- Angelo R. Pupino (Taranto 1936), docente universitario e critico letterario italiano.Appena laureato (1959), è stato ... moreAngelo R. Pupino (Taranto 1936), docente universitario e critico letterario italiano.Appena laureato (1959), è stato funzionario dell’ENPI e quindi insegnante nelle scuole secondarie. Dal 1962 ha poi insegnato in varie università in Francia, Germania, Italia, da ultimo presso «L’Orientale» di Napoli, ove ha fondato e coordinato il dottorato di Letterature romanze comparate e diretto varie unità di ricerca. Durante il suo percorso accademico ha svolto le funzioni di assistente, lettore, chargé de cours, prof. incaricato, professore associato, professore ordinario, gästprofessor, esercitando anche varie responsabilità istituzionali. È stato lungamente segretario e quindi presidente della MOD-Società Italiana per lo Studio della Modernità Letteraria. Continua e intensa la sua attività di promozione e organizzazione culturale in ambito politico, accademico, letterario e (saltuariamente) anche artistico. È socio nazionale dell’Accademia d’Arcadia e corrispondente dell’Istituto Nazionale di Studi Romani. Dalle iniziali posizioni militanti, i suoi interessi si sono estesi alla letteratura dell’Otto-Novecento, nel cui studio ha privilegiato l’indagine stilistico-strutturale dei testi, se pure storicamente motivata, in una prospettiva comparatistica. È autore di varie curatele e monografie, oltre che di saggi apparsi in opere collettanee e in periodici come "La fiera letteraria", “Letteratura”, “Galleria”, "Convivium", "Lettere italiane", "Nuova Antologia", "Nuovi argomenti", "Sigma", "Giornale storico della letteratura italiana", "Strumenti critici", "Italianistica". Coordina presso la UTET l’Edizione commentata di Tutte le opere di Pirandello (curandone anche i primi Romanzi). Presso il Ministero dei Beni culturali presiede la commissione per l’Edizione Nazionale dell’opera omnia di Pirandello e fa parte dei comitati per le Edizioni Nazionali delle opere di Manzoni, Capuana, Svevo, De Roberto. Dopo riconoscimenti conferiti a singoli lavori specifici, nel 2004 gli è stato attribuito il Premio “Corrado Alvaro” alla carriera. Ha fondato e condirige la rivista «La modernità letteraria» per Fabrizio Serra Editore in Pisa e presso L’ETS di Pisa la «Biblioteca della modernitàedit
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The growing interest in the impact assessment of cultural heritage has generated a diversity of approaches often focusing mainly on the economic dimension. However, if we consider the cultural heritage as a common and relational good, any... more
The growing interest in the impact assessment of cultural heritage has generated a diversity of approaches often focusing mainly on the economic dimension. However, if we consider the cultural heritage as a common and relational good, any activity aimed at promoting its educational, social and economic values needs to produce benefi ts for the community in which the good is located. Therefore, we must necessarily resort to other concepts and tools for measuring the impact of valorisation activities of cultural heritage on community well-being. We must also consider the value for community members. This article illustrates a qualitative research carried out through a case study with the direct involvement of local stakeholders (multi-stakeholder approach). This introductory study is part of a wider research program that the author is currently developing. In accordance with the Quality of Life studies, the main result of the research is the defi nition of elements useful to the impac...
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Research Interests: Humanities and ETS
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Research Interests: Humanities and Belfagor
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Recently, digitization has attracted increasing interest not only in museology and computer science, but also in economics and managerial literature. Scholars have tried to analyse how technological innovation is reshaping the role and... more
Recently, digitization has attracted increasing interest not only in museology and computer science, but also in economics and managerial literature. Scholars have tried to analyse how technological innovation is reshaping the role and mission of museums as producers and distributors of cultural content and investigate the new business model that emerges. The present work aims to investigate the adoption of ICT and innovation processes in museums, and their interaction dynamics between curators and technology developers. We analyse an Italian successful museum case study, the Uffizi Gallery in Florence, where digitization has been developed through a long-term partnership among the local University, a creative ICT enterprise and other technical partners. Data collection integrates some semi-structured interviews with information from websites, documents, publications, and the museum’s institutional communication. The main results show that this case can be defined as a Virtual Value...
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The decoration of the sala superiore of the Scuola dei SS. Giorgio e Trifone, executed throughout the final decades of the 16th and the first half of the 17th century, coincided with a period of economic prosperity of the Dalmatian... more
The decoration of the sala superiore of the Scuola dei SS. Giorgio e Trifone, executed throughout the final decades of the 16th and the first half of the 17th century, coincided with a period of economic prosperity of the Dalmatian confraternity. The decorative programme of the sala superiore, considered in the light of the scuola’s status of a “small” confraternity (scuola piccola), reflects not only collective aspirations of the Dalmatian community within the vibrant Venetian society, but also individual desires of its members to leave a permanent * This work has been fully supported by the Croatian Science Foundation under the project number 2305 Visualizing Nationhood: the Schiavoni/Illyrian Confraternities and Colleges in Italy and the Artistic Exchange with South East Europe (15th 18th c.). ** Tanja Trška, Senior Research Assistant, University of Zagreb, Faculty of Humanities and Social Sciences, Department of Art History, Ivana Lučića 3, 10000 Zagreb, Croatia, e-mail: ttrska@...
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... interpreta infatti il finale come «favola», e il «bi-lancio manzoniano», perciò, come «fallimentare». In anni meno remoti lo stesso autore ha confermato la sua posizione (Id., Il problema Manzoni, Palermo, Palumbo, 1990, p. 129). Tra... more
... interpreta infatti il finale come «favola», e il «bi-lancio manzoniano», perciò, come «fallimentare». In anni meno remoti lo stesso autore ha confermato la sua posizione (Id., Il problema Manzoni, Palermo, Palumbo, 1990, p. 129). Tra quanti optano per il lieto fine, chi lo motiva ...
Alla cara memoria di Clara Borrelli, precocemente mancata al profondo affetto della famiglia, alla sincera stima di colleghi e studenti, memori tutti del tratto così affabile come scrupoloso che le fu proprio. Erlebnis Già nel Fu Mattia... more
Alla cara memoria di Clara Borrelli, precocemente mancata al profondo affetto della famiglia, alla sincera stima di colleghi e studenti, memori tutti del tratto così affabile come scrupoloso che le fu proprio. Erlebnis Già nel Fu Mattia Pascal [1904] (ma non soltanto in tale sede) Luigi Pirandello aveva argomentato che la condizione umoristica dell'arte sia fondata sulla «riflessione» consapevole. Né le sue pagine più precoci su Alberto Cantoni [1893], umorista da lui reputatissimo e corteggiato, avevano opinato diversamente. Se alcune di esse, poi recuperate anche in Arte e scienza [1908], verranno altresì trasposte nel trattato L'umorismo. Saggio [1908], sarà stato perché ne costituivano una sorta di preludioseppure autonomo. Erano in sostanza un abbozzo, una prova della suddetta dissertazione di poetica-che chiameremo altrimenti 'manifesto'. Ne leggo subito il brano seguente:
