Trame Opere Liriche
Trame Opere Liriche
Trame Opere Liriche
ADRIANA LECOUVREUR
Mlle Jouvenot Soprano
Poisson Tenore
di Francesco Cilea
Quinault Basso
Un maggiordomo Tenore
A palazzo Bouillon. Adriana, che ormai non recita più da tempo, riceve in visita
degli amici attori che la invitano a tornare con loro. Ella
A palazzo Bouillon, prima di uno spettacolo in cui sarà acconsente. Subito dopo le viene consegnato un cofanetto
presente Adriana, la principessa turbata si domanda chi inviato da Maurizio: contiene un mazzetto di viole. Adriana
fosse la misteriosa salvatrice. Non appena entra la le annusa ma poi, pensando che Maurizio con quel gesto
Lecouvreur, la principessa crede di riconoscerne la voce e, intenda renderle le viole che ella gli aveva donato, le getta
astutamente, racconta che Maurizio è stato ferito in duello. tra le fiamme adirata (Poveri fiori). Subito dopo riceve la
Adriana impallidisce, ma si rallegra quando vede Maurizio visita di Maurizio e di Michonnet. Il conte e Adriana si
sano e salvo in sala. La principessa ha però capito che era rinnovano le promesse d'amore, ma improvvisamente la
lei la sua salvatrice. Anche Adriana è colta da dubbi e crede cantante diventa pallida e delirante, e infine muore sotto gli
di aver riconosciuto la voce della principessa. Mentre viene sguardi disperati di Maurizio e Michonnet. Le violette nel
eseguito un balletto di stile classico (Il giudizio di Paride), cofanetto erano avvelenate. Ma non è Maurizio ad averle
tutti si domandano di chi fosse il braccialetto rinvenuto nel mandate, bensì la principessa di Bouillon.
nido della Duclos. Adriana e la principessa alimentano i
pettegolezzi con le loro insinuazioni (È quella dama di
certo) fino a quando Adriana non mostra il braccialetto della
Principessa, che viene riconosciuto dal Principe. Non vi
sono più dubbi circa l'identità delle due dame. La
Principessa chiede ad Adriana di recitare qualcosa. L'attrice
declama il "monologo del richiamo" dalla Fedra di Racine
e, sulle ultime parole (come fanno le audacissime impure
cui gioia è tradir) indica la Principessa, che giura di
vendicarsi mentre il pubblico applaude.
L'opera ottenne da subito un enorme successo e ancora oggi
AIDA continua ad essere una delle opere liriche più famose.
di Giuseppe Verdi
ATTO I ATTO II
Scena I: Sala del palazzo del re a Menfi. Scena I: Una sala nell'appartamento di Amneris.
Durante una spedizione militare contro l'Etiopia, i soldati Amneris riceve nelle sue stanze la schiava Aida; con malizia
egizi catturano la principessa Aida e, ignorando la sua vera finge che Radamès sia morto in battaglia per spingerla a
identità, la portano a Menfi e la mettono in schiavitù. dichiarare il suo amore per lui. L'inganno di Amneris
Suo padre - il Re di Etiopia Amonasro - organizza funziona e la reazione involontaria di Aida la tradisce,
un'incursione per liberarla e ricondurla a casa. Non sa che rivelando i suoi sentimenti.
sua figlia si è innamorata da subito del giovane guerriero A questo punto anche Amneris mette le carte in tavola e
Radamès, che ricambia questo suo sentimento. dichiara il suo amore per Radamès. Come potrebbe un'umile
Purtroppo anche Amneris, figlia del Re d'Egitto, si è schiava competere con figlia del Faraone? Mossa da
invaghita del giovane soldato. Amneris intuisce subito che orgoglio Aida svela la sua vera identità di figlia del Re
possa esserci qualcosa tra la giovane schiava e il suo amato; Etiope.
cerca così subdolamente di consolare Aida, con lo scopo di Dal fronte arrivano notizie di vittorie e Amneris costringe
scoprire qualcosa in più. Aida ad assistere al trionfo dell'Egitto e alla sconfitta del
Il Re apprende le ultime notizie dal confine: l'esercito suo popolo.
Etiope sta marciando contro l'Egitto. A Radamès viene
concesso il rango di capitano dell'esercito egizio, con il Scena II: Uno degli ingressi della città di Tebe.
compito preciso di fermare l'avanzata dell'esercito di
Amonasro. Una marcia trionfale accoglie il ritorno vittorioso di
Aida è divisa tra l'amore per la Patria e l'amore verso il suo Radamès. Come ricompensa, il Re gli concede qualsiasi
Radamès. cosa desideri. I prigionieri etiopi sono condotti al cospetto
del Re; tra di loro c'è anche Amonasro. Aida corre a
Scena II: Interno del tempio di Vulcano a Menfi. ricongiungersi con il padre, tuttavia le loro vere identità
rimangono ancora sconosciute agli egizi. Il Re Etiope è
infatti dato per morto in battaglia.
Radamès, per amore di Aida, utilizza del desiderio Amneris, sapendo che Radamès è innocente, lo supplica di
offertogli dal Re per chiedere il rilascio di tutti i prigionieri. discolparsi. Ma egli si rifiuta, condannandosi per l'incauto
Il Re, pieno di gratitudine verso Radamès, lo dichiara suo gesto.
successore al trono, offrendogli la mano di Amneris. Durante il processo, egli tace, non pronunciando una sola
Tutti i prigionieri etiopi vengono rilasciati tranne Aida e parola in propria difesa. Amneris si appella alla pietà dei
Amonasro, trattenuti su consiglio del sommo sacerdote Sacerdoti, ma nonostante il suo accorato appello, Radamès
Ramfis, per evitare che gli etiopi cerchino vendetta alla loro viene condannato a morte per alto tradimento e portato via.
recente sconfitta.
Scena II: L'interno del tempio di Vulcano e la tomba
ATTO III di Radamès; la scena è divisa in due piani: il piano
superiore rappresenta l'interno del tempio splendente
Scena: Le rive del Nilo, nelle vicinanze del Tempio di d'oro e di luce, il piano inferiore un sotterraneo.
Iside.
La condanna prevede che Radamès sia sepolto vivo.
Amonasro, durante la sua prigionia, cerca di aiutare la sua Radamès crede di essere solo nella sua cripta, ma poco dopo
Patria: costringe infatti sua figlia Aida a raccogliere si accorge che Aida si è nascosta lì, per poter morire
informazioni sulla posizione dell'esercito egizio insieme a lui. I due amanti confermano l'amore reciproco e
direttamente da Radamès. accettano il loro triste destino.
Radamès, che pur avendo accettato la mano di Amneris e il Mentre attendono che l'alba porti via le loro pene, Amneris
trono d'Egitto prova ancora dei sentimenti per Aida, piange e prega sopra la loro tomba.
fidandosi di lei, le confida le informazioni richieste dal
padre.
