Mozart
Mozart
Mozart
Wolfgang Amadeus Mozart, nome di battesimo Joannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart (Salisburgo, 27 gennaio 1756 Vienna, 5 dicembre 1791), stato un compositore e pianista austriaco, a cui universalmente riconosciuta la creazione di opere musicali di straordinario valore artistico[1] . Mozart annoverato tra i geni della musica. Dotato di raro talento[2] , manifestatosi precocemente, mor a trentacinque anni di et lasciando (caso unico nella storia) pagine indimenticabili di musica classica di ogni genere: musica sinfonica, sacra, da camera e operistica. La musica di Mozart considerata la "musica classica" per eccellenza; infatti Mozart il principale esponente del "Classicismo" settecentesco, i cui canoni principali erano l'armonia, l'eleganza, la calma imperturbabile e l'olimpica serenit. E Mozart raggiunge nella sua musica divina vertici di perfezione adamantina, celestiale e ineguagliabile, tanto che Nietzsche lo considerer il simbolo dello "Spirito Apollineo della Musica", in contrapposizione a Wagner, che Nietzsche definir l'emblema dello "Spirito Dionisiaco della Musica"[3] . Di Mozart dir il premio Nobel per la letteratura Romain Rolland: Nella tempesta di passioni che, dopo la Rivoluzione, ha investito tutte le arti e sconvolto la musica, dolce rifugiarsi talvolta nella sua serenit come sulla cima di un Olimpo dalle linee armoniose e contemplare lontani, nella pianura, i combattimenti degli eroi e degli Dei di Beethoven e di Wagner e il mondo come un vasto mare dai flutti frementi[4] .
Il nome
I quattro nomi dati ad Amadeus ebbero tale origine: Joannes Chrysostomus, in onore di san Giovanni Crisostomo[5] in quanto la sua festa cadeva proprio il 27 gennaio[6] . Wolfgangus, (ovvero "camminare come un lupo")[7] scelto per via della sua discendenza materna (il nonno si chiamava Wolfgang Nikolaus Pertl 1667 - 1724)[8] Theophilus in onore del padrino, Johann Theophilus Pergmayr, commerciante e consigliere civico. Anche se da bambino il padre lo soprannominava Wolferl[9] in seguito venne prima chiamato Amadeus (che la traduzione latina del greco Theophilus, cio letteralmente "Colui che ama Dio" o anche "Colui che amato da Dio"),[10] e successivamente (dal 1771) Amad.[11]
La vita
La nascita e la famiglia
Wolfgang Amadeus Mozart, nacque al numero 9 di Getreidegasse a Salisburgo,[12] capitale dell'Arcidiocesi di Salisburgo, all'epoca territorio sovrano appartenente al Sacro Romano Impero, ed attualmente austriaco. Wolfgang fu battezzato il giorno dopo la sua nascita presso la Cattedrale di San Ruperto. La notizia della nascita di Wolfgang venne data dal padre Leopold in una lettera del 9 febbraio 1756 ad un amico di Augusta, Johann Jakob Lotter:
Ti informo che il 27 gennaio, alle otto della sera, la mia cara moglie ha dato felicemente alla luce un bambino. Si era
dovuta rimuovere la placenta e perci ella era estremamente debole. Ora invece, grazie a Dio, sia il bimbo che la madre [13] stanno bene. Il bambino si chiama Joannes Chrysostomus, Wolfgang, Gottlieb.
I genitori di Wolfgang avevano quasi la stessa et (la madre differiva dal marito di un solo anno) ed erano personaggi attivi dell'epoca: il padre Leopold, compositore ed insegnante di musica[14] , ricopriva l'incarico di vice kapellmeister.[15] presso la corte dell'arcivescovo Anton Firmiane; la madre Anna Maria Pertl[16] (1720- 1778) era l'umile figlia di un prefetto. Dei numerosi figli di Leopold ed Anna Maria, Wolfgang a parte, l'unica non morta nell'infanzia era la sorella maggiore Maria Anna (17511829),[17] detta Nannerl o Nannette.[18]
Dopo poco pi di nove mesi trascorsi a Salisburgo, i Mozart partirono per Vienna nel settembre 1767, dove restarono per quindici mesi, escluso un intervallo di dieci settimane trascorse a Brno (Brnn) e Olomuc (Olmtz) durante un'epidemia di vaiolo. Mozart compose un Singspiel tedesco in un atto, Bastien und Bastienne (KV 50), che fu rappresentato privatamente. Maggiori speranze furono riposte nella prospettiva di vedere rappresentata nel teatro di corte un'opera buffa italiana, La finta semplice (KV 51): tali speranze andarono per deluse, con grande indignazione
Wolfgang Amadeus Mozart di Leopold. Una grande messa solenne (probabilmente KV 139) fu invece eseguita alla presenza della corte imperiale in occasione della consacrazione della chiesa dell'Orfanotrofio. La finta semplice venne rappresentata l'anno seguente, 1769, nel palazzo dell'arcivescovo a Salisburgo. In ottobre Mozart fu nominato Konzertmeister onorario presso la corte salisburghese. Appena tredicenne, Mozart aveva acquisito una notevole familiarit con il linguaggio musicale del suo tempo. Le prime sonate di Parigi e Londra, i cui autografi includono l'ausilio della mano di Leopold, mostrano un piacere ancora infantile nel modellare le note e la tessitura musicale. Ma le sinfonie di Londra e de L'Aja attestano la rapida e originale acquisizione da parte di Mozart della musica che aveva incontrato. Analoghe dimostrazioni provengono dalle sinfonie composte a Vienna (come KV 43 e, specialmente, KV 48), caratterizzate da una tessitura pi ricca e da uno sviluppo pi approfondito. La sua prima opera italiana, poi, mostra un veloce apprendimento delle tecniche dello stile buffo.
Mozart a Bologna in un dipinto del 1777 Bologna, Museo internazionale e biblioteca della musica
La nostra musica da chiesa assai differente di quella d'Italia, e sempre pi, che una Messa con tutto il Kyrie, Gloria,
Credo, la Sonata all'Epistola, l'offertorio sia Mottetto, Sanctus ed Agnus Dei ed anche la pi Solenne, quando dice la Messa il Principe stesso non ha da durare che al pi longo tre quarti d'ora. Ci vuole uno studio particolare per questa sorta di composizione, e che deve per essere una Messa con tutti strumenti - Trombe di guerra, Tympani etc. (Wolfgang Amadeus Mozart)
(da una lettera in "italiano" di Amad al molto Rev.do Pad.e Maestro Giovanni Battista Martini, spedita da Salisburgo a Bologna, il 4 settembre 1776)
Dal 1769 al 1773 Wolfgang viaggi con il padre per l'Italia, in varie riprese, soggiornando a Torino, Milano, Verona, Venezia, Bologna, Roma e Napoli. I soggiorni milanesi diventeranno una importante esperienza formativa: Mozart (talvolta chiamato "Volgango Amadeo") rimarr a Milano complessivamente per quasi un anno della sua breve vita. Incontr musicisti (Johann Adolph Hasse, Niccol Piccinni, Giovanni Battista Sammartini, Johann Christian Bach e forse anche Giovanni Paisiello), cantanti (Caterina Gabrielli) e scrittori (Giuseppe Parini, che scrisse per lui alcuni libretti).
Wolfgang Amadeus Mozart Hasse rimase molto colpito dalle capacit del ragazzo, tanto che disse:
Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto. Ieri ero di pessimo umore e il mio linguaggio era corretto e serio; oggi sono allegro e il mio stile contorto e giocoso. A Bsle.
