Dottore di ricerca in storia dell'arte PhD Thesis title: “Alcune modalità di esibizione degli organi genitali nell'arte medievale". Università Ca' Foscari di Venezia
Testo scritto in due lingue (italiano e inglese) frutto di una ricerca pluriennale, circa una pic... more Testo scritto in due lingue (italiano e inglese) frutto di una ricerca pluriennale, circa una piccola-grande realtà storica veneta: quella della produzione di armi bianche, soprattutto tra Cinquecento e Seicento, nel territorio Bellunese e Feltrino. Piccola, perché fatta di lavoro spesso umile, faticoso, racchiuso in un contesto montano; grande, perché il frutto di tanta arte portò alla realizzazione di veri e propri capolavori che furono apprezzati e richiesti in tutta Europa. Il libro porta a scoprire il mondo dove operarono veri e propri artisti, quali i fratelli Andrea e Zandonà Ferara, Pietro da Formegan, fornendo un ragionato quadro e ampliando, con nuovi dati, quanto già noto. Vengono presentate singole opere prodotte, ripercorrendone le vicissitudini tra musei e collezioni private. Viene ricostruita, grazie molti antichi documenti inediti, la vita e il mondo di questi artisti-artigiani, autori di opere dal pregio elevatissimo e dalla raffinatezza assoluta.
Una ampia disamina, condotta su più livelli, di un'attività che caratterizzò il Bellunese per alc... more Una ampia disamina, condotta su più livelli, di un'attività che caratterizzò il Bellunese per alcuni secoli e che ebbe importanti riflessi in campo economico, militare e aristico. Del tutto peculiare, nell'ambito dei grandi spadai europei del XVI e XVIi secolo appare la mitizzazione, sorta in area anglossassone, della figura di Andrea Ferrara, il più noto tra gli spadai bellunesi, che nel libro si ripercorre, analizzando anche la vita e l'opera di maestri come Pietro da Formicano, Zandonà Ferrara, Giorgio Mamani, Simeon Mamani, Giorgio e Giuseppe Giorgiutti ed altri ancora. Completano il volume i saggi del geologo Danilo Giordano sulla siderite delle miniere del Fursìl, della professoressa Dina Vignaga sulla famiglia di spadai Da Lamon e del geologo Vittore Perenzin sulle mole bellunesi.
Gli ultimi mesi di vita del conte Angelo Zannettelli da Feltre, capitano dell' esercito piemontes... more Gli ultimi mesi di vita del conte Angelo Zannettelli da Feltre, capitano dell' esercito piemontese, caduto in combattimento lungo la via Salaria a Mozzano, non lontano da Ascoli Piceno, in uno scontro con gli Ausiliari pontifici
Il volume raccoglie i risultati di alcuni anni di studio sugli spadai bellunesi e sulle loro prin... more Il volume raccoglie i risultati di alcuni anni di studio sugli spadai bellunesi e sulle loro principali realizzazioni. Vengono ricostruite, attraverso documenti d'archivio inediti, le principali dinamiche produttive e le reti commerciali di un'attività che caratterizzò il Bellunese per alcuni secoli. Vengono anche presentati i più importanti maestri spadai di Belluno, Feltre e Formegan, con agganci alla storia collezionistica delle loro principali opere, delle quali sono messi in evidenza anche gli aspetti estetici. Una parte del libro è dedicata anche al mito artistico-letterario, sorto in particolare nei paesi di lingua anglosassone, attorno ad Andrea Ferrara, il più famoso spadaio bellunese. Il volume, edito dall'Istituto Bellunese di ricerche sociali e culturali, è arricchito dai contributi di Dina Vignaga sui primi spadai bellunesi, di Danilo Giordano sul minerale del Fursil e di Vittore Perenzin sulle mole bellunesi.
Sintesi per la conferenza di presentazione della mostra fotografica "Il metallo delle Dolomiti pe... more Sintesi per la conferenza di presentazione della mostra fotografica "Il metallo delle Dolomiti per le spade dei re", tenutasi il 23 giugno 2018 al Museo Rizzarda di Feltre. La mostra, ideata dagli autori e allestita dal Fondaco per Feltre e dal Cai di Feltre con il patrocinio del Comune di Feltre, si è tenuta presso i locali dell'ex Monte di Pietà dal 23 giugno al 22 luglio 2018.
Belluno and Formegan (Formicano) in the district of Feltre were top-ranked centres in the product... more Belluno and Formegan (Formicano) in the district of Feltre were top-ranked centres in the production of the best sword blades in the XVI and XVII century, together with Milan, Brescia, Toledo, Passau and Solingen. Archival researches, catalogue and database consultations helped us to find many unknown documents about the swordsmiths of Belluno and Feltre, their activity, their families; to indicate a large number of swords preserved in the most important museums in the world; to rescue a great master from the oblivion where he had fallen for centuries and to give new assumptions to the myth that, around their figures, and especially Andrea Ferrara, has formed during centuries, in Europe but not only. Rielaborazione di una dispensa per una conferenza organizzata dall'Auser a Belluno il 12 gennaio 2018.
Un'analisi delle differenze iconografiche tra le circoncisioni di Isacco e di Ismaele nei mosaici... more Un'analisi delle differenze iconografiche tra le circoncisioni di Isacco e di Ismaele nei mosaici nell'atrio della Basilica di San Marco a Venezia.
Alcune considerazioni, basate su documenti, riguardanti i volumi produttivi di spade a Belluno tr... more Alcune considerazioni, basate su documenti, riguardanti i volumi produttivi di spade a Belluno tra XV e XVIi secolo.
Sintetica introduzione alla storia degli spadai di Belluno e Feltre per una pubblicazione curata ... more Sintetica introduzione alla storia degli spadai di Belluno e Feltre per una pubblicazione curata dalla professoressa Grazia Dolores Folliero-Metz dell'Università di Siegen.
Lo spadaio bellunese Andrea Ferrara, vissuto tra '500 e '600, conobbe una tale notorietà nei paes... more Lo spadaio bellunese Andrea Ferrara, vissuto tra '500 e '600, conobbe una tale notorietà nei paesi anglossassoni che un pittore famoso come John Everett Millais e più modesti illustratori realizzarono dei ritratti immaginari del maestro, sui quali in queste pagine ci si sofferma.
Nell'articolo vengono analizzate alcune spade riportanti la segnatura "ANDREA FERARO" conservate ... more Nell'articolo vengono analizzate alcune spade riportanti la segnatura "ANDREA FERARO" conservate al Museo Stibbert di Firenze, alla Rustkammer di Dresda e al Philadelphia Museum of Art. Tali opere vengono messe a confronto con altre armi già trattate in precedenti pubblicazioni sempre dai medesimi autori, armi facenti parte di ulteriori importanti collezioni (Museo delle Armi "Luigi Marzoli" a Brescia, Museo Poldi Pezzoli di Milano) facendo particolare attenzione ai caratteri grafici con cui è stata realizzata la firma dello spadaio e ai marchi apposti sulle lame delle spade.
L'articolo analizza due spade con lama firmata dallo spadaio bellunese Pietro da Formegan oFormic... more L'articolo analizza due spade con lama firmata dallo spadaio bellunese Pietro da Formegan oFormicano, conservate al Kunsthistorisches Museum di Vienna. Si tratta di opere di grande qualità delle quali vengono evidenziati gli aspetti formali ed estetici. Di una spada in particolare si ricostruiscono le circostanze che portarono alla sua combinazione, visto che si tratta di un rimontaggio ottocentesco.
L'articolo, seguendo le vicende dello spadaio molatore Antonio da Romagno, che lavorò alle dipend... more L'articolo, seguendo le vicende dello spadaio molatore Antonio da Romagno, che lavorò alle dipendenze di Pietro da Formegan, offre alcuni elementi per comprendere meglio alcuni aspetti riguardanti il lavoro dei molatori di spade, probabilmente non esclusivi delle fucine della valle del Piave. Non a caso, viene proposto un confronto con quel che si conosce di tali pratiche nell'area bresciana, realtà produttiva armiera della Repubblica Veneta di grandissima importanza. Lr attività dei maestri molatori meritano grande attenzione perché erano fondamentali per la realizzazione delle spade e delle altre armi bianche.
Sono passati quarant'anni dalla pubblicazione del libro di Mario Dal Mas, Spade bellunesi "... su... more Sono passati quarant'anni dalla pubblicazione del libro di Mario Dal Mas, Spade bellunesi "... supra royam fluminis Ardi". Un'opera uscita quasi in sordina, ma che ha saputo imporsi all'attenzione degli studiosi e degli appassionati di armi antiche in Italia e all'estero. È giunto il tempo di riflettere, alla luce dei risultati delle ricerche effettuate in questi anni, sulle parti ancora imprescindibili dell'opera e su quelle che invece necessitano di una revisione, a partire da quelle dedicate ai marchi.
Spade di Andrea Ferrara e Pietro da Formicano al Museo Marzoli di Brescia. Caratteristiche tecnic... more Spade di Andrea Ferrara e Pietro da Formicano al Museo Marzoli di Brescia. Caratteristiche tecniche e storia collezionistica
Testo scritto in due lingue (italiano e inglese) frutto di una ricerca pluriennale, circa una pic... more Testo scritto in due lingue (italiano e inglese) frutto di una ricerca pluriennale, circa una piccola-grande realtà storica veneta: quella della produzione di armi bianche, soprattutto tra Cinquecento e Seicento, nel territorio Bellunese e Feltrino. Piccola, perché fatta di lavoro spesso umile, faticoso, racchiuso in un contesto montano; grande, perché il frutto di tanta arte portò alla realizzazione di veri e propri capolavori che furono apprezzati e richiesti in tutta Europa. Il libro porta a scoprire il mondo dove operarono veri e propri artisti, quali i fratelli Andrea e Zandonà Ferara, Pietro da Formegan, fornendo un ragionato quadro e ampliando, con nuovi dati, quanto già noto. Vengono presentate singole opere prodotte, ripercorrendone le vicissitudini tra musei e collezioni private. Viene ricostruita, grazie molti antichi documenti inediti, la vita e il mondo di questi artisti-artigiani, autori di opere dal pregio elevatissimo e dalla raffinatezza assoluta.
Una ampia disamina, condotta su più livelli, di un'attività che caratterizzò il Bellunese per alc... more Una ampia disamina, condotta su più livelli, di un'attività che caratterizzò il Bellunese per alcuni secoli e che ebbe importanti riflessi in campo economico, militare e aristico. Del tutto peculiare, nell'ambito dei grandi spadai europei del XVI e XVIi secolo appare la mitizzazione, sorta in area anglossassone, della figura di Andrea Ferrara, il più noto tra gli spadai bellunesi, che nel libro si ripercorre, analizzando anche la vita e l'opera di maestri come Pietro da Formicano, Zandonà Ferrara, Giorgio Mamani, Simeon Mamani, Giorgio e Giuseppe Giorgiutti ed altri ancora. Completano il volume i saggi del geologo Danilo Giordano sulla siderite delle miniere del Fursìl, della professoressa Dina Vignaga sulla famiglia di spadai Da Lamon e del geologo Vittore Perenzin sulle mole bellunesi.
Gli ultimi mesi di vita del conte Angelo Zannettelli da Feltre, capitano dell' esercito piemontes... more Gli ultimi mesi di vita del conte Angelo Zannettelli da Feltre, capitano dell' esercito piemontese, caduto in combattimento lungo la via Salaria a Mozzano, non lontano da Ascoli Piceno, in uno scontro con gli Ausiliari pontifici
Il volume raccoglie i risultati di alcuni anni di studio sugli spadai bellunesi e sulle loro prin... more Il volume raccoglie i risultati di alcuni anni di studio sugli spadai bellunesi e sulle loro principali realizzazioni. Vengono ricostruite, attraverso documenti d'archivio inediti, le principali dinamiche produttive e le reti commerciali di un'attività che caratterizzò il Bellunese per alcuni secoli. Vengono anche presentati i più importanti maestri spadai di Belluno, Feltre e Formegan, con agganci alla storia collezionistica delle loro principali opere, delle quali sono messi in evidenza anche gli aspetti estetici. Una parte del libro è dedicata anche al mito artistico-letterario, sorto in particolare nei paesi di lingua anglosassone, attorno ad Andrea Ferrara, il più famoso spadaio bellunese. Il volume, edito dall'Istituto Bellunese di ricerche sociali e culturali, è arricchito dai contributi di Dina Vignaga sui primi spadai bellunesi, di Danilo Giordano sul minerale del Fursil e di Vittore Perenzin sulle mole bellunesi.
Sintesi per la conferenza di presentazione della mostra fotografica "Il metallo delle Dolomiti pe... more Sintesi per la conferenza di presentazione della mostra fotografica "Il metallo delle Dolomiti per le spade dei re", tenutasi il 23 giugno 2018 al Museo Rizzarda di Feltre. La mostra, ideata dagli autori e allestita dal Fondaco per Feltre e dal Cai di Feltre con il patrocinio del Comune di Feltre, si è tenuta presso i locali dell'ex Monte di Pietà dal 23 giugno al 22 luglio 2018.
