EDOARDO GRASSIANato a Roma il 31.12.1973Indirizzo: Via San Martino, n. 100 00015 Monterotondo (RM)cellulare:3279862815e-mail:edoardograssia@gmail.com STUDI•Diploma di Laurea in Sociologia - Indirizzo: Comunicazione e Mass-Media (vecchio ordinamento), con la votazione di 110/110 con lode, conseguita il 18 febbraio 2008 presso l’Università “La Sapienza” di Roma con la tesi: “Aviazione Legionaria da Bombardamento – Spagna 1936-1939”. Relatore: Prof Mario Di Napoli.•Laurea Triennale in Storia medievale, moderna e contemporanea (ordinamento 509/96), con la votazione di 110/110 con lode, conseguita il 20 febbraio 2014, conseguita presso l’Università “La Sapienza” di Roma con la tesi: “I processi di epurazione dei colonnelli e generali dell’arma fascistissima. Uno studio.” Relatore: Prof. Umberto Gentiloni.•Dottorato in Storia dell’Europa presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma “la Sapienza”.
Tra il 1928 e il 1933 la Regia Aeronautica realizzò quattro voli di massa (Mediterraneo occidenta... more Tra il 1928 e il 1933 la Regia Aeronautica realizzò quattro voli di massa (Mediterraneo occidentale, Mediterraneo orientale e Mar Nero, Atlantico meridionale e Atlantico settentrionale). Furono degli eventi dalla grande risonanza mediatica in grado si sortire effetti anche in campi distinti e distanti dal settore aeronautico incidendo nella politica interna e in quella internazionale, nel settore della produzione e del commercio dei prodotti dell'industria aeronautica italiana, nel settore pedagogico, in quello artistico fino a quello filatelico. Le azioni aeree e la loro rappresentazione sociale concorsero al processo di consolidamento del regime e del suo duce. La presenza di uno degli alti gerarchi del fascismo, Italo Balbo, determinò una veste politica di questi viaggi
Il Fronte Clandestino Regia Aeronautica. L'intervento, dopo aver illustrato le caratteristich... more Il Fronte Clandestino Regia Aeronautica. L'intervento, dopo aver illustrato le caratteristiche della città di Roma prima dell'occupazione tedesca, si è concentrato sulla nascita e sullo sviluppo del Fronte Clandestino Regia Aeronautica con specifico riferimento alla memorialistica del suo capo, generale Umberto Cappa
In the "second part of his life", that is to say after his choice of abandoning the Rep... more In the "second part of his life", that is to say after his choice of abandoning the Republican front to support the 1936 pronunciamento, Ramón had become an enemy of his former allies and a friend of his former enemies. However as General Alfredo Kindelan said: «nobody shook hands with him nor wanted to have relations with him» among his old enemies. In the group of the newly formed allies there were also the Italian soldiers faithful to Mussolini, that the Spanish pilot wanted to kill only a few years earlier. This article first describes friends and enemies of the Caudillo de España's brother, the takes into account some documents to give a clear indication of the bad relationships between Ramón Franco and the Italian armed forces, both in Spain and in occasion of his visits to Italy. Moreover, some reflections on the circumstances of the Spanish pilot's death will be proposed.
Quellen und Forschungen aus Italienischen Archiven und Bibliotheken, 2018
ITALIANO. Il file riporta la mia recensione del nuovo libro di Maria Teresa Giusti "La campa... more ITALIANO. Il file riporta la mia recensione del nuovo libro di Maria Teresa Giusti "La campagna di Russia 1941-1943 (Il Mulino, Bologna 2016). La recensione è stata pubblicata in «Quellen und Forschungen aus Italienischen Archiven und Bibliotheken» (QFIAB) durante il 2018. ENGLISH. The file reports my review of Maria Teresa Giusti's new book "La campagna di Russia 1941-1943" (Il Mulino, Bologna 2016). The review was published in «Quellen und Forschungen aus Italienischen Archiven und Bibliotheken» (QFIAB) during 2018.
L’8 settembre 1943, dopo la sorpresa generale della proclamazione dell’armistizio, la fuga dei re... more L’8 settembre 1943, dopo la sorpresa generale della proclamazione dell’armistizio, la fuga dei regnanti e lo sfaldamento delle forze armate, ciascun italiano fu chiamato a decidere se essere fedele al legittimo governo trasferitosi a Brindisi ovvero al nuovo movimento fascista repubblicano, che avrebbe stabilito la sua sede a Salò; essere alleato militare del vecchio nemico angloamericano, ovvero essere nemico del vecchio alleato tedesco. Il presente articolo, proprio in relazione a quanto accadde nei giorni immediatamente successivi la proclamazione della resa, propone una riflessione generale sull’aggettivazione di “fascistissima” data alla Regia Aeronautica e una riflessione specifica sul legame tra il personale aeronautico di vertice e il regime fascista. A tal fine verrà analizzata specifica documentazione contenuta nelle 181 buste costituenti il fondo “Discriminati Gen”, custodito presso l’Ufficio Storico dell’Aeronautica Militare.
Nel conflitto civile spagnolo intervennero 5699 militari e oltre 700 aerei della Regia Aeronautic... more Nel conflitto civile spagnolo intervennero 5699 militari e oltre 700 aerei della Regia Aeronautica italiana. Questa compagine, per non esporre bandiere o coccarde italiane vista la segretezza dell’intervento bellico in terra straniera, assunse il nome di Aviazione Legionaria. Nel mio articolo cercherò di mettere in luce le anomalie italiane del vertice politico-strategico che portarono alla decisione di intervenire nel conflitto spagnolo, visto che presero parte a questa decisione autorità estranee all’intervento militare e non intervennero, altresì, coloro che ne avevano piena autorità, nonché le forti stranezze circa l’impiego e il comando del “mezzo aereo”, spesso utilizzato secondo il retaggio delle forze terrestri in sostituzione dell’artiglieria o dei carri armati. Considerando, infine, il conflitto civile spagnolo quale preludio della Seconda Guerra Mondiale, in conclusione porrò in luce come l’impegno assunto in Spagna apportò dei falsi insegnamenti dal punto di vista militare, per altro perpetuati nel più impegnativo conflitto mondiale, nonché la riconducibilità delle mancanze di materiale bellico lamentate dal duce italiano nel 1943 alla scarsa lungimiranza italiana nel suo impegno a fianco del Generalissimo Francisco Franco.
