LA VISIBILITÀ ON-LINE DELLE IMPRESE ALBERGHIERE:
UN POSSIBILE MODELLO DI MISURAZIONE
di Marco Cioppi, Ilaria Curina, Fabio Forlani, Tonino Pencarelli
1. Contesto di riferimento
Considerata l’immaterialità che caratterizza l’esperienza turistica
(Neuhofer et al., 2014; Yan et al., 2014; Rageh et al., 2013; Neuhofer et al.,
2012; Pencarelli, 2010; Jennings et al., 2009; Morgan et al. 2009; Pencarelli,
Gregori, 2009; Gentile, 2007; Forlani, 2005; Pencarelli, Forlani, 2002), Internet rappresenta il luogo ideale per la circolazione delle informazioni, per
realizzare transazioni, per la collocazione dell’offerta, per il dialogo fra domanda ed offerta (Neuhofer et al., 2015; Baggio, Del Chiappa, 2014; Chan,
2012; Murphy, Kielgast, 2008; Biella, Borzini, 2004; Law, Chung, 2003). In
questo spazio virtuale il consumatore può gestire, comodamente da casa,
le diverse fasi di pianificazione del viaggio (Neuhofer et al., 2014; Curina,
2012; Pencarelli, Betti, Forlani, 2011; Cioppi, 2009), trasformandosi così da
semplice consumatore a consum-autore della propria esperienza turistica.
In particolare, gli strumenti del web 2.0 (Es. Blog, Chat, Social Network)
permettono di concretizzare quello che da sempre è considerata la missione di Internet: essere la rete delle reti, creata dagli utenti per gli utenti
(Xiang, Gretzel, 2009; O’ Reilly, 2007; Sigala, 2007; O’ Reilly, 2005). Piattaforma democratica del dialogo e della critica a portata di tutti (Forlani, 2009),
il web 2.0 non consente più a nessuno degli attori dell’industria turistica di
nascondersi (Fortezza, Pencarelli, 2015; Leung et al., 2013): ogni struttura,
servizio alberghiero, pietanza al ristorante ed ogni eventuale mancata assistenza, da parte della propria agenzia viaggi, è oggi valutata e recensita in
tempo reale dai clienti (Berezina et al., 2015; Kim et al., 2015; Leung et al.,
2015; Taylor et al., 2015; Aureli et al., 2013; Bauer, Sobhani, 2013; Phelan et
al., 2013). Di fronte a tale scenario turistico internazionale, le aziende alberghiere sono chiamate ad utilizzare in maniera sempre più consapevole gli
strumenti di comunicazione online, al fine di avere successo in un mercato
che dipende sempre più dalla “presenza online” (Sanlioz Ozgen, Kozak,
2015; Yap et al., 2014; Murphy, Kielgast, 2008). Risulta così fondamentale,
per le strutture alberghiere, dotarsi di un proprio sito web, spesso primo e
ultimo punto di contatto turista-hotel, fondamentale per rendere visibile la
Rivista Piccola Impresa/Small Business - n. 1, anno 2016
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doi: 10.14596/pisb.233
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propria struttura in rete, per creare una piattaforma di dialogo con i clienti
attuali e per raggiungere quelli che ancora non lo sono (Aluri et al., 2015;
Galetic, Jakovic, 2014; Escobar-Rodriguez, Carvajal-Trujillo, 2013; Stavrakantonakis et al., 2013; Rocha, Victor, 2010; Starkov, 2007; Au, Law, 2006).
Il web, sopratutto nella versione 2.0 (Dholakia, Kshetri, 2004), diventa uno
spazio promozionale accessibile per ogni dimensione aziendale, dove imprese alberghiere di piccole, medie e di grandi dimensioni possono perfettamente convivere ed essere, in egual modo, visibili.
In questo contesto, tuttavia, non sempre le piccole e medie imprese alberghiere (Bhualis, Main, 1998) riescono a sopravvivere e a svilupparsi
(Aureli, Forlani, Pencarelli, 2015).
