Location via proxy:   [ UP ]  
[Report a bug]   [Manage cookies]                
Vai al contenuto

Cerio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Cerio (disambigua).
Cerio
   

58
Ce
 
               
               
                                   
                                   
                                                               
                                                               
   

lantanio ← cerio → praseodimio

Aspetto
Aspetto dell'elemento
Aspetto dell'elemento
Linea spettrale
Linea spettrale dell'elemento
Linea spettrale dell'elemento
Generalità
Nome, simbolo, numero atomicocerio, Ce, 58
Serielantanidi
Gruppo, periodo, blocco—, 6, f
Densità6 689 kg/m³
Durezza2,5
Configurazione elettronica
Configurazione elettronica
Configurazione elettronica
Termine spettroscopico1Go4
Proprietà atomiche
Peso atomico140,116
Raggio atomico (calc.)181,8 pm
Raggio covalente204±pm
Configurazione elettronica[Xe]4f15d16s2
e per livello energetico2, 8, 18, 19, 9, 2
Stati di ossidazione3, 4 (debolmente basico)
Struttura cristallinacubica a facce centrate
Proprietà fisiche
Stato della materiasolido
Punto di fusione1 068 K (795 °C)
Punto di ebollizione3 716 K (3 443 °C)
Volume molare20,69×10−6 m3/mol
Entalpia di vaporizzazione414 kJ/mol
Calore di fusione5,46 kJ/mol
Velocità del suono2100 m/s a 20 °C
Altre proprietà
Numero CAS7440-45-1
Elettronegatività1,12 (scala di Pauling)
Calore specifico190 J/(kg·K)
Conducibilità elettrica1,15×106 /m·Ω
Conducibilità termica11,4 W/(m·K)
Energia di prima ionizzazione534,4 kJ/mol
Energia di seconda ionizzazione1 050 kJ/mol
Energia di terza ionizzazione1 949 kJ/mol
Energia di quarta ionizzazione3 547 kJ/mol
Energia di quinta ionizzazione6 325 kJ/mol
Isotopi più stabili
isoNATDDMDEDP
134Cesintetico 3,16 giorniε0,500134La
136Ce0,19% 136Ce è stabile con 78 neutroni
138Ce0,25% 138Ce è stabile con 80 neutroni
139Cesintetico 137,640 giorniε0,278139La
140Ce88,48% 140Ce è stabile con 82 neutroni
141Cesintetico 32,501 giorniβ0,581141Pr
142Ce11,08% >5×1016 anniβsconosciuta142Nd
144Cesintetico 284,893 giorniβ0,319144Pr
iso: isotopo
NA: abbondanza in natura
TD: tempo di dimezzamento
DM: modalità di decadimento
DE: energia di decadimento in MeV
DP: prodotto del decadimento

Il cerio è l'elemento chimico di numero atomico 58 e il suo simbolo è Ce.

Si tratta di un metallo, duttile, di colore bianco-argenteo. Si ossida rapidamente quando esposto all'aria ed è abbastanza morbido da essere tagliato con un coltello. Il cerio è il secondo elemento della serie dei lantanidi e, mentre spesso mostra lo stato di ossidazione +3 caratteristico della serie, eccezionalmente si presenta anche con uno stato di ossidazione +4 che non si ossida in acqua. È anche tradizionalmente considerato uno degli elementi delle terre rare. Analogamente ad altri lantanoidi di inizio serie quali lantanio, praseodimio e neodimio, il cerio ha un ruolo biologico essenziale nell'ambito del metabolismo di alcuni batteri.[1] Non ha alcun ruolo noto nella biochimica degli eucarioti e quindi anche dell'uomo, per il quale è moderatamente tossico.

Nonostante si trovi sempre in combinazione con gli altri elementi delle terre rare, in minerali come la monazite e la bastnäsite, il cerio è facile da estrarre, grazie alla sua capacità unica tra i lantanidi di essere ossidato allo stato +4. È il più comune dei lantanidi, seguito dal neodimio, dal lantanio e dal praseodimio. È il 26º elemento più abbondante, costituendo 66 ppm (parti per milione) della crosta terrestre, la metà del totale del cloro e il quintuplo del piombo.

Il cerio è stato il primo dei lantanidi ad essere scoperto nel 1803, grazie al lavoro degli svedesi Jöns Jacob Berzelius e Wilhelm Hisinger e indipendentemente da Martin Heinrich Klaproth in Germania, nel 1839 è stato isolato da Carl Gustav Mosander. Il cerio e suoi composti hanno una varietà di impieghi: ad esempio, l'ossido di cerio viene utilizzato per lucidare il vetro ed è una parte importante dei convertitori catalitici. Si trova anche negli accendini per le sue proprietà piroforiche.

