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  • Luca Passanante è professore ordinario di diritto processuale civile nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Universi... moreedit
L’articolo affronta alcuni temi rilevanti per una riflessione critica circa il problema metodologico. L’a. si sofferma, in particolare, mette in luce, per un verso, la legittimità di istanze positivistiche e, per altro verso, la necessità... more
L’articolo affronta alcuni temi rilevanti per una riflessione critica circa il problema metodologico. L’a. si sofferma, in particolare, mette in luce, per un verso, la legittimità di istanze positivistiche e, per altro verso, la necessità di intendere l’approccio comparatistico come qualcosa di assai più consistente che un confronto sporadico tra istituti vigenti in diversi ordinamenti. L’a., infine, propone alcune riflessioni conclusive sulle interrelazioni tra finalità e metodo.
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Nota a CORTE DI CASSAZIONE; sezioni unite civili; sentenza 3 ottobre 2018, n. 24133
Il libro, giovandosi degli insegnamenti che la dottrina processualcivilistica ha impartito nel corso degli anni sul tema del precedente giudiziale, aspira a ricondurli a un discorso più organico e unitario. A tal fine, il contributo,... more
Il libro, giovandosi degli insegnamenti che la dottrina processualcivilistica ha impartito nel corso degli anni sul tema del precedente giudiziale, aspira a ricondurli a un discorso più organico e unitario. A tal fine, il contributo, senza trascurare l’apporto della giurisprudenza, predilige un approccio che attinge – cum grano salis – anche ad altre discipline, come la teoria generale o il diritto comparato e ad esperienze straniere. Dall’indagine, che prende le mosse dalle ricadute delle riforme processuali sul modo in cui «si crea» e «si usa» il c.d. formante giurisprudenziale, sviluppandone anche in chiave critica le implicazioni più rilevanti, scaturisce l’immagine di un precedente che, lungi dal risolvere l’ambiguità di fondo, di cui soffre da tempo la Corte suprema, la esaspera, fino a sospingerne il ruolo – nel pendolarismo fra «giudice» e «maestro» – verso un inquietante tertium non datur.
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L'opera indaga il tema discusso e controverso della prova illecita nel processo civile. L'approccio teorico, che aspira ad offrire un inquadramento più sicuro del fenomeno e una sua più rigorosa definizione, non è d'ostacolo... more
L'opera indaga il tema discusso e controverso della prova illecita nel processo civile. L'approccio teorico, che aspira ad offrire un inquadramento più sicuro del fenomeno e una sua più rigorosa definizione, non è d'ostacolo all'approfondimento dei profili applicativi - di cui viene dato ampio riscontro - che da sempre animano la discussione sul tema. L'autore, passate criticamente in rassegna le tesi formatesi in dottrina e in giurisprudenza, propone una soluzione al problema cruciale della ammissibilità della prova illecita, che, tenendo nel dovuto conto il dato positivo, sia rispettosa delle norme del codice di rito e dei principi generali e costituzionali che reggono il processo civile.
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La voce sintetizza gli esiti di una più ampia ricerca tentando di fare chiarezza, in poche pagine, sui profili più problematici derivanti dal fenomeno della "prova illecita" nel processo civile
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Il contributo discute il problema della tutela dei minori tra giurisdizione volontaria e contenziosa
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Il contributo affronta il tema negletto della difesa personale della parte, operando un raffronto tra l'Italia e l'Inghilterra
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Il contributo affronta il tema dei conditional fee agreement (patti di quota lite) e dell'accesso alla giustizia in inghilterra
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L'articolo da conto delle principali novità della riforma del processo civile introdotta in Inghilterra con le Civil Procedure Rules 1998
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