Belluno and Formegan (Formicano) in the district of Feltre were top-ranked centres in the product... more Belluno and Formegan (Formicano) in the district of Feltre were top-ranked centres in the production of the best sword blades in the XVI and XVII century, together with Milan, Brescia, Toledo, Passau and Solingen. Archival researches, catalogue and database consultations helped us to find many unknown documents about the swordsmiths of Belluno and Feltre, their activity, their families; to indicate a large number of swords preserved in the most important museums in the world; to rescue a great master from the oblivion where he had fallen for centuries and to give new assumptions to the myth that, around their figures, and especially Andrea Ferrara, has formed during centuries, in Europe but not only. Rielaborazione di una dispensa per una conferenza organizzata dall'Auser a Belluno il 12 gennaio 2018.
Un'analisi delle differenze iconografiche tra le circoncisioni di Isacco e di Ismaele nei mosaici... more Un'analisi delle differenze iconografiche tra le circoncisioni di Isacco e di Ismaele nei mosaici nell'atrio della Basilica di San Marco a Venezia.
Alcune considerazioni, basate su documenti, riguardanti i volumi produttivi di spade a Belluno tr... more Alcune considerazioni, basate su documenti, riguardanti i volumi produttivi di spade a Belluno tra XV e XVIi secolo.
Sintetica introduzione alla storia degli spadai di Belluno e Feltre per una pubblicazione curata ... more Sintetica introduzione alla storia degli spadai di Belluno e Feltre per una pubblicazione curata dalla professoressa Grazia Dolores Folliero-Metz dell'Università di Siegen.
Lo spadaio bellunese Andrea Ferrara, vissuto tra '500 e '600, conobbe una tale notorietà nei paes... more Lo spadaio bellunese Andrea Ferrara, vissuto tra '500 e '600, conobbe una tale notorietà nei paesi anglossassoni che un pittore famoso come John Everett Millais e più modesti illustratori realizzarono dei ritratti immaginari del maestro, sui quali in queste pagine ci si sofferma.
Nell'articolo vengono analizzate alcune spade riportanti la segnatura "ANDREA FERARO" conservate ... more Nell'articolo vengono analizzate alcune spade riportanti la segnatura "ANDREA FERARO" conservate al Museo Stibbert di Firenze, alla Rustkammer di Dresda e al Philadelphia Museum of Art. Tali opere vengono messe a confronto con altre armi già trattate in precedenti pubblicazioni sempre dai medesimi autori, armi facenti parte di ulteriori importanti collezioni (Museo delle Armi "Luigi Marzoli" a Brescia, Museo Poldi Pezzoli di Milano) facendo particolare attenzione ai caratteri grafici con cui è stata realizzata la firma dello spadaio e ai marchi apposti sulle lame delle spade.
L'articolo analizza due spade con lama firmata dallo spadaio bellunese Pietro da Formegan oFormic... more L'articolo analizza due spade con lama firmata dallo spadaio bellunese Pietro da Formegan oFormicano, conservate al Kunsthistorisches Museum di Vienna. Si tratta di opere di grande qualità delle quali vengono evidenziati gli aspetti formali ed estetici. Di una spada in particolare si ricostruiscono le circostanze che portarono alla sua combinazione, visto che si tratta di un rimontaggio ottocentesco.
L'articolo, seguendo le vicende dello spadaio molatore Antonio da Romagno, che lavorò alle dipend... more L'articolo, seguendo le vicende dello spadaio molatore Antonio da Romagno, che lavorò alle dipendenze di Pietro da Formegan, offre alcuni elementi per comprendere meglio alcuni aspetti riguardanti il lavoro dei molatori di spade, probabilmente non esclusivi delle fucine della valle del Piave. Non a caso, viene proposto un confronto con quel che si conosce di tali pratiche nell'area bresciana, realtà produttiva armiera della Repubblica Veneta di grandissima importanza. Lr attività dei maestri molatori meritano grande attenzione perché erano fondamentali per la realizzazione delle spade e delle altre armi bianche.
Sono passati quarant'anni dalla pubblicazione del libro di Mario Dal Mas, Spade bellunesi "... su... more Sono passati quarant'anni dalla pubblicazione del libro di Mario Dal Mas, Spade bellunesi "... supra royam fluminis Ardi". Un'opera uscita quasi in sordina, ma che ha saputo imporsi all'attenzione degli studiosi e degli appassionati di armi antiche in Italia e all'estero. È giunto il tempo di riflettere, alla luce dei risultati delle ricerche effettuate in questi anni, sulle parti ancora imprescindibili dell'opera e su quelle che invece necessitano di una revisione, a partire da quelle dedicate ai marchi.
