Italian Academies informative webpage by SIMONE TESTA
“O libro parti per Roma e se ti chiederanno da dove vieni, risponderai che vieni dalla regione de... more “O libro parti per Roma e se ti chiederanno da dove vieni, risponderai che vieni dalla regione della Via Emilia” (Marziale: Epigrammi, III, 4)
Già in epoca romana la via Emilia era considerata il fulcro di un’area territoriale. Asse di congiungimento tra il Mediterraneo dominato da Venezia e l’Europa continentale, la via Emilia viene definita una mesopoli (Farinelli 2019) cioè una regione con città di medie e piccole dimensioni (14, più due decentrate), a poca distanza tra loro, di forte identità storica e culturale, che nella prima età moderna hanno fatto parte di tre stati diversi: le legazioni pontificie, il ducato Estense e il ducato Farnese. Questa la prospettiva geografica e culturale da cui prende le mosse l’idea del convegno. A fronte di numerosi studi sull’importanza della Via Emilia come arteria socio-economica, meno si sono approfonditi i rapporti intellettuali tra le città emiliane nella prima età moderna. Il convegno intende contribuire a colmare tale lacuna concentrandosi sulle accademie fiorite nella regione della Via Emilia.
Dopo le grandi censure sette e ottocentesche sul fenomeno culturale delle accademie, gli studi si sono spesso concentrati su accademie famose (Intronati, Lincei, Accademia della Fama, Incogniti di Venezia, Oziosi di Napoli, ecc.), su individui famosi che di accademie hanno fatto parte (Marino, Galilei, Tasso, ecc.), su pubblicazioni particolarmente significative scaturite da ambienti accademici, oppure su città sedi di accademie importanti (Siena, Venezia, Firenze, Roma, ecc.).
Il recente sviluppo a livello internazionale degli studi sulle accademie italiane ha seguito due direzioni, spesso intrecciate, che insieme danno conto della vastità del fenomeno accademico e delle sue implicazioni. Sulla scia dell’opera di Michele Maylender, poi approfindita da Amedeo Quondam, vi è l’evoluzione in formato digitale del censimento delle accademie, dei loro membri e delle loro pubblicazioni (si vedano le banche dati relazionali Italian Academies 1525–1700, realizzata presso la British Library, e Accademie siciliane nel regno asburgico 1400–1701, di Delphine Montoliu – Università di Tolosa). Inoltre, vi è l’aggiornamento della ricerca su accademie, e relazioni tra accademie, meno frequentate dagli studiosi (Gurreri et al. 2015, Testa 2015, Everson et al. 2016, Chiummo et al. 2017, Alfonzetti et al. 2017, Sampson 2019). Le realtà periferiche, insieme all’attenzione per le relazioni tra accademie nella fervente attività culturale della prima età moderna, sono adesso al centro dell’attenzione degli studiosi (Battistini 2008).
Diversamente dalle regioni sottomesse a un dominio centrale (Toscana, domini veneziani, Regno di Napoli), le città sulla via Emilia e quelle immediatamente adiacenti (Ferrara e Ravenna), non godono di una coerenza storico-istituzionale altrettanto unitaria, ma godono di una notevole coesione se analizzate in una prospettiva geografica che ha come suo fulcro proprio la Via Emilia, l’asse viario che da secoli connette praticamente tutte le città della regione adesso conosciuta come Emilia Romagna. Per questo motivo è necessario analizzare nel loro insieme le realtà accademiche di questa speciale area, e rendersi conto delle loro diversità, affinità, scambi e produzioni siano esse pubblicazioni a stampa o manoscritte, spettacoli teatrali, eventi musicali o produzioni artistiche. Scopo primario del convegno è dunque una serie di interventi che mettano in luce le realtà accademiche sorte lungo la via Emilia e i suoi dintorni, i loro intrecci e sviluppi, e la presenza delle accademie ebraiche in alcune città dove la presenza di questa minoranza religiosa era sentita. Altri due aspetti che si intende integrare, riguardano 1) lo sviluppo di strumenti di informatica umanistica (grafo) per lo studio delle accademie e dei loro intrecci, in collaborazione con l’Università di Pisa; 2) la dimostrazione della permanenza del termine accademia e della sua flessibilità, attraverso la presentazione di un progetto di ricerca sulla Parker Academy a Clermontville (Ohio) a metà Ottocento.
Seminario presso l'Accademia La Colombaria
CENTRO INTERNAZIONALE PER GLI STUDI SUL SEICENTO. PROGRAMMA DI GIORNATA DI STUDI - SIENA 20 MARZO... more CENTRO INTERNAZIONALE PER GLI STUDI SUL SEICENTO. PROGRAMMA DI GIORNATA DI STUDI - SIENA 20 MARZO 2018
V ciclo di seminari (a.a. 2017/2018)
Fonti e metodologia della ricerca storica
(M.T. Guerrini - S... more V ciclo di seminari (a.a. 2017/2018)
Fonti e metodologia della ricerca storica
(M.T. Guerrini - S. Negruzzo - F. Roversi Monaco)
Programme for one-day conference organized by the AHRC Italian Academies project. The conference ... more Programme for one-day conference organized by the AHRC Italian Academies project. The conference provided a stimulating exploration of the significance of the Italian academies as cultural laboratories in the development of new literary, visual and theatrical forms and practices. The programme featured a keynote presentation by Roberto Gigliucci and interventions by seven other speakers from Italian and UK institutions. They presented wide-ranging and new, interdisciplinary insights into how academies stimulated the production of innovative and often hybrid literary and theatrical genres, and the complex interrelations between literary works, the visual arts and spectacle across the sixteenth and seventeenth centuries.
The papers are available as podcasts from the website:
http://www.reading.ac.uk/emrc/events/emrc-italian-academies-conference-2013.aspx
Books by SIMONE TESTA
The Art and Language of Power in Renaissance Florence: Essays for Alison Brown, 2019
This volume celebrates the scholarship of Alison Brown, emeritus professor in the department of h... more This volume celebrates the scholarship of Alison Brown, emeritus professor in the department of history at Royal Holloway, University of London. A pre-eminent historian of the Renaissance, Professor Brown has, over a long and ongoing career, produced a stream of books and essays on the intellectual, cultural, and political history of Renaissance Florence and Italy. Her innovative and wide-ranging studies have made her the most authoritative interpreter of Florence's evolution from fifteenth-century republic to sixteenth-century principate. At the centre of her re-evaluation of this complex and dramatic story are her many studies of the Medici and their own evolution over several generations from citizen bankers to skillful patrons, manipulators of factional networks, "masters of the shop, " and quasi-princes. Her research has brought new perspectives not only to politics and the nature of the Florentine state, but also to the period's intellectual and religious history-in particular the impact of the rediscovery of Lucretius-and the great ferment of political thought from the humanists to Savonarola, Machiavelli, and Guicciardini. Professor Brown's vibrant and original inquiries, grounded both in Florence's archival treasures and in the rich intellectual and artistic traditions of Renaissance Italy, deftly interweave politics, culture, and ideas to yield novel and eye-opening interpretations. The essays in this book by Professor Brown's friends and colleagues find inspiration in the themes she has explored and in her dedication to the highest aims and most exacting standards of historical research. The contributions focus on a wide variety of topics, including politics and political thought, family life, art, philosophy, law, and humanism. In providing a portrait of Renaissance studies today as a dynamic field influenced in myriad ways by Professor Brown's insights and methods, the volume is a tribute to the far-reaching influence of her scholarship. This volume makes a significant contribution to Florentine political and cultural history. William Caferro, Vanderbilt University This volume digs deep into Alison Brown's terrain, the political culture of Renaissance Flor-ence, with interlocking and original essays on politics, art, and humanism that combine big arguments and extensive archival research … a thematically tight and focused festschrift. 452 pages + 21 colour illustrations Softcover ISBN 978-0-7727-5659-6 (softcover) ISBN 978-0-7727-5661-9 $49.95 (Outside Canada, please pay in US $.) Includes applicable taxes. To order, visit www.crrs.ca/ publications/es42 OR complete and mail, fax, or scan and email the order form on the reverse of this flyer. This volume celebrates the scholarship of Alison Brown, emeritus professor in the department of history at Royal Holloway, University of London. A pre-eminent historian of the Renaissance, Professor Brown's research has brought new perspectives not only to politics and the nature of the Florentine state, but also to the period's intellectual and religious history and the great ferment of political thought from the humanists to Savonarola, Machiavelli, and Guicciardini. Her vibrant and original inquiries, grounded both in Florence's archival treasures and in the rich intellectual and artistic traditions of Renaissance Italy, deftly interweave politics, culture, and ideas to yield novel and eye-opening interpretations. The essays in this book by Professor Brown's friends and colleagues find inspiration in the themes she has explored and in her dedication to the highest aims and most exacting standards of historical research. The contributions focus on a wide variety of topics, including politics and political thought, family life, art, philosophy, law, and humanism. In providing a portrait of Renaissance studies today as a dynamic field influenced in myriad ways by Professor Brown's insights and methods, the volume is a tribute to the far-reaching influence of her scholarship. Contents:
Graphic novel, 2019
In un giorno di gennaio del 1527 Machiavelli, vicino al termine della vita, accoglie in casa sua ... more In un giorno di gennaio del 1527 Machiavelli, vicino al termine della vita, accoglie in casa sua un frate. Tra un bicchiere di vino e una fetta di
formaggio, le domande dell’ospite forniscono la miccia per i flashback che illustrano la vita movimentata dell’ex segretario fiorentino. Machiavelli racconta le sue missioni diplomatiche, l’incontro con Cesare Borgia, la creazione della milizia fiorentina durante la Repubblica di Pier Soderini. Al ritorno dei Medici, condannato al confino, Machiavelli racconta all’amico Vettori le sue giornate e la stesura del Principe. Il frate chiede allo scrittore spiegazioni su alcuni capitoli del famoso libro. Di ritorno a Firenze dopo il confino, Machiavelli si intrattiene con gli amici, suona, partecipa a discussioni colte, mette in scena opere teatrali e racconta avventure erotiche sue e di amici suoi. Stimolato dalle domande del frate, Machiavelli rivela quale è stata la sua educazione giovanile e quale libro, tra gli altri, abbia avuto per lui un impatto decisivo.
