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2020, "Senza titolo. Le metafore della didascalia", a cura di Maria Chiara Ciaccheri, Anna Chiara Cimoli e Nicole Moolhuijsen, Nomos edizioni, Busto Arsizio
Nell’immaginario comune le didascalie sono strumenti scientifici per eccellenza, precisi e definitivi. In verità si tratta di atti interpretativi, situati nel tempo e nello spazio, imperfetti e provvisori. La museologia recente ci parla infatti di didascalie critiche, “polivocali”, sempre più attente all’accessibilità e alla presa in conto di punti di vista e sensibilità diverse. Chi dovrebbe scriverle? Che cosa includere, che cosa omettere? E soprattutto, come definirne la “correttezza” e valutarne l’efficacia? Questo libro, che ospita voci e professionalità diverse, vuole suggerire possibili tracce per la progettazione e l’analisi critica di una didascalia; questioni che tengono conto delle caratteristiche dello strumento, del contesto entro cui il suo messaggio si colloca, delle prospettive e degli obiettivi che il museo intende raggiungere in relazione ai propri pubblici.
2014 •
Storici dell'arte ed esperti del settore museale lamentano la diffi coltà da parte del pubblico a "leggere" le opere esposte in un museo di arti visive. Guardare e cogliere gli aspetti relativi alla grammatica visiva di un oggetto sono abilità che si apprendono, in generale non sono innate o spontanee. I fruitori potrebbero benefi ciare di un metodo che sviluppa e potenzia le loro capacità visive. Lo scopo di questo articolo è presentare e valutare se un modello basato sul priming percettivo, una forma di memoria implicita, possa migliorare la metodologia per leggere gli aspetti visivi del patrimonio artistico. A complemento del lavoro proposto, vengono qui introdotti anche alcuni risultati preliminari di un nuovo promettente approccio
2021 •
Ricostruzione e alcune considerazioni critiche sulla mostra parigina del 1981
La costruzione di un immaginario , dell'alterità dell' “altro”,dell'africano,la sua rappresentazione come selvaggio,dedito alla schiavitù,o a altre pratiche “arcaiche”, “incivili” è uno dei passaggi fondamentali per il colonialismo italiano (liberale prima e fascista successivamente) e più generalmente per quello europeo. La domanda che è lecito porsi è dunque per quale motivo in epoca coloniale, ovvero quando l’Africa era stata ormai quasi completamente esplorata, si sentiva il bisogno di continuare a descriverla come “selvaggia”? . La risposta è da ricercarsi nel fatto che tale rappresentazione serviva a giustificare l'impresa coloniale come “portatrice di civilta'” ,nascondendo,e anche giustificando, l'azione coloniale in tutta la sua disumanità e durezza. Per poter “conquistare” nuovi spazi e assoggettare le popolazioni locali era indispensabile non solo sconvolgerne l'ordinamento sociale,come accaduto durante l'espansione italiana nel Corno d'africa ma anche spogliare quelle popolazioni sottomesse manu militari di ogni sembianza umana,accentuandone la diversità culturale, e prentandole come “selvagge”,bisognose delle “attenzioni” e della “civiltà” bianca ed europea. Tale rappresentazione non era solo volta a giustificare l'azione coloniale ma era indispensabile ai fini della propaganda. In questo breve studio percorreremo a ritroso alcuni dei passaggi fondamentali di tale opera di propaganda,partendo dalla divisione “etnica” operata durante il colonialismo italiano in Somalia, proseguendo sulla costruzione dell'alterità e la rappresentazione del “diverso” attraverso improbabili studi etnografici divulgati da riviste come “L'italia d'Oltremare”, concludendo,infine, con una breve storia su quella vergogna,tutta occidentale, che furono gli zoo umani,o esposizioni etnografiche, e la loro utilizzo a fini propagandistici.
2011 •
Analisi comparata della mostra "Natura ed Espressione nell'arte bolognese e emiliana", a cura di Francesco Arcangeli, e "Bologna Centro Storico" di Pier Luigi Cervellati.
in "Ritratti di famiglia e infanzia: modelli differenziali nella società del passato", a cura di G. Da Molin, Bari, Cacucci Editore
La costruzione dell’identità sociale degli esposti (Milano, XVIII-XIX secolo)2011 •
Immaginare la storia. Abbecedario del colonialismo italiano,
I musei alla prova del pensiero decoloniale. Memorie da riattivare, vuoti da riempire, storie da scrivere2023 •
in Federica Sossi (a cura di), Immaginare la storia. Abbecedario del colonialismo italiano, Ombre corte, Verona 2023, pp. 141-159.
Museologia Scientifica e Naturalistica
I reperti umani nelle esposizioni museali. L'esperienza del Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino * Co-authors R. Boano - G. Mangiapane - E. Rabino Massa2013 •
Abstract della comunicazione presentata al XX Congresso dell'A.A.I. "Variabilità umana tra passato e presente" (Ferrara, 11-13 settembre 2013), nel panel "Collezioni antropologiche"
2016 •
Rapid Response Collecting is part of the collecting activities of the Victoria and Albert Museum in London. The curators of this project select objects that are apparently banal and not very meaningful and exhibit them in a special section of the museum, which is nevertheless part of the Contemporary Product Design area. Their aim is to recall media events from the next past. The exhibition design is a mise-en-recit activating both personal and collective narratives through the exhibits. Moreover, it demands the viewer to observe an everyday object through an alienated sight as if it belonged to another culture. This case-study is the point of departure to reflect on the semiotic status of the exhibit in a design museum: most times, this is a sample of an object produced in series, becoming the trigger for a reflection on technological and social innovation. Thus, the object shows a “specific identity” connecting the sample to a model (Goodman 1976, Prieto 1988). In other cases, tho...
Documenta. Rivista internazionale di studi storico-filologici sulle fonti, III, 2020, pp. 141-170
I film di famiglia. Per una metodologia di descrizione archivistica / Home movies: An attempt to define an archival description methodology2020 •
Anais da X Jornada SEPHE: novas miradas sobre o patrimonio histórico- educativo
Museu da Escola Catarinense : Vestígios materiais e imaterias, percursos virtuais2023 •
European Journal of Business and Management
Determinants of Youth Entrepreneurship in Ethiopia Specific Evidence from Graduated Unemployed Youth in Debre Tabor2020 •
2012 •
Dental, Oral and Maxillofacial Research
Applications of oganesson nanoparticles in increasing rapidly with the promise of targeted and efficient drug delivery in human gum cancer cells, tissues and tumors treatment under synchrotron radiation2020 •
2021 •
bulai cristian virgil
L’uomo modello monotrinitario nella relazione sinergico-dialogal-comunionale con Dio Uno e Trino mediante la filiazione Cristica2019 •
Applied Sciences
You Only Hear Once: A YOLO-like Algorithm for Audio Segmentation and Sound Event Detection2022 •
International Journal of Technology Assessment in Health Care
OP18 A Patient And Caregiver-Designed Framework For Managed Access Programs2018 •