Oui, con quanto sentimento defeco sul tuo naso, cos che ti coli sul mento. Alla cugina Maria Anna, chiamata affettuosamente Bsle. Ieri ascoltammo il re scoreggione / Era dolce come torrone / E bench non fosse granch in voce / Rumoreggiava in modo atroce. Alla madre Sono dispiaciuto di sentire che Herr Abate Salate ha avuto un colpo apoplettico, ma spero che con l'aiuto del Signore Truffatore le conseguenze non siano un insano pantano (1777 - Qui si nota chiaramente la diffidenza che Mozart provasse per la religione, e la comica irriverenza con la quale era solito apostrofarla). Ora le comunico una notizia che forse sapr gi: quell'ateo e arcibirbone di Voltaire, morto come un cane. Che ricompensa! lettera al padre Leopold (1778). Lasci Milano il 15 marzo 1770, per tornarci pi volte. Arrivato a Lodi, sulla strada per Parma, scrisse le prime tre parti, Adagio, Allegretto e Minuetto, del quartetto KV80, completato con il Rond che scriver pi tardi, forse a Vienna (1773) o a Salisburgo (1774). Torner a Milano per rappresentare le sue opere liriche. L'ultima a debuttare in un teatro italiano fu il Lucio Silla, nel 1772. Un altro importante soggiorno fu quello di Bologna (in due riprese, da marzo ad ottobre 1770). Ospite del conte Gian Luca Pallavicini, ebbe l'opportunit di incontrare musicisti e studiosi (dal celebre castrato Farinelli ai compositori Vincenzo Manfredini e Josef Mysliveek, fino allo storico della musica inglese Charles Burney e padre Giovanni Battista Martini). A Parma ebbe l'occasione di assistere ad un concerto privato della celebre soprano Lucrezia Agujari, detta La Bastardella. Amadeus prese lezioni di contrappunto da padre Martini e sostenne l'esame per l'aggregazione all'Accademia Filarmonica di Bologna (allora titolo ambitissimo dai musicisti europei). Il difficile e rigido esame dell'ancora giovane Mozart non fu particolarmente brillante, ed esistono prove del fatto che lo stesso Martini lo abbia aiutato in sede d'esame per favorirne la promozione. A riprova del travagliato esito, infatti, del cosiddetto compito di Mozart esistono oggi ben tre copie, le prime due esposte al Museo internazionale e biblioteca della musica e quella
Wolfgang Amadeus Mozart "definitiva" all'Accademia Filarmonica di Bologna. A Roma Mozart d una straordinaria prova del suo genio: ascolta nella Cappella Sistina il Miserere di Gregorio Allegri e riesce nell'impresa di trascriverlo interamente a memoria dopo solo due ascolti. Si tratta di una composizione a nove voci, apprezzata a tal punto da essere propriet esclusiva della Cappella pontificia, tanto da essere intimata la scomunica a chi se ne fosse impossessato al di fuori delle mura vaticane. L'impresa ha i caratteri dello sbalorditivo, se si pensa all'et del giovanissimo compositore e alla incredibile capacit mnemonica nel ricordare un brano che riassume nel proprio finale ben nove parti vocali. Dopo tale impresa i salisburghesi si recarono a Napoli, dove soggiornarono per sei settimane e dove la proverbiale scaramanzia partenopea additava all'anello che portava il compositore al dito la genesi delle sue incredibili capacit musicali, tanto da costringerlo a toglierselo. Ma a parte la scaramanzia, Napoli nel 1770 era la Capitale della Musica oltre che quella di un Regno, e i Mozart ebbero modo di sondare il terreno della produzione musicale napoletana. Amadeus era attratto dagli innovatori della musica a Napoli: Traetta, Cafaro, Francesco De Majo e principalmente Paisiello. Da Paisiello - secondo Abert - il giovane Mozart doveva apprendere diversi aspetti "[...] sia per i nuovi mezzi espressivi sia per l'uso drammatico-psicologico degli strumenti.[19] ). Mozart a Napoli viene ad imparare, tuttavia la citt lo ignora, nonostante i positivi riscontri ottenuti dai Mozart durante il soggiorno a Bologna e a Roma. Ferdinando IV di Borbone, all'epoca diciottenne, non lo riceve a corte se non in una visita di cortesia presso la Reggia di Portici. Per Mozart non arriva nessuna scrittura nei Teatri napoletani, nessun concerto alla corte della Capitale della Musica. La qualit e la quantit della musica prodotta a Napoli induce il padre Leopold in una lettera al figlio del 23 febbraio del 1778 ad affermare: "Adesso la questione solo: dove posso avere pi speranza di emergere? forse in Italia, dove solo a Napoli ci sono sicuramente 300 Maestri [...] o a Parigi, dove circa due o tre persone scrivono per il teatro e gli altri compositori si possono contare sulle punte delle dita?" Il viaggio di ritorno verso la casa natia inizi con una nuova sosta a Roma, dove Papa Clemente XIV gli confer lo Speron d'oro. Indi ripartirono passando per Bologna, dove come detto sopra, Mozart sostenne l'esame all'Accademia, e giunsero poi a Milano dove Wolfgang sper di rimanere come compositore di corte, ma le sue aspettative furono frustrate da Maria Teresa d'Austria . A marzo del 1771 i Mozart tornarono a Salisburgo dove vi rimarranno fino ad agosto, quando ripartiranno per un secondo viaggio in Italia, di quattro mesi. A Milano in ottobre viene rappresentata l'opera Ascanio in Alba su libretto di Giuseppe Parini per celebrare le nozze dell'Arciduca Ferdinando d'Asburgo-Este d'Austria con la Principessa Maria Beatrice Ricciarda d'Este di Modena. Nel dicembre dello stesso anno Wolfgang con suo padre torna nella citt natale. Il terzo e ultimo viaggio in Italia dur dall'ottobre del 1772 fino al marzo del 1773, periodo in cui di rilievo la composizione e la rappresentazione dell'opera Lucio Silla a Milano. Dopo un iniziale insuccesso, questa opera seria divenne ancora pi rappresentata e apprezzata della precedente e applaudita Mitridate, re di Ponto, su libretto di Cigna-Santi basato sull'omonima opera francese di Racine tradotta dal Parini, e diretta dallo stesso Mozart per la stessa citt nel 1770.
Wolfgang Amadeus Mozart umorismo allegro e osceno). Alla fine di ottobre Mozart e la madre giunsero a Mannheim, la cui corte dell'Elettore Palatino era una delle pi famose ed evolute in Europa sul piano musicale. Mozart vi soggiorn per pi di quattro mesi, sebbene comprendesse presto che neppure l c'era posto per lui. Egli divenne amico di vari musicisti di Mannheim, insegn musica e suon, si innamor di Aloysia Weber, un soprano, seconda delle quattro figlie di un copista di musica. Compose varie sonate per pianoforte, alcune con accompagnamento di violino. Prospett al padre un progetto di viaggio in Italia con i Weber; tale proposta, del tutto irresponsabile, fu respinta da Leopold con una replica adirata: "Via, a Parigi! e che tu possa presto trovare il tuo posto tra i grandi uomini: aut Caesar aut nihil". Il piano prevedeva che Wolfgang dovesse andare da solo nella capitale francese, ma poich il padre non aveva grande fiducia nelle capacit amministrative del figlio, decise che dovesse essere ancora accompagnato dalla madre. Essi raggiunsero Parigi verso la fine di marzo del 1778 e Mozart trov ben presto da lavorare. Il suo risultato pi importante la sinfonia (KV 297) composta per i Concerts spirituels, una brillante composizione in Re maggiore con la quale egli soddisfece il gusto del pubblico parigino con grandi sfoggi orchestrali, senza per sacrificare l'unit della composizione. Il giorno del debutto della sinfonia, il 18 giugno, sua madre era seriamente malata. Anna Maria Pertl coniugata Mozart, mor il 3 luglio 1778 e fu sepolta nel cimitero di Saint Eustache; al suo funerale erano presenti solo il figlio Wolfgang e l'amico Heina.[20] Mozart scrisse dapprima a Leopold parlando di una grave malattia, e nel contempo scrisse un'altra lettera ad un amico di Salisburgo, l'abate Franz Joseph Bullinger, chiedendogli di preparare il padre alla triste notizia. Wolfgang and quindi ad abitare con Friedrich Melchior, barone von Grimm, un amico tedesco. Poco tempo dopo Grimm scrisse a Leopold parlando pessimisticamente delle prospettive di Wolfgang a Parigi. Leopold negozi pertanto con l'arcivescovo la riassunzione del figlio alla corte di Salisburgo, con il ruolo di organista. Richiamato a casa, Wolfgang, sia pure riluttante, obbed e si diresse verso la citt natale, passando per Mannheim, dove fu accolto freddamente da Aloysia Weber. Alla met di gennaio del 1780 egli era di nuovo a Salisburgo.
