Olivetan Benedictine Congregation

Portrait of Saint Bernard Tolomei (1272-1348), founder of the Benedictine Congregation of Monte Oliveto, from his letters.

An essay on saint Bernardo Tolomei (1272- 348) founder of the Benedictine Olivetan monks and on the spirit of the monastic family of Monte Oliveto

Convegno Internazionale di studi sulla fondazione di San Miniato a Firenze nell’Europa del secolo XI - Abbazia di San Miniato, San Miniato al Monte, Firenze 23-25 maggio 2018.
Ildebrando, vescovo di Firenze dal 1008 al 1024, scelto tra coloro che accompagnarono a Roma Enrico II per essere incoronato dal papa Benedetto VIII, promosse nel 1018 la fondazione del più celebre monastero fiorentino, nel nome di san Miniato, che la tradizione voleva martire delle persecuzioni di Decio alla metà del III secolo. L’abbazia
avrebbe dovuto affiancarlo nella conduzione della diocesi e nell’iniziativa di riforma ed è in qualche modo uno degli eventi-segnale della grande trasformazione che investe l’Europa e, in essa la cristianità, nel passaggio dell’anno Mille. Una consapevolezza nuova del significato della persona comincia ad esprimersi, accompagnato dal maturare
di nuove forme della vita intellettuale ed istituzionale, nella realtà politica e in quella ecclesiastica. Processi nuovi e innovativi si avviano, tra le contraddizioni, generando energie impensate: in larga parte a fondamento di una nuova Europa. L’Abbazia di San Miniato, la Fondazione Ezio Franceschini e la Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino hanno ritenuto importante dedicare al tema un convegno internazionale di studio. Esso si articolerà in tre parti, ricostruendo la storia culturale e politica di Firenze e dell’area appenninica al passaggio dell’anno Mille.

Le fonti relative agli inizi della Congregazione Benedettina di Monte Oliveto attestano il radicamento dei fondatori della medesima –i senesi Bernardo Tolomeo ed i suoi compagni- in un solido modello di pietas secolare in grado di ispirare e sostenere un itinerario di conversione che va ben oltre il contesto urbano. Anche quando l’adozione di una regola sancisce il passaggio ad una forma di pietas regolare, la fedeltà a quanto maturato durante la fase cittadina e laicale si traduce in un chiaro intento riformatore nell’adozione della disciplina ecclesiastica. Attraverso la parabola di partenza da Siena e di ritorno ad essa con insediamenti monastici urbani, i fondatori di Monte Oliveto preservano la pietas dall’identificazione con il patriottismo e contribuiscono alla maturazione di un senso civico che si rivela essere il miglior antidoto ad ogni forma di particolarismo comunale. 

The sources related to the beginnings of the Benedictine Congregation of Monte Oliveto are a testimony to the solid secular model of piety of its founders, Bernardo Tolomei and his companions. This model is able to inspire and sustain a path of conversion that goes well beyond the urban context. Even when the adoption of a rule confirms the transition to a regular form of piety, loyalty to the civic experience undergirds their clear intention of reformation expressed in the adoption of innovative ecclesiastical discipline. Leaving Siena and then returning to it with urban monastic settlements are aspects of a unique parabola through which the founders of Monte Oliveto preserve pietas from being collapsed into patriotism and contribute to the growth of a civic sense that turns out to be the best antidote to all forms of communal particularism.