Scipione Di Castro (ca. 1521-1583), noto faccendiere del Cinquecento, vestì l’abito agostiniano, ... more Scipione Di Castro (ca. 1521-1583), noto faccendiere del Cinquecento, vestì l’abito agostiniano, frequento' membri dell'Accademia dei Fenici di Milano, fu poi una spia, un cortigiano, un consigliere di Papa Gregorio XIII per le politiche idrauliche. Arrestato dall’Inquisizione con l’accusa di luteranesimo, fu rilasciato ma costretto a indossare nuovamente l’abito ecclesiastico. Entrò allora nella cerchia dei consiglieri politici del figlio del papa, il duca Giacomo Boncompagni, e scrisse avvertimenti e relazioni per politici di alto rango. Il trattato Delli fondamenti dello stato è il più importante dei suoi scritti teorici. Benché mai portato a termine, fu compreso insieme a altre scritture dello stesso Di Castro nell’editio princeps del Thesoro politico (1589), ebbe ampia circolazione a stampa e manoscritta e fu tradotto in francese, latino, spagnolo e inglese. Affiancato ai protagonisti del dibattito politico cinquecentesco – Machiavelli, Guicciardini e Botero –, il messaggio del Di Castro teorico si rivela non del tutto passivo; segnato da un temperato machiavellismo, attesta un’attenzione particolare alla storia contemporanea, documenta un ricorso pieno alla teoria degli umori e al determinismo climatico e pone il problema della questione morale in politica. In questo studio oltre a dar conto dello stato testuale del trattato si ripercorre la vita dell’autore e si ricostruiscono sia le vicende della critica delle sue idee politiche sia il contesto intellettuale in cui il pensiero e l’opera trovano la loro ragion d’essere. L’Appendice fa luce sulla circolazione del Thesoro politico in Inghilterra e riporta la traduzione inglese del trattato che, manoscritta e anonima, è conservata a Oxford.
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Scipione Di Castro (ca.1521-1583) was a famous Sixteenth-century political advisor. He was member of the Augustinian order in Naples, but he soon fled Naples heading north, where he entered in contact with the Accademia dei Fenici in Milan. He later became a spy, a courtier, and advised Pope Gregory XIII on issues related to water engineering. He was arrested by the Inquisition and accused of being a Lutheran; after his release he was forced to take Holy orders again. At that point, he became part of the circle of political advisors to the Pope's son, Duke Giacomo Boncompagni. In this environment, Di Castro wrote political advices and reports for high rank politicians.
The treatise 'Delli fondamenti dello stato' is his most important theoretical writing. Although he never finished it, part of the text was included in the editio princeps of 'Thesoro politico' (1589) together with some of his writings, and it had a wide circulation both in print and in manuscript. It was translated in French, Latin, Spanish, and English.
When compared to such protagonists of Sixteenth century political debate as Machiavelli, Guicciardini, and Botero, Di Castro's message shows his originality. The text tempers the Machiavellian influence, pays particular attention to contemporary history, uses the theory of humours and the theory of climate, and discusses the problem of morality and politics.
Apart from reconstructing the correct text of Di Castro's treatise, this book traces the main events of his life, discusses the state of play on Di Castro's political ideas, and their intellectual context.
The Appendix casts light on the circulation of 'Thesoro politico' in England through previously unpublished documents, and offers the first edition of the anonymous Seventeenth-century manuscript English translation of Di Castro's treatise from the collections of the Bodleian Library.
