La obra de Juan Diego Incardona, pero principalmente "Villa Celina" (2008), "El campito" (2009) y "Rock Barrial" (2010), funciona como una saga hilvanada a traves de ese espacio de pertenencia que es el... more
La obra de Juan Diego Incardona, pero principalmente "Villa Celina" (2008), "El campito" (2009) y "Rock Barrial" (2010), funciona como una saga hilvanada a traves de ese espacio de pertenencia que es el barrio. Este es una suerte de universo justicialista en el que conviven la familia compuesta por el padre tornero e inmigrante italiano, la madre maestra y el hijo artesano. En el presente articulo proponemos dicha saga en relacion a un imaginario peronista que leemos en dialogo intermedial y transgenerico con la obra de Daniel Santoro (especificamente analizamos "La felicidad del pueblo" (2000) y "Evita protege al nino peronista" (2002). En este sentido trabajamos la potencia simbolica de la imagen visual en sintonia con la "potencia" de la literatura.
Federico Incardona (Palermo, 1958-2006) è un compositore tra i più significativi della nostra epoca. La sua musica, riconosciuta a livello internazionale ed eseguita in sedi prestigiose, induce l'ascoltatore a esperienze radicali. Suo... more
Federico Incardona (Palermo, 1958-2006) è un compositore tra i più significativi della nostra epoca. La sua musica, riconosciuta a livello internazionale ed eseguita in sedi prestigiose, induce l'ascoltatore a esperienze radicali. Suo principio essenziale è il melos, il congiungersi pregnante dei suoni in archi di tensione proiettati nel tempo. Intorno alla musica di Incardona ruota questo libro, che non è solo uno studio su un singolo autore, ma è uno dei primi contributi alla storicizzazione generale del recente passato della musica. L’opera del compositore è considerata prima di tutto in relazione ai contesti che essa attraversa e da cui scaturisce; sono quindi presi in esame i suoi aspetti costitutivi, da quelli tecnici fino alle più lontane risonanze estetiche e poetiche. Emerge un ritratto complesso di Incardona, scritto a più voci, che disvela il ricco mondo di rinvii originati dalla sua opera.
In questo intervento si descrivono le vicende che hanno portato alla costituzione del Fondo Incardona, il suo stato attuale e i problemi riguardanti la sua curatela relativi al riordino e alla conservazione dei documenti in esso... more
In questo intervento si descrivono le vicende che hanno portato alla costituzione del Fondo Incardona, il suo stato attuale e i problemi riguardanti la sua curatela relativi al riordino e alla conservazione dei documenti in esso contenuti, nonché i compiti integrativi che andrebbero svolti allo scopo di arricchire la sua collezione di documenti. Molti problemi rimangono ad oggi aperti e in attesa di soluzione e molto è il lavoro da fare per portare il Fondo ad una condizione idealmente soddisfacente.
La obra de Juan Diego Incardona, pero principalmente Villa Celina (2008), El campito (2009) y Rock Barrial (2010), funciona como una saga hilvanada a través de ese espacio de pertenencia que es el barrio. Este es una suerte de universo... more
La obra de Juan Diego Incardona, pero principalmente Villa Celina (2008), El campito (2009) y Rock Barrial (2010), funciona como una saga hilvanada a través de ese espacio de pertenencia que es el barrio. Este es una suerte de universo justicialista en el que conviven la familia compuesta por el padre tornero e inmigrante italiano, la madre maestra y el hijo artesano. En el presente artículo proponemos dicha saga en relación a un imaginario peronista que leemos en diálogo intermedial y transgenérico con la obra de Daniel Santoro (específicamente analizamos La felicidad del pueblo (2000) y Evita protege al niño peronista (2002). En este sentido trabajamos la potencia simbólica de la imagen visual en sintonía con la potencia de la literatura.
John Cage ha portato alle estreme conseguenze i principi della sua estetica. Il suo paradigma costituisce quindi tecnicamente un non plus ultra, la cui ricezione, per essere utile e significativa, non può che risultare ‘deviante’. Nella... more
John Cage ha portato alle estreme conseguenze i principi della sua estetica. Il suo paradigma costituisce quindi tecnicamente un non plus ultra, la cui ricezione, per essere utile e significativa, non può che risultare ‘deviante’. Nella relazione si indaga il modo in cui tre compositori italiani contemporanei – Federico Incardona (Palermo 1958-2006), Agostino Di Scipio (Napoli 1962) e Dario Buccino (Roma 1968) – recepiscono l'insegnamento di Cage nelle sue implicazioni più profonde, integrandolo però ognuno nella propria poetica con esiti lontanissimi sia dall'originale sia tra loro, che rivelano l'amplissimo spettro di categorie investite dal paradigma stesso: il rapporto con la natura e con l'ambiente, cifrato in quello col suono; il rapporto con la tecnologia; il senso del silenzio; la facilità/difficoltà dell'esperienza performativa o di ascolto; la funzione dell'indeterminazione e del caso.