Wolfgang Amadeus Mozart Questi fatti "costrinsero" Wolfgang a rimanere pi del dovuto fuori sede e a raggiungere il suo padrone nella capitale austriaca: ufficialmente per ricongiungersi a lui e scusarsi, in realt con lo scopo di farsi assumere dal nuovo Imperatore Giuseppe II, cosa che per non accadde. Mozart solo nel 1787 sar nominato compositore di corte, incarico modesto seppur retribuito con 800 fiorini l'anno (Gluck ne avevi presi quattromila). Le cose andarono bene per Mozart, nel senso che l'Arcivescovo, stizzito per il suo comportamento, lo fece letteralmente buttare fuori dal palazzo dal suo Camerlengo con una "storica" pedata nel fondoschiena. A nulla valsero le suppliche di pap Leopold al risoluto porporato: il figlio, licenziato, rimase a Vienna con l'intenzione di vivere come libero artista, cio senza impieghi fissi pur componendo musica per la Corte. Mozart rimarr nella capitale austriaca, salvo brevi periodi, per il resto della sua vita, componendovi le sue musiche migliori e morendovi giovane, senza conoscere mai il vero successo.
Mozart massone
Mozart entr nella Massoneria proprio dopo la partenza per Vienna, mentre la sua carriera di musicista era al culmine del successo. Venne iniziato come apprendista il 14 dicembre 1784, nella Loggia La Beneficenza di Vienna. Il compositore, in poco tempo, percorse tutto il cammino iniziatico della massoneria bruciando le tappe: nel marzo del 1785 fu elevato al grado di Compagno e il mese successivo, i1 22 aprile, divenne Maestro. Nel frattempo, anche suo padre Leopold venne iniziato ai misteri della Libera Muratoria [21] . Lappartenenza massonica di Mozart non fu mera adesione formale, ma trasse fondamento in profondi convincimenti esoterici e spirituali, che egli tradusse in musica, nelle Opere che pi si riallacciano ai simboli e agli ideali massonici: fra questi, resta impareggiabile la simbologia del Flauto Magico [22] . Simbolico anche il carattere di progressione delle terze parallele, che contraddistingue la parte finale dellopera K623. Il carattere massonico, poi, impresso pure nella tonalit (con predilezione di mi bemolle) e nei timbri, dove predominante la presenza di strumenti a fiato e voci maschili. Alluniverso della musica massonica apparterrebbero, fra le altre opere, la Cantata K471 del 1785, LAdagio per 2 clarinetti e 3 corni di bassetto K411 dello stesso anno e la Musica Funebre Massonica K 477 (pure questa del 1785), oltre alla Piccola Cantata Massonica K623 del 1791.[23] .
Wolfgang Amadeus Mozart trichinosi all'avvelenamento da mercurio, alla febbre reumatica o, pi recentemente, la sifilide. La pratica terapeutica del salasso, all'epoca diffusa, menzionata come concausa della morte. Mozart mor lasciando incompiuto il Requiem. Il completamento del Requiem fu affidato dalla moglie del compositore in un primo tempo al musicista Joseph von Eybler, il quale, tuttavia, ben presto si fece indietro. Fu allora chiamato il giovane compositore Franz Xaver Sssmayr, allievo e amico di Mozart che termin il lavoro, completando le parti non finite e scrivendo ex novo quelle inesistenti. Nel 1809 Constanze Weber, la vedova, si rispos col diplomatico danese Georg Nikolaus von Nissen (17611826), grande ammiratore di Mozart e autore di una delle prime biografie dedicate al musicista. Per questo lavoro di sicuro Nissen attinse a testimonianze di Constanze, la quale, per, non pu essere considerata una fonte del tutto attendibile. Ad esempio dalle lettere scritte da Mozart ad amici e familiari (alla stessa Constanze, ad esempio) Nissen e Constanze cancellarono spesso le parti pi scurrili e ci nel chiaro intento di idealizzare la figura del compositore[25] .
Composizioni
Le composizioni di Mozart spaziano in tutti i generi musicali del suo tempo: la musica sacra, l'oratorio, la sinfonia, il concerto per strumento solista ed orchestra, la musica da camera, la sonata per pianoforte ed il lied. Mozart fra i musicisti maggiormente eseguiti non solo in Austria (in particolare a Salisburgo[26] ), ma anche nelle sale da concerto di tutto il mondo.
Opere
Die Schuldigkeit des ersten Gebotes[27] (L'obbligo del primo comandamento) K35 Apollo et Hyacinthus K38 - (13 maggio 1767, Universit di Salisburgo) Bastien und Bastienne K50 - (2 ottobre 1890, Architektenhaus, Berlino) La finta semplice K51 - (1 maggio 1769, Corte dell'Arcivescovo, Salisburgo) Mitridate, re di Ponto K87 (K.74a) - (26 dicembre 1770, Teatro Regio Ducale, Milano) Ascanio in Alba K111- (17 ottobre 1771, Teatro Regio Ducale, Milano) Il sogno di Scipione K126 - (1 maggio 1772, Residenza Arcivescovile, Salisburgo) Lucio Silla K135 - (26 dicembre 1772, Teatro Regio Ducale, Milano) La finta giardiniera K196 - (13 gennaio 1775, Redoutensaal, Monaco) Il re pastore K208 - (23 aprile 1775, Residenza Arcivescovile, Salisburgo) Zaide K344 (opera incompiuta) (27 gennaio 1866, Francoforte) Thamos Knig in gypten K345 (cori e intermezzi musicali) Idomeneo, ossia Ilia ed Idamante, K366 - (29 gennaio 1781, Court Theatre, Monaco) Die Entfhrung aus dem Serail (Il ratto dal serraglio) K384 - (16 luglio 1782, Burgtheater, Vienna) L'oca del Cairo K422 (opera incompiuta) (1784, aprile 1860, Francoforte) Lo sposo deluso, ossia La rivalit di tre donne per un solo amante K430 (opera incompiuta) (1784) Der Schauspieldirektor (L'impresario teatrale) K486 (7 febbraio 1786, Palazzo Schnbrunn, Vienna) Le nozze di Figaro K492 - (1 maggio 1786, Burgtheater, Vienna) Don Giovanni, ossia Il dissoluto punito K527 - (29 ottobre 1787, Teatro Nazionale di Praga) Cos fan tutte , ossia La Scuola degli Amanti K588 - (26 gennaio 1790, Burgtheater, Vienna) Die Zauberflte (Il flauto magico) K620 , (30 settembre 1791, Theater auf der Wieden, Vienna) La clemenza di Tito K621 - (6 settembre 1791, Teatro Nazionale di Praga)
10
Musica Sacra
Messe Dominicus-Messe K 66 Weisenhaus-Messe Missa solemnis K 139 Trinitatis-Messe K 167 Spatzen-Messe Missa brevis K 220 Credo-Messe K 257 Spaur-Messe Missa brevis K 258 Orgelsolo-Messe Missa brevis K 259 Krnungsmesse Missa solemnis K 317 Missa aulica Missa solemnis K 337 Messa in Do minore Missa solemnis K 427 Messa di Requiem K 626 (incompiuta)
Litanie, Vespri ed altre composizioni sacre Litaniae Lauretanae K 109 Litaniae de venerabili altaris Sacramento K 125 Dixit Dominus et Magnificat K 193 Litaniae Lauretanae K 195 Exultate Jubilate K 165 (158a) in Fa maggiore Litaniae de venerabili altaris Sacramento K 243 Vesperae de Dominica K 321 Vesperae solemnes de confessore K 339 Ave verum Corpus K 618
Composizioni strumentali
Sinfonie