Il 17 e 18 marzo 1938 Barcellona subì pesantissimi bombardamenti ad opera di aerei dell’Aviazione... more Il 17 e 18 marzo 1938 Barcellona subì pesantissimi bombardamenti ad opera di aerei dell’Aviazione Legionaria decollati da Palma di Maiorca. Ciano disse all’ambasciatore inglese che l’ordine di bombardare era partito direttamente da Franco, ma in realtà lo diede Mussolini al Generale Valle incontrato casualmente alla Camera dove il duce italiano si era recato per fare un atteso discorso circa l’Anschluss. Perché quest’ordine? E’ stato più volte scritto che le motivazioni vanno cercate nella volontà di fiaccare il morale della popolazione civile, secondo i migliori insegnamenti della dottrina aerea del Douhet, o nella risposta alla riapertura della frontiera francese per il transito degli aiuti alla fazione repubblicana. Queste motivazioni, per quanto valide, si sono concentrate solo all’interno del conflitto civile spagnolo. Nel mio articolo, in un ottica allargata all’avvicinarsi della Seconda Guerra Mondiale, cercherò di argomentare un’ulteriore motivazione proprio a partire dall’annessione dell’Austria realizzata dai tedeschi e dalla volontà dichiarata di Mussolini di accrescere le sue quotazioni presso Hitler in un’ottica di futura alleanza militare. I bombardamenti di Barcellona del 17 e 18 marzo 1938, da questo punto di vista, acquisiscono una dimensione comunicativa di tenacia, spregiudicatezza e potenza militare, che, almeno in apparenza, il duce, cavalcando l’onda euforica innescata dall’Anschluss, voleva trasmettere al possibile alleato.
Nella “seconda parte delle sua vita”, vale a dire dopo la scelta di abbandonare lo schieramento r... more Nella “seconda parte delle sua vita”, vale a dire dopo la scelta di abbandonare lo schieramento repubblicano per aderire al pronunciamento del 1936, Ramón si trovò nemico dei suoi vecchi alleati e compagno d’armi di molti dei suoi vecchi nemici. Tra questi ultimi, però, come disse il Generale Alfredo Kindelan «nessuno gli dava la mano o voleva avere rapporti con lui». Nella schiera dei nuovi alleati troviamo anche i militari italiani fedeli al Mussolini che il pilota spagnolo, solo pochi anni prima, voleva uccidere con il bombardamento aereo di Villa Torlonia, residenza del duce. Nel presente articolo, dopo aver illustrato amicizie e inimicizie del penultimo dei fratelli del Caudillo de España, prenderemo in considerazione alcuni documenti che danno una chiara indicazione dei non buoni rapporti tra Ramón Franco e le Forze Armate italiane, tanto in Spagna quanto in occasione delle sue visite in Italia, proponendo una riflessione relativa alle circostanze della morte del pilota spagnolo.
Ramón Franco Bahamonde fu celebrato e acclamato dal popolo spagnolo per le sue imprese aviatorie... more Ramón Franco Bahamonde fu celebrato e acclamato dal popolo spagnolo per le sue imprese aviatorie. Ma il suo temperamento, la sua voglia di emergere e la sua spregiudicatezza lo portarono ad una vita altalenante: da uomo fedele alla Corona, passò all’iscrizione alla massoneria, alla vicinanza ai fuoriusciti italiani, al progettare eclatanti azioni di bombardamento. Aderì alla Seconda Repubblica (14 aprile 1931) militando nelle forze politiche della sinistra spagnola ma, pochi anni dopo (1934), si schierò con i nuovi vincitori della destra moderata. Inviato dal Governo negli Stati Uniti quale Addetto Militare d’Ambasciata, rientrò il 18 luglio 1936, allorquando, mettendo da parte anche gli orientamenti repubblicani, si schierò con le forze golpiste guidate dai Generali Sanjurjo, Mola e dal fratello Francisco.
La recente scoperta di un documento inedito della guerra civile spagnola è stata l’occasione per ... more La recente scoperta di un documento inedito della guerra civile spagnola è stata l’occasione per riflettere ancora una volta su questa travagliata epoca della recente storia europea. Il testo in questione è un inno che appartenne alla Divisione Mista “Frecce”, uno speciale reparto italo-spagnolo che partecipò al conflitto che sconvolse la penisola iberica tra il 1936 ed il 1939. L’attenta analisi e contestualizzazione storica del documento ci ha permesso di realizzare un breve ma esaustivo approfondimento su questa poco conosciuta pagina di storia. Uno dei principali obiettivi sarà quello di fornire al lettore un’interpretazione di questo ‘reperto’, non solo dal punto di vista testuale, ma anche musicale ed iconografico.
The recent discovery of an unpublished document of the Spanish Civil War has been the occasion to reflect once more on this troubled period of the recent European history. The document at issue is a collection of lyrics which belonged to the Divisione Mista Frecce, a special Italo-Spanish detachment that took part in the conflict that shook the Iberian peninsula between 1936-1939. Thanks to a careful analysis and a historical contextualization of the document we have been allowed to make a short though exhaustive investigation into this little known page of the history. One of the major objectives is to provide the reader with an interpretation of this “find”, not only from the textual point of view, but from the musical and iconographic ones as well.