ITALIAN ACADEMIES DATABASE by SIMONE TESTA
PAPERS by SIMONE TESTA
RIVISTA DI LETTERATURA STORIOGRAFICA ITALIANA, 2024
Per uso strettamente personale dell'autore. È proibita la riproduzione e la pubblicazione in open... more Per uso strettamente personale dell'autore. È proibita la riproduzione e la pubblicazione in open access. For author's personal use only. Any copy or publication in open access is forbidden.
BOTERIANA III A trent’anni dal volume Botero e la ‘Ragion di Stato’ a cura di Enzo A. Baldini (1992-2022). Bilanci e prospettive di ricerca, 2023
Questo contributo intende analizzare i contenuti del 'Thesoro politico'
alla luce del dibattito s... more Questo contributo intende analizzare i contenuti del 'Thesoro politico'
alla luce del dibattito su teoria e pratica politica nel Cinquecento,
e sottolineare il valore di tale miscellanea nell’ambito degli studi sul
concetto di ragion di stato, interesse dello stato, simulazione e dissimulazione, proprio a partire dalla storica pubblicazione di Artemio
Enzo Baldini.
RIVISTA DI LETTERATURA STORIOGRAFICA ITALIANA vii , 2023
STUDYING ITALIAN ACADEMIES (1400-1700): FROM PAPER TO RELATIONAL DATABASESAND GRAPHS
Simone Test... more STUDYING ITALIAN ACADEMIES (1400-1700): FROM PAPER TO RELATIONAL DATABASESAND GRAPHS
Simone Testa · Alessio D’ArrigoVittore Casarosa
Riassunto
· Il contributo illustra tre diversi metodi di ricerca per esplorare le reti costitutivedel fenomeno culturale conosciuto come “accademie italiane”. Il primo metodo consiste nella ricerca tradizionale su carta stampata, che permette la scoperta di relazioni tra accademie, persone e pubblicazioni – siano esse manoscritte o a stampa – attraverso un’indagine che implicaun notevole dispendio di tempo. Il secondo metodo si basa su una banca dati relazionale (IAD,the Italian Academies Database) sviluppata dalla British Library e da essa ospitata. La banca dati relazionale permette di navigare, un passo alla volta, attraverso le diverse relazioni tra accademie, persone e pubblicazioni. Il terzo metodo di ricerca si basa su un grafo Neo4j, ottenutodalla trasformazione dei dati XML, forniti dalla British Library, prima in formato CSV e poiin formato grafo. Il grafo garantisce un metodo facile per catturare con una singola domandatutte le possibili relazioni tra accademie, persone e pubblicazioni, sia dirette che indirette.
Parole chiave: Accademie italiane, reti di relazioni, umanistica digitale, banca dati relazionale, Grafo Neo4J.
Abstract
· This contribution illustrates three diπerent research methods to study the networks underpinning the cultural phenomenon known as “Italian Academies”. The first is tra
-ditional research carried out on paper documents. This time-consuming investigation makes it possible to discover relationships among academies, people, and works. The second is basedon a relational database called IAD (Italian Academies Database); developed and hosted by theBritish Library, it allows researchers to navigate those various relationships one step at a time.The third method is based on a Neo4j graph (obtained by transforming XML data providedby the British Library first into CSV and then into a graph). The graph provides an easy wayto capture (by means of a single query) all the potential relationships (both direct and indirect) among academies, people, and works.
Keywords: Italian Academies, Networks, Digital Humanities, Relational Database, Neo4J Graph.
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Italian Academies informative webpage by SIMONE TESTA
Già in epoca romana la via Emilia era considerata il fulcro di un’area territoriale. Asse di congiungimento tra il Mediterraneo dominato da Venezia e l’Europa continentale, la via Emilia viene definita una mesopoli (Farinelli 2019) cioè una regione con città di medie e piccole dimensioni (14, più due decentrate), a poca distanza tra loro, di forte identità storica e culturale, che nella prima età moderna hanno fatto parte di tre stati diversi: le legazioni pontificie, il ducato Estense e il ducato Farnese. Questa la prospettiva geografica e culturale da cui prende le mosse l’idea del convegno. A fronte di numerosi studi sull’importanza della Via Emilia come arteria socio-economica, meno si sono approfonditi i rapporti intellettuali tra le città emiliane nella prima età moderna. Il convegno intende contribuire a colmare tale lacuna concentrandosi sulle accademie fiorite nella regione della Via Emilia.
Dopo le grandi censure sette e ottocentesche sul fenomeno culturale delle accademie, gli studi si sono spesso concentrati su accademie famose (Intronati, Lincei, Accademia della Fama, Incogniti di Venezia, Oziosi di Napoli, ecc.), su individui famosi che di accademie hanno fatto parte (Marino, Galilei, Tasso, ecc.), su pubblicazioni particolarmente significative scaturite da ambienti accademici, oppure su città sedi di accademie importanti (Siena, Venezia, Firenze, Roma, ecc.).