Sinfonia n. 1 in Mi bemolle maggiore K 16 Sinfonia n. 4 in Re maggiore K 19 Sinfonia n. 5 in Si bemolle maggiore K 22 Sinfonia n. 6 in Fa maggiore K 43 Sinfonia n. 7 in Re maggiore K 45 Sinfonia n. 8 in Re maggiore K 48 Sinfonia n. 9 in Do maggiore K 73 Sinfonia n. 10 in Sol maggiore K 74 Sinfonia n. 11 in Re maggiore K 84 Sinfonia n. 12 in Sol maggiore K 110 Sinfonia n. 13 in Fa maggiore K 112 Sinfonia n. 14 in La maggiore K 114 Sinfonia n. 15 in Sol maggiore K 124 Sinfonia n. 16 in Do maggiore K 128 Sinfonia n. 17 in Sol maggiore K 129 Sinfonia n. 18 in Fa maggiore K 130 Sinfonia n. 19 in Mi bemolle maggiore K 132 Sinfonia n. 20 in Re maggiore K 133 Sinfonia n. 21 in La maggiore K 134 Sinfonia n. 22 in Do maggiore K 162
11
Sinfonia n. 23 in Re maggiore K 181 Sinfonia n. 24 in Si bemolle maggiore K 182 Sinfonia n. 25 in Sol minore K 183 Sinfonia n. 26 in Mi bemolle maggiore K 184 Sinfonia n. 27 in Sol maggiore K 199 Sinfonia n. 28 in Do maggiore K 200 Sinfonia n. 29 in La maggiore K 201 Sinfonia n. 30 in Re maggiore K 202 Sinfonia n. 31 in Re maggiore K 297 "Pariser" Sinfonia n. 32 in Sol maggiore K 318 Sinfonia n. 33 in Si bemolle maggiore K 319 Sinfonia n. 34 in Do maggiore K 334 Sinfonia n. 35 in Re maggiore K 385 "Haffner" Sinfonia n. 36 in Do maggiore K 425 "Linzer" Sinfonia n. 38 in Re maggiore K 504 "Prager" Sinfonia n. 39 in Mi bemolle maggiore K 543 Sinfonia n. 40 in Sol minore K 550 Sinfonia n. 41 in Do maggiore K 551 "Jupiter" Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra in Mi bemolle maggiore K 364 Sinfonia concertante per oboe, clarinetto, corno e fagotto in Mi bemolle maggiore K 297b
Concerti Mozart rinnova il genere musicale del concerto: il discorso musicale si svolge come dialogo paritario fra due soggetti di uguale importanza, il solista e l'orchestra. Mozart scrisse concerti per pianoforte, violino, flauto, corno, clarinetto, fagotto. Tra i concerti per violino pi importanti figura il KV 219, in La maggiore.
Concerto per pianoforte o clavicembalo - K 107 Concerto per pianoforte n. 1 in fa magg.(Rielaborazione di Sonate di F.Raupach, Schobart e L.Honauer) - K 37 Concerto per pianoforte n. 2 in si bemolle magg.(Rielaborazione di Sonate di F.Raupach, Schobart) - K 39 Concerto per pianoforte n. 3 in re magg.(Rielaborazione di Sonate di L.Honauer, Eckhard e C.P.E. Bach) - K 40 Concerto per pianoforte n. 4 in sol magg.(Rielaborazione di Sonate di L.Honauer und F.Raupach) - K 41 Concerto per pianoforte n. 5 in re magg. - K 175 Concerto per pianoforte n. 6 in si bemolle magg. - K 238 Concerto per tre pianoforti n. 7 in fa magg. "Lodron-Konzert" - K 242 Concerto per pianoforte n. 8 in do magg. "Ltzow-Konzert" - K 246 Concerto per pianoforte n. 9 in mi bemolle magg. "Jeunehomme-Konzert" - K 271 Concerto per due pianoforti n. 10 in mi bemolle magg. - K 365 Concerto per pianoforte n. 11 in fa magg. - K 413 Concerto per pianoforte n. 12 in la magg. - K 414 Concerto per pianoforte n. 13 in do magg. - K 415 Concerto per pianoforte n. 14 in mi bemolle magg. - K 449 Concerto per pianoforte n. 15 in si bemolle magg. - K 450 Concerto per pianoforte n. 16 in re magg. - K 451 Concerto per pianoforte n. 17 in sol magg. - K 453 Concerto per pianoforte n. 18 in si bemolle magg. - K 456 Concerto per pianoforte n. 19 in fa magg. - K 459 "I.Krnungs-Konzert" Concerto per pianoforte n. 20 in re min. - K 466 Concerto per pianoforte n. 21 in do magg. - K 467 Concerto per pianoforte n. 22 in mi bemolle magg. - K 482 Concerto per pianoforte n. 23 in la magg. - K 488 Concerto per pianoforte n. 24 in do min. - K 491 Concerto per pianoforte n. 25 in do magg. - K 503 Concerto per pianoforte n. 26 in re magg. - K 537 "II.Krnungs-Konzert" Concerto per pianoforte n. 27 in si bemolle magg. - K 595 Concerto per flauto e arpa - K 299 Concerto per flauto in sol mag K 313 Concerto per flauto in re mag - K 314 Concerto per clarinetto - K 622 Concerto per violino n.1 - K 207 Concerto per violino n.2 in re mag - K 211 Concerto per violino n.3 - K 216 Concerto per violino n.4 - K 218 Concerto per violino n.5 - K 219 Concerto per fagotto e orchestra - K 191 Concerto per corno n. 1 - K 412 Concerto per corno n. 2 - K 417 Concerto per corno n. 3 - K 447 Concerto per corno n. 4 - K 495
Wolfgang Amadeus Mozart Sonate per pianoforte Sonata per pianoforte n. 1 in Do maggiore K 279 Sonata per pianoforte n. 2 in Fa maggiore K 280 Sonata per pianoforte n. 3 in Si bemolle maggiore K 281 Sonata per pianoforte n. 4 in Mi bemolle maggiore K 282 Sonata per pianoforte n. 5 in Sol maggiore K 283 Sonata per pianoforte n. 6 in Re maggiore K 284 Sonata per pianoforte n. 7 in Do maggiore K 309 Sonata per pianoforte n. 8 in La minore K 310 Sonata per pianoforte n. 9 in Re maggiore K 311 Sonata per pianoforte n. 10 in Do maggiore K 330 Sonata per pianoforte n. 11 in La maggiore K 331 Sonata per pianoforte n. 12 in Fa maggiore K 332 Sonata per pianoforte n. 13 in Si bemolle maggiore K 333 Sonata per pianoforte n. 14 in Do minore K 457 Sonata per pianoforte n. 15 in Fa maggiore K 533 Sonata per pianoforte n. 16 in Do maggiore K 545
12
Sonata per pianoforte n. 17 in Si bemolle maggiore K 570 Sonata per pianoforte n. 18 in Re maggiore K 576 Altre composizioni per piano Dodici variazioni per pianoforte su Ah, vous dirais-je, Maman K 265 Fantasia in re min K 397 Fantasia in do min K 475 Piccola Giga in sol min K 574
Sonate per pianoforte e violino Sonata per pianoforte e violino in do mag K 296 Sonata per pianoforte e violino in sol mag K 301 Sonata per pianoforte e violino in mi bemolle mag K 302 Sonata per pianoforte e violino in do mag K 303 Sonata per pianoforte e violino in mi min K 304 Sonata per pianoforte e violino in la mag K 305 Sonata per pianoforte e violino in re mag K 306 Sonata per pianoforte e violino in fa mag K 376 Sonata per pianoforte e violino in fa mag K 377 Sonata per pianoforte e violino in si bemolle mag K 378 Sonata per pianoforte e violino in sol mag K 379 Sonata per pianoforte e violino in mi bemolle mag K 380 Sonata per pianoforte e violino in do maggiore K 403 (completata da M.Stadler) Sonata per pianoforte e violino in si bemolle mag K 454 Sonata per pianoforte e violino in mi bemolle mag K 481
Wolfgang Amadeus Mozart Duetti, Trii, Quartetti e Quintetti Duo per violino e viola in sol mag K 423 Quartetto K 370 in fa mag per oboe, violino, viola e violoncello Quartetto per archi in sol mag K 387 Quintetto per pianoforte e fiati in mi bemolle mag K 452 Quartetto in si bemolle mag La caccia K 458 Quartetto in do mag "Quartetto delle dissonanze" K 465 Quartetto per piano e archi in sol min K 478 Quartetto per piano e archi in mi bemolle mag K 493 Trio Kegelstatt in mi bemolle mag per clarinetto, viola e piano K 498 Quintetto per clarinetto e archi in la mag K 581 Quintetto per archi in do min K 406 Quintetto per archi in do mag K 515 Quintetto per archi in sol min K 516 Adagio e Rond in do min per glassharmonica, flauto, oboe, viola e violoncello K 617 5 Divertimenti per tre corni di bassetto K 439
13
Altre composizioni Marcia funebre massonica in do min "Maurerische Trauermusik" K 477 Uno scherzo musicale K 522
Lo stile mozartiano