A tale proposito, sono molteplici gli autori che si sono occupati, negli
ultimi anni, di indagare i fattori determinanti l’ingresso in rete e le principali barriere/ostacoli che rendono la presenza online un traguardo, spesso
ancora irraggiungibile, per numerose piccole e medie imprese alberghiere
(Sorrentino, 2013; Antonelli, Viganò, 2012; Guo, Xu, 2010; Rocha, Victor,
2010; Buhalis, Law, 2008; Murphy, Kielgast, 2008; Tan, Eze, 2008; Starkov,
2007; Au, Law, 2006; Kapurubandara, Lawson, 2006; Karanasios, Burges,
2006; Khairuddin, 2006; Kim, 2006; Salman, 2004; Law, Chung, 2003; Moyi,
2003; Stansfield, Grant, 2003; Harvie, Lee, 2002; Chau, Turner, 2001; Knol,
Stroeken, 2001; Mehrtens et al., 2001; Rashid, Al-Qirim, 2001; Premkumar,
Roberts, 1999; Iacovou et al.,1995; Lefebvre et al.,1991).
In particolare, le caratteristiche del proprietario/imprenditore, le peculiarità aziendali ed i costi degli investimenti rappresentano i principali
ostacoli che impediscono, nella maggior parte dei casi, l’adozione di Internet da parte delle strutture alberghiere di piccola dimensione (Gregori et
al., 2013; Tunisini, Bocconcelli, 2012; OECD, 2009; Tan, Eze, 2008; Kapurubandara, Lawson, 2006; Khairuddin, 2006; Kim, 2006; Salman, 2004; Aljifri
et al., 2003; Harvie, Lee, 2002; Chau, Turner, 2001; Knol, Stroeken 2001).
In definitiva la sopravvivenza delle piccole e medie imprese alberghiere
dipende dalla loro capacità di superare tali difficoltà e di essere presenti
online, anche considerato che, nella prospettiva del turista, l’impresa che
non è presente online semplicemente non esiste.
Partendo da questo presupposto, in termini metodologici, un primo apporto dello studio è legato allo svolgimento di un’analisi completa della letteratura sul concetto di presenza online che tenga conto anche del Web 2.0.
Sulla base della suddetta analisi della letteratura, il secondo obiettivo
del paper è quello costruire un indicatore in grado di misurare la presenza
online delle imprese alberghiere.
In sintesi il lavoro si prefigge di rispondere alle seguenti domande di
ricerca: come si definisce la presenza online? E’ possibile elaborare un indicatore di misura della presenza online che tenga conto di un framework di
attributi web e web 2.0?
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La visibilità on-line delle imprese alberghiere: un possibile modello di misurazione
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2. Metodologia di ricerca
La ricerca è stata costruita in tre fasi distinte e sequenziali: nella prima
fase si è analizzata la letteratura economico-manageriale, al fine di esplorare il tema della presenza on-line per evidenziarne le dimensioni significative. Nella seconda fase, sulla base delle dimensioni estratte dalla letteratura, si è costruito un Indice della Visibilità On-line degli Hotel (IVOH).
Nella terza fase si è testato l’indice attraverso tre successive misurazioni
(Ottobre 2013, Agosto 2014 e Ottobre 2014) della visibilità on-line di tutte le
227 strutture alberghiere della località turistica di Cattolica (RN)1. L’analisi
della letteratura è stata condotta dagli autori, nel corso del 2014, utilizzando i database Scopus e Google Scholar.
In particolare, sono stati analizzati tutti i paper che si sono occupati del
tema della “presenza on-line” (online presence), rintracciati attraverso una
ricerca per parole chiave: “online presence”, “online reputation”, “online visibility” ed “online popularity” (§ 3), all’interno del titolo e/o dell’abstract.
La ricerca sul campo della visibilità on-line delle strutture alberghiere
(con la quale si è testato l’IVOH) è stata effettuata utilizzando la tecnica
dell’analisi documentale (Wang, 2008; Morrison et al., 2004; Tierney, 2000).
I dati provengono dalle fonti digitali ufficiali delle aziende (Sito internet,
profili di social network generici quali Facebook, Twitter, Google+ e Youtube) dell’intero universo di riferimento (227 hotel su 227) e dalle fonti online turistiche (Tripadvisor, Trivago, Booking, Expedia, Venere).
3. Analisi della letteratura di riferimento e definizione dell’indice di visibilità online degli hotel (IVOH)
Attraverso l’analisi bibliografica, effettuata al fine di rispondere alla prima domanda di ricerca, si è provveduto ad individuare le principali tematiche che la letteratura economico-manageriale ha utilizzato per affrontare
il tema della presenza online.
Città della provincia di Rimini, regione Emilia Romagna, località turistica della Riviera Adriatica.
La città di Cattolica è stata selezionata in quanto rispondente alle seguenti caratteristiche: è una
città di uno dei principali comprensori turistici nazionali, sono presenti strutture alberghiere di
differenti tipologie (numero di stelle e dimensione); il numero di hotel complessivi della località
è significativo (227); la località è conosciuta in profondità dagli autori del presente lavoro.