Il recente sviluppo a livello internazionale degli studi sulle accademie italiane ha seguito due direzioni, spesso intrecciate, che insieme danno conto della vastità del fenomeno accademico e delle sue implicazioni. Sulla scia dell’opera di Michele Maylender, poi approfindita da Amedeo Quondam, vi è l’evoluzione in formato digitale del censimento delle accademie, dei loro membri e delle loro pubblicazioni (si vedano le banche dati relazionali Italian Academies 1525–1700, realizzata presso la British Library, e Accademie siciliane nel regno asburgico 1400–1701, di Delphine Montoliu – Università di Tolosa). Inoltre, vi è l’aggiornamento della ricerca su accademie, e relazioni tra accademie, meno frequentate dagli studiosi (Gurreri et al. 2015, Testa 2015, Everson et al. 2016, Chiummo et al. 2017, Alfonzetti et al. 2017, Sampson 2019). Le realtà periferiche, insieme all’attenzione per le relazioni tra accademie nella fervente attività culturale della prima età moderna, sono adesso al centro dell’attenzione degli studiosi (Battistini 2008).
Diversamente dalle regioni sottomesse a un dominio centrale (Toscana, domini veneziani, Regno di Napoli), le città sulla via Emilia e quelle immediatamente adiacenti (Ferrara e Ravenna), non godono di una coerenza storico-istituzionale altrettanto unitaria, ma godono di una notevole coesione se analizzate in una prospettiva geografica che ha come suo fulcro proprio la Via Emilia, l’asse viario che da secoli connette praticamente tutte le città della regione adesso conosciuta come Emilia Romagna. Per questo motivo è necessario analizzare nel loro insieme le realtà accademiche di questa speciale area, e rendersi conto delle loro diversità, affinità, scambi e produzioni siano esse pubblicazioni a stampa o manoscritte, spettacoli teatrali, eventi musicali o produzioni artistiche. Scopo primario del convegno è dunque una serie di interventi che mettano in luce le realtà accademiche sorte lungo la via Emilia e i suoi dintorni, i loro intrecci e sviluppi, e la presenza delle accademie ebraiche in alcune città dove la presenza di questa minoranza religiosa era sentita. Altri due aspetti che si intende integrare, riguardano 1) lo sviluppo di strumenti di informatica umanistica (grafo) per lo studio delle accademie e dei loro intrecci, in collaborazione con l’Università di Pisa; 2) la dimostrazione della permanenza del termine accademia e della sua flessibilità, attraverso la presentazione di un progetto di ricerca sulla Parker Academy a Clermontville (Ohio) a metà Ottocento.
Fonti e metodologia della ricerca storica
(M.T. Guerrini - S. Negruzzo - F. Roversi Monaco)
The papers are available as podcasts from the website:
http://www.reading.ac.uk/emrc/events/emrc-italian-academies-conference-2013.aspx
Books by SIMONE TESTA
formaggio, le domande dell’ospite forniscono la miccia per i flashback che illustrano la vita movimentata dell’ex segretario fiorentino. Machiavelli racconta le sue missioni diplomatiche, l’incontro con Cesare Borgia, la creazione della milizia fiorentina durante la Repubblica di Pier Soderini. Al ritorno dei Medici, condannato al confino, Machiavelli racconta all’amico Vettori le sue giornate e la stesura del Principe. Il frate chiede allo scrittore spiegazioni su alcuni capitoli del famoso libro. Di ritorno a Firenze dopo il confino, Machiavelli si intrattiene con gli amici, suona, partecipa a discussioni colte, mette in scena opere teatrali e racconta avventure erotiche sue e di amici suoi. Stimolato dalle domande del frate, Machiavelli rivela quale è stata la sua educazione giovanile e quale libro, tra gli altri, abbia avuto per lui un impatto decisivo.
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Scipione Di Castro (ca.1521-1583) was a famous Sixteenth-century political advisor. He was member of the Augustinian order in Naples, but he soon fled Naples heading north, where he entered in contact with the Accademia dei Fenici in Milan. He later became a spy, a courtier, and advised Pope Gregory XIII on issues related to water engineering. He was arrested by the Inquisition and accused of being a Lutheran; after his release he was forced to take Holy orders again. At that point, he became part of the circle of political advisors to the Pope's son, Duke Giacomo Boncompagni. In this environment, Di Castro wrote political advices and reports for high rank politicians.
The treatise 'Delli fondamenti dello stato' is his most important theoretical writing. Although he never finished it, part of the text was included in the editio princeps of 'Thesoro politico' (1589) together with some of his writings, and it had a wide circulation both in print and in manuscript. It was translated in French, Latin, Spanish, and English.
