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2019, Special Issue Rivista di Filosofia Neo-Scolastica
The centenary of Brentano’s death provides the opportunity to witness the leading position carved out by his thought within the centennial history of «Rivista di Filosofia Neo-Scolastica», seeking to point out in what extent Brentano’s philosophy can be still considered ‘contemporary’. Specifically, most of the contemporary studies addressed to Brentano’s philosophy clearly show that the role of utmost importance he played, and still plays, within the history of philosophy is not only due to his introduction and discussion of the notion of intentionality. In the last decades indeed, specific attention has been payed (a) to Brentano’s ethical theory, (b) to his overall assessment of philosophy and (c) in arguing for the idea that psychology should to be considered in the same manner as a rigorous science.
2010
(This is, in original typescript version, the full paper titled "Brentano e il paradigma austriaco", corresponding to the invited talk given at the "Caleidoscopio Mitteleuropeo" Conference in Trento, Oct. 2010.) Uno dei fenomeni più interessanti cui abbiamo assistito in questi ultimi decenni è stato sicuramente la rinascita di interesse per la cosiddetta "filosofia austriaca", intendendo con tale espressione la costellazione di teorie e di stili di pensiero che si è sviluppata, in antitesi ad una "filosofia tedesca", a cavallo dei due secoli nelle principali università del vecchio Impero Austro-Ungarico per ramificarsi poi, soprattutto con l'avvento del nazismo, nel mondo anglo-americano. Ma è possibile caratterizzare con più precisione, e al di là dei significati geografici, l'espressione "filosofia austriaca"? Il primo autore che ha parlato di un'omogeneità di stile e di temi della filosofia in Austria è stato Otto Neurath, una delle figure leader del Circolo di Vienna. Nella sezione intitolata "Sfondo storico" del Manifesto del Circolo di Vienna, Neurath parla infatti del liberalismo viennese come terreno particolarmente favorevole alla crescita di una concezione scientifica del mondo, caratterizzata da spirito illuministico, atteggiamento antimetafisico, concezione materialistica della storia, interesse per i problemi logici e epistemologici legati alla fondazione del sapere. 2 Il discorso di Neurath non rappresentava solo il tentativo di far emergere una "morfogenesi" del Circolo di Vienna, ma costituiva anche un vero e proprio programma di politica culturale: l'impegno per la diffusione della concezione scientifica del mondo doveva essere anche impegno per la socializzazione e la declericalizzazione della ricerca scientifica, e doveva legare i propri destini a quelli della lotta per il socalismo e l'internazionalismo. Neurath riteneva per questo che la concezione scientifica del mondo altro non fosse che l'erede, più rigoroso e corretto, del materialismo storico. Una concezione "di sinistra" che, pur se in modo meno radicale, era condivisa anche dagli altri due firmatari del "Manifesto": Rudolf Carnap e Hans Hahn. Per queste caratteristiche, la tesi di Neurath da una parte costituisce il primo tentativo organico di ricostruire una comunità di pensiero specificamente austriaca, contraddistinta da uno stile intellettuale comune (preferenza per un approccio analitico ai problemi; rifiuto delle mitologie idealiste sull'unità originaria), dall'altra finiva per sottovalutare gli apporti che a questo stile provenivano da tradizioni o personalità in cui il collegamento a prospettive socialiste e anticlericali risultava meno netto o assente. Personalità ad esempio come Brentano, Meinong, Böhm Bawerk, v. Mises, v. Hayek, Wittgenstein, Waismann, lo stesso Schlick molto difficilmente potevano essere coinvolte nella prospettiva "di sinistra" pensata da Neurath, pur condividendone lo stile analitico.
Filosofia e scienza a confronto, 2019
Introduzione Negli ultimi anni, la figura di Franz Brentano (1838-1917) è, sotto vari aspetti, al centro di una rinnovata attenzione. Tuttavia, in mancanza di una ri-gorosa edizione critica delle sue opere e per via del loro rimaneggiamento, non di rado sconsiderato, l'analisi del suo pensiero ha dato vita a numerosi «fraintendimenti che riguardano la diffusione e la ricezione delle sue concezioni» . In particolare, i criteri arbitrari seguiti nella pubblicazione postuma dei sui scritti rendono diffi cile lo studio del suo pensiero, e vari autori, come ad esempio L. Albertazzi, T.J. Srzednicki e L. McAlister , lo hanno messo in risalto. Non dovrebbe stupire perciò se alcune pagine della sua produzione necessitano anco-ra di una adeguata ricostruzione e sistematizzazione non solo storico-critica e biografica, ma anche di natura concettuale. Fra di esse, la prima formazione del pensiero di Franz Brentano, e proprio per quanto riguarda alcuni momenti centrali della sua riflessione, è a tutt'oggi un terreno poco esplorato e soprattutto non ancora adeguatamente approfondito. Guardata nel suo complesso, l'istanza di fondo che orienta la diversità di modi e interessi in cui si articola la riflessione filosofica iniziale di Brentano è costituita dall'intento di condurre fuori delle secche della deteriore scuola tomista lo «sviluppo della Scolastica nei suoi più profondi motivi»