1
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La visibilità on-line delle imprese alberghiere: un possibile modello di misurazione
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Tab. 1 – Literature Review: Online presence
Online Reputation
Online Visibility
Online Popularity
Hendrikx et al., (2015); Liu,
Park (2015); Floreddu et al.,
(2014); Glick et al., (2014);
Hermoso et al., (2014); Liu,
Sun (2014); Nguyen et al.,
(2014); Otsuka, et al., (2014);
Vollenbroek et al., (2014); Xie,
Zhang (2014); Zhang, Vasquez
(2014); Cambra (2013); Chih
et al., (2013); Delaviz, et al.,
(2013); Guo et al., (2013); Kim,
Lennon (2013); Lafuente (2013)
Martin-Wanton et al., (2013);
Matellanes-Lazo (2013); Oh et
al., (2013); Shuang, Ma (2013);
Sotiriadis, Van Zyl (2013); Spina et al., (2013); Toma et al.,
(2013); Vollero, Siano (2013);
Weitzel et al., (2013); Yang,
Albers (2013); Zhang et al.,
(2013); Horster, Gottschalk
(2012); Mich (2012); Yacouel,
Fleischer (2012); Alnemr, Meinel (2011); Antin et al.,(2011),
Bakos,
Dellarocas
(2011);
Ban, Linial (2011); Benyoucef, Bochmann (2011); Horster (2011); Inversini, Cantoni
(2011); Lee et al., (2011); Marchiori, Cantoni (2011); Milano
et al., (2011); Dellarocas (2010);
Inversini et al., (2010); O’Connor (2010); Smyth et al., (2010);
Inversini et al., (2009); Vermeulen, Seegers (2009); Litvin,
et al., (2008); Brown, Broderick
(2007)
Inversini, Masiero (2014);
Otero et al., (2014); Wang,
Vaughan, (2014); Belkhamza
(2013); Carrascosa et al., (2013)
Levina, Iris (2013); Shih et al.,
(2013); Toma (2013); Xiang,
Law (2013); Diaz et al., (2012);
Zheng et al., (2012); Smithson
et al., (2011); Xiang et al.,
(2010); Bandyopadhyay (2008);
Miguens et al., (2008); Xiang
et al., (2008); Schmidt,-Manz,
Gaul (2005); Dreze, Zufryden
(2004); Vaughan, Thelwall
(2004); Yang et al., (2001)
Bo, Yang (2014); Khobzi, Teimourpour (2014); Phua, Ahn
(2014); Yamasaki et al., (2014);
Zadeh, Sharda (2014); Swani et
al., (2013); Zhang et al., (2010);
Null (2009)
Fonte: Nostra elaborazione (2015)
Partendo dal concetto di presenza in rete o “online presence”, attraverso
una prima lettura esplorativa di tipo qualitativo del materiale trovato, si è
osservata la prevalenza dell’uso dei termini popolarità (online popularity),
reputazione (online reputation) e infine visibilità (online visibility). Questi
termini sono quindi stati usati per una successiva ricerca sistematica, per
parole chiave, sui due database presi in considerazione (Scopus e Google Scholar). La ricerca ha individuato complessivamente 76 paper: 49 si
sono occupati di reputazione online, 19 di visibilità online, 8 di popolarità
online.
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Innanzitutto, dalla tabella 1, emerge che la reputazione online è in assoluto la declinazione di online presence maggiormente studiata dalla letteratura di settore negli ultimi anni (49 su 76).
