il movimento delle donne segnava un momento di grande visibilità nella rivoluzione più importante del Novecento, la trasmissione riuscì a darne un’ottima rappresentazione. Questo Dossier curato da Tilde Capomazza raccoglie la rassegna stampa della trasmissione, notizie sulle ospiti in studio, fotografie e molti altri documenti utili a ricostruire le vicende di questa dirompente trasmissione televisiva. Il Dossier è stato pubblicato anche in un DVD allegato al libro di Loredana Cornero, La tigre e il violino (RaiEri, 2012).
Per un mondo più giusto. Scritti su questione femminile e socialismo (1978-2015)
Per un mondo più giustoIl nome di Elena Marinucci evoca immediatamente il suo impegno politico e istituzionale a favore della divulgazione e acquisizione dei concetti delle ‘pari opportunità’ e delle ‘azioni positive’ ed è legato in modo particolare alla creazione della prima Commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna. Una donna dalle forti passioni politiche, Elena Marinucci ha vissuto tutte le fasi più interessanti della storia delle donne in Italia. Dal neofemminismo post-sessantottesco, al filone riformatore laico-socialista, che ha guidato e sostenuto tante battaglie per i diritti delle donne e per la parità tra uomo e donna. È grazie a lei che si è arrivati al femminismo riformista che negli anni Ottanta ha proposto e realizzato iniziative concrete a favore delle donne. Nel volume si raccolgono i suoi articoli apparsi sull’«Avanti!», il quotidiano socialista, su «Effe», rivista mensile femminile autogestita, e «Quaderni delle donne socialiste». I temi, ancora oggi di grande attualità, sono la legge sull’aborto, sulla violenza sessuale, la difesa dei diritti dei bambini, le adozioni, le pari opportunità.
Per un mondo più giusto
Scritti su questione femminile e socialismo (1978-2015)2019 •
Raccolta degli scritti di Elena Marinucci, senatrice socialista, pubblicati su giornali e riviste italiane dal 1978 al 2015
C.Liotti (a cura di), Differenza Emilia Teoria e pratiche politiche delle donne nella costruzione del “modello emiliano”, BraDyPus, Roma, 2019, pp.129-154
Donne, cultura del lavoro e azione politica in Emilia-Romagna: il primo ventennio della Repubblica (1950-1970)Quando si ragiona del Settantasette è pratica comune soffermarsi sugli aspetti più incisivi e dai ritorni più influenti sulla storia del Paese - la violenza, le morti, gli attentati. Nel mio lavoro ho cercato di gettar luce sui singoli dietro questo grande movimento così composito. Le fonti che mi hanno permesso di svolgere la ricerca sono state le lettere pubblicate su Lotta Continua, quotidiano organo d’informazione degli appartenenti all’organizzazione e non, nell’ambito della sinistra extraparlamentare. Il periodo della corrispondenza presa in esame va dal marzo 1977, mese che vede il debutto della rubrica delle lettere, al dicembre 1977. Dopo una prima parte introduttiva, il II capitolo prende in esame la nascita del femminismo come movimento a se stante, staccato dalla militanza esclusivamente politica, le scissioni interne, i dissidi dopo la morte di Giorgiana Masi, le reazioni delle militanti. Ho deciso di dare spazio anche alla componente maschile in relazione al movimento femminista, inserendo alcune lettere di uomini testimoni dell’introduzione dell’autocoscienza e della crisi dei rapporti uomo-donna e della “decostruzione” del modello unico comportamentale maschile. Il III capitolo prevede un rapido excursus sulla crisi della militanza dopo il II Congresso di Rimini di Lotta Continua. Ho dato spazio all’analisi delle lettere di militanti alla ricerca di una linea organizzativa. Nell’ultima parte ho pensato invece di restituire un breve sommario di come sia cambiata la percezione dell’eroicità delle morti in seguito agli omicidi Rossi e Crescenzio.
La Camera Blu Rivista Di Studi Di Genere
Donne, Media, comunicazione trent'anni dopo: presenze e linee di lavoro nel movimento delle donne in Italia2013 •
2019 •
AG_About Gender: International journal of gender studies
La penalizzazione dell'aborto in Nicaragua: accordi politici sui corpi delle donne.TOMMASINA GIULIANI: LE RAGIONI DI UNA SCELTA
TOMMASINA GIULIANI: LE RAGIONI DI UNA SCELTA2009 •
"Noi Donne": 70 anni di icone al femminile
"Noi Donne": 70 anni di icone al femminile2015 •
in S. Chermotti, M. C. La Rocca (a cura di), Il genere nella ricerca storica, Il Poligrafo, Padova, 2015, pp. 483-509
Gli archivi dell'UDI come fonti per la storia del lavoroUnione femminile nazionale. Mostra storica 1899-2012.pdf
Unione femminile nazionale. Mostra storica 1899-2012.pdfNon si gioca con la vita. Una posizione laica sulla procreazione assistita
Non si gioca con la vita. Una posizione laica sulla procreazione assistita2005 •
La Libertà è una Passeggiata. Donne e spazi urbani tra violenza strutturale e autodeterminazione
La Libertà è una Passeggiata. Donne e spazi urbani tra violenza strutturale e autodeterminazioneDONNICIDIO - Il Femminicidio visto da una donna nata maschio
DONNICIDIO - Il Femminicidio visto da una donna nata maschio2014 •
2012 •
La libertà è una passeggiata. Donne e spazi urbani tra violenza strutturale e autodeterminazione. A cura di: Chiara Belingardi, Serena Olcuire, Federica Castelli
Mappe del desiderio. Spazi safe e pratiche transfemministe di riappropriazione dell’urbanoTesi di laurea triennale in Lettere Moderne, Storia Contemporanea, Università di Bologna
"Essendo il presente per noi incomprensibile": Natalia Ginzburg Giornalista2017 •