Amonasro e Aida riescono infine a fuggire; solo allora la
loro vera identità viene scoperta. Radamès, disperato per
aver involontariamente tradito la sua Patria, si consegna
prigioniero al sommo sacerdote Ramfis.
ATTO IV
QUADRO II
QUADRO III QUADRO IV
Nel tribunale rivoluzionario. La Francia ha bisogno di Nel cortile della prigione. Andrea Chénier, assistito
denaro e soldati. Gerard, ormai guarito, cerca di convincere dall'amico Roucher, scrive i suoi ultimi versi mentre sta per
la folla a fare una donazione per la causa di eguaglianza morire. Gerard ha tentato di salvarlo, ma Robespierre non
nella quale crede fermamente. Una vecchia popolana cieca, ha accettato di riceverlo. Aiutata da Gerard, Maddalena
Madelon, offre alla patria il suo unico nipote quindicenne, riesce ad ottenere un colloquio con Chénier e a corrompere
mentre l'"Incredibile", rimasto da solo con Gerard, lo la guardia. All'alba, quando i soldati vengono a prelevare i
costringe ad accusare Chénier, che intanto era stato condannati, prende il posto di una prigioniera, Idia Legrey,
arrestato. Gerard è incerto, ma l’amore per Maddalena lo e le dona il suo lasciapassare. Siede così sul carro dei
convince a denunciare il rivale. Maddalena, sconvolta, si condannati a fianco dell'uomo che ama. I due amanti si
offre a Gerard perché salvi la vita di Chénier. Questi, dirigono sereni verso la morte, rapiti nell'estasi del loro
commosso, farà di tutto per salvare il giovane. Durante il amore. In un angolo Gerard piange amaramente.
processo, Chénier si difende da ogni accusa e Gerard,
pentito di aver detto il falso allo scopo di sbarazzarsi del
rivale, ritratta la denuncia. Questo però non basta a
scagionarlo e Chénier viene condannato a morte.
Maddalena, confusa tra la folla, piange disperatamente.
La prima rappresentazione fu al "Tratro La Fenice" di
ATTILA Venezia il 17 Marzo 1846.
di Giuseppe Verdi
PROLOGO
Personaggi
ATTO II
Nel campo romano Ezio apprende della tregua impostagli
dall'imperatore fanciullo Valentiniano. Alcuni Unni recano
un messaggio: Attila accantona le ostilità, gli propone
nuovamente l'alleanza invitandolo a un banchetto.
Odabella ha saputo che Foresto vuole avvelenare il re, allora
MONELLI (Coro voci bianche)
CARM
Introduzione
EN
È un'opera lirica in quattro atti di Georges Bizet su libretto
ATTO I
La scena si svolge in una piazza di Siviglia. Moralès e un ATTO II
gruppo di dragoni osservano incuriositi la giovane Micaela È trascorso un mese. Nell'osteria di Lillas Pastia Carmen
che arriva dalla campagna alla ricerca del brigadiere Don danza e canta con le altre zingare ed attende il ritorno di
José. Venendo a sapere che José arriverà di lì a poco, ella si Don José, incarcerato perché colpevole di averla fatta
allontana; al suo arrivo nella piazza il brigadiere viene fuggire. Venuto a brindare con gli amici, entra il torero
informato da Moralès di Micaela. Escamillo che rivolge a Carmen parole galanti, ma viene
Scoccata l'ora della pausa, escono dalla fabbrica le sigaraie respinto.
solo José non mostra interesse per loro: ama Micaela e ha Ecco arrivare José, uscito di pigione, nel frattempo suona la
promesso alla madre di sposarla. tromba che ordina il rientro dei militari e il brigadiere,
Tutti gli uomini attendono Carmen e, quando la bella schernito e aizzato da Carmen, esita a staccarsi da lei.
sigaraia appare, le si stringono intorno; costei, accortasi che Intanto Attila, addormentato nella propria tenda, si desta di
José la ignora, gli lancia un fiore. Il brigadiere resta turbato soprassalto e narra allo scudiero Uldino un sogno: giunto
e nasconde il fiore sotto la giacca. alle porte di Roma, è fermato da un vecchio canuto che gli
Micaela, tornata in piazza, gli consegna una lettera della impone di arretrare di fronte alla terra di Dio.
madre e, prima di congedarsi da lui, lo bacia castamente. Quando il tenente Zuniga gli ordina di rientrare, Josè si
Scoppia una rissa tra le sigaraie e Carmen, la più aggressiva, ribella: scoppia una rissa. I contrabbandieri li separano e
viene arrestata da Zuniga, tenente delle guardie che ordina a l'uomo, capendo che ormai non può fare altro che fuggire, si
José di portarla in prigione. Rimasta sola con il brigadiere, unisce a Carmen e ai fuorilegge disertando l'esercito.
Carmen dà inizio alla sua opera di seduzione: gli promette
ATTO III ATTO IV
José, torturato dai rimorsi e stanco della vita difficile tra le
Di fronte all'arena di Siviglia la folla acclama festante il
montagne, si accorge che il rapporto con Carmen non è più
corteo dei toreri; tra la folla c'è Carmen, ora innamorata di
quello di un tempo. Escamillo.
La zingara interroga le carte che le predicono la morte Mercedes e Frasquita la avvertono che Josè è nelle
vicina. vicinanze; costui decide di affrontare Carmen rimasta sola
Intanto Micaela raggiunge, non vista, il campo dei nella piazza ad attendere il torero, intanto che tutti assistono
contrabbandieri in cerca di José, ma scappa quando lo vede alla corrida. Inutili sono le sue suppliche la donna lo
con Escamillo. respinge e, in segno di disprezzo, si sfila l'anello che le ha
donato e glielo getta addosso.
Geloso del rivale, José sfida a duello il torero, ma viene
Disperato e accecato dall'ira uccide Carmen con una
fermato dagli zingari che trovano Micaela nascosta tra le pugnalata, poi si costituisce ai gendarmi mentre la folla
rocce. festeggia la vittoria di Escamillo.
Ella riferisce a José che la madre è in punto di morte;
l'uomo accetta di seguirla, ma prima di andarsene minaccia
Carmen, della quale è follemente innamorato.
abbastanza curiosa: nel 1888 l'editore Sonzogno istituì un
CAVALLERIA concorso aperto a tutti i giovani compositori italiani che non
erano ancora riusciti a far rappresentare una loro opera.
RUSTICANA Mascagni, venuto a conoscenza di questo concorso a due
mesi dalla chiusura delle iscrizioni, chiese al suo amico
di Pietro Mascagni Giovanni Targioni-Tozzetti di scrivere un libretto.
