Italiano Riassunti
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IL ROMANTICISMO
Il Romanticismo è un movimento culturale e artistico nato alla fine del 18° secolo e fiorito
nel 19° secolo, caratterizzato da una reazione contro il razionalismo e il classicismo del
periodo illuminista.
IN ITALIA: in quel periodo (1814-1860) si stava vivendo il risorgimento, il processo per cui
gli stati italiani si sono liberati dalle monarchie straniere ottenendo indipendenza e
unificazione. In questo periodo l'intellettuale svolge il ruolo di “guida” culturale, politica e
morale, ovvero deve offrire ideali e trattare di attualità, impegno civile e patriottismo per
costruire il popolo “italiano”. (ROMANTICISMO POSITIVO)
POESIA: LEOPARDI: non si può cambiare la realtà storica allora bisogna educare le
masse a capirla in modo critico
ROMANZO: STORICO: es. Promessi Sposi, Manzoni
- personaggi caratterizzati psicologicamente
- fuga dal presente: rivolge le criticità ad un passato finito
- vero per soggetto: categoria del grottesco
- interessante per mezzo: lingua d’uso
- utile per scopo: fornire una cultura contemporanea (ai borghesi)
→poi si convertirà in ROMANZO SOCIALE: il quale coglie le criticità del presente.
IN EUROPA: si sta già vivendo la rivoluzione industriale, la quale coinvolge anche la
letteratura e i prodotti culturali, i quali diventano “massificati” e “reificati”, ovvero declassati a
cosa. L’intellettuale, se non doveva più sottostare al volere del cortigiano che lo proteggeva,
ora doveva sottostare al gusto del pubblico, assecondandolo per avere un mercato.
VICTOR HUGO: (1802-1885) è colui che sperimentò per primo il romanzo storico, sul quale
si modellerà la letteratura romantica italiana.
Inaugura la categoria del grottesco, ovvero si impegna nel rappresentare
tutta la realtà, anche ciò che non era definito “bello”, perché Dio ha creato il
mondo come unione tra sublime e grottesco, perciò tutto deve essere
rappresentato. Hugo, discerne l’anima dal corpo, infatti alla bellezza
esteriore non corrisponde la bontà d’animo e, al grottesco, non corrisponde la
corruzione morale.
DECADENTISMO
Il Decadentismo è un movimento artistico e letterario italiano della fine del XIX secolo,
caratterizzato dal rifiuto per la visione positivista borghese, che indaga il mistero celato
dietro la realtà. gli esseri sono legati tra loro tramite analogie e corrispondenze capibili
attraverso l’irrazionalità dei bambini, dei malati di nevrosi/ psicosi e dai drogati.
i poeti decadentisti usano forme cifrate, figure retoriche fonosimbolismo.
il decadentismo è il fenomeno italiano che corrisponde al simbolismo europeo.
il simbolismo penetra in italia con la scapigliatura dopo la caduta del positivismo avvenuta
grazie ai maestri del sospetto e alla crisi da sovrapproduzione
BAUDELAIRE (1821-1867)
CORRESPONDENCE: manifesto della poetica simbolista. Parla di come i
poeti vedono la natura, la cui metafora è il tempio: entrambi rivelano verità
inaccessibili alla maggior parte delle persone: le verità religiose le può
decifrare solo il prete, mentre le verità della natura solo il poeta che ha
rimosso i pregiudizi razionali tramite la droga.
il poeta diventa quindi un mistico, un essere privilegiato che sa la
razionalità per comprendere la natura, ma le verità che capisce le può
comunicare ai suoi simili solo tramite un linguaggio altrettanto cifrato.
PERDITA DELL’AUREOLA DEL POETA (apologo allegorico)
poeta non ha più la funzione di guida, lascia l’aureola cadere nel fango e la lascia
raccogliere da qualche poeta mediocre. Il poeta però, nonostante abbia perso la sua
funzione di guida, cerca comunque un riscatto e lo fa attribuendosi la qualità di saper
comprendere la natura.
Inoltre l’autore si sente estraneo alla città in cui abita, perché con la modernizzazione essa
ha perso tutti i valori e i punti di riferimento. E se si perdono tutte le certezze, anche le
parole non avranno un significato assoluto, perciò durante il simbolismo si inizia a usare i
simboli.
GIOVANNI PASCOLI (1855-1912)
Giovanni Pascoli è un poeta simbolista che crede che la realtà possa
essere conosciuta veramente solo se guardata da uno sguardo privo delle
strutture razionali tipiche dell’età adulte.
La poetica di Giovanni Pascoli si caratterizza per alcuni temi e motivi
ricorrenti, come:
1. IL FANCIULLINO: (opera del 1897) simbolo dell'innocenza e della
capacità di meravigliarsi di fronte al mondo. Secondo il poeta in ogni uomo
Esiste un fanciullino, che guarda il mondo con stupore e ingenuità,
sapendo andare oltre l'apparenza del reale. Questo lato è evidente
quando siamo piccoli, ma poi viene nascosto.