Caratteristiche

[modifica | modifica wikitesto]

Il cerio è un elemento metallico, argenteo, appartenente al gruppo dei lantanoidi. Utilizzato in alcune leghe a base di terre rare, per colore e lucentezza somiglia al ferro ma è più tenero, duttile e malleabile; all'aria si ossida rapidamente.

Fra gli elementi delle terre rare, solo l'europio è più reattivo del cerio. È attaccato rapidamente da soluzioni alcaline e da acidi, sia diluiti sia concentrati. Il metallo puro può facilmente prender fuoco se graffiato con una lama.

A causa della relativa vicinanza dell'orbitale 4f con gli orbitali più esterni, il cerio presenta interessanti caratteristiche chimiche variabili. Ad esempio la compressione o il raffreddamento di questo metallo ne cambiano lo stato di ossidazione, che passa approssimativamente da 3 a 4.
Nello stato di ossidazione +3, è denominato ceroso mentre nello stato di ossidazione +4 è detto cerico.

I sali cerici del cerio (IV) sono giallastri o rosso-arancioni mentre i sali cerosi del cerio (III) sono normalmente bianchi.

Utilizzi del cerio:

  • il cerio è utilizzato nella produzione delle leghe di alluminio e di alcuni acciai.
  • L'aggiunta di cerio alle fusioni in ghisa evita la grafitizzazione e consente la produzione di ghisa malleabile.
  • Negli acciai, può aiutare a ridurre solfuri e ossidi, inoltre consente la degasazione.
  • Viene utilizzato nella produzione degli acciai inossidabili come agente indurente per precipitazione.
  • Nelle leghe di magnesio, una percentuale di cerio fra il 3 ed il 4%, insieme allo 0,2-0,6% di zirconio, aiuta a ridurre la granularità e consente la realizzazione di fusioni di forme complesse, aumentando inoltre la resistenza al calore.
  • Viene utilizzato in leghe per magneti permanenti.
  • È un componente del Mischmetal, abbondantemente utilizzato nella produzione di leghe ad alta piroforicità per accendisigari.

Inoltre:

  • Il cerio è anche utilizzato nelle lampade ad arco voltaico, particolarmente nell'industria del cinema.
  • Il solfato cerico è ampiamente utilizzato come agente ossidante volumetrico nell'analisi quantitativa.
  • Composti di cerio sono utilizzati nella produzione del vetro, sia come componenti sia come decoloranti.
  • Composti di cerio sono anche utilizzati per produrre smalti colorati.
  • Composti del cerio(III) e cerio(IV) hanno un utilizzo come catalizzatori nella sintesi di composti organici.

Ossido di cerio

[modifica | modifica wikitesto]

Vedi Ossido di cerio(III) e Ossido di cerio(IV)

Il cerio fu scoperto nel 1803 in Svezia da Jöns Jacob Berzelius e Wilhelm Hisinger ed in Germania, indipendentemente, da Martin Heinrich Klaproth.[2]
Il nome cerio venne dato da Berzelius dal nome del pianeta nano Cerere, scoperto due anni prima (1801).

Disponibilità

[modifica | modifica wikitesto]

Fra gli elementi delle terre rare, il cerio è l'elemento più abbondante nella crosta terrestre, nella percentuale approssimativa dello 0,0046% (ovvero 49 ppm).

È contenuto in un certo numero di minerali, i più importanti dei quali sono l'allanite (Ca, Ce, La, Y)2(Al, Fe)3(SiO4)3(OH), la monazite (Ce, La, Th, Nd, Y)PO4, la bastnasite (Ce, La, Y)CO3F, l'hydroxylbastnasite (Ce, La, Nd)CO3(OH, F), il rhabdophane (Ce, La, Nd)PO4-H2O e la synchysite Ca(Ce, La, Nd, Y)(CO3)2F.

Fra tutti questi, i più importanti industrialmente sono la monazite (prevalentemente sotto forma di giacimenti di sabbie monazitiche) e la bastnasite. Nella maggior parte dei casi, la preparazione del cerio avviene per mezzo di processi di separazione a scambio ionico. Si prevede che i depositi di monazite, allanite e bastnasite saranno in grado di fornire cerio, torio ed altri elementi delle terre rare ancora per molti anni.