Tab. 2 – Online reputation: motivi di interesse/studio emersi dalla letteratura
Evoluzione ICT/Unofficial
Information channels
Ruolo assunto dagli users 2.0
Necessità di valutare la propria
online reputation
(23/49) Crescente popolarità
assunta dagli unofficial information channels
(9/49) Graduale trasformazione degli utenti in information
consumer, player e provider
(5/49) Importanza crescente
riconosciuta alla online reputation nell’attrarre potenziali
clienti
(14/49) Possibilità offerta dal
web 2.0 di scrivere/condividere in tempo reale informazioni/impressioni nel cosiddetto
“read and write web”
(9/49) Utenti sempre più influenzati dalla lettura dei commenti/opinioni online di altri
clienti
(5/49) Online reputation quale
fattore strategico chiave per il
successo economico
(25/49) Diffusione sempre più
pervasiva degli User Generated
Contents
(UGC)/Sviluppo
inarrestabile dell’eWOM
(8/49) Importanza crescente
attribuita alla impressioni degli
users 2.0 a scapito delle informazioni veicolate dagli attori
economici
(1/49) Ruolo critico assunto
dalla web reputation nell’influenzare le posizioni competitive nonché il successo/sopravvivenza nel mercato degli attori
economici
(13/49) Importanza crescente
riconosciuta ai Feedback sites
(Es. Tripadvisor)
(6/49) Forte posizione di potere
assunta dagli utenti nella fase
di creazione della reputazione
online degli attori economici
(9/49) Attenzione crescente focalizzata sulla relazione online
reputation-buying decision
(16/49) Proliferazione inarrestabile di interazioni interpersonali online fra individui mai
incontrati prima
(8/49) Processi decisionali /
buying decisions sempre più
influenzati dai giudizi/commenti di altri utenti
(24/49) Necessità di individuare sistemi per l’analisi/valutazione della online reputation
(5/49) Posizionamento nei primi posti dei motori di ricerca
dei contenuti provenienti da
Blog, wikis e recensioni online
(1/49) Assenza di un approccio
sistematico di monitoraggio
della online reputation
Fonte: Nostra elaborazione (2015)
Dall’analisi dei 49 paper, le diverse motivazioni individuate sono state
ricondotte a tre principali macro-categorie (Tab. 2):
1. evoluzione ICT/Unofficial Information Channels, che ha portato ad
una diffusione sempre più pervasiva degli User Generated Contents e
ad uno sviluppo inarrestabile dell’eWOM (electronic Word of Mouth);
2. ruolo assunto dagli Users 2.0 (che diventano sempre di più information consumer, player e provider, in grado di incidere in maniera significativa sulla costruzione complessiva della online reputation);
3. necessità di analizzare/valutare la propria online reputation (in seguito alla importanza crescente riconosciuta alla web reputation quale fattore strategico chiave per il successo economico).
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La visibilità on-line delle imprese alberghiere: un possibile modello di misurazione
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In secondo luogo, l’analisi della letteratura evidenzia l’importanza, al
fine di attrarre l’attenzione degli utenti sempre meno inclini a sprecare tempo nella fase di ricerca online (Dreze, Zufryen, 2004; Dellaert, Kahn, 1999;
Dreze, Zufryen, 1997; Ducoffe, 1996), di valutate la online visibility definita da
Dreze e Zufryen (2004) come “the extent to which a user is likely to come across a
reference to a company’s web site in his or her online or offline environment”.
In definitiva, la sovraesposizione multimediale a cui sono costantemente sottoposti gli utenti, l’elevata competizione nell’ottenere la loro attenzione in rete e la necessità di valutare la presenza online delle aziende
(Belkhamza, 2013; Levina, Vilnai-Yavetz, 2013; Shih et al., 2013; Diaz et al.,
2012; Schmidt-Manz, Gaul, 2005; Drezen, Zufryen, 2004) costituiscono le
principali ragioni che dovrebbero spingere a focalizzare maggiormente
l’attenzione sul fenomeno della visibilità on-line.
Al terzo posto si colloca la popolarità on-line, scelta a sua volta motivata dalla importanza attribuita alla Search Engine Optimization (SEO) e alla
scelta delle key word nel reperimento dei siti web sui motori di ricerca da
parte degli utenti, attività queste che, consentendo una migliore rilevazione, analisi e lettura dei siti web da parte dei motori di ricerca, permettono
di accrescere la possibilità di farsi notare, fra una miriade di altre presenze
online, dai propri potenziali clienti (Bo, Yang, 2014; Khomzi, Teimourpour,
2014; Phua, Ahn, 2014; Yamasaki et al., 2014; Zadeh, Sharda 2014; Swani et
al., 2013; Zhang et al., 2010; Null, 2009).
L’analisi della letteratura ha messo così in luce che, nonostante la centralità assegnata alla reputazione e alla sua valutazione da parte degli attori economici, occorre dedicare attenzione alla costruzione della visibilità e
della popolarità online. Tale dato è stato confermato anche da un’indagine
empirica avente ad oggetto l’evoluzione delle strategie di marketing e comunicazione delle piccole imprese alberghiere con l’avvento del web 2.0
(Cioppi, Forlani, Pencarelli, 2015). Nel suddetto studio, infatti, gli albergatori si sono detti consci che la reputazione non ha valore in mancanza di
visibilità. La presenza sui motori di ricerca (Bo, Yang, 2014; Null, 2009) ha,
infatti, come principale obiettivo quello di mettere l’utente nelle condizioni
di potersi imbattere facilmente nel brand e/o nel prodotto dell’azienda affidando, poi, al livello di reputazione online il compito di convincere l’utente.