Spade di Andrea Ferrara e Pietro da Formicano al Museo Marzoli di Brescia. Caratteristiche tecnic... more Spade di Andrea Ferrara e Pietro da Formicano al Museo Marzoli di Brescia. Caratteristiche tecniche e storia collezionistica
Una veduta di Feltre del 1515 dalla Commissione ducale del doge Leonardo Loredan al rettore Franc... more Una veduta di Feltre del 1515 dalla Commissione ducale del doge Leonardo Loredan al rettore Francesco Barbarigo
L'articolo parla di un presunto autoritratto di Pietro Marascalchi, del motivo per cui venne dett... more L'articolo parla di un presunto autoritratto di Pietro Marascalchi, del motivo per cui venne detto "lo Spada", di una spada marcata "Opus Feltri", di una marcata "Gromo" -centro di produzione di spade nel Bergamasco-, e di una firmata "Andrea Feraro", presenti in un'importante collezione andata dispersa più di un secolo fa. E ancora di un maestro di scherma a Feltre poco dopo la metà del XVI secolo e del figlio pittore di Pietro Marascalchi, morto in giovane età.
Sullo sfondo delle vicende costruttive della chiesa di San Rocco, nella piazza maggiore di Feltre... more Sullo sfondo delle vicende costruttive della chiesa di San Rocco, nella piazza maggiore di Feltre, vengono presentate alcune disavventure di fabbri e spadai che ebbero qualche legame con quella chiesa, con un'opera in essa contenuta e con altri edifici sacri. Nell'articolo si accenna anche a un maestro di scherma presente in città a metà del XVI secolo e a una spada marcata "Feltre". Si danno alcune notizie sull'armeria cittadina, purtroppo andata dispersa, e si avanza un'ipotesi attributiva riguardante una spada appartenuta al principe elettore Cristiano II di Sassonia, oggi conservata alla Rüstkammer di Dresda. Per finire, viene stabilito, per via documentaria, il rapporto di parentela tra il grande maestro Simeon Mamani da Formegan e gli altri due celebri grandi maestri del piccolo centro del Feltrino, Pietro e Giorgio.
In questo articolo raccontiamo degli ultimi anni di Andrea Ferrara, del suo tentativo di ascesa s... more In questo articolo raccontiamo degli ultimi anni di Andrea Ferrara, del suo tentativo di ascesa sociale che lo portò ad avere, tra le tante altre cose, un altare nella chiesa di San Rocco a Belluno. Narriamo anche del fallimento di questo tentativo iniziato a Fisterre, dove Andrea lavorò con il fratello Zandonà nelle fucine di Giovan Battista Barcelloni, e proseguito poi, dal 1583, a Borgo Piave, proprio alla confluenza del torrente Ardo con il Piave. Qui Andrea avviò in prima persona delle redditizie attività, prima fra tutte quella riguardante la produzione di spade che rese il suo nome conosciuto in tutta Europa e non solo. Il fratello Zandonà intanto, lasciata Belluno, fece lo stesso in quel di Serravalle. Ci soffermiamo anche sulle cause di questo fallimento e su una tipologia particolare di firma di questo grandissimo spadaio: "Andrea Feraro". Questo, in estrema sintesi, il contenuto di un articolo che avrà un seguito e un completamento nei prossimi mesi con la fine della storia dei Ferrara.
Giacinto Cambruzzi da Fonzaso, piccolo centro nei pressi di Feltre. Espatriato clandestinamente, ... more Giacinto Cambruzzi da Fonzaso, piccolo centro nei pressi di Feltre. Espatriato clandestinamente, a neanche vent'anni, sognando l'indipendenza del Veneto dall'Austria. Valoroso soldato negli anni 1859-1861, tanto da meritare, caso piuttosto raro, la promozione a ufficiale per meriti di guerra, nel corso della campagna delle Marche. Ai primi di gennaio del 1861 a Mozzano, nei pressi di Ascoli Piceno, si distinse infatti per valore in uno scontro con gli Ausiliari Pontifici in cui cadde il suo comandante e conterraneo, il conte Angelo Zannettelli. La sua carriera da ufficiale del Regio esercito fu però breve a causa di una disavventura che costituì per Cambruzzi l'inizio di un vero dramma umano e che ne causò la damnatio memoriae nella sua terra.