Con la nomina di Italo Balbo al Ministero dell'Aeronautica prese avvio una politica di impiego de... more Con la nomina di Italo Balbo al Ministero dell'Aeronautica prese avvio una politica di impiego della forza armata aerea orientata verso azioni propagandistiche funzionali al ministro, al duce e al fascismo complessivamente inteso. Tra queste c'erano anche le crociere aeree di massa, di cui Balbo fu promotore e sostenitore. Nel 1928 gli idrovolanti italiani sorvolarono il Mediterraneo occidentale, mentre l'anno successivo fecero rotta sul Mediterraneo orientale e sul Mar Nero, con uno storico ammaraggio nell'allora sovietica Odessa. Nel 1930-31 la crociera aerea sull'Atlantico meridionale portò le squadriglie italiane a Rio de Janeiro e nel 1933 Balbo e la sua «centuria alata» raggiunsero Chicago e New York. Le immagini delle loro gesta e delle celebrazioni organizzate ai loro ammaraggi fecero il giro del mondo. Edoardo Grassia racconta queste straordinarie imprese in un saggio ricco di aneddoti e di fotografie che hanno fatto la storia della Regia Aeronautica.
Stefano Cagna (1901-1940), famoso pilota degli anni Venti e Trenta e stretto collaboratore di Ita... more Stefano Cagna (1901-1940), famoso pilota degli anni Venti e Trenta e stretto collaboratore di Italo Balbo, nel 1940 viene incaricato dal Ministero dell’Aeronautica di compiere una missione esplorativa: parte per studiare l’organizzazione delle aviazioni civili più avanzate del mondo, a cominciare da quella degli Stati Uniti. Tappa dopo tappa – da Roma alla penisola iberica, dall’Africa occidentale al Brasile, da Miami a Washington e New York – il diario tenuto dal giovane generale tra maggio e giugno del 1940 è fitto di incontri, di visite ad aeroporti e compagnie aeree, di nomi che oggi sappiamo legati al Servizio Informazioni degli Stati Uniti. A quasi ottant’anni di distanza alcuni interrogativi restano aperti: primo fra tutti, perché si è deciso di privarsi di un ufficiale come Cagna in un momento così delicato. Lo scopo dichiarato del viaggio nascondeva probabilmente altre finalità.
Presidente: «Perché furono arrestati i generale dell’aviazione Lordi e Martelli».
Kappler: «Erano... more Presidente: «Perché furono arrestati i generale dell’aviazione Lordi e Martelli». Kappler: «Erano capi gruppo dell’organizzazione Montezemolo alla quale avevano fornito numerose munizioni e cariche di tritolo». (dai verbali del processo a Herbert Kappler, 1948)
La parabola tragica ed eroica di Sabato Martelli Castaldi, classe 1896, soldato pluridecorato della Grande guerra, aviatore, fascista ante marcia. Artefice della costituzione della Regia Aeronautica e uomo di fiducia di Italo Balbo, di cui divenne capo di Gabinetto, viene esonerato e congedato per un rapporto al Duce in cui, da generale di Brigata, denuncia duramente le lacune e l'impreparazione tecnica dell'Aviazione. Isolato e perseguitato, dopo l'8 settembre aderisce al Fronte Clandestino Militare e, con il nome di battaglia di partigiano Tevere, compie azioni contro l'occupante tedesco. Arrestato dalle SS viene rinchiuso nel carcere di via Tasso da dove uscirà per essere fucilato alle Fosse Ardeatine. La biografia di un uomo emblematica di una generazione di militari che, illusi dal fascismo, non hanno rinunciato al loro onore e al loro senso di responsabilità verso la Patria pagando, per questo, il prezzo più alto.
Il 17 luglio 1936 ebbe inizio per la Spagna una guerra civile che si concluse il 1° aprile 1939.
... more Il 17 luglio 1936 ebbe inizio per la Spagna una guerra civile che si concluse il 1° aprile 1939. L’Italia, che sino ad allora non aveva avuto alcun interesse verso la penisola iberica e che ancora non aveva definitivamente calmierato la situazione nella neo-conquistata Abissinia, decise di intervenire militarmente affianco alle truppe guidate dal Generale Francisco Franco Bahamonde. Tale intervento, che vide tra i suoi più convinti sostenitori il Ministro degli Affari Esteri Ciano, fu deciso da Mussolini in un momento storico in cui l’Italia si trovava ultima tra le grandi potenze europee sia da un punto di vista strettamente economico, ma anche sul piano della produzione industriale bellica. Nonostante fosse questo il quadro complessivo, il Governo Italiano inviò in Spagna, sotto copertura, 5699 uomini della Regia Aeronautica e oltre 700 aerei investendo, complessivamente e fino al 12 settembre 1940 (data dell’ultimo rifornimento convenuto con il Governo Spagnolo), per il solo settore aereo 1.762.923.321 lire. Le forze aeree, per diretto volere del duce, furono collocate sotto il comando del Gen. del Regio Esercito Mario Roatta. Una scelta, questa, che non solo determinò un impiego delle forze aeree secondo una “dottrina” terrestre, ma fu anche fonte di attriti e tensioni con i vertici dell’Aviazione Legionaria. Tra i reparti di volo che operarono nei cieli spagnoli, per quanto la componente quantitativamente maggiore fosse della specialità “caccia”, ci furono quattro reparti da bombardamento: il 21° Stormo Bombardamento Terrestre e il 111° Stormo Bombardamento Veloce, che furono inquadrati nell’Aviazione Legionaria Continentale e l’8° Stormo Bombardamento Veloce e il XXV Gruppo Autonomo Bombardamento Notturno, che furono inquadrati nell’Aviazione Legionaria delle Baleari. Mentre i primi due, alle dirette dipendenze dei Comandanti del Corpo Truppe Volontarie (Generali dell’Esercito) effettuarono azioni dirette sui campi di battaglia, spesso chiamati ad intervenire a bassa quota ed impiegati, quindi, in sostituzione dell’artiglieria terrestre, per i reparti delle Baleari, che ricevevano gli ordini di operazioni spesso direttamente da Mussolini e da Ciano, si ebbe un impiego strategico atto a colpire anche i centri abitati. Tra le azioni più devastanti, in particolare, abbiamo i bombardamenti effettuati su Barcellona il 17 e 18 marzo 1938. Ma i bombardamenti dell’Aviazione Legionaria, oltre all’aspetto puramente militare, rappresentano altro. Quelle azioni furono una sorta di messaggio indirizzato alla Germania nazista, innanzitutto, ma anche verso le altre potenze europee; furono una chiara indicazione per una propensione italiana verso la teoria douhettiana e, di conseguenza, verso le commesse statali per la produzione aerea bellica; furono una ulteriore conferma all’inutilità dei consessi internazionali palesando anche lo stato di agonia in cui versava il diritto umanitario internazionale allora allo stato nascente. Quelle azioni aeree, infine, furono anche un grande abbaglio sia di Mussolini che del Capo di Stato Maggiore della Regia Aeronautica Generale Valle che, proprio in quel periodo dissero che l’Italia possedeva la più potente aviazione del mondo.