Il cerio è caratterizzato da due comuni stati di ossidazione +3 e +4.
Il composto più comune è l'ossido di cerio(IV) (CeO2), utilizzato come agente lucidante oltre che come catalizzatore, incorporato nelle pareti dei forni autopulenti. Il solfato di cerio(IV) e ammonio (NH4)2Ce(SO4)3 e il nitrato di cerio(IV) e ammonio (ceric ammonium nitrate o CAN, (NH4)2Ce(NO3)6) sono due comuni reagenti ossidanti utilizzati nelle titolazioni.

Il cloruro di cerio(III), CeCl3, viene impiegato per facilitare le reazioni sui gruppi carbonili in chimica organica. Altri composti importanti sono il carbonato di cerio(III) (Ce2(CO3)3), il fluoruro di cerio(III) (CeF3) e il solfato di cerio(IV) (solfato cerico, Ce(SO4)2).

In natura il cerio è composto dall'isotopo stabile 140Ce (88,45%) e tre isotopi debolissimamente radioattivi: 136Ce (0,185%), 138Ce (0,251%), e 142Ce (11,114%).[3]

Il 136Ce, avente emivita di 7×1013 anni, è soggetto al doppio decadimento β+ (374,2 keV) per dare il 136Ba, stabile.[4]

Il 138Ce, avente emivita di 9×1013 anni, è soggetto a doppia cattura elettronica (693 keV) per dare il 138Ba, stabile.[5]

Il 142Ce, avente emivita di 5×1016 anni è soggetto a doppio decadimento β- (1417 keV) per dare il 142Nd (stabile), ma è anche soggetto a decadimento α (1298 keV), per dare il 138Ba, stabile.[6]

Sono noti altri 35 radioisotopi, con numeri di massa che vanno dal 119 (119Ce) al 157 (157Ce): i più stabili fra essi sono 144Ce con emivita di 284,893 giorni, 139Ce con 137,640 giorni e 141Ce con 32,501 giorni. Tutti gli altri radioisotopi hanno emivite di meno di 4 giorni e la gran parte di essi non arriva a 10 minuti. Di questo elemento si conoscono anche due stati metastabili.

Il cerio, come tutte le terre rare, è moderatamente tossico. È un forte riducente e si incendia spontaneamente all'aria se riscaldato fino a 65-80 °C. Il cerio può reagire con lo zinco in modo esplosivo e la sua reazione con il bismuto e l'antimonio è molto esotermica. I fumi esalanti da incendi di cerio sono tossici. Non si deve usare acqua per spegnere incendi di cerio, perché dalla reazione chimica fra cerio e acqua si sprigiona idrogeno, che è altamente infiammabile. Lavoratori esposti al cerio hanno accusato prurito, sensibilità al calore e lesioni cutanee; animali cui sono state iniettate forti dosi di cerio sono morti per collasso cardiovascolare.

L'ossido di cerio (IV) è un potente ossidante ad alte temperature e reagisce con materiale organico combustibile. Anche se il cerio in sé non è radioattivo, il cerio commercialmente disponibile può contenere tracce di torio, che invece lo è. Il cerio non svolge alcun ruolo biologico noto negli organismi viventi.

  1. ^ (EN) Arjan Pol, Thomas R. M. Barends e Andreas Dietl, Rare earth metals are essential for methanotrophic life in volcanic mudpots: Rare earth metals essential for methanotrophic life, in Environmental Microbiology, vol. 16, n. 1, 2014-1, pp. 255–264, DOI:10.1111/1462-2920.12249. URL consultato il 22 agosto 2019.
  2. ^ Icilio Guareschi, Jöns Jacob Berzelius e la sua opera scientifica: Brevi cenni sulla Chimica nella prima metà del secolo XIX (PDF), su liberliber.it, Torino, Unione Tipografico-Editrice, 1915.
  3. ^ Pictures, stories, and facts about the element Cerium in the Periodic Table, su periodictable.com. URL consultato il 2 gennaio 2023.
  4. ^ Isotope data for cerium-136 in the Periodic Table, su periodictable.com. URL consultato il 2 gennaio 2023.
  5. ^ Isotope data for cerium-138 in the Periodic Table, su periodictable.com. URL consultato il 2 gennaio 2023.
  6. ^ Isotope data for cerium-142 in the Periodic Table, su periodictable.com. URL consultato il 2 gennaio 2023.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàThesaurus BNCF 32568 · LCCN (ENsh85022138 · GND (DE4147480-6 · BNF (FRcb122584198 (data) · J9U (ENHE987007284960805171
  Portale Chimica: il portale della scienza della composizione, delle proprietà e delle trasformazioni della materia