When compared to such protagonists of Sixteenth century political debate as Machiavelli, Guicciardini, and Botero, Di Castro's message shows his originality. The text tempers the Machiavellian influence, pays particular attention to contemporary history, uses the theory of humours and the theory of climate, and discusses the problem of morality and politics.
Apart from reconstructing the correct text of Di Castro's treatise, this book traces the main events of his life, discusses the state of play on Di Castro's political ideas, and their intellectual context.
The Appendix casts light on the circulation of 'Thesoro politico' in England through previously unpublished documents, and offers the first edition of the anonymous Seventeenth-century manuscript English translation of Di Castro's treatise from the collections of the Bodleian Library.
ITALIAN ACADEMIES DATABASE by SIMONE TESTA
PAPERS by SIMONE TESTA
alla luce del dibattito su teoria e pratica politica nel Cinquecento,
e sottolineare il valore di tale miscellanea nell’ambito degli studi sul
concetto di ragion di stato, interesse dello stato, simulazione e dissimulazione, proprio a partire dalla storica pubblicazione di Artemio
Enzo Baldini.
Simone Testa · Alessio D’ArrigoVittore Casarosa
Riassunto
· Il contributo illustra tre diversi metodi di ricerca per esplorare le reti costitutivedel fenomeno culturale conosciuto come “accademie italiane”. Il primo metodo consiste nella ricerca tradizionale su carta stampata, che permette la scoperta di relazioni tra accademie, persone e pubblicazioni – siano esse manoscritte o a stampa – attraverso un’indagine che implicaun notevole dispendio di tempo. Il secondo metodo si basa su una banca dati relazionale (IAD,the Italian Academies Database) sviluppata dalla British Library e da essa ospitata. La banca dati relazionale permette di navigare, un passo alla volta, attraverso le diverse relazioni tra accademie, persone e pubblicazioni. Il terzo metodo di ricerca si basa su un grafo Neo4j, ottenutodalla trasformazione dei dati XML, forniti dalla British Library, prima in formato CSV e poiin formato grafo. Il grafo garantisce un metodo facile per catturare con una singola domandatutte le possibili relazioni tra accademie, persone e pubblicazioni, sia dirette che indirette.
Parole chiave: Accademie italiane, reti di relazioni, umanistica digitale, banca dati relazionale, Grafo Neo4J.
Abstract
· This contribution illustrates three diπerent research methods to study the networks underpinning the cultural phenomenon known as “Italian Academies”. The first is tra
-ditional research carried out on paper documents. This time-consuming investigation makes it possible to discover relationships among academies, people, and works. The second is basedon a relational database called IAD (Italian Academies Database); developed and hosted by theBritish Library, it allows researchers to navigate those various relationships one step at a time.The third method is based on a Neo4j graph (obtained by transforming XML data providedby the British Library first into CSV and then into a graph). The graph provides an easy wayto capture (by means of a single query) all the potential relationships (both direct and indirect) among academies, people, and works.
Keywords: Italian Academies, Networks, Digital Humanities, Relational Database, Neo4J Graph.
Già in epoca romana la via Emilia era considerata il fulcro di un’area territoriale. Asse di congiungimento tra il Mediterraneo dominato da Venezia e l’Europa continentale, la via Emilia viene definita una mesopoli (Farinelli 2019) cioè una regione con città di medie e piccole dimensioni (14, più due decentrate), a poca distanza tra loro, di forte identità storica e culturale, che nella prima età moderna hanno fatto parte di tre stati diversi: le legazioni pontificie, il ducato Estense e il ducato Farnese. Questa la prospettiva geografica e culturale da cui prende le mosse l’idea del convegno. A fronte di numerosi studi sull’importanza della Via Emilia come arteria socio-economica, meno si sono approfonditi i rapporti intellettuali tra le città emiliane nella prima età moderna. Il convegno intende contribuire a colmare tale lacuna concentrandosi sulle accademie fiorite nella regione della Via Emilia.
Dopo le grandi censure sette e ottocentesche sul fenomeno culturale delle accademie, gli studi si sono spesso concentrati su accademie famose (Intronati, Lincei, Accademia della Fama, Incogniti di Venezia, Oziosi di Napoli, ecc.), su individui famosi che di accademie hanno fatto parte (Marino, Galilei, Tasso, ecc.), su pubblicazioni particolarmente significative scaturite da ambienti accademici, oppure su città sedi di accademie importanti (Siena, Venezia, Firenze, Roma, ecc.).
