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1999
Copertina, frontespizio, presentazione (S. Gelichi) e indice
2021 •
A misura d'uomo 2. Aggiornamento della carta del potenziale archeologico di Cesena
4.3 Enti territoriali e carte archeologiche del potenziale: Cesena nel panorama italiano2021 •
2008 •
Ravenna è una delle più importanti città del Medioevo italiano, europeo e mediterraneo. La tradizione di studi che la riguarda è però piuttosto particolare: il numero dei contributi è infatti elevatissimo, e crea una selva bibliografica in cui è piuttosto difficile districarsi, ma la maggior parte di questi contributi (fatte salve alcune eccezioni, tra cui spicca sicuramente la monumentale monografia di Deichmann) è dedicata agli aspetti storico-artistici oppure, anche quando risulta di taglio più archeologico, risente di una forte impostazione di carattere locale. Una impostazione sulla quale pesano soprattutto due forme di condizionamento: sul taglio cronologico, che tende a privilegiare prima di tutto la fase tardoantica della città (in particolare il V ed il VI secolo); e poi sul taglio tematico, prevalentemente incentrato sulle testimonianze architettoniche (soprattutto le chiese) e sui mosaici. Tutto ciò ha contribuito a tenere Ravenna per lungo tempo ai margini del dibattito sull’evoluzione della città in epoca tardoantica e altomedievale. Soltanto da qualche anno la tendenza sta cambiando, e le procedure dell’archeologia urbana hanno iniziato a prendere piede anche qui. Penso allo scavo della cosiddetta Domus dei Tappeti di Pietra, in via d’Azeglio, indagata e poi pubblicata (sia pure in maniera preliminare) in un’ottica di lunga diacronia; e penso proprio a questo lavoro di Enrico Cirelli, il quale ha realizzato finalmente un GIS della città che trova nella lunga durata uno dei suoi principali punti di forza. In questo sistema sono state infatti riversate tutte le informazioni su Ravenna note per via archeologica ed attraverso le fonti scritte dalla tarda Antichità fino al Medioevo incluso. Oggi non poteva che essere così: è soltanto grazie alle nuove tecnologie che ormai una mole di informazioni così articolata e numerosa può essere raccolta, archiviata e controllata in maniera sistematica. E proprio l’impostazione sulla lunga diacronia e con sguardo non selettivo che caratterizza questo lavoro apre finalmente ad una conoscenza esaustiva intere fasi di vita dell’abitato (mi riferisco soprattutto all’alto e al basso Medioevo, ampiamente trascurati in passato soprattutto dal punto di vista archeologico) ed interi temi di ricerca, come l’edilizia abitativa o la produzione e i commerci. Questo libro è dunque il primo nel suo genere, riguardo alla città di Ravenna. Ed è importante sottolineare che oltre a fornire all’attenzione del lettore una nutrita sezione analitica, Cirelli ha elaborato e discusso i dati da lui stesso raccolti, fornendo così importanti spunti di riflessione. Tutto ciò restituisce il giusto peso alle complesse vicende di una città a lungo centrale nella geopolitica e nei commerci internazionali, e poi notevolmente ridimensionata dal corso degli eventi storici (ma non per questo meno degna di attenzione, anche nella sua fase “calante”!). Inoltre, mi sembra rilevante il fatto che grazie a questo libro disponiamo ora di nuove visualizzazioni, di nuove immagini della città di Ravenna a livello complessivo e rispetto ad alcuni suoi singoli monumenti (palazzi, chiese); immagini di precisione e di ottimo livello grafico, che non sono un semplice complemento dell’indagine ma scaturiscono direttamente dai suoi risultati. È con queste immagini nitide ed efficaci che le ricerche dovranno misurarsi in futuro, prendendole come nuovo punto di partenza per eventualmente perfezionarle ed aggiornarle dove necessario. Occorre però anche dire che il volume di Cirelli si inserisce in una più generale tendenza al rinnovamento della scena archeologica ravennate. È un rinnovamento al quale prendono parte attivamente, fianco a fianco, l’Università di Bologna (che trova sede proprio in questa città con una sezione del Dipartimento di Archeologia e con la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali), la Fondazione RavennAntica, nata per la costituzione del Parco archeologico di Classe, e naturalmente la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna. Questo rinnovamento si è tradotto da qualche anno a questa parte in una moltiplicazione delle indagini archeologiche nella città e nel territorio circostante (primi tra tutti gli scavi a Classe), di convegni di studio, nella realizzazione attualmente in corso del Parco e del Museo Archeologico di Classe, e in svariate mostre che hanno trovato una cadenza annuale a partire dal 2004. È solo grazie all’impegno e al coordinamento tra queste istituzioni che tutto ciò è stato ed è possibile, ed è doveroso ricordarlo anche in questa occasione. Un ultimo pensiero va a Riccardo Francovich, maestro di più generazioni di archeologi medievisti. Riccardo ha accolto Enrico Cirelli (con il progetto che poi ha generato questo libro) nel dottorato dell’Università di Siena da lui coordinato; ma più in generale è stato tra i primi a credere in questa possibilità di rinnovamento dell’archeologia a Ravenna e a Classe, favorendola in ogni modo e seguendola di persona con i suoi preziosi consigli, con l’entusiasmo, l’intelligenza e la generosità fuori dal comune che gli erano propri. Purtroppo Riccardo non ha potuto vedere pubblicato questo libro, che aveva voluto vincitore del premio Ottone d’Assia, e questo è un grosso rammarico. A Ravenna – come altrove – non possiamo che continuare a lavorare nelle direzioni da lui indicate, con grande rimpianto per una perdita così incommensurabile. Cercando di confrontarci ogni giorno con il suo insegnamento, che resta ben attuale e vivo nella memoria.
