Angelo Damiano
Angelo Damiano | |||||||||||||||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||
Altezza | 172 cm | ||||||||||||||||||
Peso | 73 kg | ||||||||||||||||||
Ciclismo | |||||||||||||||||||
Specialità | Strada, pista | ||||||||||||||||||
Termine carriera | 1972 | ||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||
Squadre di club | |||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al gennaio 2012 | |||||||||||||||||||
Angelo Damiano (Barra, 30 settembre 1938) è un ex ciclista su strada e pistard italiano. Professionista dal 1965 al 1972, fu campione olimpico nel tandem ai Giochi olimpici di Tokyo 1964 in coppia con Sergio Bianchetto[1].
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Dilettante
[modifica | modifica wikitesto]Ai campionati italiani di ciclismo su pista del 1963 Angelo Damiano è medaglia d'argento nella velocità dietro a Sergio Bianchetto con il quale, però, vince la medaglia d'oro nella specialità del tandem[2]. L'anno successivo, nel tandem, i due si debbono arrendere in finale al duo Pettenella-Turrini[3].
Il Commissario tecnico Guido Costa, tuttavia, ritiene di comporre la squadra italiana di ciclismo su pista ai Giochi olimpici di Tokyo schierando Pettenella nella velocità individuale e nel chilometro da fermo e dando fiducia al tandem Bianchetto-Damiano in rappresentanza della squadra azzurra.
La scelta si rivela felicissima perché Bianchetto e Damiano vincono la medaglia d'oro olimpica e Pettenella compie il capolavoro della sua carriera, vincendo sia la medaglia d'oro nella velocità e sia la medaglia d'argento nel chilometro da fermo[4].
Dopo la vittoria olimpica di Tokyo 1964, Damiano passa al professionismo.
Professionista
[modifica | modifica wikitesto]Nella categoria dei professionisti Damiano ha occupato un ruolo di immediato rincalzo, rispetto ai più forti pistard italiani e stranieri, dedicandosi alla velocità senza mai rifulgere particolarmente.
Ai campionati italiani del 1966 vince la medaglia di bronzo dietro a Bianchetto e a Beghetto. È terzo ai campionati mondiali di Amsterdam del 1967 per rinuncia di Antonio Maspes a gareggiare nella finale minore[5]. Nel 1968, insieme a Sante Gaiardoni, è espulso da Costa dal raduno di preparazione ai mondiali per scarso rendimento[6]. Convocato nel 1969, si ferma ai quarti di finale, battuto in tre prove dal belga Robert Van Lancker[7], che poi conquisterà la medaglia d'argento.
Damiano vince però la medaglia d'argento ai campionati italiani del 1969, dietro a Beghetto e quella di bronzo nel 1970, dietro a Turrini e a Gaiardoni. Nel 1970, ai Campionati del mondo di Leicester, perde la finale per il terzo posto dall'olandese Leijn Loevesijn e si deve accontentare della quarta posizione. Ha disputato anche alcune corse su strada.
Si è ritirato nel 1972.
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]- Giochi della XVIII Olimpiade, Tandem (Tokyo)
Piazzamenti
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni mondiali
[modifica | modifica wikitesto]- Tokyo 1964 - Tandem: vincitore
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Italy Cycling at the 1964 Tokyo Summer Games, su sports-reference.com. URL consultato il 27 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2009).
- ^ Assegnati 5 titoli nazionali su pista, L'Unità, 8 luglio 1963
- ^ ma, nella velocità, Damiano compie l'exploit di vincere la medaglia d'oro Il brutto epilogo dei campionati, in La Stampa, 8 agosto 1964. URL consultato il 22 luglio 2020.
- ^ Nino Oppio, Trionfano i velocisti, Corriere d'Informazione, 19-20 ottobre 1964, p. 14
- ^ Fulvio Astori, Maspes, mi è mancato lo sprint di un tempo, Corriere della Sera, 30 agosto 1967, p. 14
- ^ Gaiardoni e Damiano espulsi dal raduno dei pistards a Roma, Corriere della Sera, 11 agosto 1968, p. 14
- ^ Ciro Verratti, Beghetto e Gaiardoni semifinalisti, Corriere della Sera, 7 agosto 1969, p. 14
- ^ Collari d'oro 2015, su coni.it. URL consultato il 27 dicembre 2018.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Angelo Damiano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Angelo Damiano, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Angelo Damiano, su cyclebase.nl, CycleBase.
- (FR) Angelo Damiano, su memoire-du-cyclisme.eu.
- (EN, FR) Angelo Damiano, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale.
- (EN) Angelo Damiano, su Olympedia.
- (EN) Angelo Damiano, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (IT, EN) Angelo Damiano, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.