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Il 163° elemento
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E-book171 pagine2 ore

Il 163° elemento

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Info su questo ebook

Una misteriosa Scuola di conoscenza, un allievo curioso e appassionato, un programma che congiunge passato e futuro, si intrecciano in questo racconto fantastico. La ricerca degli archetipi perduti, di mistero in mistero, di soluzione in soluzione, è il filo conduttore di questo libro, che invita il lettore a mettersi in cerca del suo elemento, fra i 163 che compongono ogni essere umano.
… e intanto, la fine della storia prepara la sua sorpresa.
(Il libro contiene i titoli dei quadri selfici di Falco Tarassaco dedicati ai 163 elementi).

LinguaItaliano
EditoreDEVODAMA
Data di uscita12 feb 2016
ISBN9788899652180
Il 163° elemento

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    Anteprima del libro

    Il 163° elemento - Coyote Cardo

    Coyote Cardo

    DAMANHUR

    il 163° elemento

    Coyote Cardo (Mario Faruolo)

    Prima edizione: 2015

    Prima edizione digitale: gennaio 2016

    Copertina: Dipinto selfico di Falco Tarassaco

    ISBN 978-88-99652-18-0

    COPYRIGHT©2016 DEVODAMA

    Devodama srl, Vidracco (TO), - Italy

    www.devodama.it

    www.damanhur.org

    Tutti i diritti sono riservati. È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente portale, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta di Devodama srl.

    Coyote Cardo vive a Damanhur, dove ha approfondito lo studio della Fisica Spirituale. Tiene regolarmente conferenze e seminari su questo argomento, in Italia e all’estero. Ha già pubblicato Fisica Spirituale.

    Una misteriosa Scuola di conoscenza, un allievo curioso e appassionato, un programma che congiunge passato e futuro, si intrecciano in questo racconto fantastico. La ricerca degli archetipi perduti, di mistero in mistero, di soluzione in soluzione, è il filo conduttore di questo libro, che invita il lettore a mettersi in cerca del suo elemento, fra i 163 che compongono ogni essere umano.

    … e intanto, la fine della storia prepara la sua sorpresa.

    (Il libro contiene i titoli dei quadri selfici di Falco Tarassaco dedicati ai 163 elementi).

    Sommario

    Introduzione

    Anelito alla ricerca impossibile

    Il presente assoluto

    La Scuola

    I Tappi

    Quando ci scambiarono per U.F.O.

    Ritorno da Atlantide

    L’importanza dello studio e della teoria

    Gli archetipi mancanti e i 163 elementi

    Il metodo della ricerca sincronica

    Il problema dell’energia

    Scelte difficili

    Vari tipi di esperimenti

    I punti di iperdensità temporale

    Palloncini

    L’esperimento dei paletti

    La ricerca sincronica di oggetti

    Le prospezioni temporali a tre mesi

    Ricezione di informazioni dal futuro attraverso i solstizi

    Intanto, nella Scuola…

    La costituzione del quarto livello

    A caccia di archetipi

    I segreti del monte Sinai

    Incontro con la magia del sud

    Scherzi del destino

    Venezia

    La fine del quarto livello

    10 MARZO 2009, Tempio di Fedora.

    Il Graal: fine della quinta epoca

    Il progetto templari

    L’ultima mantica

    Anelito alla ricerca impossibile

    Titoli dei quadri relativi ai 163 elementi

    Damanhur, Federazione Di Comunità

    Introduzione

    Sono un appassionato di fantascienza, di fenomeni paranormali e di fatti misteriosi in genere. Nella mia vita li ho sempre cercati: nei giochi da ragazzo, nei film, nelle amicizie e negli svaghi. Arrivato a un certo punto, mi sono accorto che, rispetto a queste aspirazioni, il mio vissuto era piuttosto noioso: un impiego da ragioniere, vari gruppi di amici, i miei interessi nel campo della musica e delle arti marziali. Così, ho cominciato a cercare altro. Non sapevo cosa, non sapevo dove, ma dentro di me una vocina faceva un sacco di domande che esigevano risposte impegnative.