In conclusione, dall’analisi dei contributi teorici, emerge come la visibilità rappresenti il concetto più vicino e più in linea con quello di presenza
online, indagato in questo lavoro.
In primo luogo perché la visibilità si colloca più a monte nel processo di
acquisto e consumo del turista (Pencarelli, Betti, Forlani, 2011); in secondo
luogo perché essa ha natura quantitativa (misurabile attraverso elementi
documentali presenti online), rispetto alla reputazione che è invece una
dimensione più intrinsecamente qualitativa (che richiede un processo di
interpretazione del contenuto presente on-line).
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La visibilità on-line delle imprese alberghiere: un possibile modello di misurazione
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4. Costruzione dell’IVOH e misurazione della visibilità online delle
strutture alberghiere di Cattolica
La costruzione dell’indice di visibilità è avvenuta rielaborando la definizione di online visibility proposta da Dreze e Zufryen (2004) in modo tale
che inglobasse sia la recente evoluzione del mercato online generata dal
web 2.0, dai social e dagli User Generated Contents (UGC), che le specificità
del comparto alberghiero oggetto del presente lavoro.
In tal modo la definizione di online visibility evolve da “the extent to which
a user is likely to come across a reference to a company’s web site”, a “the extent
to which a user is likely to come across a reference to a hotel on the web”.
Allo stesso tempo l’Internet Visibility Index di Dreze e Zufryen2 viene sostituito dall’Indice di Visibilità Online degli Hotel (IVOH).
In relazione alle suddette indicazioni teoriche e metodologiche, l’Indice
della Visibilità On-line degli Hotel è stato costruito sulla base:
1. dei parametri rinvenuti in letteratura che definiscono la visibilità online (§ 3);
2. delle preferenze degli italiani nell’utilizzo dei motori di ricerca (Loguercio, 2013) e dei social network (Lovari, Giglietto, 2012).
Per analizzare la visibilità potenziale delle strutture alberghiere di una
località sconosciuta al soggetto (cliente potenziale) attraverso il web, sono
stati ritenuti significativi i seguenti 8 sub-indicatori aggregati in tre categorie (Internet, social network e piattaforme social turistiche):
A - Internet
1. posizionamento sui motori di ricerca (Google) in associazione al
nome della località nella graduatoria non sponsorizzata con la parola
chiave “Albergo Cattolica”;
2. posizionamento sui motori di ricerca (Google) in associazione al
nome della località nella graduatoria non sponsorizzata con la parola
chiave “Hotel Cattolica”.
B - Social network
1. n° amici (pagina personale) o n° mi piace (pagina pubblica) su Facebook;
2. n° followers Twitter;
3. n° recensioni su Google+;
4. n° visualizzazioni su materiale video su Youtube.
For each Web site, a binary index (0 or 1) was assigned to a respondent depending on whether
the respondent had seen reference to, or mention of, the Web site in any or more of the following
online sources: in Internet advertising/banner ads, in the results of a search done on a search site,
in a listing in the directory section of a search site, on a link to the Web site from any other Web
site(s), in a discussion group, newsgroup, or chat room, in an e-mail received from someone, in
an online news article (Drezen, Zufryen, 2004).
2
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C - Piattaforme social turistiche
(social network e OLTA - On Line Travel Agency)
1. n° recensioni su Tripadvisor;
2. n° recensioni su Trivago, Booking, Expedia, Venere.
Ogni singolo indice misura la prestazione (parte di visibilità) della struttura alberghiera esaminata, rispetto alla migliore prestazione ottenuta in
quella specifica dimensione. Per ciascuna struttura ricettiva, l’indicatore
assume pertanto valori compresi tra 0 (non presente) e 1 (migliore prestazione). Nello specifico, il valore 1 è stato attribuito alla migliore osservazione di ciascuna variabile, mentre i valori tra 0 e 1 sono stati calcolati
proporzionando le singole osservazioni alla migliore osservazione stessa.