2019 •
La realizzazione dell’intervento “RECUPERO CONSERVATIVO DELL’EDIFICIO DENOMINATO EX OFFICINA MARSON” interessa un edificio, che rappresenta una testimonianza di uno dei momenti significativi della storia industriale e produttiva della città, e ne mira al recupero formale e funzionale, concorrendo anche alla riqualificazione di un area che contiene monumenti e tracce di epoca storica diversa: la villa rustica di epoca romana, il castello medievale dei Ragogna, l’antica Pieve dei SS. Ilario e Taziano, gli edifici di archeologia industriale.
… R., PEDUTO P.(a cura di), …
Archeologia medievale a Ravenna: un progetto per la città ed il territorio2003 •
Studi Romagnoli LXI (2010), pp. 35-44
Aspetti archeologici della Torre di Cesenatico: la schedatura dell'esistenteANNALI DELL UNIVERSITA DI FERRARA
Annali dell’Università di Ferrara Museologia Scientifica e Naturalistica ISSN 1824-2707 Volume 8 (2012) 117 L'analisi tracceologica per la ricustuzione delle attività nella preistoria: l'esempio della Grotta della Ciota Ciara (Borgosesia, VC__________________________________________________________________________________ Riassunto Storia, potenzialitá e metodi dell'analisi funzionale delle industrie litiche paleolitiche. Esempio dell'applicazione dell'analisi funzionale all' insieme litico musteriano proveniente dall'U.S. 13 della grotta della Ciota Ciara, Monte Fenera (Borgosesia, Vc). L'analisi dei reperti litici in quarzo ha permesso, dopo un' intensa fase sperimentale, di affinare la metodologia adatta allo studio di questa particolare materia prima. I dati raccolti tramite l'analisi funzionale integrati con lo studio tecnologico dei reperti hanno permesso di definire il sito come frutto di un' occupazione residenziale di breve/media durata, caratterizzata, nell'industria litica, da catene operative lunghe e complete legate principalmente alla trasformazione non all'acquisizione di risorse. Abstract History, potentialities and methods of usewear analysis on the Paleolith...
Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, 118 (2017) pp. 367-372.
Cesano di Roma. Il cimitero medievale di San Nicola (Municipio XV). L'archeologia preventiva a Cesano di Roma (2013-2014) in Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, 118 (2017) pp. 367-372.Sociologie du travail
Michel Grossetti, Sociologie de l’imprévisible. Dynamiques de l’activité et des formes sociales2006 •
Somaesthetics and Design Culture
Can That Be Taught? Lessons in Embodied Knowledge from Memoir Writing for Craft & Design Education2023 •
1987 •
2021 •
Revista Española de Cardiología
Tendencias en cirugía coronaria: cambios en el perfil del paciente quirúrgico2005 •
Pharmaceutical Nanotechnology
Challenges in Developing a Safe Nanomedicine based on Ocotea Duckei Vattimo to Leishmaniasis Treatment: Methodology, Nanoparticle Development and Cytotoxicity Assays2014 •
Humanistica 2023, Association francophone des humanités numériques
Le monde de Lope de Vega. Analyse cartographique de la Comedia Nueva.2023 •
International Journal of Electrical and Computer Engineering (IJECE)
An enhancement of path selection to cluster head based on multi-hop routing in two-tier wireless sensor network2019 •
Journal of Bacteriology
CodY in Staphylococcus aureus : a Regulatory Link between Metabolism and Virulence Gene Expression2009 •
Hormone Research in Paediatrics
Ultradian Rhythms in Hydromineral Hormones1998 •
2019 •
Journal of Medical Virology
Use of the HPV MLPA assay in cervical cytology for the prediction of high grade lesions2013 •