Tra il 1928 e il 1933 la Regia Aeronautica realizzò quattro voli di massa (Mediterraneo occidenta... more Tra il 1928 e il 1933 la Regia Aeronautica realizzò quattro voli di massa (Mediterraneo occidentale, Mediterraneo orientale e Mar Nero, Atlantico meridionale e Atlantico settentrionale). Furono degli eventi dalla grande risonanza mediatica in grado si sortire effetti anche in campi distinti e distanti dal settore aeronautico incidendo nella politica interna e in quella internazionale, nel settore della produzione e del commercio dei prodotti dell'industria aeronautica italiana, nel settore pedagogico, in quello artistico fino a quello filatelico. Le azioni aeree e la loro rappresentazione sociale concorsero al processo di consolidamento del regime e del suo duce. La presenza di uno degli alti gerarchi del fascismo, Italo Balbo, determinò una veste politica di questi viaggi
Il Fronte Clandestino Regia Aeronautica. L'intervento, dopo aver illustrato le caratteristich... more Il Fronte Clandestino Regia Aeronautica. L'intervento, dopo aver illustrato le caratteristiche della città di Roma prima dell'occupazione tedesca, si è concentrato sulla nascita e sullo sviluppo del Fronte Clandestino Regia Aeronautica con specifico riferimento alla memorialistica del suo capo, generale Umberto Cappa
In the "second part of his life", that is to say after his choice of abandoning the Rep... more In the "second part of his life", that is to say after his choice of abandoning the Republican front to support the 1936 pronunciamento, Ramón had become an enemy of his former allies and a friend of his former enemies. However as General Alfredo Kindelan said: «nobody shook hands with him nor wanted to have relations with him» among his old enemies. In the group of the newly formed allies there were also the Italian soldiers faithful to Mussolini, that the Spanish pilot wanted to kill only a few years earlier. This article first describes friends and enemies of the Caudillo de España's brother, the takes into account some documents to give a clear indication of the bad relationships between Ramón Franco and the Italian armed forces, both in Spain and in occasion of his visits to Italy. Moreover, some reflections on the circumstances of the Spanish pilot's death will be proposed.
Quellen und Forschungen aus Italienischen Archiven und Bibliotheken, 2018
ITALIANO. Il file riporta la mia recensione del nuovo libro di Maria Teresa Giusti "La campa... more ITALIANO. Il file riporta la mia recensione del nuovo libro di Maria Teresa Giusti "La campagna di Russia 1941-1943 (Il Mulino, Bologna 2016). La recensione è stata pubblicata in «Quellen und Forschungen aus Italienischen Archiven und Bibliotheken» (QFIAB) durante il 2018. ENGLISH. The file reports my review of Maria Teresa Giusti's new book "La campagna di Russia 1941-1943" (Il Mulino, Bologna 2016). The review was published in «Quellen und Forschungen aus Italienischen Archiven und Bibliotheken» (QFIAB) during 2018.
L’8 settembre 1943, dopo la sorpresa generale della proclamazione dell’armistizio, la fuga dei re... more L’8 settembre 1943, dopo la sorpresa generale della proclamazione dell’armistizio, la fuga dei regnanti e lo sfaldamento delle forze armate, ciascun italiano fu chiamato a decidere se essere fedele al legittimo governo trasferitosi a Brindisi ovvero al nuovo movimento fascista repubblicano, che avrebbe stabilito la sua sede a Salò; essere alleato militare del vecchio nemico angloamericano, ovvero essere nemico del vecchio alleato tedesco. Il presente articolo, proprio in relazione a quanto accadde nei giorni immediatamente successivi la proclamazione della resa, propone una riflessione generale sull’aggettivazione di “fascistissima” data alla Regia Aeronautica e una riflessione specifica sul legame tra il personale aeronautico di vertice e il regime fascista. A tal fine verrà analizzata specifica documentazione contenuta nelle 181 buste costituenti il fondo “Discriminati Gen”, custodito presso l’Ufficio Storico dell’Aeronautica Militare.
Nel conflitto civile spagnolo intervennero 5699 militari e oltre 700 aerei della Regia Aeronautic... more Nel conflitto civile spagnolo intervennero 5699 militari e oltre 700 aerei della Regia Aeronautica italiana. Questa compagine, per non esporre bandiere o coccarde italiane vista la segretezza dell’intervento bellico in terra straniera, assunse il nome di Aviazione Legionaria. Nel mio articolo cercherò di mettere in luce le anomalie italiane del vertice politico-strategico che portarono alla decisione di intervenire nel conflitto spagnolo, visto che presero parte a questa decisione autorità estranee all’intervento militare e non intervennero, altresì, coloro che ne avevano piena autorità, nonché le forti stranezze circa l’impiego e il comando del “mezzo aereo”, spesso utilizzato secondo il retaggio delle forze terrestri in sostituzione dell’artiglieria o dei carri armati. Considerando, infine, il conflitto civile spagnolo quale preludio della Seconda Guerra Mondiale, in conclusione porrò in luce come l’impegno assunto in Spagna apportò dei falsi insegnamenti dal punto di vista militare, per altro perpetuati nel più impegnativo conflitto mondiale, nonché la riconducibilità delle mancanze di materiale bellico lamentate dal duce italiano nel 1943 alla scarsa lungimiranza italiana nel suo impegno a fianco del Generalissimo Francisco Franco.