    Ho cercato per anni queste risposte, fino a quando ho conosciuto la realtà di Damanhur. Qui, non solo c’erano le risposte alle mie domande ma c’era molto di più e andava ben oltre le mie fantasie. Ricordo ancora il giorno in cui la visitai per la prima volta: la mia prima sensazione fu quella di essere sbarcato su un altro pianeta, un mondo di cui non sapevo assolutamente nulla, eppure la solita vocina mi diceva che lì c’era quello che stavo cercando. A Damanhur è ispirata quella che in questo libro chiamo la Scuola.

    A Damanhur ho seguito con passione e impegno le lezioni di Falco Tarassaco, il suo fondatore, sull’esoterismo classico e sulla Fisica spirituale, chiedendomi quale potesse essere il mio personale apporto a questo grande progetto. Dopo qualche anno di ricerche e di divulgazione di queste materie, è nata l’idea di questo libro, che ho fatto inizialmente circolare tra amici e compagni di ricerca firmandolo con lo pseudonimo di Thor555.

    Con Il 163° elemento desidero suscitare l’emozione che in me suscita la ricerca intorno a questi temi.

    Non pretendo di darvi una visione completa di cosa siano la Fisica spirituale e l’esperienza di ricerca filosofico-spirituale che conducono i damanhuriani: sarebbe impossibile da fare in un libro solo. Penso invece che sia molto più interessante proporre una storia che possa trasmettervi lo stato di coscienza di un gruppo la cui aspirazione è partecipare al Risveglio dell’Umanità e in essa coinvolgervi, facendovi respirare il profumo della magia che è sottesa a una simile visione.

    Potreste addirittura credere che sia tutto vero…

    Un’ultima cosa: nelle pagine finali del libro, trovate i titoli dei quadri selfici che Falco Tarassaco ha dedicato alla ricerca dei 163 elementi. Ogni essere umano, nella sua essenza sottile, è composto da 163 elementi fondamentali, di cui uno è predominante in ogni individuo; non si tratta di elementi paragonabili a quelli dell’alchimia (acqua, aria, fuoco, terra, etere e così via) quanto piuttosto di funzioni vitali, modi di essere e di interpretare la propria missione di vita. Desidererei non solo che il mio libro fosse letto, ma che risultasse di stimolo alla vostra ricerca. Tu, quale elemento sei?

    Coyote Cardo

    Anelito alla ricerca impossibile

    Questo sentimento ha caratterizzato tutta la mia vita. Ci sono sempre state cose impossibili da raggiungere o da capire: chi erano i due personaggi che ho incontrato a sette anni?

    Ancora non lo so e, forse, non lo saprò mai. Chi era realmente il dottor M, creatore della sequenza madre del primo livello e perché è sparito nel nulla, come se non fosse mai esistito?

    Ogni volta che ho trovato qualcosa di impossibile da ottenere, mi sono sentito attirato da essa con una forza irresistibile. Viaggiare nel tempo, scoprire la natura degli archetipi mancanti, dare finalmente un nome ai 163 elementi, riuscire finalmente a suonare correttamente l’assolo di chitarra del brano che, venticinque anni fa, avevo composto per lei. Diventare un guerriero Ninja nel XX secolo, oppure una rock star.

    Un elenco molto lungo di storie diverse, prima e dopo l’ingresso nella Scuola, quasi vissute da differenti persone che, alla fine, mi hanno condotto qui.

    9 gennaio 2011. Sono in ospedale, tra dieci giorni subirò un delicato intervento, l’esito è incerto. Per anni ho svolto delle ricerche su elementi della conoscenza che la Scuola lasciava appositamente oscuri, seguendo un suo misterioso programma. C’erano dei vuoti quasi impossibili da colmare, dai quali non riuscivo assolutamente a stare lontano.

    Ho sempre lavorato mantenendo un profilo basso, con un gruppo molto affiatato, ottenendo anche alcuni successi. Poi, qualcosa è andato storto: le forze che avevamo tranquillamente aggirato per lunghi anni, di colpo ci hanno messi a fuoco e, pian piano, tutto è andato a rotoli.

    Abbiamo subito gravi ripercussioni nei giorni sincronicamente depositati, i livelli creati per la gestione dell’energia hanno iniziato a perdere colpi, fino a spegnersi irrevocabilmente.

