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Governo Sonnino II

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Governo Sonnino II
StatoItalia (bandiera) Italia
Presidente del ConsiglioSidney Sonnino
(Destra storica)
CoalizioneDestra storica
LegislaturaXXIII
Giuramento11 dicembre 1909
Dimissioni21 marzo 1910
Governo successivoLuzzatti
31 marzo 1910

Il Governo Sonnino II è stato in carica dall'11 dicembre 1909[1] al 31 marzo 1910[2] per un totale di 110 giorni, ovvero 3 mesi e 20 giorni. In seguito all'opposizione su un decreto sulle convenzioni marittime, a cui si oppose anche Giolitti, il governo si dimise.

Compagine di governo

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Appartenenza politica

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Partito Presidente Ministri Sottosegretari Totale
Destra storica 1 9 11 21
Sinistra storica - 1 2 3

Situazione parlamentare

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Camera Collocazione Partiti Seggi
Camera dei deputati[3] Maggioranza PLC (36), PD (336)
372 / 508
Appoggio esterno CI (10)
10 / 508
Opposizione PR (45), PS (41), PRI (24), UEC (16)
126 / 508
Carica Titolare Sottosegretario
Presidenza del Consiglio dei ministri Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Presidente
del Consiglio dei ministri
Sidney Sonnino
(Destra storica)
Carica non assegnata[4]
Ministero Ministri Sottosegretario
Affari Esteri Francesco Guicciardini
(Destra storica)
Pietro Lanza di Scalea
Agricoltura, Industria e Commercio Luigi Luzzatti
(Destra storica)
Alfredo Codacci Pisanelli
Lavori Pubblici Giulio Rubini
(Destra storica)
Giovanni Celesia di Vegliasco
Interno Sidney Sonnino
(Destra storica)
Vincenzo Riccio
Pubblica Istruzione Edoardo Daneo
(Destra storica)
Alfonso Lucifero
Guerra Paolo Spingardi (Indipendente)[5] Giuseppe Prudente
Marina Giovanni Bettolo (Indipendente)[6] Pietro Chimienti
Finanze Enrico Arlotta
(Destra storica)
Enrico Carboni Boj
Grazia e Giustizia e Culti Vittorio Scialoja
(Destra storica)
Carlo Fabri
Poste e Telegrafi Ugo di Sant'Onofrio del Castillo
(Destra storica)
Tesoro Antonio Salandra
(Destra storica)
Edoardo Ottavi
  • 12 febbraio: Sonnino si presenta alla Camera con un discorso in cui annuncia di voler effettuare numerose riforme: sovvenzioni marittime, istituzione di un Ministero delle Ferrovie, riordino della legislatura doganale, riforma del sistema tributario, revisione dell'assistenza ospedaliera e statalizzazione dell'istruzione elementare. I deputati gli concedono la fiducia con 193 sì, 84 no e 10 astensioni.
  • 18 marzo: Il Senato approva, in via definitiva, il disegno di legge sul Riordinamento delle Camere di commercio ed arti del Regno, già approvato dal Senato e poi, con modifiche, dalla Camera (legge 20 marzo 1910, n. 121).
  • 20 marzo: Viene approvata la legge n. 144 che dichiara monumento nazionale la casa in cui morì a Pisa Giuseppe Mazzini.
  • 21 marzo: Dopo aver preso atto della contrarietà della Camera al riordino sulle convenzioni marittime preparato dal Ministro della Marina Giovanni Bettolo, il Presidente Sonnino annuncia le dimissioni del governo.
  • Parlamenti e Governi d’Italia (dal 1848 al 1970) - Vol. II - Francesco Bartolotta - Vito Bianco Editore - 1971
  1. ^ Il giuramento dei nuovi ministri al Quirinale, su archiviolastampa.it, La Stampa, 12 dicembre 1909, p. 1.
  2. ^ La presentazione ufficiale del Ministero Luzzatti-Sacchi, su archiviolastampa.it, La Stampa, 1º aprile 1910, p. 1.
  3. ^ Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato del Regno) poiché, sebbene entrambe partecipino al processo di controllo del rapporto di fiducia con l'esecutivo, per convenzione costituzionale in caso di disaccordo è la decisione della camera bassa a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.
  4. ^ Poiché all'epoca del Regno d'Italia la figura del Presidente del Consiglio era vista come una figura mediatrice e coordinatrice piuttosto che dirigenziale rispetto all’esecutivo, e dunque senza una costituzione autonoma, il detentore era più identificato con il ministero da egli detenuto piuttosto che dalle sue funzioni, e per questo non vi era mai stata la necessità di nominare un sottosegretario specifico, ma il Capo di governo si serviva del proprio sottosegretario ministeriale.
  5. ^ Affiliato alla Sinistra storica.
  6. ^ Affiliato alla Destra storica.

Altri progetti

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