Tab. 3: Visibilità on-line Hotel di Cattolica
Hotel
IVOH
O2013
Hotel
IVOH
A2014
Hotel
IVOH
O2014
1
Marconi
3,571
Universal
3,068
Universal
3,104
2
Boston
3,024
Lido
2,971
Lido
2,95
3
Principe
2,954
San Marco
2,905
Principe
2,666
4
San Marco
2,951
Queen Mary
2,711
San Marco
2,53
5
Belmar
2,55
Marconi
2,638
Marconi
2,462
6
Luxor Beach
2,495
Park Hotel
2,547
Queen Mary
2,436
7
Napoleon
2,441
Boston
2,487
Waldorf
2,409
8
Lido
2,253
Waldorf
2,473
Boston
2,338
9
Europa Monetti
2,173
Major
2,438
Park Hotel
2,212
10
Waldorf
2,159
Principe
2,404
Romagna
1,939
11
Park Hotel
2,143
Luxor Beach
2,087
Belmar
1,914
12
Universal
2,122
Europa Monetti
2,013
Europa Monetti
1,875
13
Queen Mary
1,854
International
1,821
Luxor Beach
1,872
14
Victoria Palace
1,828
Sole
1,8
Major
1,847
15
Regina
1,691
Tiffany’s
1,686
Regina
1,699
16
Ines
1,623
Belmar
1,679
Aquarius
1,629
17
Tiffany’s
1,622
Victoria Palace
1,496
International
1,588
18
Sole
1,547
Ines
1,424
Tiffany’s
1,518
19
Star
1,456
Cristina Corona
1,383
Ines
1,438
20
Panorama
1,399
Romagna
1,369
Sole
1,39
Fonte: Nostra elaborazione (2014)
A tutti gli 8 indici è stato dato un identico peso (valore 1) ed è stato assegnato un valore massimo di 1, in modo tale che dalla loro somma si ottenga
un indice complesso di secondo livello avente un valore compreso da 0 a 8
e che è stato chiamato Indice di Visibilità Online dell’Hotel (IVOH).
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La visibilità on-line delle imprese alberghiere: un possibile modello di misurazione
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Attraverso i risultati ottenuti (valore IVOH), è stata prodotta la graduatoria di visibilità on-line delle 227 strutture alberghiere di Cattolica riferita
ai mesi di ottobre 2013, agosto 2014 e di ottobre 2014, di cui in tabella 3 sono
state illustrate le prime 20 posizioni.
Dall’analisi dei risultati dell’Indice di Visibilità Online degli Hotel riportati nella tabella 3, risulta innanzitutto che vi è una sostanziale coerenza
fra le tre misurazioni in termini di alberghi selezionati ai primi 20 posti.
Questi, infatti, variano nel tempo la posizione in classifica, ma rimangono
sostanzialmente gli stessi (26 Hotel su 3 misurazioni e quindi 60 possibilità); inoltre anche il punteggio generato si mantiene sostanzialmente stabile
nel tempo, a ulteriore riprova della coerenza delle misurazioni realizzate.
Le misurazioni ottenute, pertanto, possono essere considerate credibili,
in primo luogo perché denotano una logicità nel tempo: la variabilità delle
misurazioni risulta essere bassa nel tempo e questo è un elemento che rafforza l’attendibilità delle misurazioni.
In secondo luogo, le misurazioni non esaltano una o poche strutture su
tutte le altre, al contrario, le prime 20 strutture sembrano mantenere nel
tempo livelli di visibilità online non troppo diversi tra loro. Questo è in
linea con le regole del web perché, una volta ottenuti dei risultati importanti, questi si mantengono nel tempo grazie a processi auto-propulsivi
della visibilità online stessa (passaparola, viralità) e questo emerge dalle
misurazioni dell’indice IVOH.
Il punteggio più alto risulta, infatti, essere fra 3 e 3.5 su un massimo di
8, le prime 10 strutture stanno fra il 2 e il 3, la maggior parte degli hotel si
colloca fra 0.1 e 1. Da notare che nessuna struttura ha zero (visibilità nulla).
Tutti questi dati risultano coerenti con il fenomeno osservato, in quanto la
visibilità in rete non si ottiene rapidamente, ma è un obiettivo che richiede
tempo, programmazione, sforzi lavorativi ed investimenti economici.
Infine, alcune considerazioni preliminari possono essere fatte sul rapporto esistente fra visibilità online e alcune variabili di classificazione degli
hotel (Tab. 4), quali il numero di stelle e di camere.