Il 17 e 18 marzo 1938 Barcellona subì pesantissimi bombardamenti ad opera di aerei dell’Aviazione... more Il 17 e 18 marzo 1938 Barcellona subì pesantissimi bombardamenti ad opera di aerei dell’Aviazione Legionaria decollati da Palma di Maiorca. Ciano disse all’ambasciatore inglese che l’ordine di bombardare era partito direttamente da Franco, ma in realtà lo diede Mussolini al Generale Valle incontrato casualmente alla Camera dove il duce italiano si era recato per fare un atteso discorso circa l’Anschluss. Perché quest’ordine? E’ stato più volte scritto che le motivazioni vanno cercate nella volontà di fiaccare il morale della popolazione civile, secondo i migliori insegnamenti della dottrina aerea del Douhet, o nella risposta alla riapertura della frontiera francese per il transito degli aiuti alla fazione repubblicana. Queste motivazioni, per quanto valide, si sono concentrate solo all’interno del conflitto civile spagnolo. Nel mio articolo, in un ottica allargata all’avvicinarsi della Seconda Guerra Mondiale, cercherò di argomentare un’ulteriore motivazione proprio a partire dall’annessione dell’Austria realizzata dai tedeschi e dalla volontà dichiarata di Mussolini di accrescere le sue quotazioni presso Hitler in un’ottica di futura alleanza militare. I bombardamenti di Barcellona del 17 e 18 marzo 1938, da questo punto di vista, acquisiscono una dimensione comunicativa di tenacia, spregiudicatezza e potenza militare, che, almeno in apparenza, il duce, cavalcando l’onda euforica innescata dall’Anschluss, voleva trasmettere al possibile alleato.
Nella “seconda parte delle sua vita”, vale a dire dopo la scelta di abbandonare lo schieramento r... more Nella “seconda parte delle sua vita”, vale a dire dopo la scelta di abbandonare lo schieramento repubblicano per aderire al pronunciamento del 1936, Ramón si trovò nemico dei suoi vecchi alleati e compagno d’armi di molti dei suoi vecchi nemici. Tra questi ultimi, però, come disse il Generale Alfredo Kindelan «nessuno gli dava la mano o voleva avere rapporti con lui». Nella schiera dei nuovi alleati troviamo anche i militari italiani fedeli al Mussolini che il pilota spagnolo, solo pochi anni prima, voleva uccidere con il bombardamento aereo di Villa Torlonia, residenza del duce. Nel presente articolo, dopo aver illustrato amicizie e inimicizie del penultimo dei fratelli del Caudillo de España, prenderemo in considerazione alcuni documenti che danno una chiara indicazione dei non buoni rapporti tra Ramón Franco e le Forze Armate italiane, tanto in Spagna quanto in occasione delle sue visite in Italia, proponendo una riflessione relativa alle circostanze della morte del pilota spagnolo.
Ramón Franco Bahamonde fu celebrato e acclamato dal popolo spagnolo per le sue imprese aviatorie... more Ramón Franco Bahamonde fu celebrato e acclamato dal popolo spagnolo per le sue imprese aviatorie. Ma il suo temperamento, la sua voglia di emergere e la sua spregiudicatezza lo portarono ad una vita altalenante: da uomo fedele alla Corona, passò all’iscrizione alla massoneria, alla vicinanza ai fuoriusciti italiani, al progettare eclatanti azioni di bombardamento. Aderì alla Seconda Repubblica (14 aprile 1931) militando nelle forze politiche della sinistra spagnola ma, pochi anni dopo (1934), si schierò con i nuovi vincitori della destra moderata. Inviato dal Governo negli Stati Uniti quale Addetto Militare d’Ambasciata, rientrò il 18 luglio 1936, allorquando, mettendo da parte anche gli orientamenti repubblicani, si schierò con le forze golpiste guidate dai Generali Sanjurjo, Mola e dal fratello Francisco.
La recente scoperta di un documento inedito della guerra civile spagnola è stata l’occasione per ... more La recente scoperta di un documento inedito della guerra civile spagnola è stata l’occasione per riflettere ancora una volta su questa travagliata epoca della recente storia europea. Il testo in questione è un inno che appartenne alla Divisione Mista “Frecce”, uno speciale reparto italo-spagnolo che partecipò al conflitto che sconvolse la penisola iberica tra il 1936 ed il 1939. L’attenta analisi e contestualizzazione storica del documento ci ha permesso di realizzare un breve ma esaustivo approfondimento su questa poco conosciuta pagina di storia. Uno dei principali obiettivi sarà quello di fornire al lettore un’interpretazione di questo ‘reperto’, non solo dal punto di vista testuale, ma anche musicale ed iconografico.
The recent discovery of an unpublished document of the Spanish Civil War has been the occasion to reflect once more on this troubled period of the recent European history. The document at issue is a collection of lyrics which belonged to the Divisione Mista Frecce, a special Italo-Spanish detachment that took part in the conflict that shook the Iberian peninsula between 1936-1939. Thanks to a careful analysis and a historical contextualization of the document we have been allowed to make a short though exhaustive investigation into this little known page of the history. One of the major objectives is to provide the reader with an interpretation of this “find”, not only from the textual point of view, but from the musical and iconographic ones as well.