Le composizioni di Mozart e di Haydn appartengono a un periodo storico - la seconda met del XVIII secolo durante il quale avvenne nella musica occidentale l'evoluzione dal cosiddetto stile galante ad un nuovo stile, detto in seguito classico, che avrebbe accolto in s anche gli elementi contrappuntistici, che caratterizzavano la tarda musica barocca e proprio in reazione alla cui "complessit" si era sviluppato lo stile galante. Lo stile della musica di Mozart non solo segue da vicino lo sviluppo dello stile classico, ma senza dubbio contribuisce in modo fondamentale a definirne le caratteristiche, in modo tale da poter essere considerato esso stesso l'archetipo. Mozart fu uno straordinario compositore che si dedic con apparente semplicit a tutti i principali generi dell'epoca: scrisse un gran numero di sinfonie, opere, concerti per strumento solista, musica da camera (fra cui quartetti d'archi e quintetti d'archi) e sonate per pianoforte. Bench per nessuno di questi generi si possa affermare che egli fu il "primo autore", per quanto riguarda il concerto per pianoforte si deve riconoscere che esso deve a Mozart, autore ed interprete delle proprie composizioni, il grandioso sviluppo formale e di contenuti che avrebbe caratterizzato questo genere nel secolo successivo[28] . Dettaglio del manoscritto del Requiem K. 626 Mozart scrisse anche un gran numero di composizioni sacre, fra cui messe, e composizioni pi "leggere", risalenti per lo pi al periodo salisburghese, come le marce, le danze, i divertimenti, le serenate e le cassazioni. I tratti caratteristici dello stile classico possono essere ritrovati senza difficolt nella musica di Mozart: chiarezza, equilibrio e trasparenza sono elementi distintivi di ogni sua composizione. Tuttavia l'insistenza che a volte viene data agli elementi di delicatezza e di grazia della sua musica non riesce a nascondere la potenza eccezionale di alcuni dei suoi capolavori, quali il concerto per pianoforte n. 24 in do minore K. 491, la Sinfonia n. 40 in sol minore K. 550, e
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Solamente riconoscendo che la violenza e la sensualit al centro dell'opera di Mozart possibile fare il primo passo
verso la comprensione delle sue strutture e della sua magnificenza. In un modo paradossale, la caratterizzazione superficiale [30] di Schumann della sinfonia K. 550 in sol minore pu aiutarci a comprendere il demone di Mozart in modo pi completo. Nell'opera di Mozart ogni suprema espressione di sofferenza e terrore ha qualcosa di sorprendentemente voluttuoso.
Soprattutto nell'ultimo decennio di vita Mozart esplor l'armonia cromatica con una intensit raramente ritrovata in altri compositori del suo tempo. Scrive Hermann Abert[31] :
Neppure l'uomo normale si d pena di imitare alcuna cosa di cui non rechi gi in s l'embrione. Nel genio questa scelta
reca gi l'impronta dell'atto creativo. Essa infatti il primo tentativo di una presa di posizione, d'un affermarsi nei confronti della tradizione: tentativo che dovr agguerrirlo a rifiutare ci che gli sia estraneo o d'intoppo e non soltanto ad imitare ma a "ricreare" ed assimilare ogni elemento congeniale. Non dovremo quindi mai dimenticare che la grandezza di Mozart sta nel suo "io", nella sua forza creativa; non nel materiale col quale si cimentato.
Fin da fanciullo Mozart aveva mostrato che era capace di ricordare ed imitare senza alcuna difficolt la musica che aveva l'occasione di ascoltare. I suoi numerosi viaggi consentirono al giovane compositore di far sua una rara collezione di esperienze attraverso le quali Mozart cre il suo unico linguaggio compositivo.[32] La ricerca critica e musicologica sull'opera di Mozart al centro del monumentale lavoro in cinque volumi Mozart - Sa vie musicale et son oeuvre (1912-1946) di Teodor de Wyzewa e Georges de Saint-Foix. Attraverso un metodo di analisi scrupolosa delle influenze dovute all'ambiente musicale col quale Mozart si confront nel corso della sua breve vita, i due musicologi arrivarono a suddivedere l'opera di Mozart in 34 fasi stilistiche diverse, ciascuna di esse sotto l'influenza di un dato modello. Questo "approccio riduttivo" tuttavia stato in seguito criticato e messo in discussione, fra gli altri da Paumgartner[33] :
Nella compiaciuta infatuazione di quei confronti critico-stilistici, si tralasci anzitutto di cercar di scoprire in virt di quali
leggi pi profonde la musica di Mozart, nonostante le innegabili reminiscenze dei modelli contemporanei, risulti cos sostanzialmente diversa da questi e, appunto perci abbia potuto svilupparsi assumendo forme proprie, originali e durature
Mozart era ancora bambino durante il soggiorno a Londra quando incontr Johann Christian Bach ed ascolt la sua musica. A Parigi, Mannheim e Vienna egli ascolt i lavori dei compositori attivi in quei luoghi cos come la famosa orchestra di Mannheim. In Italia ebbe modo di conoscere ed approfondire la ouverture italiana e l'opera buffa dei grandi maestri italiani del settecento, e questa esperienza sarebbe stata di fondamentale importanza nello sviluppo successivo della sua musica. Sia a Londra sia in Italia lo stile galante dominava la scena: uno stile semplice, quasi da musica leggera, caratterizzato da una predilezione per le cadenze, da una enfasi sulle frasi nella tonalit fondamentale-dominante-sottodominante (escludendo cos altri accordi), e dall'uso di frasi simmetriche e di strutture articolate in modo chiaro.[34] Lo stile galante, che fu l'origine dello stile classico, era nato come reazione alla "eccessiva complessit" della tarda musica barocca. Alcune delle sinfonie giovanili di Mozart hanno la forma di ouvertures in tre movimenti nello stile italiano; molte di queste sono "omotonali", ossia tutti i tre movimenti sono nella stessa tonalit, essendo il movimento lento centrale nella relativa tonalit minore. Altri lavori "imitano" la stile di Johann Christian Bach, mentre altri ancora mostrano la semplice forma bipartita in uso fra i compositori viennesi. Passando dalla giovinezza alla prima maturit Mozart inizi ad inserire alcune delle caratteristiche fondamentali dello stile barocco all'interno delle proprie composizioni. Per esempio, la sinfonia n. 29 in la maggiore K. 201 impiega nel primo movimento un tema principale in forma contrappuntistica e sono presenti anche sperimentazioni con frasi di lunghezza irregolare. A partire dal 1773 appaiono nei quartetti dei movimenti conclusivi in forma di
Wolfgang Amadeus Mozart fuga, probabilmente influenzati da Haydn, che aveva incluso finali in questa forma nei quartetti dell'opera 20. L'influenza dello stile Sturm und Drang, che preannuncia col suo carattere la futura era Romantica evidente in alcune delle composizioni di quel periodo di entrambi gli autori, fra cui spicca la sinfonia n. 25 in sol minore K. 183, la prima delle due uniche sinfonie in tonalt minore scritte da Mozart[35] .