Lui e il suo collega Guido Menasci scelsero come base la
novella di Giovanni Verga "Cavalleria Rusticana". La cosa
particolare fu che i due lavorarono all'opera con Mascagni
per corrispopndenza.
L'opera fu completata appena in tempo per essere ammessa
al concorso. Ovviamente, come abbiamo visto, l'opera di
Mascagni fu selezionata per essere rappresentata a Roma.
Una locandina d'epoca riguardante due opere di Pietro
Venne rappresentata la Cavalleria Rusticana nel dicembre
Mascagni: "Cavalleria rusticana" e "Zanetto"
1917 al Teatro Reale di Madrid, anche lì con grande
Cavalleria Rusticana è un'opera in un unico atto di Pietro successo. Luigi Rossi Morelli rappresentò Alfio, il
Mascagni, su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido carrettiere.
Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga. Per avere un'idea del successo riscosso dall'opera di
Mascagni, basti pensare che alla sua morte (avvenuta nel
Cavalleria rusticana fu la prima opera composta da 1945), l'opera era già stata rappresentata più di
Mascagni ed è certamente la più nota fra le sedici composte quattordicimila volte solo in Italia.
dal compositore livornese (oltre a Cavalleria rusticana, solo
Iris e L'amico Fritz sono rimaste nel repertorio stabile dei
principali enti lirici). Il suo successo fu enorme già dalla
prima volta in cui venne rappresentata al Teatro Costanzi di
Roma, il 17 maggio 1890, e tale è rimasto fino a oggi.
ATTO II
Appena Ernesto scopre la notizia delle nozze, decide di
partire disperato e affranto.
Intanto Don Pasquale incontra Sofronia (Norina travestita) e
ne rimane subito invaghito, tanto da voler concordare
immediatamente il matrimonio. Il finto notaio Carlo (cugino
L'azione si svolge a Roma, agli inizi dell'Ottocento. dello stesso Malatesta) convalida il contratto di nozze, con il
quale Don Pasquale cede metà dei suoi bene alla sua
ATTO I giovane moglie.
Il vecchio e ricco Don Pasquale, vorrebbe veder sistemato Subito dopo la firma del contratto, Norina (nei panni di
Ernesto, suo nipote e futuro erede. Egli vorrebbe far sposare Sofronia) muta atteggiamento: comincia a dilapidare i soldi
a suo nipote una ricca e nobile zitella; Ernesto invece è e a spadroneggiare in casa, rifiutando ogni attenzione
rivoltale dal suo neo-marito.
ATTO III
Le spese senza freno di Norina portano Don Pasquale allo
sconforto. Oltretutto, Norina gli fa credere di avere un
amante. Malatesta richiama Ernesto e lo mette al corrente
del piano ordito, chiedendogli di fare la parte dell'amante
misterioso di Sofronia.
Ernesto quindi, si ritrova nel giardino dicasa, intento a
cantare una serenata alla finta Sofronia. Intanto Don
Pasquale osserva la scena insieme a Malatesta. Quando
infine Ernesto sparisce nel boschetto del giardino, i due
escono allo scoperto e accusano Sofronia/Norina di
tradimento.
Ernesto, che nel frattempo si era nascosto, rientra nel
giardino di casa dove Don Pasquale lo accoglie a braccia
aperte; per far dispetto all'ingrata moglie è disposto a
riaccettare in casa suo nipote e acconsente a fargli sposare
Norina (cosicchè diventi lei la nuova padrona di casa).
A questo punto gli viene svelato l'inganno. Don Pasquale -
visibilmente sollevato - perdona tutti e benedice le nozze tra
Ernesto e Norina.
EDGAR
Introduzione
Quadro I
Mrs. Quickly consegna a Falstaff un messaggio di Alice
L'opera si svolge all'inizio del XV secolo. che, avendo ricevuto la lettera, lo attende a casa «dalle due
alle tre», l'ora in cui il marito è assente.
ATTO I Partita Quickly si presenta Ford, sotto il falso nome di
signor Fontana, supplicando Falstaff di ricorrere alle sue
Quadro I rinomate arti amatorie per conquistare Alice, affinché la
L'anziano e imponente Sir John Falstaff, alloggiato con i bella, perduta la sua virtù, decida finalmente di concedersi
servi Bardolfo e Pistola presso l'Osteria della Giarrettiera, anche a lui.
progetta di conquistare due belle e ricche dame: Alice Ford Falstaff naturalmente accetta, sedotto anche dall'offerta di
e Meg Page. A questo scopo invia alle due donne altrettante una ricca borsa, e confida al falso signor Fontana che fra
lettere d'amore perfettamente identiche. una mezz'ora, non appena «quel tanghero di suo marito»
sarà uscito di casa, Alice cadrà fra le sue braccia. Quindi va
Quadro II a vestirsi e farsi bello per l'appuntamento galante.
La circostanza provoca lo sdegno e l'ilarità di Alice e Meg Ford, gelosissimo, dapprima si dispera, poi decide di
che, insieme alla comare Quickly e a Nannetta, la figlia di irrompere in casa propria con i suoi uomini per sorprendere
Alice, innamorata del giovane Fenton, progettano uno gli adulteri.
scherzo ai danni dell'impudente cavaliere, tale da togliergli
la voglia di atteggiarsi ad ardente seduttore. Quadro II
Entrano due nuovi personaggi: il marito di Alice, Mastro Ma le donne fanno in tempo a nascondere Falstaff, recatosi
Ford, e il pedante dottor Cajus, al quale Ford ha promesso la euforico all'appuntamento amoroso, dentro la cesta del
propria figlia Nannetta. Anch'essi, avvisati dai servi di bucato. Al suo posto, dietro un paravento, Ford scopre la
Falstaff delle intenzioni del padrone, si preparano a figlia Nannetta, intenta a scambiare tenerezze con Fenton.
contrastarlo escogitando a loro volta uno scherzo Infine Falstaff viene gettato nel fossato sottostante tra le risa
all'insaputa delle donne. di tutti i presenti.
Falstaff – ritrovata l'antica baldanza – detta la morale della
ATTO III storia: «Tutto nel mondo è burla.»
Quadro I
Alice rivela al marito la verità e tutti – uomini e donne – si
coalizzano per giocare a Falstaff l'ultimo spettacolare
scherzo: la comare Quickly lo convince a recarsi ad un
secondo appuntamento con Alice e Meg, a mezzanotte, nel
parco, travestito da Cacciatore Nero. Tutti si travestono da
fate e folletti; nella divisione dei ruoli, a Nannetta tocca la
splendida Regina delle fate ed il padre intende approfittare
della confusione per sposare la figlia con il vecchio Dr.
