Governo Facta I

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Governo Facta I
StatoItalia (bandiera) Italia
Presidente del ConsiglioLuigi Facta
CoalizioneLiberali
Partito Popolare
Partito Socialista riformista
Democratico-sociali
Radicali
Partito Agrario Siciliano
LegislaturaXXVI
Giuramento26 febbraio 1922
Dimissioni20 luglio 1922
Governo successivoFacta II
1º agosto 1922

Il Governo Facta I è stato in carica dal 26 febbraio[1] al 1º agosto 1922[2] per un totale di 143 giorni, ovvero 4 mesi e 23 giorni. Il governo si dimise in seguito alla sfiducia del 20 luglio con soli 103 voti a favore e 288 contrari.

Compagine di governo

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Situazione parlamentare

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Camera Collocazione Partiti Seggi
Camera dei deputati[3] Maggioranza PL (101), DS (29), PP (108), PSR e US (12), PE-PAS (5)
255 / 535
Appoggio esterno PLD
68 / 535
Opposizione PS (123), PRI (6), PC (15), LST (9), AN (12), PNF (37)
202 / 535
Carica Titolare Sottosegretari
Presidenza del Consiglio dei ministri Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Presidente del Consiglio dei ministri Luigi Facta (PLI)
Ministero Ministri Sottosegretari di Stato
Affari esteri Carlo Schanzer (PLI)
Interno Luigi Facta (PLI)
Agricoltura Giovanni Bertini (PPI)
Colonie Giovanni Amendola (PLI)
Finanze Giovanni Battista Bertone (PPI)
Tesoro Camillo Peano (PLI)
Giustizia e Affari di Culto Luigi Rossi (PRI)
Guerra Pietro Lanza di Scalea (PAS)
Industria, Commercio Teofilo Rossi (PLI)
Lavori Pubblici Vincenzo Riccio (PLI)
Lavoro e Previdenza Sociale Arnaldo Dello Sbarba (PSRI)
Marina Roberto De Vito (PDSI)
Poste e Telegrafi Giovanni Antonio Colonna di Cesarò (PDSI)

(fino al 2 marzo 1922)

Luigi Fulci (PDSI)

(dal 2 marzo 1922)

Pubblica Istruzione Antonino Anile (PPI)
Ricostruzione delle terre liberate dal nemico Luigi Facta (PLI)

(ad interim, fino l 14 marzo 1922)

Maggiorino Ferraris (PLI)

(dal 14 marzo 1922

  1. ^ I nuovi ministri prestano giuramento, su archiviolastampa.it, 27 febbraio 1922.
  2. ^ Il secondo ministero Facta costituito, Corriere della Sera, 2 agosto 1922, p. 1.
  3. ^ Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato del Regno) poiché, sebbene entrambe partecipino al processo di controllo del rapporto di fiducia con l'esecutivo, per convenzione costituzionale in caso di disaccordo è la decisione della camera bassa a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.
  4. ^ Sottosegretario per l'assistenza militare e le pensioni di guerra
  5. ^ Sottosegretario per la Marina Mercantile
  6. ^ Sottosegretario per le Antichità e le Belle Arti

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