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Mozart infuse negli strumenti il nostalgico afflato della voce umana per la quale nutriva uno specialissimo amore. Orient
verso il cuore della melodia l'inesauribile fiumana d'una ricca armonia, dando sempre alla voce degli strumenti quella fervida [36] intensit di sentimento propria della voce umana: inesauribile fonte dell'espressione racchiusa nel fondo del cuore. (Richard Wagner)
Mozart fu anche uno dei grandi autori di opere, egli passava con grande facilit e naturalezza dalla scrittura strumentale a quella vocale. Le sue opere appartengono ai tre generi principali in voga alla fine del Settecento: l'opera buffa (Le nozze di Figaro, Don Giovanni e Cos fan tutte), l'opera seria (Idomeneo e La clemenza di Tito) e Singspiel (Il ratto dal serraglio e Il flauto magico). In tutte le sue grandi opere Mozart piega la scrittura strumentale per sottolineare lo stato psicologico dei personaggi ed i cambiamenti di situazione drammatica. La scrittura operistica e quella strumentale si influenzano a vicenda: l'orchestrazione via via pi sofisticata che Mozart adotta per le composizioni strumentali (sinfonie e concerti in primo luogo) viene adottata anche per le opere, mentre l'uso particolare che egli fa del colore strumentale per evidenziare gli stati d'animo ritorna anche nelle ultime composizioni non operistiche.[37]
Wolfgang Amadeus Mozart Leopold: Vi dico innanzi a Dio, da galantuomo, che vostro figlio il pi grande compositore che io mi conosca, di nome e di persona. Ha gusto e possiede al sommo grado l'arte del comporre. Quando Mozart muore a soli 35 anni, Haydn si trova a Londra. Sapr della morte dell'amico e collega solo al suo rientro a Vienna (1792), rimanendone rattristato.
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Pasquale Anfossi
La critica ha riconosciuto gli influssi di Anfossi sull'opera di Mozart. Mozart, Conobbe probabilmente la musica di Anfossi in occasione della visita a Napoli del 1770.Mozart ha scritto delle arie per le opere Il curioso indiscreto e Le gelose fortunate di Anfossi in occasione di due rappresentazioni a Vienna nel 1783 e nel 1788. W. A. Mozart. Sa vie musicale et son ouevre. Essai de biographie critique, nel secondo volume, Georges du Parc Poulain Saint-Foix con Theodor Wyzewa rilevano molte analogie fra la partitura de La finta giardiniera di Anfossi e quella di Mozart costatando, che spesso il Salisburghese, segu gli schemi formali dell'opera dell'Anfossi e ne riprese persino l'invenzione ritmica. Questo lavoro, citato anche nel saggio "La musica Italiana nel settecento" a cura di Roberto Zanetti per la Bramante editore. Lo Zanetti aggiunge: d'altra parte Mozart adott pi generalmente quella che si ritiene una caratteristica dell'operistica dell'Anfossi e cio la divisione dell'aria in due parti, di tempo e ritmo diversi, che abitualmente invece attribuita proprio a Mozart. La conoscenza di Mozart dell'Anfossi si era spinta fino a far rilevare in una Sinfonia di Pasquale Anfossi datata Venezia 1776 il Tema del Confutatis maledictis del suo Requiem. La Sinfonia presenta al centro del suo "andante" la cellula melodica del "Confutatis maledictis" del Requiem di Mozart proprio in quella parte attribuita al compositore Salisburghese ( noto che la maggior parte del Requiem fu scritto da Franz Xaver Sssmayr e Josef Mysliveek. L'andante di Anfossi ha i medesimi intervalli della voce tenorile nel "Confutatis" (ossia le stesse note, trasferite in un'altra tonalit: l'"andante" infatti in re minore e il "Confutatis" in la minore), ad eccezione della quarta nota. L'equivalenza confermata dalla presenza di una stessa struttura armonica e dalla precisa corrispondenza ritmica (croma con punto, semicroma, minima, minima), sebbene in Mozart sia aggiunta una pausa finale (semiminima). Anche all'ascolto si ha una simile impressione di sospensione, drammaticit e attesa - Fonte: (Enzo Amato, Il plagio di Mozart: Konsequenz Nuova Serie - 7/2002 Anno IX. 2002 ISBN: 978-88-207-3493-0)
Aneddotica
La leggenda su Mozart e Salieri
Nel corso degli anni nacque e si diffuse la leggenda secondo cui Mozart sarebbe stato avvelenato, per gelosia, dal compositore italiano Antonio Salieri. Questa diceria, priva di fondamento, ha ispirato diversi artisti nel corso dei secoli. Il poeta e scrittore russo Aleksandr Sergeevic Puskin diede credito a queste voci, e nel 1830 scrisse Mozart e Salieri (precedentemente intitolato Invidia), un brevissimo dramma in versi, in cui un Salieri roso dalla gelosia fa commissionare da Mozart un'opera, il Requiem, per poi uccidere l'autore, spacciare il brano per suo, suonarlo al funerale di Mozart e poter sentire :Anche Salieri stato toccato da Dio. Per la trovata, l'autore russo si ispir probabilmente al fatto che il Requiem di Mozart fu commissionato dal conte Franz von Walsegg, che infatti voleva spacciarlo per proprio in occasione dell'anniversario della morte della propria consorte. In merito all'opera di Pukin si detto:
Antonio Salieri
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Il 25 novembre 1898, al Teatro Solodovnikov di Mosca, va in scena la prima dell'opera Mozart e Salieri del compositore russo Rimskij-Korsakov. La musica ispirata e dedicata al compositore Dargomykij, mentre il libretto scritto da Rimskij-Korsakov stesso, basandosi sulla tragedia di Pukin, e come questa l'opera si divide in due sole scene. La sera della prima, le variazioni sulla musica di Mozart sono eseguite dal pianista e compositore Sergej Rachmaninov. del 1978 un successivo adattamento della leggenda sulla fine di Mozart: con Amadeus, infatti, il drammaturgo Peter Shaffer conquista i teatri di Londra. La vicenda prende le basi del lavoro di Pukin e ne amplia la portata. Rimane l'invidia di Salieri e il Requiem commissionato da un uomo vestito di nero (Salieri mascherato), ma il tutto viene approfondito e, soprattutto, la narrazione avviene ad opera di Salieri stesso. Il testo subisce diverse modifiche, fino alla versione definitiva del 1981. Nel 1984 il dramma di Shaffer viene portato al cinema da Milo Forman con Amadeus, dove per vengono ammorbiditi i lati negativi del personaggio di Salieri rispetto al dramma di Puskin: anche se nella versione rimasterizzata del film del 2002 verranno ripristinate alcune scene "forti", il Salieri cinematografico (interpretato da F. Murray Abraham che vinse l'Oscar per il miglior attore) decisamente meno "negativo" di quello del dramma di Shaffer, e per sua decisione dato che il drammaturgo aveva curato anche la sceneggiatura del film.
