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Dongio

Coordinate: 46°25′36.52″N 8°58′21.14″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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Dongio
frazione
Dongio – Veduta
Dongio – Veduta
Localizzazione
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoBlenio
ComuneAcquarossa
Territorio
Coordinate46°25′36.52″N 8°58′21.14″E
Altitudine478 m s.l.m.
Superficie12,85 km²
Abitanti323 (2000)
Densità25,14 ab./km²
Altre informazioni
LingueItaliano
Cod. postale6715
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5035
TargaTI
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Dongio
Dongio

Dongio è un ex comune svizzero del Canton Ticino, diventato frazione di Acquarossa. Il nuovo comune è nato il 4 aprile 2004 dall'aggregazione dei comuni di Castro, Corzoneso, Dongio, Largario, Leontica, Lottigna, Marolta, Ponto Valentino e Prugiasco.

Nel 1758 una frana distrusse gran parte dell'abitato.[1]

Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale ed ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune.[2]

Società

Evoluzione demografica

Popolazione[3]

Monumenti e luoghi d'interesse

Casa dei pagani

Persone legate a Dongio

Sport

A Dongio si tiene annualmente, nel giorno di Pasquetta, il Giro Media Blenio, una corsa podistica creata nel 1985 per omaggiare Markus Ryffel, vincitore della medaglia d'argento nella gara dei 5000 metri ai Giochi della XXIII Olimpiade del 1984.

Note

Bibliografia

  • Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, Bellinzona 1894, 95-96, (Motto) 232.
  • Piero Bianconi, Arte in Blenio. Guida della valle, S.A. Grassi & Co. Bellinzona-Lugano 1944.
  • Piero Bianconi, Inventario delle cose d'arte e d'antichità, volume I, Le tre valli superiori, S. A. Grassi & Co, Bellinzona 1948, 71-75.
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 38, 40, 299, 324-327, 463, 493, 494.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 59, 61-63, 69.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • Gianni Mazzucchelli, Il Miqweh di Dongio, Edizioni Pietra e Storia, 2006.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 81, 84, 85, 89, 90, 92, 103.

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Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN136486760 · LCCN (ENnr95009895 · GND (DE7650866-3 · J9U (ENHE987007540301705171
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