Cajus; mentre racconta il suo piano al dottore, indicando
anche il travestimento che dovrà usare, viene udito per caso
da Mrs. Quickly, che subito avverte la giovane.
Quadro II
L'incontro galante si trasforma in «tregenda»: mascherati da
creature fantastiche, tutti gli abitanti di Windsor circondano
il pingue seduttore, mentre una schiera di folletti (i bambini
di Windsor) lo tormenta e lo costringe a confessare i suoi
peccati.
Finalmente Falstaff riconosce il servo Bardolfo e
comprende di essere stato, una volta ancora, beffato. Intanto
Ford sposa quella che crede sua figlia Nannetta con il Dr.
Cajus ma, tolto il velo si scopre che è invece Bardolfo!
L'opera così finisce in allegria: Ford si rassegna, acconsente
al matrimonio di Nannetta e Fenton e invita tutti a cena; e
Trama
I LOMBARDI ALLA
PRIMA CROCIATA ATTO I
L'azione si svolge a Milano tra il 1097 e il 1099.
Nella chiesa di Sant'Ambrogio i cittadini sono riuniti per festeggiare il rito
di Giuseppe Verdi del perdono concesso da Arvino al fratello Pagano, il quale in passato lo
aveva aggredito in uno scatto di gelosia per amore della bella Viclinda, ora
moglie di Arvino.
Personaggi Dopo lunghi anni di esilio, Pagano ritorna a Milano. I cittadini se ne
rallegrano, ma al pentimento non credono né Arvino, né Viclinda, né la
ARVINO (tenore) figlia Giselda.
PAGANO (basso) Il priore annuncia che Arvino sarà condottiero dei crociati lombardi in
VICLINDA (soprano) Terrasanta.
GISELDA (soprano) Rimasto solo con lo scudiero Pirro, Pagano rivela il suo rancore per la
PIRRO (basso)
cognata e il suo odio per il fratello, che decide di uccidere chiedendo la
ACCIANO (basso)
ORONTE (tenore) complicità di Pirro e di alcuni bravi.
SOFIA (soprano) Intanto nel palazzo di Folco Viclinda e Giselda sono turbate temendo per la
UN PRIORE DELLA CITTA' DI MILANO (tenore) vita di Arvino. Le due fanno un voto: se si salveranno, andranno pellegrine a
CORO cittadini, sgherri, crociati, pellegrini, claustrali, schiave, Gerusalemme a pregare sul Santo Sepolcro.
ambasciatori Arriva Pirro dicendo a Pagano che può agire in quanto suo fratello si è
coricato; Pagano entra in azione, poi vedendo arrivare Arvino, capisce il
tragico errore commesso: non ha ucciso il fratello, bensì il padre ed invoca
la maledizione di Dio.
Quando Arvino giunge per ucciderlo, Giselda si oppone dicendo che il
Introduzione castigo sarà il rimorso.
ATTO III
Nella valle di Giosafat Giselda piange Oronte che, improvvisamente, le
appare davanti in veste lombarda: egli è stato solo ferito. I due fuggono
insieme.
Arvino maledice la figlia e giura vendetta contro Pagano, riconosciuto da
crociati lombardi.
I PURITANI Alla vigilia della prima rappresentazione, l’ eccessiva
lunghezza dello spettacolo impose il taglio di tre brani, oggi
di Vincenzo Bellini sovente riproposti in occasione degli allestimenti:
La scena si svolge in una sala del castello: lo zio Giorgio La scena si svolge "in un giardino a boschetto, vicino alla
racconta commosso ai presenti la follia di Elvira. Poco dopo casa d'Elvira". Durante un terribile uragano, il fuggitivo
compare la fanciulla, delirando e invocando l'amato Arturo. Arturo, inseguito dai soldati dell'esercito puritano, tenta di
Giorgio cerca di convincere Riccardo a non trascinare il avvicinarsi alla casa dell'amata. Ella sta intonando la loro
rivale dinanzi al tribunale, poiché egli non è l’unico canzone d'amore e Arturo le risponde con la stessa melodia.
colpevole della fuga di Enrichetta. La resa dei conti sarà Elvira lo riconosce e lo raggiunge. L'emozione è talmente
piuttosto l'incombente battaglia tra i puritani e i seguaci forte da farle tornare la ragione, ma subito l'esercito fa
degli Stuart. irruzione e circonda i due innamorati. Per Arturo è stata già
decisa la condanna a morte quando uno squillo di tromba
annuncia la definitiva sconfitta degli Stuart. Per celebrare la
vittoria, Cromwell decreta un'amnistia che pone fine ai
tormenti di Arturo ed Elvira.
del teatro Argentina di Roma, il duca Francesco Sforza
Cesarini; questi voleva commissionare a Rossini un'opera
per l'imminente carnevale.
A quei tempi qualsiasi rappresentazione doveva scontrarsi
IL BARBIERE DI con le forbici della censura pontificia. Per andare sul sicuro,
l'impresario propose come soggetto "Il barbiere di Siviglia",
SIVIGLIA che fu subito approvato dai censori pontifici.
LA BOHÈME
di Giacomo Puccini Mimì - soprano
Musetta - soprano
La Bohème, opera lirica in quattro quadri di Giacomo Rodolfo, poeta - tenore
Puccini, libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica.
Marcello, pittore - baritono
L'opera è tratta dal romanzo d'appendice "Scènes de la vie
Schaunard, musicista - baritono
de bohème" di Henri Murger.
La nascita de "La Bohème" fu alquanto burrascosa: Colline, filosofo - basso
all'epoca anche il compositore e librettista Ruggero Benoît, il padrone di casa - basso
Leoncavallo stava infatti lavorando ad un'adattamento Parpignol, venditore ambulante - tenore
musicale della medesima opera. Puccini, quando lo seppe, Alcindoro, consigliere di stato - basso
continuò comunque nel suo lavoro, consapevole dei suoi Sergente dei doganieri - basso
mezzi. Doganiere – basso
QUADRO I L'intimità dei due viene interrotta dalle grida degli amici di
Nella soffitta Rodolfo, che reclamano la sua presenza al caffè; Mimì gli
Il periodo è la vigilia di Natale. Marcello (un pittore) e propone di accompagnarla, quindi entrambi si recano al
Rodolfo (un poeta) tentano di scaldarsi davanti a un caffè Momus
caminetto. Marcello sta dipingendo, mentre Rodolfo usa le
pagine di un suo poema per ravvivare il fuoco. QUADRO II
Si unisce a loro prima il filosofo Colline e in seguito il Al caffè Momus
musicista Schaunard con un cesto di cibarie e la notizia di Il gruppetto di amici si ricongiunge al caffè Momus, dove
aver finalmente guadagnato qualche moneta. L'inaspettata Rodolfo presenta agli altri la giovane Mimì.
visita di Benoît (il padrone di casa) smorza gli entusiasmi. Intanto giunge anche Musetta, una vecchia fiamma di
Con uno stratagemma il padrone di casa viene allontanato e Marcello, insieme al ricco e non più giovane Alcindoro. Lei
il gruppo di amici si reca al caffè Momus. aveva lasciato Marcello per tentare nuove avventure.
