La vexata quaestio delle proroghe delle concessioni demaniali marittime ha trovato il suo apparente definitivo approdo giurisprudenziale nelle sentenze gemelle dell’Adunanza plenaria nn. 17 e 18 del 9 novembre 2021 che hanno tutta l’aria... more
La vexata quaestio delle proroghe delle concessioni demaniali marittime ha trovato il suo apparente definitivo approdo giurisprudenziale nelle sentenze gemelle dell’Adunanza plenaria nn. 17 e 18 del 9 novembre 2021 che hanno tutta l’aria di essere delle pronunce “additive” in ragione dei principi di diritto affermati da osservarsi scrupolosamente durante le future scansioni procedimentali volte al rilascio delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative . Le pronunce in parola affrontano numerosi temi fortemente dibattuti sia in ambito giurisprudenziale che dottrinale. Esse rappresentano un ineludibile momento di confronto rispetto al quale le amministrazioni aggiudicatrici non potranno sottrarsi al pari dello stesso Parlamento chiamato a licenziare una disciplina di settore auspicabilmente entro il 31 dicembre 2023. In questo senso, le decisioni dell’Adunanza plenaria si rivolgono non solo al giudice amministrativo – chiamato a tenerne conto al fine di garantire pro futuro l’uniformità degli orientamenti giurisprudenziali – ma anche a tutte le amministrazioni aggiudicatrici coinvolte nel rilascio delle concessioni. Lo scopo di questo studio, allora, è proprio quello di offrire una disamina il più possibile completa ed esaustiva delle pronunce della Plenaria cercando di evidenziarne gli innumerevoli punti di convergenza con il diritto euro-unitario ma anche le indubbie criticità che alcuni snodi argomentativi pure evidenziano.