Con la nomina di Italo Balbo al Ministero dell'Aeronautica prese avvio una politica di impiego de... more Con la nomina di Italo Balbo al Ministero dell'Aeronautica prese avvio una politica di impiego della forza armata aerea orientata verso azioni propagandistiche funzionali al ministro, al duce e al fascismo complessivamente inteso. Tra queste c'erano anche le crociere aeree di massa, di cui Balbo fu promotore e sostenitore. Nel 1928 gli idrovolanti italiani sorvolarono il Mediterraneo occidentale, mentre l'anno successivo fecero rotta sul Mediterraneo orientale e sul Mar Nero, con uno storico ammaraggio nell'allora sovietica Odessa. Nel 1930-31 la crociera aerea sull'Atlantico meridionale portò le squadriglie italiane a Rio de Janeiro e nel 1933 Balbo e la sua «centuria alata» raggiunsero Chicago e New York. Le immagini delle loro gesta e delle celebrazioni organizzate ai loro ammaraggi fecero il giro del mondo. Edoardo Grassia racconta queste straordinarie imprese in un saggio ricco di aneddoti e di fotografie che hanno fatto la storia della Regia Aeronautica.
Stefano Cagna (1901-1940), famoso pilota degli anni Venti e Trenta e stretto collaboratore di Ita... more Stefano Cagna (1901-1940), famoso pilota degli anni Venti e Trenta e stretto collaboratore di Italo Balbo, nel 1940 viene incaricato dal Ministero dell’Aeronautica di compiere una missione esplorativa: parte per studiare l’organizzazione delle aviazioni civili più avanzate del mondo, a cominciare da quella degli Stati Uniti. Tappa dopo tappa – da Roma alla penisola iberica, dall’Africa occidentale al Brasile, da Miami a Washington e New York – il diario tenuto dal giovane generale tra maggio e giugno del 1940 è fitto di incontri, di visite ad aeroporti e compagnie aeree, di nomi che oggi sappiamo legati al Servizio Informazioni degli Stati Uniti. A quasi ottant’anni di distanza alcuni interrogativi restano aperti: primo fra tutti, perché si è deciso di privarsi di un ufficiale come Cagna in un momento così delicato. Lo scopo dichiarato del viaggio nascondeva probabilmente altre finalità.
Presidente: «Perché furono arrestati i generale dell’aviazione Lordi e Martelli».
Kappler: «Erano... more Presidente: «Perché furono arrestati i generale dell’aviazione Lordi e Martelli». Kappler: «Erano capi gruppo dell’organizzazione Montezemolo alla quale avevano fornito numerose munizioni e cariche di tritolo». (dai verbali del processo a Herbert Kappler, 1948)
La parabola tragica ed eroica di Sabato Martelli Castaldi, classe 1896, soldato pluridecorato della Grande guerra, aviatore, fascista ante marcia. Artefice della costituzione della Regia Aeronautica e uomo di fiducia di Italo Balbo, di cui divenne capo di Gabinetto, viene esonerato e congedato per un rapporto al Duce in cui, da generale di Brigata, denuncia duramente le lacune e l'impreparazione tecnica dell'Aviazione. Isolato e perseguitato, dopo l'8 settembre aderisce al Fronte Clandestino Militare e, con il nome di battaglia di partigiano Tevere, compie azioni contro l'occupante tedesco. Arrestato dalle SS viene rinchiuso nel carcere di via Tasso da dove uscirà per essere fucilato alle Fosse Ardeatine. La biografia di un uomo emblematica di una generazione di militari che, illusi dal fascismo, non hanno rinunciato al loro onore e al loro senso di responsabilità verso la Patria pagando, per questo, il prezzo più alto.
Il 17 luglio 1936 ebbe inizio per la Spagna una guerra civile che si concluse il 1° aprile 1939.
... more Il 17 luglio 1936 ebbe inizio per la Spagna una guerra civile che si concluse il 1° aprile 1939. L’Italia, che sino ad allora non aveva avuto alcun interesse verso la penisola iberica e che ancora non aveva definitivamente calmierato la situazione nella neo-conquistata Abissinia, decise di intervenire militarmente affianco alle truppe guidate dal Generale Francisco Franco Bahamonde. Tale intervento, che vide tra i suoi più convinti sostenitori il Ministro degli Affari Esteri Ciano, fu deciso da Mussolini in un momento storico in cui l’Italia si trovava ultima tra le grandi potenze europee sia da un punto di vista strettamente economico, ma anche sul piano della produzione industriale bellica. Nonostante fosse questo il quadro complessivo, il Governo Italiano inviò in Spagna, sotto copertura, 5699 uomini della Regia Aeronautica e oltre 700 aerei investendo, complessivamente e fino al 12 settembre 1940 (data dell’ultimo rifornimento convenuto con il Governo Spagnolo), per il solo settore aereo 1.762.923.321 lire. Le forze aeree, per diretto volere del duce, furono collocate sotto il comando del Gen. del Regio Esercito Mario Roatta. Una scelta, questa, che non solo determinò un impiego delle forze aeree secondo una “dottrina” terrestre, ma fu anche fonte di attriti e tensioni con i vertici dell’Aviazione Legionaria. Tra i reparti di volo che operarono nei cieli spagnoli, per quanto la componente quantitativamente maggiore fosse della specialità “caccia”, ci furono quattro reparti da bombardamento: il 21° Stormo Bombardamento Terrestre e il 111° Stormo Bombardamento Veloce, che furono inquadrati nell’Aviazione Legionaria Continentale e l’8° Stormo Bombardamento Veloce e il XXV Gruppo Autonomo Bombardamento Notturno, che furono inquadrati nell’Aviazione Legionaria delle Baleari. Mentre i primi due, alle dirette dipendenze dei Comandanti del Corpo Truppe Volontarie (Generali dell’Esercito) effettuarono azioni dirette sui campi di battaglia, spesso chiamati ad intervenire a bassa quota ed impiegati, quindi, in sostituzione dell’artiglieria terrestre, per i reparti delle Baleari, che ricevevano gli ordini di operazioni spesso direttamente da Mussolini e da Ciano, si ebbe un impiego strategico atto a colpire anche i centri abitati. Tra le azioni più devastanti, in particolare, abbiamo i bombardamenti effettuati su Barcellona il 17 e 18 marzo 1938. Ma i bombardamenti dell’Aviazione Legionaria, oltre all’aspetto puramente militare, rappresentano altro. Quelle azioni furono una sorta di messaggio indirizzato alla Germania nazista, innanzitutto, ma anche verso le altre potenze europee; furono una chiara indicazione per una propensione italiana verso la teoria douhettiana e, di conseguenza, verso le commesse statali per la produzione aerea bellica; furono una ulteriore conferma all’inutilità dei consessi internazionali palesando anche lo stato di agonia in cui versava il diritto umanitario internazionale allora allo stato nascente. Quelle azioni aeree, infine, furono anche un grande abbaglio sia di Mussolini che del Capo di Stato Maggiore della Regia Aeronautica Generale Valle che, proprio in quel periodo dissero che l’Italia possedeva la più potente aviazione del mondo.
