Coordinate: 46°37′02.44″N 10°51′34.34″E

Laces

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Disambiguazione – "Latsch" rimanda qui. Se stai cercando la località svizzera, vedi Latsch (Bergün Filisur).
Laces
comune
(IT) Laces
(DE) Latsch
Laces – Stemma
Laces – Veduta
Laces – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Bolzano
Amministrazione
SindacoMauro Dalla Barba (SVP) dal 22-9-2020
Lingue ufficialiItaliano, Tedesco
Territorio
Coordinate46°37′02.44″N 10°51′34.34″E
Altitudine639 m s.l.m.
Superficie78,71 km²
Abitanti5 250[2] (29-2-2024)
Densità66,7 ab./km²
FrazioniColdrano, Morter, San Martino al Monte, Tarres
Comuni confinantiCastelbello-Ciardes, Martello, Senales, Silandro, Ultimo
Altre informazioni
Cod. postale39021
Prefisso0473
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT021037
Cod. catastaleE398
TargaBZ
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 443 GG[4]
Nome abitanti(IT) lacesini
(DE) Latscher[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Laces
Laces
Laces – Mappa
Laces – Mappa
Posizione del comune di Laces nella provincia autonoma di Bolzano
Sito istituzionale

Laces (Latsch in tedesco) è un comune italiano di 5 250 abitanti[2] della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige. È inoltre un comune mercato.

Geografia fisica

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Il centro abitato è situato a 25 km da Merano ed è attraversato dal fiume Adige. A sud s'innalzano le Alpi dell'Ortles, a nord svettano le Alpi Venoste. Una parte del territorio comunale è inclusa nel Parco Nazionale dello Stelvio. Il punto più alto del territorio comunale, con i suoi 3257 m s.l.m., è la Cima Hasenöhrl.

La posizione del paese, stretto tra due alte catene montuose, rende il clima più secco della media regionale (circa 500 mm annui di precipitazioni rispetto ai 900 mm di Innsbruck) e consente di beneficiare di un maggior numero di ore di sole giornaliere rispetto alla media dell'intero arco alpino.

Nella zona pedemontana, di minore altitudine, si trovano il centro del paese e le frazioni di Coldrano e Morter; ad una quota maggiore, su un cono morenico, si estende la frazione di Tarres. Il punto più elevato soggetto ad insediamento umano è la frazione di San Martino al Monte, sita ad un'altitudine di 1740 m e collegata alla valle raggiungibile dalla funivia di San Martino.

Origini del nome

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Il toponimo è attestato dal 1185 come Lacis, nel 1209 come Laez, nel 1280 e nel 1290 come Laze; deriva probabilmente dal fitonimo tedesco Latsche ("pino mugo"), a sua volta derivato dal latino laqueus ("laccio").[5]

La forma italianizzata "Laces", che è un sostantivo plurale, si trova già in antiche fonti d'archivio.

Laces era un centro abitato d'importanza notevole già nel XIII secolo, essendo un frequentato luogo di transito per i viaggiatori diretti in Austria; intorno alla località Morter, del resto, ruota buona parte della storia dell'intera Val Martello[cosa vorrebbe dire?].

Il 22 maggio 1499 la zona fu devastata dagli svizzeri nel corso della battaglia della Calva, che vide le truppe elvetiche fronteggiare quelle asburgiche tra le località di Laudes (in tedesco Laatsch, attualmente frazione di Malles Venosta), San Benedetto (oggi Nauders) e Tubre in Val Monastero. Lo scontro fu decisivo per giungere alla conclusione della Guerra d'Engadina, che vedeva opporsi il potere imperiale austriaco al potere vescovile dei confederati elvetici. Le truppe contavano circa 8.000 uomini per schieramento, in buona parte contadini venostani (quindi appartenenti a uno stesso popolo, ma costretti a combattere l'uno contro l'altro, in una tragica conseguenza della divisione della valle fra i diversi potentati). L'esercito dei confederati elaborò un piano strategico che colse di sorpresa gli avversari, condannandoli alla sconfitta. Il piano prevedeva l'accerchiamento delle truppe nemiche durante la notte: pertanto 2.000 svizzeri risalirono verso Castel Rotund a Tubre, per poi dividersi in due tronconi e proseguire fino a riunirsi alle spalle degli imperiali. Gli unici ad accorgersi della manovra furono gli uomini di Ulrich von Halsberg, un nobile che si trovava accampato con i suoi nei pressi di Malles. Pare che egli tuttavia interpretò erroneamente questi spostamenti, scambiando i soldati in movimento per truppe amiche di rinforzo; tuttavia il suo mancato intervento nella battaglia susseguente induce a ritenere che egli avesse in realtà capito che cosa stava accadendo e che, essendosi reso conto che la manovra svizzera sarebbe risultata vincente, non si fosse mosso. Completata la manovra, i confederati diedero il segnale per l'attacco appiccando il fuoco ad alcuni covoni di fieno: gli austriaci vennero così assaliti in quel di Calva sia frontalmente che alle spalle. La battaglia fu lunga e sanguinosa: mentre, come già accenato, la parte della cavalleria agli ordini di Ulrich von Halsberg rimaneva estranea al combattimento, i contadini si scontrarono ferocemente. A questo punto, una parte degli arruolati della val Venosta, che stava combattendo contro la propria stessa gente, si rese probabilmente conto dell'inutilità del sacrificio e si ritirò, lasciando così campo libero ai confederati. Si contarono comunque circa 4.000 morti per parte. Dopo la vittoria, i confederati svizzeri continuarono ad accanirsi contro gli sconfitti, dando alle fiamme i villaggi e perpetrando saccheggi (fenomeno che continuò anche successivamente) a spese della popolazione inerme.

