Catalogo dell’esposizione “Mi chiamo Esmeralda. Che volto mi dai?” allestita per il Laboratorio di Antropologia Culturale nel chiostro di San Galgano, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Siena, 27 – 30 marzo 2001,...
moreCatalogo dell’esposizione “Mi chiamo Esmeralda. Che volto mi dai?” allestita per il Laboratorio di Antropologia Culturale nel chiostro di San Galgano, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Siena, 27 – 30 marzo 2001, organizzazione a cura di M. Squillacciotti e Valentina Lusini.
Come spiegato nel programma, il Laboratorio ha dato seguito ad un racconto “Il segreto di Luna” ideato e scritto da Giovanni Burali, ispirato alle tavole di Henny Boccianti. Il racconto è allegato in fondo al catalogo della mostra “Il Volto e la Maschera”.
Anche ivi nella sezione 7 - Immagini:
https://www.academia.edu/44566846/Il_Volto_e_la_Maschera_Laboratorio
Mi presento: sono Esmeralda, nata per l’esposizione allestita nella Facoltà di Lettere di Siena nel 2000 sulle mola – pannelli di stoffa cuciti dalle donne cuna di Panama – ed ora mi trovo nel Seminario di Antropologia dell’arte per lanciare una iniziativa di Laboratorio.
Ho invitato alcuni amici disegnatori a lavorare con noi sul tema “Il volto e la maschera” proponendoci 1 o 2 tavole da presentare nel corso del Seminario dove, insieme, guideremo gli studenti ed altri che vorranno essere presenti nell’elaborare 1 o 2 racconti per ogni tavola, rivolgendoci ai ragazzi delle elementari. Come vedi, se in genere gli illustratori sono chiamati a dare forma visiva ad un racconto – decorando il testo o costituendone il sussidio didattico con la propria opera – nella nostra iniziativa rovesciamo la prospettiva: partendo dal disegno arriviamo al racconto, partendo dalla creatività della mano e dell’artista arriviamo ad un Laboratorio di scrittura narrativa, ad un gioco di molteplici letture dell’opera figurativa. Un po’ come leggere l’arte…
Pensiamo pure di contornare questa nostra iniziativa principale con alcune situazioni di confronto più ampio, come rendere pubbliche le opere ricevute esponendole, prima dell’inizio della nostra attività, nel chiostro di San Galgano della Facoltà; creare un’occasione di scambio di esperienze tra i disegnatori presenti; porci l’obiettivo di valorizzare e diffondere la nostra esperienza, al termine del Laboratorio, con la realizzazione di un calendario o di un sito web di Didattica e Antropologia o altro ancora.