Altre curiosit
Pochi altri autori musicali hanno suggestionato la fantasia del pubblico come Mozart. Gi bambino prodigio noto nelle maggiori corti d'Europa, in seguito compositore di genio e infine protagonista di una precoce e misteriosa morte: la sua vita stata interpretata, sin dall'800, come simbolo stesso della genialit e della perfezione apollinea, idealizzando la sua figura come nessun altro autore prima o dopo di lui. Creando quindi un mito di Mozart, genio assoluto, che tuttora nell'immaginario collettivo probabilmente pi popolare delle sue stesse opere. In questo contesto non deve quindi stupire che siano fioriti aneddoti di ogni tipo sulla sua figura, miranti a sottolineare (rare volte a sproposito, ma spesso in modo esagerato) la sua genialit e la sua "unicit". Qui di seguito sono elencati alcuni fra gli aneddoti pi interessanti e curiosi riguardo la sua vita e le sue opere. Nel vasto repertorio di aneddoti che circondano la vita del giovane Mozart, particolarmente curioso quello che riguarda la sua visita a Roma della Pasqua del 1770. In quest'occasione l'allora quattordicenne Mozart ebbe modo di ascoltare l'esecuzione del celebre Miserere di Gregorio Allegri. Questa composizione era propriet esclusiva della Schola Cantorum della Cappella Sistina, dalla quale era custodito gelosamente. L'esecuzione avveniva esclusivamente nel periodo pasquale a luci spente e lo spartito non poteva essere copiato n letto, pena la scomunica. La leggenda dice che il giovane Mozart, dopo averlo ascoltato una sola volta sia stato in grado di trascriverlo, a memoria, nota per nota. A questa leggenda si riconduce un secondo aneddoto: Felix Mendelssohn Bartholdy, in visita a Roma, per scommessa volle ripetere l'impresa di Mozart e, dopo un solo ascolto, fu anch'egli in grado di trascrivere fedelmente questa composizione. bizzarro segnalare come la recente ricerca storiografica abbia scoperto che Mozart ascolt quest'opera 2 volte prima di cimentarsi nella trascrizione, mentre al molto meno celebrato Mendelssohn fu sufficiente un solo ascolto. C' comunque da considerare che Mozart l'ascolt quando aveva solamente 14 anni, mentre Mendelssohn era quasi trentenne. Mozart fece diversi viaggi in Italia, fin quando, da giovanissimo, inizi la carriera di concertista esibendosi nelle corti d'Europa. Non deve quindi sorprendere che parlasse correttamente l'italiano (usanza allora molto diffusa nel mondo musicale), mentre pi curioso il fatto che nelle lettere egli amasse firmarsi come Amad, francesizzando il proprio nome. Dell'affettuosa amicizia tra Haydn e Mozart abbiamo gi parlato. Un giorno Mozart port uno spartito impossibile per pianoforte. Il vecchio Haydn sorrise e inizi a suonarlo, ma a met brano si interruppe. Mentre le mani erano
Wolfgang Amadeus Mozart alle estremit della tastiera, c'era una nota proprio in mezzo. Ridiede i fogli al giovane Mozart, che inizi a suonarlo e, arrivato al punto cruciale, si abbass e colp il tasto con il naso! Pur nell'inconfutabilit del genio mozartiano, un capitolo a parte meritano, nella sua vasta produzione artistica, i "prestiti" e le citazioni di opere altrui che si possono riscontrare nei suoi lavori. Nel noto Requiem, sono rintracciabili intere frasi musicali tratte da composizioni di Georg Friedrich Hndel; l'ouverture de Il flauto magico ha una sorprendente somiglianza con l'ouverture de Il prigionier Superbo di Giovanni Battista Pergolesi e l'opera contiene arie particolarmente simili a lavori di Domenico Cimarosa e Muzio Clementi; lo stesso Clementi e Domenico Scarlatti sono pi volte "citati" nelle sue sonate per pianoforte etc. La vastit di queste "citazioni" o rielaborazioni di musiche altrui talmente ampia che il celebre compositore e critico musicale Luciano Chailly [39] riferisce che Clementi, ristampando una sua Sonata, dovette segnalarvi in calce con comprensibile stato d'animo il celebre "plagio di Mozart", Il musicologo Giovanni Carli Ballola[40] arriv ad affermare che "se Mozart fosse vissuto ai nostri tempi, avrebbe dovuto passare molto tempo, per i suoi plagi, in un'aula di Pretura". D'altra parte alla sua epoca non esisteva il concetto moderno di "copyright", sviluppatosi dalla seconda met dell'Ottocento: tutti i musicisti riprendevano abbondantemente dai predecessori o contemporanei. Basti pensare alla grande importanza che nella musica sei-sette-ottocentesca aveva la variazione su un tema altrui (fra le tante le Variazioni su L ci darem la mano di Chopin, tratte dal mozartiano Don Giovanni); ma nel mondo moderno, dove il plagio un reato oltre che un peccato artistico, essa pressoch sparita dal panorama musicale occidentale. Comunque stata enorme l'influenza di Mozart sugli operisti napoletani ed italiani in generale, compreso il grande Rossini, soprannominato "il Tedeschino" in giovent per lo studio di Mozart ed altri grandi sinfonisti. Anche in ambito tedesco (dunque fondamentalmente sinfonico) Mozart fu "plagiato" da musicisti come Beethoven, che utilizz due temi musicali mozartiani (Sonate K 332 e K 135; Fuga della Fantasia K 394) nella sua sinfonia pastorale e Felix Mendelssohn che sfrutt in diverse composizioni temi ispirati a Mozart. Si racconta che un giovane Mozart durante uno dei suoi concerti alla corte dell' imperatrice Maria Teresa rese omaggio ad una graziosa piccola dama che si trovava tra il reale seguito, chiedendola addirittura in moglie. Quella damina sarebbe diventata la regina di Francia Maria Antonietta.
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Bibliografia
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Wolfgang Amadeus Mozart Chiara Bertoglio, Voi suonate amici cari. La musica di Mozart tra palcoscenico e tastiera, Marco Valerio, Torino, 2005 Francesco Attardi, Viaggio intorno al flauto magico, Libreria Musicale Italiana Editrice, 2006 Fabrizio Alfieri, Mozart. Il viaggio iniziatico nel Flauto magico, Oriental Press - Luni Editrice, Milano, 2006 Lidia Bramani, Mozart massone e rivoluzionario, Bruno Mondadori, 2006 Alberto Basso, I Mozart in Italia, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, 2006, ISBN 88-95341-00-2 Cristina Wysocki, Le arie da concerto di Wolfgang Amadeus Mozart per voce di soprano, Libreria Musicale Italia, 2006, ISBN 88-7096-440-X Paolo Onofrio Nuzzolese, Wolfgang Amadeus Mozart, il concerto per violino e orchestra in La maggiore, K.V.219, Tesi di laurea in Didattica della Musica, a.a. 2006-2007, Conservatorio Statale di Musica "L.Perosi" di Campobasso Luciano Cacciavillani, Mozart... amico mio!, GDS Edizioni, Milano, 2009 - ISBN 978-88-96255-28-5
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Onorificenze
Cavaliere dell'Ordine dello Speron d'Oro Roma, 4 luglio 1770
Filmografia
Mozart (1982) sceneggiato televisivo, di Marcel Bluwal, coproduzione Francia, Belgio, Italia, Canada, Svizzera. Corretta miniserie di sei puntate. Il protagonista Christoph Bantzer. Fra gli attori, tre italiani: Carlo Rivolta nel ruolo di Salieri, Stefano Satta Flores nel ruolo di Lorenzo Da Ponte e Arnoldo Fo. Noi tre (Italia, 1984), film cinematografico, di Pupi Avati. La trama, con tratti onirici e favolistici tipici della filmografia del regista bolognese, ispirata al soggiorno che il quattordicenne Mozart, detto Amad (Christopher Davidson) fece nei pressi del capoluogo emiliano nel 1770, ospite del conte Gian Luca Pallavicini (Carlo Delle Piane), di sua moglie Maria Caterina (Ida Di Benedetto) e del pazzo "Signor Cugino" (Gianni Cavina), stringendo amicizia col contino Giuseppe (Dario Parisini), suo coetaneo che dapprima gli assai ostile, e innamorandosi di Antonia Leda (Barbara Rabeschini): "Noi tre" una frase che viene detta da Giuseppe una sera che lui, Amad e Antonia decidono di dormire nello stesso letto. Improbabile il personaggio del padre di Amad (Lino Capolicchio), assai lontano dal carattere austero, spigoloso e sprezzante del vero Leopold Mozart. Le musiche sono di Riz Ortolani ma non mancano, ovviamente, brani di Mozart. Amadeus (Stati Uniti, 1984). Il film di Milo Forman, di cui gi si parlato, ha vinto complessivamente otto Oscar fra cui quello per il miglior film. Accanto a F. Murray Abraham nel ruolo di Antonio Salieri, recitano Tom Hulce (W. A. Mozart), Elizabeth Berridge (Costanza Weber Mozart), Roy Dotrice (L. Mozart), Jeffrey Jones (imperatore Giuseppe II), Christine Ebersone (Katerina Cavalieri), Simon Callow (Immanuel Schikaneder) e, nella versione Director's Cut del 2002, pure il ballerino Kenneth MacMillan, qui solo attore istrionico. Il Mozart del film un "immorale, presuntuoso e irritante marmocchio" (come lo definisce il suo ex padrone Arcivescovo Colloredo); per questo il suo genio visto dal "mediocre" Salieri come la mano di Dio che infierisce contro di lui umiliandolo, portandogli via la donna amata e facendogli spesso sentire la sua sonora, stridula risata. Buona parte del film girata a Praga, la citt di Forman.