Una prima disamina delle concause che portarono al tramonto della produzione di spade nel bellune... more Una prima disamina delle concause che portarono al tramonto della produzione di spade nel bellunese. Un esame delle principali realizzazioni degli ultimi grandi maestri noti, i fratelli Giorgio e Giuseppe Giorgiutti. Un altro maestro spadaio il cui nome è riemerso dalle carte d'archivio e in grado di firmare (forse) una spada conservata in un importante museo italiano, ovvero Bernardo Ferrara, il nipote del grande Andrea. Alcune note, a cavallo tra letteratura e arte della spada, sulla intricata e affascinante questione del marchio della lupa.
On the iconographic differences between the mosaics of the circumcision of Isaac and Ishmael (XI... more On the iconographic differences between the mosaics of the circumcision of Isaac and Ishmael (XIII century) in the atrium of the Basilica of San Marco in Venice.
Un'analisi delle differenze iconografiche tra i mosaici della circoncisione di isacco e di Ismaele (XIII secolo) nell'atrio della Basilica di San Marco a Venezia.
New assumptions to the myth that has formed during centuries, in Europe but not only, around the ... more New assumptions to the myth that has formed during centuries, in Europe but not only, around the swordsmith Andrea Ferrara.
Un'analisi del sorgere e del diffondersi, in Europa e nel mondo, del mito riguardante il più famoso spadaio bellunese.
L'introduzione dell'opera in questione ha dato modo ai relatori di ricostruire il suo percorso st... more L'introduzione dell'opera in questione ha dato modo ai relatori di ricostruire il suo percorso storico attraverso le aste in cui la stessa è stata messa all'incanto e i probabili possessori della spada prima che la stessa giungesse nella collezione di Luigi Marzoli. Inoltre, grazie alla conferenza in oggetto, Michele Vello e Fabrizio Tonin hanno potuto illustrare al pubblico la figura dello spadaio bellunese Pietro da Formegan o da Formicano, come era solito firmare le proprie lame. Il video della conferenza è visibile al link: https://www.youtube.com/watch?v=HiLsdbfODJs&t=5991s
Tavola rotonda di esperti del mondo dell’oplologia, lo studio delle armi, in diretta streaming da... more Tavola rotonda di esperti del mondo dell’oplologia, lo studio delle armi, in diretta streaming dal Museo delle Armi “Luigi Marzoli” di Brescia in un dibattito stimolante e aperto all'interazione del pubblico da casa, su argomenti inediti e aneddoti.
Il tema del primo evento sarà: Le lame della Serenissima: spade, spadai e centri di produzione tra il Veneto e la Lombardia. Nel Cinquecento a Belluno, Feltre e Serravalle si sviluppò una fiorente produzione di spade che ben presto divenne celebre e rinomata in tutta Europa. Alcuni di questi maestri si trasferirono nel bresciano e a Milano dove impiantarono opifici e botteghe di grande successo, creando una secolare tradizione di spaderia.
Introducono l'opera: Michele Vello, storico dell'arte Fabrizio Tonin, tecnico del restauro Domeni... more Introducono l'opera: Michele Vello, storico dell'arte Fabrizio Tonin, tecnico del restauro Domenica 11 aprile 2021, ore 15:30 in streaming sui canali social della Fondazione La lama presenta sugli sgusci la firma punzonata dello spadaio bellunese Andrea Ferrara o Feraro, uno dei più grandi spadai della seconda metà del Cinquecento.
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Un'analisi delle differenze iconografiche tra i mosaici della circoncisione di isacco e di Ismaele (XIII secolo) nell'atrio della Basilica di San Marco a Venezia.
Un'analisi del sorgere e del diffondersi, in Europa e nel mondo, del mito riguardante il più famoso spadaio bellunese.
Il video della conferenza è visibile al link: https://www.youtube.com/watch?v=HiLsdbfODJs&t=5991s
Il tema del primo evento sarà: Le lame della Serenissima: spade, spadai e centri di produzione tra il Veneto e la Lombardia. Nel Cinquecento a Belluno, Feltre e Serravalle si sviluppò una fiorente produzione di spade che ben presto divenne celebre e rinomata in tutta Europa. Alcuni di questi maestri si trasferirono nel bresciano e a Milano dove impiantarono opifici e botteghe di grande successo, creando una secolare tradizione di spaderia.