Il recente sviluppo a livello internazionale degli studi sulle accademie italiane ha seguito due direzioni, spesso intrecciate, che insieme danno conto della vastità del fenomeno accademico e delle sue implicazioni. Sulla scia dell’opera di Michele Maylender, poi approfindita da Amedeo Quondam, vi è l’evoluzione in formato digitale del censimento delle accademie, dei loro membri e delle loro pubblicazioni (si vedano le banche dati relazionali Italian Academies 1525–1700, realizzata presso la British Library, e Accademie siciliane nel regno asburgico 1400–1701, di Delphine Montoliu – Università di Tolosa). Inoltre, vi è l’aggiornamento della ricerca su accademie, e relazioni tra accademie, meno frequentate dagli studiosi (Gurreri et al. 2015, Testa 2015, Everson et al. 2016, Chiummo et al. 2017, Alfonzetti et al. 2017, Sampson 2019). Le realtà periferiche, insieme all’attenzione per le relazioni tra accademie nella fervente attività culturale della prima età moderna, sono adesso al centro dell’attenzione degli studiosi (Battistini 2008).
Diversamente dalle regioni sottomesse a un dominio centrale (Toscana, domini veneziani, Regno di Napoli), le città sulla via Emilia e quelle immediatamente adiacenti (Ferrara e Ravenna), non godono di una coerenza storico-istituzionale altrettanto unitaria, ma godono di una notevole coesione se analizzate in una prospettiva geografica che ha come suo fulcro proprio la Via Emilia, l’asse viario che da secoli connette praticamente tutte le città della regione adesso conosciuta come Emilia Romagna. Per questo motivo è necessario analizzare nel loro insieme le realtà accademiche di questa speciale area, e rendersi conto delle loro diversità, affinità, scambi e produzioni siano esse pubblicazioni a stampa o manoscritte, spettacoli teatrali, eventi musicali o produzioni artistiche. Scopo primario del convegno è dunque una serie di interventi che mettano in luce le realtà accademiche sorte lungo la via Emilia e i suoi dintorni, i loro intrecci e sviluppi, e la presenza delle accademie ebraiche in alcune città dove la presenza di questa minoranza religiosa era sentita. Altri due aspetti che si intende integrare, riguardano 1) lo sviluppo di strumenti di informatica umanistica (grafo) per lo studio delle accademie e dei loro intrecci, in collaborazione con l’Università di Pisa; 2) la dimostrazione della permanenza del termine accademia e della sua flessibilità, attraverso la presentazione di un progetto di ricerca sulla Parker Academy a Clermontville (Ohio) a metà Ottocento.
Fonti e metodologia della ricerca storica
(M.T. Guerrini - S. Negruzzo - F. Roversi Monaco)
The papers are available as podcasts from the website:
http://www.reading.ac.uk/emrc/events/emrc-italian-academies-conference-2013.aspx
formaggio, le domande dell’ospite forniscono la miccia per i flashback che illustrano la vita movimentata dell’ex segretario fiorentino. Machiavelli racconta le sue missioni diplomatiche, l’incontro con Cesare Borgia, la creazione della milizia fiorentina durante la Repubblica di Pier Soderini. Al ritorno dei Medici, condannato al confino, Machiavelli racconta all’amico Vettori le sue giornate e la stesura del Principe. Il frate chiede allo scrittore spiegazioni su alcuni capitoli del famoso libro. Di ritorno a Firenze dopo il confino, Machiavelli si intrattiene con gli amici, suona, partecipa a discussioni colte, mette in scena opere teatrali e racconta avventure erotiche sue e di amici suoi. Stimolato dalle domande del frate, Machiavelli rivela quale è stata la sua educazione giovanile e quale libro, tra gli altri, abbia avuto per lui un impatto decisivo.
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Scipione Di Castro (ca.1521-1583) was a famous Sixteenth-century political advisor. He was member of the Augustinian order in Naples, but he soon fled Naples heading north, where he entered in contact with the Accademia dei Fenici in Milan. He later became a spy, a courtier, and advised Pope Gregory XIII on issues related to water engineering. He was arrested by the Inquisition and accused of being a Lutheran; after his release he was forced to take Holy orders again. At that point, he became part of the circle of political advisors to the Pope's son, Duke Giacomo Boncompagni. In this environment, Di Castro wrote political advices and reports for high rank politicians.
The treatise 'Delli fondamenti dello stato' is his most important theoretical writing. Although he never finished it, part of the text was included in the editio princeps of 'Thesoro politico' (1589) together with some of his writings, and it had a wide circulation both in print and in manuscript. It was translated in French, Latin, Spanish, and English.
When compared to such protagonists of Sixteenth century political debate as Machiavelli, Guicciardini, and Botero, Di Castro's message shows his originality. The text tempers the Machiavellian influence, pays particular attention to contemporary history, uses the theory of humours and the theory of climate, and discusses the problem of morality and politics.