Rodolfo rimane indietro, promettendo di raggiungerli non Musetta fa di tutto per attirare l'attenzione di Marcello,
appena avesse finito di scrivere il suo articolo. arrivando a togliersi una scarpa e scoprire la caviglia, con la
scusa di un dolore improvviso al piede.
Mimì, la giovane vicina di casa, bussa alla porta di Rodolfo Marcello non può resisterle e si ricongiunge quindi alla
per chiedergli una cortesia: il suo lume si è spento e giovane. La coppia di amanti ritrovati insieme al gruppo di
vorrebbe una candela per riaccenderlo. La ragazza però ha amici, se ne va, lasciando ad Alcindoro la scarpetta e il
un mancamento: è il primo sintomo della tisi. conto.
Quando alfine si accinge a tornare a casa, si rende conto di
aver perso la chiave della sua stanza. Sia Rodolfo che Mimì
si inginocchiano per cercarla; nella concitazione del
QUADRO III QUADRO IV
La Barriera d'Enfer Di nuovo in soffitta
E' giunto ormai il mese di Febbraio e la neve ricopre Marcello e Rodolfo, separati ormai da Musetta e Mimì,
qualunque cosa. Le due coppie di giovani amanti scoprono parlano dell'amore e delle pene che porta con sè.
ben presto che la convivenza è impossibile. I litigi tra L'atmosfera diventa più giocosa condo sopraggiungono
Marcello e Musetta scatenati dalla gelosia sono ormai la anche Colline e Schaunard. I giochi e le battute, però,
norma, così come le incomprensioni tra Rodolfo e Mimì. servono solo a mascherare la profonda disillusione che i
Lei viene incolpata di eccessiva leggerezza e infedeltà. quattro provano realmente.
Rodolfo ha intuito la malattia di lei, capisce anche che Arriva di corsa Musetta che avverte di aver visto Mimì sulle
vivere in una soffitta potrebbe peggiorare le sue condizioni. scale, sofferente.
Il ricordo dei bei momenti passati insieme ha però la Musetta invia Marcello a vendere i suoi orecchini per
meglio, e i due rinviano l'inevitabile addio all'ormai comprare delle medicine per Mimì. Lei stessa parte alla
prossima primavera. ricerca di un manicotto per scaldare le mani di Mimì.
Musetta e Marcello si separano dopo l'ennesima lite. Colline decide di contribuire, vendendo il suo amato
cappotto.
Nella soffitta del loro primo incontro, Rodolfo e Mimì
ricordano con tenerezza i giorni del loro amore. Mimì si
spegne così, dolcemente, circondata dai suoi amici. Mimì
sembra assopita; il primo ad accorgersi della sua morte è
Schaunard, che lo confida a Marcello.
Rodolfo, una volta accortosi di quanto accaduto abbraccia
piangendo la sua amata ripetendo straziato il suo nome.
fiaba amara più che zuccherosa.
LA CENERENTOLA
La prima rappresentazione ebbe luogo il 25 gennaio 1817 al
di Gioacchino Rossini Teatro Valle di Roma. Il contralto Geltrude Righetti Giorgi
(già la prima Rosina del Barbiere di Siviglia), interpretò il
ruolo di Cenerentola.
La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo è un'opera lirica
in due Atti di Gioachino Rossini su libretto di Jacopo Il debutto, pur non provocando uno scandalo paragonabile a
Ferretti. quello del Barbiere di Siviglia, fu un insuccesso.
Solo dopo alcune recite, l'opera incontrò il favore del
Come suggerisce il nome, il soggetto dell'Opera è tratto pubblico, diventando molto popolare, sia in Italia che
dalla celebre fiaba di Charles Perrault; in realta, più ancora all'estero.
che alla favola, il testo del romano Jacopo Ferretti si rifà ad
altri due libretti d'opera: "Cendrillon" di Charles Guillaume
Etienne per Nicolò Isouard (1810) e "Agatina, o la virtù
premiata" di Stefano Pavesi per Francesco Fiorini (1814).
Le due figlie di don Magnifico, Clorinda e Tisbe, si Nel palazzo reale, donRamiro e Dandini (ancora con le vesti
pavoneggiano alla specchio. La figliastra di don Magnifico, scambiate), parlano con le figlie di don Magnifico e
Angelica (Cenerentola), da par suo canta lamentando la sua decidono di metterle alla prova: Dandini (vestito da
situazione. Le sorellastre la zittiscono proprio mentre entra principe) informa che una ragazza sarà sua sposa, mentre la
in scena Alidoro (precettore del principe don Ramiro), sotto sorella andrà a don Ramiro. Nessuna delle due giovani
le false spoglie di mendicante. Il suo scopo è spiare le tre accetta il corteggiamento del finto servo.
fanciulle e riferire al principe i loro comportamenti, Il Una strana ragazza, vestita elegamentemente e con il volto
principe è infatti in cerca di una moglie alla sua altezza. celato, giunge a castello: si tratta di Cenerentola, vestita per
Il falso mendicante viene maltrattato da Clorinda e Tisbe; l'occasione dal fido Alidoro.
solo Angelica lo aiuta, dandogli di nascosto un po' di caffè. Don Magnifico e le figlie, per un attimo, colgono una
Mentre Alidoro se ne va, alcuni cavalieri segnalano l'arrivo somiglianza tra la giovane misteriosa e Cenerentola; i loro
a castello del principe. Le fanciulle vanno prontamente a dubbi vengono però subito smentiti.
svegliare don Magnifico; egli raccomanda alle fanciulle di Dandini intanto richiama gli invitati a tavola.
fare una buona impressione sul principe.
A seguire entra il principe don Ramiro, vestito da paggio;
egli ha infatti scambiato le vesti con il servo Dandini, per
spiare di nascosto le fanciulle.
Tra il principe in incognito e la giovane Cenerentola scocca
subito l'amore.
Entra in scena Dandini, insieme ala famiglia reale, in pompa
magna. Nessuno dei presenti si accorge dello scambio di
persona attuato dai due. Dandini mantiene la messa in
scana, lusingando le sorelle con fare civettuolo. Cenerentola
ATTO II Ramiro. I due giovani si riconoscono immediatamente,
Don Magnifico riconosce senza ombra di dubbio mentre i parenti sfogano la loro ira contro Cenerentola.