La mattina del 12 aprile 2010 presso Laces si verificò un grave incidente ferroviario: una frana investì un convoglio della ferrovia della Val Venosta, facendolo precipitare in un dirupo e provocando la morte di nove persone.

La nobile famiglia degli Annenberg, estintasi nel 1694, aveva la sua residenza nel castello di Laces fin dal 1312 ed era strettamente legata alla ricca storia del paese e lo stemma di questa famiglia fu quindi adottato dal Comune di Laces[6] e riconosciuto con decreto del capo del governo del 10 aprile 1930.[7][8]

«D'argento, ad un ramo di verde, posto in sbarra centrata, uscente dai fianchi, fiorito di tre rose stelate di rosso, bottonate d'oro.»

Essendo stato accertato che esistevano diverse versioni in circolazione dello stemma, il Comune di Laces ha ritienuto opportuno approvarne la forma ufficiale con delibera n° 48 del 28 novembre 2022.[9]

(DE)

«In Silber ein leicht nach links geneigter und leicht gebogener, schwebender, beidseitig gestümmelter naturfarbener Ast, aus dem oben drei grün gestielte, gedornte und bespitzte, golden bebutzte rote Rosen wachsen.»

(IT)

«D'argento, al ramo scamozzato doppionodoso al naturale, leggermente piegato e posto in banda, germogliato superiormente da tre rose di rosso, bottonate d'oro, con i sepali di verde, gambute e spinate del medesimo, in palo.»

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Chiesa parrocchiale

Architetture civili

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A Laces si trova la Villa Mühlrain, costruita nel Cinquecento, con esterni in stile barocco.

Architetture militari

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Altre architetture militari degne di menzione sono:

  • Castello di Coldrano - Schloss Goldrain: castello rinascimentale dell'XVI secolo, già proprietà dei conti Hendl, è stato poi acquisito dal comune, che lo ha trasformato in centro culturale. Settimanalmente si organizzano visite guidate.
  • Castel Annenberg - Schloss Annenberg
  • i ruderi del Castel Montani di Sopra - Burg Obermontani - e del Castel Montani di Sotto - Burg Untermontani - sopra la frazione di Morter

Ripartizione linguistica

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La sua popolazione è in larga maggioranza di madrelingua tedesca:

% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[10]
97,99% madrelingua tedesca
1,97% madrelingua italiana
0,04% madrelingua ladina

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[11]

Infrastrutture e trasporti

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Il paese è servito dalla stazione di Laces, la frazione di Coldrano anche dalla stazione di Coldrano-Martello, entrambe facenti parte della ferrovia della Val Venosta (che collega Merano a Malles Venosta).

Amministrazione

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Gonfalone civico
Gonfalone civico
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1995 2000 Markus Pircher SVP Sindaco
2005 2013 Karl Weiss SVP Sindaco Deceduto in carica
2013 2014 Johann Mitterer SVP Vicesindaco Facente funzioni di sindaco
2014 2020 Helmut Fischer SVP Sindaco
2020 Mauro Dalla Barba SVP Sindaco

Laces è sede della squadra di hockey su ghiaccio AHC Vinschgau - Val Venosta.

  1. ^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 328.
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004.
  6. ^ Stemma comunale, su Comune di Laces. URL consultato l'11 maggio 2021.
  7. ^ Laces, DCG 1930-04-10, riconoscimento di stemma, su Archivio centrale dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali, busta 078, fascicolo 8281.
  8. ^ (EN) Heraldry of the World: Latsch Archiviato il 31 luglio 2012 in Internet Archive.
  9. ^ Comune di Laces, Verbale di deliberazione del Consiglio comunale del 28.11.2022 (PDF).
  10. ^ Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
  11. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

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Collegamenti esterni

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