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Le manifestazioni di odio online in casi di same-sex kiss dinanzi alla Corte europea: obblighi dello Stato ed effettività della tutela giurisdizionale Sommario: 1. Premessa.-2. I fatti all'origine della controversia.-3. L'hate speech nella giurispru-denza della CEDU e l'intervento degli organismi sovranazionali di monitoraggio sulla situazione della Lituania.-4. La questione della carenza di indagini da parte delle autorità lituane e la viola-zione degli art. 14 e 8 CEDU.-5. (Segue) … e la violazione del diritto ad un rimedio effettivo ex art. 13 CEDU.-6. Considerazioni conclusive. 1. Con la recentissima sentenza del 14 gennaio 2020 relativa al caso Beizaras e Levickas la seconda sezione della Corte europea dei diritti umani (d'ora in avanti: la Corte) è tornata ad affrontare la que-stione dell'individuazione del 'perimetro' regolamentare entro cui si muove l'obbligo dello Stato di 'intervenire' per impedire la manifestazione di odio (c.d. hate speech) online e tutelare la dignità delle vittime di tali gravi forme di discriminazione, in presenza del progressivo dilagare nei media di messaggi dai contenuti incitanti alla di-scriminazione e all'odio razziale, etnico, ecc. Con la sentenza in esame, la Corte ha accer-tato la responsabilità della Lituania per la violazione dell'art. 14 CEDU (proibizione della discriminazione) in combinato con l'art. 8 CEDU (rispetto della vita privata e familiare), nonché la configurazione di una violazione autonoma dell'art. 13 CEDU (diritto ad un rimedio effettivo), in quanto le autorità lituane hanno mancato di dare seguito alle de-nunce dei ricorrenti su commenti configuranti hate speech nei loro confronti e diffusi via Facebook. La sentenza costituisce l'occasione per riflettere, non solo sull'effettiva portata delle garanzie applicabili all'hate speech alla luce dell'interpretazione fornitane dalla giurispru-denza convenzionale e sull'effettività dei rimedi che gli Stati devono assicurare a tale fine, ma anche sulle modalità per assicurare il 'bilanciamento' tra le libertà sancite nella Con-venzione nella materia in esame ed i limiti da applicare per combattere la diffusione di messaggi di incitamento all'odio in internet. Un bilanciamento che pone sfide particolar-mente complesse alla luce dell'inadeguatezza delle tradizionali categorie concettuali quando ci si sposta nella dimensione immateriale della rete e dei social networks. 2. La vicenda trae origine da un ricorso depositato alla Corte di Strasburgo da parte di due cittadini lituani, legati tra loro da una relazione omosessuale, in relazione ai commen-ti 'postati' da terze persone sulla pagina Facebook di uno dei due ricorrenti, dopo la pubblicazione da parte di quest'ultimo di una foto che li ritraeva mentre si scambiavano un bacio. La fotografia diventava in breve tempo 'virale', ricevendo centinaia di commen-ti. Il tenore di parte dei commenti, trentuno per la precisione, includeva frasi del tipo
2023
L'articolo presenta alcune attività per lavorare nella scuola del primo ciclo sui diritti dei minori, in linea con le finalità e i principi dell'educazione civica in Italia. La proposta didattica mira a promuovere l'idea che i bambini sono soggetti di diritti, e che l'assunzione di questa prospettiva porti alla risoluzione di molti problemi anche degli adulti (Tonucci, 2021), tanto che la questione dei diritti dei bambini assume un valore prioritario (Costerbosa, 2019). L'articolo riporta alcuni esempi di attività con studenti (dagli 8 ai 13 anni) e con le donne immigrate di un CPIA: siamo partiti da una riduzione degli articoli della Convenzione ONU e dall'utilizzo delle vignette di Tonucci, che attivano pensieri ed emozioni in modi originali e provocatori. Riteniamo, inoltre, che la proposta di lavorare sui diritti dell'infanzia sia coerente con le finalità della Legge 92/2019, che ha introdotto in Italia l'Educazione Civica e che le attribuisce il compito di promuovere «tutte le azioni […] volte ad alimentare e rafforzare il rispetto delle persone » (art. 3, c.2), compresi i bambini. Infine, affrontare la complessità della questione dei diritti dei minori significa affrontare la sua dimensione internazionale, perché tale complessità è legata soprattutto alla molteplicità di interpretazioni che le diverse culture danno alle nozioni basilari di minori, diritto, tutela, partecipazione, ecc.
Scienza Politica Per Una Storia Delle Dottrine, 2012
Un nuovo stile di famiglia sta oggi con determinazione affacciandosi sulla scena americana ed europea: si tratta della famiglia chiamata “poliamorosa”, per indicare l’esistenza di legami sentimentali d’amore caratterizzati dalla stabilità fra più di due persone adulte, non importa se omo, etero, bi-sessuali, queer o perfino a-sessuali, che si vivono come un’organizzazione familiare. É una tipologia di famiglia poligamica che potremmo indicare come “moderna”, la quale si differenzia da quella “tradizionale”o “convenzionale”, nelle sue tipiche forme finora conosciute della poliginia o più raramente poliandria, per l’assoluta variabilità dei suoi assetti in termini di genere e di preferenze sessuali. Che posizione assume o assumerà il diritto occidentale di fronte a questo recentissimo sviluppo del modo di far famiglia, che – per quanto oggi largamente minoritario – appare tuttavia come uno stile familiare sempre più solido e numericamente non trascurabile? Risponderà positivamente alle esigenze di una società in evoluzione, offrendo alla famiglia poliamorosa protezione in termini sia negativi che positivi? La vittoria del movimento LGBTQ nelle battaglie per le unioni civili o per il matrimonio omosessuale, che ha portato i sistemi giuridici occidentali ad accettare un cambiamento rivoluzionario rispetto alla monogamia classica, da sempre concepita come un’unione fra sessi rigidamente diversi, depone a favore di un’uguale possibilità di successo in relazione allo scardinamento anche del modello diadico e al riconoscimento di un matrimonio o un’unione civile plurima? O al contrario le forme di organizzazione familiari che contemplano relazioni sentimentali fra più di due adulti presentano caratteristiche di rottura troppo spinta per i sistemi giuridici del nord del mondo? Sono queste alcune delle questioni che il tema del poliamore solleva, alle quali si vorrebbe sommariamente dar spazio per provare a tracciare un quadro a pennellate ampie degli aspetti giuridici che lo attraversano, nella consapevolezza che nella sua forma moderna esso ha già trovato alcuni timidi e parziali riconoscimenti nel mondo occidentale.
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to the publisher: www.sismel.it
'Those Ridiculous Monks' The Failed Encounter between Korea and Tibetan Buddhism in Qing Mukden, 2023
HAU: Journal of Ethnographic Theory 12(1):33-38, 2022
Strategic Analysis, 2019
Recueil du Musée national de Serbie 26/1, 2023
Ut amicitiam omnibus rebus humanis anteponatis Miscelánea de estudios en homenaje a Gemma Avenoza Vera, 2023
Finanzas Descentralizadas, 2020
Revista de Estudios Sociales, 2024
Journal of the Society of Naval Architects of Japan, 1993
Journal of physics, 2016
Iranian Journal of Radiology, 2017
Cadernos de Cultura Dom Jaime , 2023
Jurnal Pilar Nusa Mandiri, 2018
Biophysical journal, 2015
From al-Andalus to Khurasan, 2007