Introduzione Negli ultimi anni, la fi gura di Franz Brentano (1838-1917) è, sotto vari aspetti, al centro di una rinnovata attenzione. Tuttavia, in mancanza di una ri-gorosa edizione critica delle sue opere e per via del loro rimaneggiamento, non di rado sconsiderato, l'analisi del suo pensiero ha dato vita a numerosi «frain-tendimenti che riguardano la diffusione e la ricezione delle sue concezioni» 1. In particolare, i criteri arbitrari seguiti nella pubblicazione postuma dei sui scritti rendono diffi cile lo studio del suo pensiero, e vari autori, come ad esempio L. Albertazzi, T.J. Srzednicki 2 e L. McAlister 3 , lo hanno messo in risalto. Non do-vrebbe stupire perciò se alcune pagine della sua produzione necessitano anco-ra di una adeguata ricostruzione e sistematizzazione non solo storico-critica e biografi ca, ma anche di natura concettuale. Fra di esse, la prima formazione del pensiero di Franz Brentano, e proprio per quanto riguarda alcuni momenti cen-trali della sua rifl essione, è a tutt'oggi un terreno poco esplorato e soprattutto non ancora adeguatamente approfondito. Guardata nel suo complesso, l'istanza di fondo che orienta la diversità di modi e interessi in cui si articola la rifl essione fi losofi ca iniziale di Brentano è costituita dall'intento di condurre fuori delle secche della deteriore scuola to-mista lo «sviluppo della Scolastica nei suoi più profondi motivi» 4. Non a caso,
Rivista internazionale di filosofia e psicologia, 2018
Il presente studio intende mostrare la natura specifica del cognitivismo emotivo proposto da Franz Brentano. In maniera più o meno evidente, la teoria del valore delineata da Brentano ha ricoperto un ruolo di primaria importanza nel dibattito assiologico-etico di fine Ottocento e inizio Novecento ed è ampiamente discussa anche all’interno del dibattito contemporaneo. Nel contributo (a) vengono richia-mati gli aspetti generali di tale teoria soffermandosi sulla nozione di “rappresentazione intuitiva” intesa come modalità che permette di conoscere ciò che giusto e ciò che è ingiusto. Si passa dunque a (b) discute-re l’accezione brentaniana di “preferibilità intrinseca”, (c) rilevando, in sede di conclusione, che l’effettiva centralità e attualità della teoria brentaniana sono conseguenza diretta della sua intrinseca natura “non univoca”. PAROLE CHIAVE: Franz Brentano; Valore; Emozione; Cognitivismo emotivo; rappresentazione intuitiva Franz Brentano and Emotional Cognitivism – This essay aims to describe the specific nature of the emotional cognitivism sketched out by Franz Brentano. Indeed in a more or less direct way the value-theory he developed has played a key-role both within the ethical-axiological debate at the turn of the 20th century and in contemporary debate. In this paper I (a) describe the general traits of Brentano’s val-ue-theory focusing primarily on his account of concrete intuitive presentation insofar as it allows us to acknowledge what it is right and wrong. Then (b) I discuss Brentano’s characterization of “intrinsic pref-erability” and conclude by arguing that (c) the historical-philosophical prominence and relevance of this value-account may be sought in its “not univocal nature”.
Psicologia morale e perfezionismo in Brentano, 2019
L'articolo propone un'interpretazione epistemica della teoria del riferimento percettivo di Brentano (1874) con particolare attenzione ai rapporti tra psicologia, psicofisica e fisiologia. In base agli argomenti che distinguono Brentano dalla teoria raziomorfa e empiristica standard degli inizi della psicologia sperimentale, si propone un confronto con le teorie di von Ehrenfels, Stumpf e Husserl che anticipano punti qualificanti della Gestaltpsychologie.
Brentano Studien, 2017
A paper on Franz Brentano's education. Published in Brentano Studien Internationales Jahrbuch der Franz Brentano Forschung Band 15/1 (2017) Der frühe Brentano
Quodlibet, 2011
Indice Stefano Besoli, Luca Guidetti, Venanzio Raspa Presentazione Luca Guidetti Lo spazio logico dell’espressione. Intorno a B. Bolzano, Proposizione ed espressione Bernard Bolzano Proposizione ed espressione Jan Patočka Il posto di Bolzano nella storia della filosofia Andrej Krause Bolzano e Aristotele Luca Guidetti Bolzano e gli stoici Massimo Mugnai Bolzano e Leibniz Stefano Besoli Bolzano e Kant Gaëtan Pégny Bolzano e Hegel Wolfgang Künne Bolzano e Frege Mauro Mariani Bolzano e Cantor Sandra Lapointe Bolzano e Husserl Venanzio Raspa Bolzano e la filosofia austriaca Jan Sebestik Bolzano e la matematica Peter Simons Bolzano e la logica Abstracts
Do semantics and ontology necessarily proceed hand in hand? Is saying so- mething tantamount to saying a thing that is or that exists? In this question lies a problem into which Aristotle himself incurred. Against the principles of onto- logy stand the provocations of the Sophistic: even what does not exist can be said. This same tension will occur, after centuries, among Brentano and some of the major pupils of his School. Here then is our proposal: the track from metaphysics to psychology beaten by Brentano is intended to invest the logos with ontological roots, whereas the renowned epigones, and Husserl above all, will rather engage themselves in an enfranchisement of the semantic dimension. Against the Aristote- lianism of the teacher, we would therefore have to expect a subtle, yet noteworthy, consequence: the phenomenological rehabilitation of the Sophist, when being and saying will not proceed any longer hand in hand.
Brasil: de país em desenvolvimento a país desenvolvido, 2024
International Conference on Business Excellence, 2011
In Analysis, 2018
Eric le Bourhis, Irina Tcherneva and Vanessa Voisin (eds.), Seeking Accountability for Nazi and War Crimes in East and Central Europe. A People’s Justice ?, Rochester, N.Y.: Rochester University Press, p. 31-77., 2022
Reading the Late Byzantine Romances, 2018
RSC Sustainability
University of Malta. Faculty of Education, 2020
Frontiers in Immunology, 2018
Annals of Neurology, 1978
IFAC Proceedings Volumes, 2004
Revista Brasileira De Medicina Do Esporte, 2019