Cenerentola nella giovane donna con il volto celato, ma è Dandini e don Ramiro la difendono, reclamando vendetta
sicuro che il principe sceglierà o Clorinda o Tisbe. verso la famiglia di lei. L'animo nobile e gentile di
L'anziano barone confida anche alle due ragazze che ha Cenerentola la spinge a chiedere la grazia al principe per la
potuto farle vivere nella ricchezza, appropriandosi e sua famiglia, nonostante le tante angherie subite, rendendo
sperperando il patrimonio di Angelina. il perdono la sua unica vendetta.
Cenerentol dal canto suo, rifiuta infastidita le proposte di Mentre i due promessi sposi si riuniscono, arriva anche
Dandini, dicendogli di essere innamorata del suo "paggio"; Alidoro, tutto contento per la sorte capitata alla giovane
queste parole riempiono di gioa don Ramiro, il quale riceve Angelina.
un braccialetto da Cenerentola, dicendogli che se veramente Divenuta ormai principessa, Cenerentola concede il perdono
vuole amarla, dovrà cercarla e restituirglielo. La giovane ai suoi familiari, i quali sottolineano la sua nobiltà d'animo
ragazza fugge, mentre Ramiro è più che mai deciso a affermando che nessun trono sia veramente degno di lei.
ritrovarla.
Dandini rivela a don Magnifico di essere in realtà il servo
del principe; don Magnifico, adirato e indignato, se ne va.
Nel frattempo Cenerentola, tornata a casa, ripensa alla
magia di quella sera alla festa. I suoi pensieri vengono
interrotti dal ritorno a casa di don Magnifico e le sorellastre,
irati per la rivelazione.
Inatnto un violento temporale (e il provvidenziale aiuto di
Alidoro), fanno in modo che la carrozza del principe si
rompa proprio davanti il palazzo di don Magnifico.
di Wolfgang Amadeus Mozart Per la musica, Guardasoni scelse Mozart, che accettò subito
l'offerta. Tuttavia, secondo alcune fonti, Guardasoni
La clemenza di Tito (K 621), ultimo lavoro teatrale di avrebbe prima contattato Antonio Salieri, e solo dopo il
Wolfgang Amadeus Mozart, è un'opera seria in due atti, su rifiuto di costui si sarebbe rivolto (come per ripiego) a
libretto di Caterino Mazzolà basato su un melodramma di Mozart. Infatti, in una lettera al conte Anton Estheràzy
Pietro Metastasio del 1734. (agosto 1791), Salieri scrive che l'impresario praghese lo
aveva cercato cinque volte, supplicandolo di comporre
Fu rappresentata per la prima volta il 6 settembre 1791 al un'opera per l'incoronazione a Praga. Salieri aveva però
Teatro degli Stati di Praga, in occasione dei festeggiamenti rifiutato col pretesto che egli poteva lavorare solo per il
per l'incoronazione di Leopoldo II a re di Boemia. teatro della corte viennese. A quel punto Guardasoni si era
La risposta del pubblico fu piuttosto fredda e la moglie di rivolto a Mozart, ben sapendo che era l'unico compositore in
Leopoldo, Maria Luisa di Borbone, definì l’opera «una grado di scrivere un'opera in tempo breve. Secondo le
porcheria tedesca in lingua italiana». Il giudizio era fondato testimonianze dell'epoca, Mozart avrebbe impiegato
sul fatto che la mano del librettista, Caterino Mazzolà, "diciotto giorni" per scrivere la musica, ospite della famiglia
aveva per molti versi stravolto il vecchio libretto di della cantante Josepha Duschek a Villa Bertramka, assieme
Metastasio, al punto da rendere irriconoscibile il dramma alla moglie Constanze; in realtà nel 1959 è stato scoperto da
agli orecchi di chi, per esempio, era abituato alle versioni Tomislav Volek il contratto che l'8 luglio 1791 era stato
musicali di Antonio Caldara, Gluck o Hasse. stipulato tra la commissione teatrale degli stati boemi e
l'impresario Guardasoni, fatto questo che smentisce la nota
Il libretto fu scelto dall'impresario del Teatro degli Stati di storia secondo cui l'opera sarebbe stata commissionata
Praga, Domenico Guardasoni, che si recò a Vienna per direttamente a Mozart e mette in serio dubbio la leggenda
contattare il poeta di corte. L'incoronazione di Leopoldo II, stesura in 18 giorni. Alcuni dei recitativi obbligati furono
succeduto al fratello Giuseppe II, non aveva risparmiato il scritti dall'ultimo allievo di Mozart, Franz Xavier Süssmayr,
mondo musicale viennese: nella primavera del 1791, il ma vennero comunque controllati e migliorati da Mozart.
poeta Lorenzo da Ponte, autore della memorabile "trilogia"
mozartiana (Le nozze di Figaro, Don Giovanni e Così fan
aria:"Deh, se piacer mi vuoi"). Partita Vitellia, Annio e
Sesto rinsaldano l'amicizia, e la suggellano con un delizioso
duetto (N. 3, duetto:"Deh, prendi un dolce amplesso").
di Giuseppe Verdi
La traviata è un'opera in tre atti di Giuseppe Verdi su
libretto di Francesco Maria Piave, tratto dalla pièce teatrale
di Alexandre Dumas (figlio) La signora delle camelie. Violetta Valéry - soprano
Flora Bervoix, sua amica - mezzosoprano
La prima rappresentazione avvenne al Teatro La Fenice di Annina, serva di Violetta - mezzosoprano
Venezia il 6 marzo 1853. L'inizio dell'opera piacque al
Alfredo Germont - tenore
pubblico, ma dal secondo atto in poi cominciò a scemare e
Giorgio Germont, suo padre - baritono
l'esito complessivo, a detta dello stesso Verdi, fu un fiasco.
Il compositore sostenne ripetutamente (come aveva già Gastone, Visconte di Létorières - tenore
lasciato presagire prima del debutto), che la responsabilità Il barone Douphol - baritono
dello scarso entusiasmo del pubblico non era imputabile alla Il marchese d’Obigny - basso
musica, ma ai cantanti, reputati non altezza sia vocalmente Il dottor Grenvil - basso profondo
che fisicamente. Giuseppe, servo di Violetta - tenore
In rotta con l'amministrazione del Teatro La Fenice, rea di Un domestico di Flora - basso
non aver accolto le sue critiche sulla scelta degli artisti, Un commissionario - basso
Verdi decise di non autorizzare altre messe in scena de "La Servi e signori amici di Violetta e Flora, Piccadori
Traviata" se i panni di Violetta, Alfredo e Giorgio Germont e mattadori, zingare, servi di Violetta e Flora,
non fossero stati indossati da artisti fisicamente e maschere
tecnicamente adeguati ai ruoli.