Tab. 4: Dimensione (per numero di camere) degli Hotel classificati fra i primi 20
Hotel
N° stelle
N° camere
Marconi
3
47
Boston
3
33
Principe
3
71
San Marco
3S
92
Belmar
3
32
Luxor Beach
4
48
Napoleon
3S
59
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La visibilità on-line delle imprese alberghiere: un possibile modello di misurazione
di Marco Cioppi, Ilaria Curina, Fabio Forlani, Tonino Pencarelli
Lido
3S
53
Europa Monetti
4
70
Waldorf Palace Hotel
4
114
Park Hotel
4
48
Universal
3
63
Queen Mary
3S
20 apt
Victoria Palace
4
84
Regina
3
68
Ines
3
45
Tiffany’s
3S
65
Sole
3
43
Star
3
44
Panorama
3
57
Major
3
47
International
3
67
Cristina Corona
3
41
Romagna
3
48
Aquarius
1
46
Fonte: Nostra elaborazione (2014)
Con riferimento al numero di stelle, è possibile notare che, nelle prime
20 posizioni, si attestano strutture a 3 o 4 stelle (non esistono 5 stelle a Cattolica), che si alternano nelle diverse posizioni.
Questo segnala innanzitutto che, dal punto di vista della visibilità online, non c’è un predominio automatico degli alberghi con maggiori servizi
e prestigio. La quasi totale mancanza di strutture a una stella (1) o a due
stelle (0) è però indicativa di come una certa carenza (o destrutturazione)
organizzativa, di management e di struttura (tipica dei piccoli alberghi a 1
o 2 stelle) non consente di operare in modo efficace sulla visibilità in rete.
Non avendo ulteriori dati qualitativi a proposito, è difficile però verificare
questa ipotesi e indagarne le ragioni.
Dal punto di vista delle camere, risultano 2 hotel con più di 90 camere,
10 hotel compresi fra 50 e 89 camere, 14 hotel compresi fra 30 e 49, mentre
nessuna struttura ha meno di 30 camere. Anche questo dato sembra indicare che, per essere visibili in rete, la dimensione sia importante ma non
sia significativa in senso assoluto. In altre parole, è necessario raggiungere
un livello di soglia minimo, probabilmente per avere una certa dotazione
infrastrutturale (sito web, social ecc.) e di competenze (risorse umane dedicate e formazione), ma superato quello, la visibilità poi dipende da una
serie di altri fattori che andranno esplorati in successive e più dettagliate
ricerche.
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La visibilità on-line delle imprese alberghiere: un possibile modello di misurazione
di Marco Cioppi, Ilaria Curina, Fabio Forlani, Tonino Pencarelli
5. Considerazioni conclusive, implicazioni teorico/manageriali e limiti
della ricerca
In conclusione, la ricerca ha generato due ordini di risultati: implicazioni di natura teorica e implicazioni di natura manageriale.
Dal punto di vista delle implicazioni teoriche, il paper costituisce un
tentativo originale di classificazione della letteratura sul tema della online
presence, individuando tre filoni di indagine.
Attraverso tale classificazione, il lavoro ha evidenziato come il dibattito
della letteratura sia eccessivamente concentrato sul tema della reputazione
online e che i concetti di visibilità online e di popolarità online tendono a
passare in secondo piano.
In merito a questi ultimi aspetti, l’analisi della letteratura (§3) ha anche evidenziato l’assenza di uno strumento d’indagine aggiornato (che
contempli cioè i contributi del web 2.0) o un indicatore che consenta di
facilitare questo tipo di analisi. Gli studi analizzati, infatti, hanno approfondito singoli elementi o fenomeni (come i social network o le azioni di
SEO), ma non hanno sviluppato una tassonomia concettuale più ampia,
che prenda in considerazione diversi elementi che concorrono a definire
la visibilità online.
Dopo avere evidenziato tali lacune, il presente lavoro ha cercato di colmare tale vuoto attraverso l’ideazione dell’Indice di Visibilità Online degli
Hotel. L’IVOH ha consentito, da un lato, di considerare diversi elementi
che, congiuntamente, influenzano la visibilità online; dall’altro di misurare
quantitativamente il valore della visibilità di una azienda nella rete.
Tale indice è stato successivamente testato sullo stesso universo di riferimento in tre distinti periodi, raccogliendo indicazioni incoraggianti sulla
qualità descrittiva di tale strumento d’analisi.
Le implicazioni manageriali della ricerca sono di due tipi.
In primo luogo, l’IVOH costituisce uno strumento di diagnosi aziendale. Esso, infatti, può essere utilizzato per misurare le performance, in
termini di presenza e di visibilità online, delle aziende in relazione ai propri specifici competitor, identificando in questo modo le aree di visibilità
(internet, social generalisti, piattaforme turistiche) che presentano criticità
o, al contrario, che costituiscono punti di forza dell’azienda.