Il bambino guarda il mondo privo di gerarchie ed ingigantisce i dettagli. es. poesia “il
lampo”.
Pascoli si raffigura come un fanciullino, ed è proprio la sua visione irrazionale che gli
permette di capire le verità ultime della realtà . La figura dell'intellettuale sembra
apparentemente depotenziata, ma mantiene così, seppur velatamente, la figura di
poeta vate (guida)
es. l’assiuolo: Poesia dove ogni strofa si sviluppa in due parti: un primo bozzetto
naturalistico e la seconda quartina dove si rievoca l’angoscia e il dolore della morte
del padre. alla fine di ogni strofa troviamo il verso dell’assiuolo: “chiù” che
simboleggia la voce di un uomo che non può più parlare e che quindi si fa sentire
tramite i versi degli animali.
POETICA: - sintassi piana: frasi brevi e paratassi (+ coordinate)
- fonosimbolismo
- lessico: 1. ciò che è rassicurante è espresso con termini che hanno una
valenza denotativa. 2. ciò che è perturbante è espresso con termini che
hanno una valenza connotativa.
D’ANNUNZIO (1863-1938)
D’annunzio è un intellettuale italiano dell’età postunitaria che si vuole porre
alla guida del processo storico italiano, svolgendo il suo ruolo di “poeta
vate”. Questo aspetto del suo carattere lo possiamo capire dalle sue azioni
durante la prima guerra mondiale. In questi anni lui si dedica alla
propaganda interventista: creando articoli per “il corriere della sera”, il
volo su Vienna (1918), dove lancia volantini sulla città da un aeroplano; la
beffa di Buccari, dove lanciò in mare messaggi in bottiglie, dopo aver
lanciato 6 siluri su navi austriache.
Importante impresa di D’Annunzio è l’impresa di Fiume (1919), dove egli occupò il territorio
per un anno.
la poetica di D’Annunzio si riassume in 3 fasi:
1. L’ESTETISMO: che ha al centro la figura dell’esteta, un aristocratico che prova
sdegno verso tutti i segni della società di massa perché concepisce se stesso come
migliore. D’Annunzio inizialmente si rivede nella figura dell’esteta nonostante sia solo
un borghese, poi però decostruisce questa figura perché si appassiona di un’altro
personaggio in voga nei romanzi europei, il superuomo.
● “il piacere”: il protagonista è Andrea Sperelli, un conte che viveva a Roma
circondato da esperienze lussuose. Lui è il fidanzato di Elena Mutti ma un
giorno si innamora di Maria Feres, una donna angelicata che gli tocca l'anima
e rappresenta per lui l'ultima possibilità di sentirsi buono. La seconda storia
d'amore però finisce male e lascia l’esteta sconfitto, incapace di compiere il
perfezionamento di sé.
2. IL SUPEROMISMO: Il personaggio di questo romanzo è il superuomo: uomo alla
guida del processo storico, al contrario dell’individualismo dell’esteta, in grado di
dominare la realtà, aggressivo, vitalistico e energico. Il superuomo si afferma come la
sua Nazione, in cerca sempre del dominio.
● Il trionfo della morte (1894): Il protagonista è Giorgio Aurispa, estetica
decadente, innamorato di una donna che gli succhia l'energia vitale e che non
gli fa raggiungere i suoi obiettivi. Alla fine del romanzo lo si uccide e porta con
sé la donna affermando la sua volontà di morte e la sua volontà
superomistica
● le vergini delle rocce (1895): Il protagonista è Claudio Cantelmo che
abbandona Roma, centro della vita mondana, per raggiungere la campagna
abruzzese, dove l'uomo può ritrovare la sua ferità punto il protagonista qui
vuole riprodursi per affermare il suo supereroismo, ma, non trovando una
moglie adatta, non ci riuscirà mai. Il superuomo viene dunque sconfitto.
3. PANISMO: in questa fase la parola assume il massimo valore connotativo e viene
scelta in base al suo valore simbolico. Per quanto riguarda i temi, D’Annunzio supera
l'ideale borghese e inizia a trattare di natura selvaggia.
○ Meriggio: tratta della fusione tra io lirico e natura selvaggia, dalla quale
attinge la forza e il vigore che lo caratterizza come superuomo. Nella prima
parte del testo, D’Annunzio, usa la similitudine per paragonarsi alla natura,
ma pur sempre mantenendo elementi di distacco e unicità. Nella seconda
parte invece l’autore usa l’analogia, assimilando i due elementi. Nella poesia
infatti il poeta ha una metamorfosi e si assimila alla spiaggia in cui si trova.