    È rimasto solo il primo livello, con il suo pericoloso contenuto. Ho provato a costruire una seconda macchina, memore di come la prima aveva contribuito alla creazione dei livelli, ma senza la squadra sarebbe stato impossibile attivarla.

    Restava un’unica possibilità: utilizzare un’ultima volta il primo livello. Mi ero autoimposto di non farlo più, vista la sua elevata instabilità, ma, arrivati a quel punto, non c’erano alternative. L’ho fatto e mi è sembrato che qualcosa apparisse dalla nebbia, fino al giorno dell’incidente.

    Il lavoro di ricerca, purtroppo, non è mai stato sufficientemente documentato e ora, se le cose si mettono male per me, c’è il rischio che tutto vada perso nel nulla. Devo lasciare una traccia scritta di ciò che abbiamo fatto: sono l’unico che ne ha una visione completa e ho solo dieci giorni di tempo per farlo.

    Marcello, un simpatico infermiere siciliano che mi porta la dose quotidiana di medicinale, ha accettato, in accordo con il personale medico, di scrivere per me sotto dettatura.

    Il presente assoluto

    Se state ancora leggendo, vuol dire che avete scelto di conoscere una realtà molto particolare: la Scuola, il mondo in cui vivo, con tutti i suoi progetti decisamente fuori dal comune e, spesso, oltre il limite della fantascienza.

    Allora, se siete pronti e avete allacciato le cinture, si parte: la nostra meta è un punto nel tempo futuro, nell’anno 2567, il punto che, nel gergo della Scuola, viene definito il presente assoluto.

    In quell’epoca, io lavoravo su una specie di stazione spaziale chiamata ALTAG 2. Si trattava di un satellite temporale, ovvero un sistema per rilevare dati dalle linee di probabilità temporali: questo significa predire il futuro.

    Come una sorta di Oracolo tecnologico, Altag 2 era in grado di elaborare e tradurre in messaggi i dati relativi agli eventi, che sarebbero accaduti sulla Terra, con un anticipo di circa tre mesi.

    La stazione, infatti, era costruita all’interno di un asteroide che percorreva la stessa orbita della Terra attorno al Sole, ma, trovandosi nel punto più avanzato, riusciva ad anticipare di tre mesi il transito del pianeta. I dati venivano poi trasmessi sulla Terra a una stazione gemella, ALTAG 1, e ulteriormente elaborati.

    Non ho delle memorie molto precise di quell’epoca, non si trattava naturalmente della mia attuale vita, ma di una delle altre vite che ho vissuto. Se vi stupisce il fatto che quella mia vita si sia svolta in un punto futuro, rispetto al nostro attuale presente, sappiate che una delle prime cose che ho imparato nella Scuola è che il tempo è fatto, in realtà, di solo presente.

    Il passato e il futuro non sono altro che proiezioni dei nostri sensi. Ogni volta che moriamo, la nostra anima esce dal flusso temporale, rientrandovi quando si reincarna. Teoricamente, il rientro può avvenire in un punto qualsiasi del tempo, più avanti o più indietro rispetto all’ultima vita trascorsa. Non ci sono limiti particolari, se non quelli preposti dalle forze, definite Signori del karma, che sovraintendono alla reincarnazione, stabilendo dove ognuno di noi debba nascere e in quale epoca.

    Per me, però, le cose andarono in modo diverso. Tutte le persone che lavoravano nelle stazioni Altag 1 e 2 appartenevano a un gruppo più esteso che faceva capo, anche in questo caso, a una particolare Scuola che si occupava di ricerche sul tempo. Lavorare nelle stazioni Altag era una delle varie funzioni per le quali si veniva preparati. Le conoscenze che questa Scuola poteva mettere in campo erano veramente fantascientifiche, se le paragoniamo a quelle della nostra epoca attuale.

    Ora, vorrei sottoporre alla vostra attenzione la possibilità di programmare le reincarnazioni: io sono nato nel 1969 e la mia nascita è stata programmata in modo da arrivare in questa epoca e poter essere preparato dalla Scuola attuale.

    Non sono l’unico, siamo un certo numero, tutti quanti paracadutati in questo tempo, abbiamo svolto una vita normale per alcuni anni e poi, per ognuno di noi, è scattata una scintilla, una forza

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