In secondo luogo, l’IVOH costituisce uno strumento di management
operativo in quanto permette di accelerare l’identificazione di lacune in
specifiche aree della comunicazione online, definendo così gli ambiti di
azione che possono essere realizzati mixando i diversi strumenti di comunicazione aziendale (strumento manageriale). Per esempio, le aziende che
vedono la propria debolezza nella presenza social possono intervenire curandone maggiormente la partecipazione, oppure rafforzare la presenza
sui motori di ricerca, se il problema emergente è quello di campagne SEO.
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La visibilità on-line delle imprese alberghiere: un possibile modello di misurazione
di Marco Cioppi, Ilaria Curina, Fabio Forlani, Tonino Pencarelli
La ricerca presenta alcuni limiti collegati soprattutto al fatto che lo studio è stato effettuato riferendosi alla visibilità delle piccole imprese alberghiere sul mercato italiano, considerando solo i principali social generalisti e le principali piattaforme social turistiche. Inoltre, i fattori utilizzati
per costruire l’indice di visibilità on-line hanno tutti gli stessi pesi, mentre
una concomitante ricerca effettuata dagli autori (Cioppi, Forlani, Pencarelli, 2015) ha evidenziato, attraverso interviste qualitative, che l’importanza
dei fattori è differente e va pesata attraverso la definizione di un criterio
che tenga conto del processo di fruizione, sia di internet, che del web 2.0.
Infine, va segnalato che l’indice è stato testato in un’unica località e potrebbe risentire delle caratteristiche peculiari della stessa. Tuttavia, nonostante
queste limitazioni, lo studio offre un contributo di analisi originale che arricchisce la mappa delle metriche di marketing applicate al contesto turistico (Bruni, 2015) e che potrebbe trovare utili applicazioni anche in altri
contesti settoriali ed a imprese di qualsiasi dimensioni.
Marco Cioppi,
Università di Urbino
marco.cioppi@uniurb.it
Ilaria Curina,
Università di Urbino
ilaria.curina@gmail.com
Fabio Forlani,
Università di Perugia
fabio.forlani@unipg.it
Tonino Pencarelli,
Università di Urbino
tonino.pencarelli@uniurb.it
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La visibilità on-line delle imprese alberghiere: un possibile modello di misurazione
di Marco Cioppi, Ilaria Curina, Fabio Forlani, Tonino Pencarelli
Riassunto
Di fronte ad uno scenario turistico profondamente trasformato dall’avvento di nuovi
attori online, le aziende alberghiere sono chiamate oggi ad utilizzare in maniera sempre più
consapevole gli strumenti comunicativi web based.
Risulta quindi strategico, per le PMI alberghiere, avere una corretta percezione della
presenza online per monitorare/intervenire in real time con specifiche azioni di web
marketing. Gli obiettivi di ricerca sono: 1) esplorare il tema della presenza online (mediante
review della letteratura) 2) definire un indicatore di misura della visibilità online. La ricerca
ha previsto tre fasi sequenziali: 1) analisi della letteratura (per esplorare il tema della
presenza online/dimensioni significative) 2) costruzione di un Indice di Visibilità Online
degli Hotel 3) test mediante tre successive misurazioni della visibilità online di tutti i 227
hotel di Cattolica, che hanno permesso di dimostrare, seppur con alcuni limiti, la validità e
l'etica dell’indice.
Abstract
In a tourist scenario profoundly transformed by the advent of new online players, hotel
companies are called today to exploit the online communication tools in a more and more
conscious way.
In this context, for hotel SMEs, it becomes fundamental to achieve a correct perception
of the online presence in order to intervene in real time with specific web marketing actions.
The research objectives are 1) to explore the firms’ online presence through an economic
literature review 2) to define an online visibility measurement indicator. The research has
provided for three sequential phases: 1) the economic literature analysis (to explore the
online presence issue/ its principal dimensions) 2) creation of an Index of Online Visibility
of Hotel 3) test through three successive measurements of the online visibility of all 227
Hotels of Cattolica. The research has produced three mutually coherent online visibility
charts, showing, albeit with some limitations, the validity and the efficacy of the index.
Parole chiave (Keywords): hotel, visibilità on-line; comunicazione web based
(hotel, online visibility; web based communication)
Jel Classification: M
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La visibilità on-line delle imprese alberghiere: un possibile modello di misurazione
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