di Wolfgang Amadeus
Mozart Il Conte di Almaviva - baritono
La Contessa di Almaviva - soprano
Susanna, promessa sposa di Figaro - soprano
"Le Nozze di Figaro, ossia la folle giornata" (K 492) è Figaro - basso-baritono
un'opera lirica di Wolfgang Amadeus Mozart. Il libretto è Cherubino, paggio del Conte - mezzosoprano
tratto dalla commedia "Le mariage de Figaro" di Marcellina - mezzosoprano
Beaumarchais. Don Bartolo, medico di Siviglia - basso
Le nozze di Figaro è una delle più famose opere di Mozart, Don Basilio, maestro di musica - tenore
ed è la prima di una serie di collaborazioni fruttuose con Don Curzio, giudice - tenore
Lorenzo Da Ponte, che ha portato anche alla creazione del Barbarina, figlia del giardiniere Antonio - soprano
Don Giovanni e Così fan tutte. Antonio, giardiniere del Conte e zio di Susanna -
basso
L'opera è in quattro atti e ruota attorno alle trame del Conte Paesani, villanelle e vari ordini di persone - coro
d'Almaviva, invaghito della cameriera della Contessa,
Susanna, sulla quale cerca di imporre lo "ius primae noctis".
La vicenda si svolge in un intreccio serrato e folle, in cui
donne e uomini si contrappongono nel corso di una giornata
di passione travolgente, piena sia di eventi drammatici che ATTO I
comici, e nella quale alla fine i “servi” si dimostrano più
signori e intelligenti dei loro padroni. L'intera vicenda può Il giovane Figaro prende le misure della stanza che il Conte
essere letta come una metafora delle varie fasi dell'amore: il ha gentilmente concesso a lui e alla sua promessa sposa,
paggio Cherubino e Barbarina rappresentano l'amore Susanna. E' la mattina del giorno delle loro nozze, Susanna
acerbo, Susanna e Figaro l'amore appena sbocciato, il Conte è intenta a misurarsi un cappello da indossare per
l'occasione. Figaro si lascia sfuggire un complimento alla Conte per aver abolito lo ius primae noctis.
generosità del Conte per aver loro offerto una stanza tanto Trovando un pretesto, il Conte rimanda il matrimonio e
comoda e ampia. Susanna lascia intendere che forse quel ordina l'arruolamente obbligatorio di Cherubino e il suo
gesto che Figaro vede come generoso, sia in realtà dovuto dislocamento a Siviglia.
ad altro; secondo lei infatti, il Conte vorrebbe rivendicare lo
ius primae noctis, da lui stesso già abolito. Le manovre
sibilline del Conte trovano consenso in Don Basilio, il ATTO II
maestro di musica di Susanna.
Intanto, la non più giovane Marcellina, vorrebbe impedire il Susanna confida alla Contessa le avances ricevute dal
matrimonio, e sposare lei stessa Figaro, in virtù di un Conte. Intanto Figaro ha escogitato un piano per
vecchio prestito concessogli e mai restituito. In suo aiuto smascherare il Conte: farà avere al Conte un biglietto
accorre anche Don Bartolo, desideroso di vendicarsi di anonimo avvisandolo che la Contessa ha in programma un
Figaro (l'ex "Barbiere di Siviglia"), reo di aver aiutato il appuntamento romantico con un ammiratore segreto per
Conte a portarli via la sua Rosina, ora Contessa di quella stessa sera. A questo punto Susanna dovrà fingere di
Almaviva. accettare la proposta del Conte; al suo posto però si
Nel frattempo Cherubino, il paggio, chiede a Susanna di presenterà Cherubino travestito da donna. In questo modo la
mettere una buona parola per lui presso la Contessa. Il Contessa potrà smascherare il marito.
Conte avendolo trovato solo con Barbarina, la figlia Mentre Cherubino si sta travestendo, entra in scena il Conte
dodicenne del giardiniere Antonio, lo ha allontanato dal che ,preso dalla gelosia, decide di forzare la porta dello
palazzo. stanzino dove si è nascosto il paggio. Cherubino riesce
Cherubino deve nascondersi frettolosamente quando entra fortunosamente a fuggire in tempo dalla finestra e Susanna
in scena il Conte, desideroso di rilanciare le sue proposte ne prende il posto. Quando il Conte vede Susanna, è
galanti alla giovane Susanna. A sua volta anche il Conte è costretto a chiedere scusa alla moglie per aver dubitato di
costretto a nascondersi quando compare Don Basilio, lei. Nel frattempo sopraggiunge anche Figaro.
intenzionato a rivelare a Susanna le attenzioni speciali Antonio, il giardiniere, irrompe in scena dicendo di aver
rivolte da Cherubino alla Contessa. visto qualcuno scappare furtivamente dalla finestra della
Con un moto di gelosia il Conte esce dal suo nascondiglio, e camera della Contessa; Figaro cerca di sviare i sospetti
si accorge che anche Cherubino è lì, nascosto. dicendo di essere stato lui.
In quel momento entrano i contadini, che ringraziano il Il secondo Atto si conclude con l'ingresso di Marcellina e
Don Bartolo; ella è finalmente in possesso dei documenti ATTO IV
che vincoleranno Figaro a sposarla.
Ormai è calata la notte al castello; la trama si infittisce
quando Figaro capisce che il biglietto recapitato al Conte
ATTO III era stato scritto da Susanna. Essendo venuto meno il suo
piano iniziale, crede che Susanna voglia veramente cedere
La Contessa spinge Susanna a proseguire con il piano di alle lusinghe del Conte. Decide quindi di appostarsi vicino
Figaro per smascherare il Conte, il quale per scopre il piano al luogo dell'appuntamento insieme ad alcuni testimoni.
e promette vendetta. Susanna origlia lo sfogo di gelosia di Figaro e decide di
Proprio quando il giudice Don CUrzio derime il vecchio vendicarsi tenendolo sulle spine.
debito di Figaro, intimandogli di sposare Marcellina, la La Contessa (travestita da Susanna), viene importunata
situazione viene stravolta: da un segno sul braccio di Figaro, prima da Cherubino e poi dal Conte. Con un diversivo la
si scopre che egli è in realtà il frutto del vecchio amore tra Contessa allontana il Conte e fugge nel bosco.
