Il contributo ricostruisce le esequie estensi della seconda metà del Seicento, a partire da quelle di Francesco I nel 1659. Esse rappresentano un vero e proprio spartiacque nella storia funeraria ducale per la loro monumentalità e per la...
moreIl contributo ricostruisce le esequie estensi della seconda metà del Seicento, a partire da quelle di Francesco I nel 1659. Esse rappresentano un vero e proprio spartiacque nella storia funeraria ducale per la loro monumentalità e per la scelta del sito, la chiesa di Sant’Agostino, teatro delle successive cerimonie di corte. In quell’occasione si mise a punto una coreografia liturgica che non sarebbe mutata nel secolo, nonostante alcune modifiche al cerimoniale. Per Alfonso IV, nel 1663, la chiesa fu eletta a Pantheon degli Este e trasformata in scena fissa, non più effimera, delle celebrazioni. La decisione di erigere un tempio funerario, unicum nella storia europea, rifletteva l’anomala congiuntura politica, ovvero la reggenza di Laura Martinozzi in nome del figlio minore. Per i funerali della duchessa, il contributo recupera le relazioni di ben tre cerimonie distinte, che si tennero tra il 1687 e il 1688, evidenziando come le feste funerarie fossero riflesso delle alterne vicende del ducato e, specialmente con quelle per Francesco II, morto senza eredi nel 1694, strumento di legittimazione del potere nell’instabile quadro dinastico di casa d’Este.