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Voci correlate
Alfred Einstein, musicologo, autore di un libro su Mozart e di un'edizione del Catalogo Kchel Amadeus, film di Milo Forman. Catalogo Kchel completo La Bastardella, soprano ammirato da Wolfgang Amadeus Mozart in Italia Ulrich Rck, collezionista di strumenti musicali, organizz il restauro del pianoforte di Mozart
Altri progetti
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Collegamenti esterni
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Audio
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Partiture e testi
(EN) Digital Mozart Edition [62] Versione digitale della raccolta di spartiti completi di note critiche, messi a disposizione dall'Internationale Stiftung Mozarteum [63] di Salisburgo. Spartiti liberi di Wolfgang Amadeus Mozart su International Music Score Library Project (EN) Wiki con partiture corali [64] The Lied and Art Art Song Texts PAge [65] Testi orginali dei Lieder musicati da Mozart con traduzioni in italiano e in altre lingue
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Catalogo Kchel Opere liriche Concerti Sinfonie Musica da camera Musica sacra Progetto Classica Portale Musica Caff sinfonico
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Note
[1] Mozart, universalmente noto come austriaco, era nato a Salisburgo, all'epoca parte del Sacro Romano Impero e non dell'Austria alla quale pass solo nel 1805, anni dopo la morte del compositore. [2] Dotato dell'abilit di esprimere attraverso la musica tutte le emozioni, fra l'altro si afferma che si divertiva nel comporre e che aveva nella memoria una delle sue pi grandi alleate. Come descritto in Piero Melograni; Lydia G. Cochrane, Wolfgang Amadeus Mozart: A Biography pag VII, University of Chicago Press, 2007. ISBN 9780226519562 [3] Mozart veniva citato insieme a Schubert e Gluck come esempi del pensiero di Nietzsche Richard Frank Krummel; Evelyn S. Krummel, Ausbreitung und Wirkung des nietzscheschen Werkes im deutschen Sprachraum bis zum Ende des zweiten Weltkrieges: Ein Schrifttumsverzeichnis der Jahre 1919-1945 p. 137, Walter de Gruyter, 1998. ISBN 9783110156133 [4] Romain Rolland (29 gennaio 1866 30 dicembre 1944) era uno scrittore francese che ha avuto il premio Nobel nel 1915 Romain Rolland, Some Musicians of Former Days pag 358, Ayer Publishing, 1977. ISBN 9780836908312 [5] l'epiteto di "Crisostomo" - "bocca dorata" - per questo vescovo e Dottore della Chiesa, si riferisce all'arte oratoria nella quale Giovanni eccelleva, si veda Walter Leibrecht, Religion and Culture: Essays in Honor of Paul Tillich pag. 64, Ayer Publishing, 1972. ISBN 9780836925586 [6] Cliff Eisen; Simon P. Keefe, The Cambridge Mozart Encyclopedia pag 304, Cambridge University Press, 2006. ISBN 9780521856591 [7] Piero Melograni; Lydia G. Cochrane, Wolfgang Amadeus Mozart: A Biography pag 3, University of Chicago Press, 2007. ISBN 9780226519562 [8] Stanley Sadie; Neal Zaslaw, Mozart: The Early Years 1756-1781 pag 13, Oxford University Press, 2006. ISBN 9780198165293 [9] Da lettera di Leopold Mozart 1719 1798 a L. Hagenauer Salisburgo Wasserburg 11 giugno 1763 Wolfgang Amadeus Mozart; Hans Mersmann, M. M. Bozman, Letters of Wolfgang Amadeus Mozart pag. 1, Courier Dover Publications, 1972. ISBN 9780486228594 [10] Riccardo Limongi, Sensi unici ovvero la ghirlanda pag 76, Guida Editori, 1999. ISBN 9788871882048 [11] H.C. Robbinson Landon, Mozart gli anni d'oro. 17811791, Milano, Garzanti, 1989 [12] In seguito lo stesso indirizzo venne trasformato in un museo dedicato al compositore Sandro Cappelletto, Mozart: la notte delle dissonanze pag 10, nota 12, EDT, 2006. ISBN 9788860400611 [13] Gottlieb l'equivalente in tedesco del nome Theophilus. [14] scrisse una Versuch einer grndlichen Violinschule, un metodo per violino, pubblicato nel 1756, l'anno della nascita di Wolfgang [15] Ruth Halliwell, The Mozart Family: Four Lives in a Social Context, pag. 214, Oxford University Press, 1998. ISBN 9780198163718 [16] Il suo cognome a volte lo si ritrova Bertel altre Bertl cos come raccontato in Franz Xaver Niemetschek; Friedrich von Schlichtegroll, Giorgio Pugliaro, Mozart, pag. 101, EDT srl, 1990. ISBN 9788870630824 [17] I coniugi Mozart si erano sposati il 21 novembre 1747 ed avevano avuto in precedenza altri cinque figli, tutti morti in tenerissima et: Johann Leopold Joachim (1748-1749), Maria Anna Cordula (1749), Maria Anna Nepomucena Walpurgis (1750), Johann Carl Amadeus (1752-1753), Maria Crescentia Francisca de Paula (1754). Per l'elenco completo e altri atti si veda Otto Erich Deutsch, Mozart, a Documentary Biography: A Documentary Biography, pag. 4, Stanford University Press, 1965. ISBN 9780804702331 [18] Franz Xaver Niemetschek; Friedrich von Schlichtegroll, Giorgio Pugliaro, Mozart, pag. 101, EDT srl, 1990. ISBN 9788870630824 [19] Hermann Abert, Mozart, la giovinezza 1756-1782, Milano il Saggiatore, p.187 [20] Luciano Cacciavillani, Mozart... amico mio!, Edizioni Nuovi Poeti, Milano 2009, pag. 123. ISBN 978-88-96255-28-5 [21] Lidia Bramani, Mozart massone e rivoluzionario, Mondadori [22] Francesco Attardi, Viaggio intorno al flauto magico, Libreria Musicale Italiana Editrice, 2006 [23] Fabrizio Alfieri, Mozart, il viaggio iniziatico nel Flauto magico, Luni editrice [24] Cfr. B. Paumgartner, Mozart, Torino, Einaudi, 1994, pp. 495-506 [25] Cfr, Wolfgang Hildesheimer, Mozart, Rizzoli, Milano, 1994, p.122 [26] nella sala del principe del castello la musica di Mozart viene eseguita per 341 giorni l'anno
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Licenza
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