Marcellina e Don Bartolo. Nel frattempo Figaro viene raggiunto da Susanna (travestita
In quel momento entra Susanna con i soldi per riscattare il da Contessa). Durante la conversazione che segue, Susanna
debito di Figaro; vedendolo abbracciato a Marcellina, si dimentica di imitare la voce della Contessa e viene scoperta.
infuria. Dopo aver capito che Marcellina era felice di aver Figaro però non lascia intendere di aver capito l'imbroglio, e
ritrovato il suo figlio perduto, si unisce alla loro gioia. decide di punire la sua amata Susanna indirizzando le
Don Bartolo chiede la mano di Marcellina, la quale proprie avances alla "finta Contessa".
acconsente e condona il vecchio debito come regalo per le Dopo una sequenza di colpi di scena, Figaro si scusa con
nozze con Susanna. Susanna per aver dubitato di lei; il Conte, tornato nel luogo
La Contessa decide di modificare leggermente il piano dell'appuntamento, scorge i due, non riconoscendo Susanna
iniziale di Figaro: detta a Susanna un bigliettino, ma si nelle vesti della Contessa.
presenterà lei all'appuntamento con il Conte, non L'arrivo della vera Contessa pone il termine alle vicende,
Cherubino. spiegando tutto l'imbroglio e lasciando il Conte sbalordito.
Susanna consegna il bigliettino al Conte, il quale si punge Al Conte non resta altro che chiedere il perdono della
con la spilla di Susanna usata per sigillarlo. Contessa e dare la propria benedizione alle nozze tra Figaro
La scena si chiude con i festeggiamenti per le due coppie di e Susanna.
sposi: Susanna e Figaro, Marcellina e Don Bartolo.
LES PECHEURES DE
Trama
PERLES
di Georges Bizet
ATTO I
A Ceylon un gruppo di pescatori danza sulla spiaggia in
attesa di eleggere il nuovo capo: la scelta cade su Zurga a
cui tutti giurano obbedienza.
Personaggi
Giunge improvvisamente, dopo molti anni di assenza,
LÉILA (soprano) sacerdotessa di Brahma Nadir, il pescatore di perle, grande amico di Zurga.
NADIR (tenore) un pescatore I due si erano separati perché, durante un viaggio a Candi la
ZURGA (baritono) capo dei pescatori visione di una donna velata, sacerdotessa del tempio di
NOURABAD (basso) un gran sacerdote di Brahma Brahma, ha turbato la loro amicizia; ora giurano che nessun
CORO di pescatori, fachiri, sacerdoti sentimento d'amore potrà separarli.
Approda sull'isola una piroga che conduce una giovane
Introduzione
accompagnata dal sacerdote Nourabad; ella dovrà
È un'opera in tre atti di Georges Bizet su libretto di Michel proteggere il lavoro dei pescatori: è Léila, la sacerdotessa di
Carré e Eugène Cormon da un soggetto di Auguste Candi.
Mariette. Si fa sera. Nadir pensa alla fanciulla e si assopisce finchè
La prima rappresentazione fu al "Théâtre Lyrique" di viene svegliato dal canto di Léila che invoca il dio Brahma.
Parigi il 29 Settembre 1863 il cui direttore, Léon Carvalho,
commissionò a Bizet un'opera esotica.
ATTO III
ATTO II
Zurga si pente della condanna, ma, quando Léila si reca da
lui supplicandolo di salvare il suo amato, preso dalla
È notte. Léila racconta a Nourabad di aver salvato anni gelosia, cambia nuovamente parere.
prima un uomo inseguito da nemici e di aver ricevuto da lui Léila consegna ad un pescatore la collana ricevuta dallo
una collana. Rimasta sola, viene riconosciuta da Nadir e fra sconosciuto, pregandolo di consegnarla alla madre, Zurga
i due vi è un tenero scambio di frasi amorose. riconosce l'oggetto e capisce che è lei la persona che lo
È in arrivo un forte temporale e, mentre i due innamorati si aveva salvato da morte certa.
separano, il sacerdote li vede e fa arrestare Nadir. Per salvare i due giovani decide di incendiare il villaggio e,
mentre il popolo e i sacerdoti fuggono, li libera e li aiuta a
Arriva Zurga che, dapprima ordina di liberare i prigionieri,
salire su una barca, restando solo e sconsolato ad osservare
poi, quando riconosce la fanciulla del tempio, credendosi la loro fuga.
tradito da Nadir, ordina che vengano uccisi.
ispirato da un racconto omonimo di John Luther Long.
MADAMA BUTTERFLY I librettisti Giuseppe Giacosa e Luigi Illica cominciarono il
lavoro sul libretto a partire dal 1901. Per alcune suggestioni
di Giacomo Puccini orientaleggianti presero spunto dal romanzo di
ambientazione giapponese "Madame Chrysanthème" di
Pierre Loti.
ATTO I
Negli orti pensili di Babilonia Abigaille è sul trono. Il Negli appartamenti della reggia Nabucco sta dormendo. Si
sacerdote di Belo invoca la morte per tutti gli Ebrei e per ode il suono di guerra e Nabucco si sveglia ansante
Fenena per prima, perchè traditrice di Belo. credendo che Belo stia cadendo in mano agli Ebrei. Si
affaccia alla finestra e vede la figlia Fenena tratta a morte in
Entra quindi Nabucco, trasandato e con abbigliamento catene. Cerca di liberarsi, ma si rende conto di essere
lacero. Abigaille ordina di rinchiuderlo nelle sue stanze, rinchiuso; disperato, si tocca la fronte e invoca il perdono al
poiché ha perso il senno, ma Nabucco rivendica il suo trono Dio di Giuda. Sentendosi guarito e rinvigorito riesce ad
e affronta Abigaille chiedendole come osa sedervi. aprire con violenza la porta, ruba la spada ad Abdallo e
La donna dice di averlo occupato per il bene di Belo quando corre a salvare Fenena. Intanto negli orti pensili il
lui era demente e lo informa dell'imminente sterminio degli sacerdote di Belo attende Fenena, che si prepara al martirio.
Ebrei. Nabucco è stupito, Abigaille rincara la dose e lo Irrompe Nabucco, con Abdallo e i guerrieri; cade l'idolo, e
accusa di essere un vile e Nabucco, messo alle strette, firma Nabucco spiega come il Dio di Giuda lo rese demente
allora l'ordine, ma quando si rende conto che in questo quand'era tiranno, facendo anche impazzire Abigaille che
modo ha condannato anche Fenena vorrebbe tornare sui nel frattempo ha bevuto il veleno.
suoi passi. Abigaille non lo permette, e dice che avrà lei
come figlia. Infuriato, Nabucco la definisce "schiava" e Tutti si inginocchiano e rendono grazie a Dio. Entra
cerca il foglio che attesta la sua nascita servile, ma Abigaille Abigaille, in fin di vita, sorretta da due guerrieri: chiede
lo estrae dal seno lo distrugge. perdono a Fenena, benedicendo il suo amore con Ismaele;
muore implorando la pietà di Dio, mentre Zaccaria saluta
Abigaille fa rinchiudere Nabucco in prigione, ed egli Nabucco re dei re.
disperato, le chiede di rendergli almeno Fenena.
ATTO I
ATTO III