Apart from reconstructing the correct text of Di Castro's treatise, this book traces the main events of his life, discusses the state of play on Di Castro's political ideas, and their intellectual context.
The Appendix casts light on the circulation of 'Thesoro politico' in England through previously unpublished documents, and offers the first edition of the anonymous Seventeenth-century manuscript English translation of Di Castro's treatise from the collections of the Bodleian Library.
alla luce del dibattito su teoria e pratica politica nel Cinquecento,
e sottolineare il valore di tale miscellanea nell’ambito degli studi sul
concetto di ragion di stato, interesse dello stato, simulazione e dissimulazione, proprio a partire dalla storica pubblicazione di Artemio
Enzo Baldini.
Simone Testa · Alessio D’ArrigoVittore Casarosa
Riassunto
· Il contributo illustra tre diversi metodi di ricerca per esplorare le reti costitutivedel fenomeno culturale conosciuto come “accademie italiane”. Il primo metodo consiste nella ricerca tradizionale su carta stampata, che permette la scoperta di relazioni tra accademie, persone e pubblicazioni – siano esse manoscritte o a stampa – attraverso un’indagine che implicaun notevole dispendio di tempo. Il secondo metodo si basa su una banca dati relazionale (IAD,the Italian Academies Database) sviluppata dalla British Library e da essa ospitata. La banca dati relazionale permette di navigare, un passo alla volta, attraverso le diverse relazioni tra accademie, persone e pubblicazioni. Il terzo metodo di ricerca si basa su un grafo Neo4j, ottenutodalla trasformazione dei dati XML, forniti dalla British Library, prima in formato CSV e poiin formato grafo. Il grafo garantisce un metodo facile per catturare con una singola domandatutte le possibili relazioni tra accademie, persone e pubblicazioni, sia dirette che indirette.
Parole chiave: Accademie italiane, reti di relazioni, umanistica digitale, banca dati relazionale, Grafo Neo4J.
Abstract
· This contribution illustrates three diπerent research methods to study the networks underpinning the cultural phenomenon known as “Italian Academies”. The first is tra
-ditional research carried out on paper documents. This time-consuming investigation makes it possible to discover relationships among academies, people, and works. The second is basedon a relational database called IAD (Italian Academies Database); developed and hosted by theBritish Library, it allows researchers to navigate those various relationships one step at a time.The third method is based on a Neo4j graph (obtained by transforming XML data providedby the British Library first into CSV and then into a graph). The graph provides an easy wayto capture (by means of a single query) all the potential relationships (both direct and indirect) among academies, people, and works.
Keywords: Italian Academies, Networks, Digital Humanities, Relational Database, Neo4J Graph.
The symposium thus aims to interrogate the forms, state and meanings of academy archives from multidisciplinary perspectives, in relation to broader issues of cultural heritage relating to early modern Italy. By bringing together a team of leading scholars from the fields of archive, digital humanities and early modern studies, the intention is to challenge historical perspectives on academies and explore new methodologies and possibilities for modelling future research and sustainable digital resources. For full details and to register (by 25 June) please visit:
Padova e Napoli, mentre ci siamo limitati al periodo che va dal 1525 al 1700. Inoltre, per ovvi motivi di tempo e di finanziamenti a disposizione, ci siamo limitati a consultare le collezioni a stampa della British Library – biblioteca, come si sa, dotata di ricchissime risorse bibliografiche per l’Italia della prima età moderna. Le informazioni raccolte sono state inserite in una Bancadati supplementare al catalogo della British Library, la 'Italian Academies Themed
Collections Database'.
stimulus to analyse the state of Italian Renaissance studies today.
In the graphic novel “Vita di Niccoló Machiavelli” by Edizioni Minerva, the scholar Simone Testa and graphic designer Marco De Luca bring us inside the life of a Renaissance icon, restituting to the reader the scent and vibe of his dramatic age. They will share their work at the upcoming online symposium “Machiavelli 2021. On leadership, visual thinking, and innovation” on Wednesday, December 15, 3-5pm EST (21-23 Italia).
More information on the speakers and registration link for the event are available at bit.ly/machiavelli2021
https://vimeo.com/user117156473
Their at once entertaining and informative comic strip will be launched on May 16 at the prestigious Accademia di Belle Arti in Bologna.
We are pleased to announce that the Boteriana III International Study Conference will take place on 11 and 12 November 2022, thirty years after the famous volume "Botero e la Ragion di Stato" edited by E. Baldini. In the attached program you can find the details of the conference programme. For those who cannot be present in person, we will communicate the link to assist remotely as soon as possible.