Documentario sul campo di prigionia di Monticello (Arkansas). Partecipazione nella ricerca storic... more Documentario sul campo di prigionia di Monticello (Arkansas). Partecipazione nella ricerca storica-documentale e intervento video ripreso.
Diritti: gli articoli di Diacronie. Studi di Storia Contemporanea sono pubblicati sotto licenza C... more Diritti: gli articoli di Diacronie. Studi di Storia Contemporanea sono pubblicati sotto licenza Creative Commons 3.0. Possono essere riprodotti e modificati a patto di indicare eventuali modifiche dei contenuti, di riconoscere la paternità dell'opera e di condividerla allo stesso modo. La citazione di estratti è comunque sempre autorizzata, nei limiti previsti dalla legge.
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Papers by Edoardo Grassia
The recent discovery of an unpublished document of the Spanish Civil War has been the occasion to reflect once more on this troubled period of the recent European history. The document at issue is a collection of lyrics which belonged to the Divisione Mista Frecce, a special Italo-Spanish detachment that took part in the conflict that shook the Iberian peninsula between 1936-1939. Thanks to a careful analysis and a historical contextualization of the document we have been allowed to make a short though exhaustive investigation into this little known page of the history. One of the major objectives is to provide the reader with an interpretation of this “find”, not only from the textual point of view, but from the musical and iconographic ones as well.
Books by Edoardo Grassia
Kappler: «Erano capi gruppo dell’organizzazione Montezemolo alla quale avevano fornito numerose munizioni e cariche di tritolo».
(dai verbali del processo a Herbert Kappler, 1948)
La parabola tragica ed eroica di Sabato Martelli Castaldi, classe 1896, soldato pluridecorato della Grande guerra, aviatore, fascista ante marcia. Artefice della costituzione della Regia Aeronautica e uomo di fiducia di Italo Balbo, di cui divenne capo di Gabinetto, viene esonerato e congedato per un rapporto al Duce in cui, da generale di Brigata, denuncia duramente le lacune e l'impreparazione tecnica dell'Aviazione. Isolato e perseguitato, dopo l'8 settembre aderisce al Fronte Clandestino Militare e, con il nome di battaglia di partigiano Tevere, compie azioni contro l'occupante tedesco. Arrestato dalle SS viene rinchiuso nel carcere di via Tasso da dove uscirà per essere fucilato alle Fosse Ardeatine. La biografia di un uomo emblematica di una generazione di militari che, illusi dal fascismo, non hanno rinunciato al loro onore e al loro senso di responsabilità verso la Patria pagando, per questo, il prezzo più alto.
L’Italia, che sino ad allora non aveva avuto alcun interesse verso la penisola iberica e che ancora non aveva definitivamente calmierato la situazione nella neo-conquistata Abissinia, decise di intervenire militarmente affianco alle truppe guidate dal Generale Francisco Franco Bahamonde.
Tale intervento, che vide tra i suoi più convinti sostenitori il Ministro degli Affari Esteri Ciano, fu deciso da Mussolini in un momento storico in cui l’Italia si trovava ultima tra le grandi potenze europee sia da un punto di vista strettamente economico, ma anche sul piano della produzione industriale bellica.
Nonostante fosse questo il quadro complessivo, il Governo Italiano inviò in Spagna, sotto copertura, 5699 uomini della Regia Aeronautica e oltre 700 aerei investendo, complessivamente e fino al 12 settembre 1940 (data dell’ultimo rifornimento convenuto con il Governo Spagnolo), per il solo settore aereo 1.762.923.321 lire.
Le forze aeree, per diretto volere del duce, furono collocate sotto il comando del Gen. del Regio Esercito Mario Roatta. Una scelta, questa, che non solo determinò un impiego delle forze aeree secondo una “dottrina” terrestre, ma fu anche fonte di attriti e tensioni con i vertici dell’Aviazione Legionaria.
Tra i reparti di volo che operarono nei cieli spagnoli, per quanto la componente quantitativamente maggiore fosse della specialità “caccia”, ci furono quattro reparti da bombardamento: il 21° Stormo Bombardamento Terrestre e il 111° Stormo Bombardamento Veloce, che furono inquadrati nell’Aviazione Legionaria Continentale e l’8° Stormo Bombardamento Veloce e il XXV Gruppo Autonomo Bombardamento Notturno, che furono inquadrati nell’Aviazione Legionaria delle Baleari.
Mentre i primi due, alle dirette dipendenze dei Comandanti del Corpo Truppe Volontarie (Generali dell’Esercito) effettuarono azioni dirette sui campi di battaglia, spesso chiamati ad intervenire a bassa quota ed impiegati, quindi, in sostituzione dell’artiglieria terrestre, per i reparti delle Baleari, che ricevevano gli ordini di operazioni spesso direttamente da Mussolini e da Ciano, si ebbe un impiego strategico atto a colpire anche i centri abitati.
Tra le azioni più devastanti, in particolare, abbiamo i bombardamenti effettuati su Barcellona il 17 e 18 marzo 1938.
Ma i bombardamenti dell’Aviazione Legionaria, oltre all’aspetto puramente militare, rappresentano altro. Quelle azioni furono una sorta di messaggio indirizzato alla Germania nazista, innanzitutto, ma anche verso le altre potenze europee; furono una chiara indicazione per una propensione italiana verso la teoria douhettiana e, di conseguenza, verso le commesse statali per la produzione aerea bellica; furono una ulteriore conferma all’inutilità dei consessi internazionali palesando anche lo stato di agonia in cui versava il diritto umanitario internazionale allora allo stato nascente.
Quelle azioni aeree, infine, furono anche un grande abbaglio sia di Mussolini che del Capo di Stato Maggiore della Regia Aeronautica Generale Valle che, proprio in quel periodo dissero che l’Italia possedeva la più potente aviazione del mondo.
The recent discovery of an unpublished document of the Spanish Civil War has been the occasion to reflect once more on this troubled period of the recent European history. The document at issue is a collection of lyrics which belonged to the Divisione Mista Frecce, a special Italo-Spanish detachment that took part in the conflict that shook the Iberian peninsula between 1936-1939. Thanks to a careful analysis and a historical contextualization of the document we have been allowed to make a short though exhaustive investigation into this little known page of the history. One of the major objectives is to provide the reader with an interpretation of this “find”, not only from the textual point of view, but from the musical and iconographic ones as well.
Kappler: «Erano capi gruppo dell’organizzazione Montezemolo alla quale avevano fornito numerose munizioni e cariche di tritolo».
(dai verbali del processo a Herbert Kappler, 1948)
La parabola tragica ed eroica di Sabato Martelli Castaldi, classe 1896, soldato pluridecorato della Grande guerra, aviatore, fascista ante marcia. Artefice della costituzione della Regia Aeronautica e uomo di fiducia di Italo Balbo, di cui divenne capo di Gabinetto, viene esonerato e congedato per un rapporto al Duce in cui, da generale di Brigata, denuncia duramente le lacune e l'impreparazione tecnica dell'Aviazione. Isolato e perseguitato, dopo l'8 settembre aderisce al Fronte Clandestino Militare e, con il nome di battaglia di partigiano Tevere, compie azioni contro l'occupante tedesco. Arrestato dalle SS viene rinchiuso nel carcere di via Tasso da dove uscirà per essere fucilato alle Fosse Ardeatine. La biografia di un uomo emblematica di una generazione di militari che, illusi dal fascismo, non hanno rinunciato al loro onore e al loro senso di responsabilità verso la Patria pagando, per questo, il prezzo più alto.
L’Italia, che sino ad allora non aveva avuto alcun interesse verso la penisola iberica e che ancora non aveva definitivamente calmierato la situazione nella neo-conquistata Abissinia, decise di intervenire militarmente affianco alle truppe guidate dal Generale Francisco Franco Bahamonde.
Tale intervento, che vide tra i suoi più convinti sostenitori il Ministro degli Affari Esteri Ciano, fu deciso da Mussolini in un momento storico in cui l’Italia si trovava ultima tra le grandi potenze europee sia da un punto di vista strettamente economico, ma anche sul piano della produzione industriale bellica.
Nonostante fosse questo il quadro complessivo, il Governo Italiano inviò in Spagna, sotto copertura, 5699 uomini della Regia Aeronautica e oltre 700 aerei investendo, complessivamente e fino al 12 settembre 1940 (data dell’ultimo rifornimento convenuto con il Governo Spagnolo), per il solo settore aereo 1.762.923.321 lire.
Le forze aeree, per diretto volere del duce, furono collocate sotto il comando del Gen. del Regio Esercito Mario Roatta. Una scelta, questa, che non solo determinò un impiego delle forze aeree secondo una “dottrina” terrestre, ma fu anche fonte di attriti e tensioni con i vertici dell’Aviazione Legionaria.
Tra i reparti di volo che operarono nei cieli spagnoli, per quanto la componente quantitativamente maggiore fosse della specialità “caccia”, ci furono quattro reparti da bombardamento: il 21° Stormo Bombardamento Terrestre e il 111° Stormo Bombardamento Veloce, che furono inquadrati nell’Aviazione Legionaria Continentale e l’8° Stormo Bombardamento Veloce e il XXV Gruppo Autonomo Bombardamento Notturno, che furono inquadrati nell’Aviazione Legionaria delle Baleari.
Mentre i primi due, alle dirette dipendenze dei Comandanti del Corpo Truppe Volontarie (Generali dell’Esercito) effettuarono azioni dirette sui campi di battaglia, spesso chiamati ad intervenire a bassa quota ed impiegati, quindi, in sostituzione dell’artiglieria terrestre, per i reparti delle Baleari, che ricevevano gli ordini di operazioni spesso direttamente da Mussolini e da Ciano, si ebbe un impiego strategico atto a colpire anche i centri abitati.
Tra le azioni più devastanti, in particolare, abbiamo i bombardamenti effettuati su Barcellona il 17 e 18 marzo 1938.
Ma i bombardamenti dell’Aviazione Legionaria, oltre all’aspetto puramente militare, rappresentano altro. Quelle azioni furono una sorta di messaggio indirizzato alla Germania nazista, innanzitutto, ma anche verso le altre potenze europee; furono una chiara indicazione per una propensione italiana verso la teoria douhettiana e, di conseguenza, verso le commesse statali per la produzione aerea bellica; furono una ulteriore conferma all’inutilità dei consessi internazionali palesando anche lo stato di agonia in cui versava il diritto umanitario internazionale allora allo stato nascente.
Quelle azioni aeree, infine, furono anche un grande abbaglio sia di Mussolini che del Capo di Stato Maggiore della Regia Aeronautica Generale Valle che, proprio in quel periodo dissero che l’Italia possedeva la più potente aviazione del mondo.