Hugleikr
Hugleikr | |
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Battaglia Illustrazione di H. Egedius | |
Re mitologico della Svezia | |
In carica | fine IV secolo circa |
Predecessore | Álfr |
Successore | Haki (usurpatore) |
Re a Uppsala | |
Nome completo | Hugleikr Álfsson |
Nascita | Gamla Uppsala, IV secolo |
Morte | Fyrisvellir, V secolo |
Dinastia | Yngling |
Padre | Álfr |
Madre | Brera |
Religione | norrena |
Hugleikr, Hugleik, Hugleikur o Ochilaik (norreno antico: "coraggioso nell'animo", "gioco della mente"), (Gamla Uppsala, IV secolo – Fyrisvellir, V secolo), è stato un re leggendario sueone della casata dei Yngling, di Uppsala. Secondo invece Saxo Grammaticus era re d'Irlanda. Per entrambi il suo regno fu caratterizzato da fasti e lascività e che cadde in battaglia sconfitto dai danesi. Alcuni autori confondono la sua figura con quella di Hygelac, descritta nel Beowulf.
Ynglinga saga
[modifica | modifica wikitesto]La Saga degli Ynglingar di Snorri Sturluson accenna al suo regno e descrive la sua caduta in battaglia contro Haki, un celebre re del mare.
«Hugleikur hét sonur Álfs er konungdóm tók yiir Svíum eftir þá bræður því að synir Yngva voru þá börn. Hugleikur konungur var engi hermaður og sat hann að löndum í kyrrsæti. Hann var auðigur mjög og sínkur af fé. Hann hafði mjög í hirð sinni alls konar leikara, harpara og gígjara og fiðlara. Hann hafði og með sér seiðmenn og alls konar fjölkunnigt fólk. Haki og Hagbarður hétu bræður og voru ágætir mjög. Þeir voru sækonungar og höfðu lið mikið, fóru stundum báðir samt, stundum sér hvor. Margir kappar voru með hvorumtveggja þeirra. Haki konungur fór með her sinn til Svíþjóðar á hendur Hugleiki konungi en Hugleikur konungur safnaði her fyrir. Þá komu til liðs við hann bræður tveir, Svipdagur og Geigaður, ágætir menn báðir og hinir mestu kappar. Haki konungur hafði með sér tólf kappa. Þar var þá Starkaður gamli með honum. Haki konungur var og hinn mesti kappi. Þeir hittust á Fýrisvöllum. Varð þar mikil orusta. Féll brátt lið Hugleiks. Þá sóttu fram kapparnir Svipdagur og Geigaður en kappar Haka gengu sex móti hvorum þeirra og urðu þeir handteknir. Þá gekk Haki konungur inn í skjaldborg að Hugleiki konungi og drap hann þar og sonu hans tvo. Eftir það flýðu Svíar en Haki konungur lagði lönd undir sig og gerðist konungur yfir Svíum. Hann sat þá að löndum þrjá vetur en í því kyrrsæti fóru kappar hans frá honum og í víking og fengu sér svo fjár.[1]»
«Hugleikr era il nome del figlio di re Álfr, il quale succedette ai due fratelli nel regno degli svedesi, i figli di Yngvi erano ancora piccoli. Re Hugleikr non era un guerriero, bensì stava quietamente a casa nel suo paese. Era molto ricco, ma più forte era la sua reputazione di essere molto avaro. Teneva presso la sua corte ogni genere di intrattenitori che suonavano arpe, liuti e viole; e aveva con sé maghi e ogni sorta di fattucchiera. Haki e Hagbard erano due fratelli, molto celebrati come re dei mari, i quali avevano una grande forza come armigeri. A volte agivano insieme, a volte per conto proprio, e molti guerrieri li seguivano entrambi. Re Hake sbarcò con le proprie truppe in Svezia contro re Hugleik, il quale, dalla sua parte, radunò una grande armata per opporsi a lui. Due fratelli vennero in suo supporto, Svipdag e Geigad, entrambi molto celebrati, e potenti combattenti. Re Haki aveva con sé dodici campioni, e fra essi Starkad il Vecchio; e re Haki stesso era un combattente letale. Si scontrarono a Fyrisvold, e vi fu una grande battaglia, nella quale l'armata di re Hugleikr fu presto sconfitta. Sicché i combattenti, Svipdag e Geigad, si spinsero avanti valorosamente; ma i campioni avversi andarono in sei contro uno, e furono entrambi presi prigionieri. Poi re Haki penetrò entro la difesa circolare attorno a re Hugleikr, e lo uccisero assieme ai suoi due figli. Successivamente i svedesi fuggirono; e re Haki sottomise il paese, e divenne re degli svedesi. Stette tranquillamente a casa per tre anni, ma durante tale tempo i suoi combattenti andarono in giro in spedizioni vichinghe, e ammassarono fortune per sé stessi.»
Svipdagr è omonimo al protagonista dello Svipdagsmál.
Snorri è solito a riportare il relativo brano dellʼYnglingatal seguendo la genealogia, tuttavia, nel caso di Hugleikr, si limita a descrivere brevemente le gesta in prosa. Una ipotetica stanza dell'Ynglingatal, se mai esistita, non risulta pervenuta ai tempi odierni.
Gesta Danorum
[modifica | modifica wikitesto]Hugleikr è descritto quale amante dei piaceri e con una corte ricca di saltimbanchi anche nel Gesta Danorum: infatti Saxo, nel 6° libro, nota come Starkaðr fosse partito disgustato dai riti lascivi, tuttavia sostiene anche che Hugleikr era sovrano d'Irlanda e che Starkaðr aiutò Siward, un antenato di Halfdan, ad insediarsi sul trono di Uppsala. Ma già il Gesta Danorum diverge dallʼYnglinga saga fin dal 5° libro.
Passando dalle saghe al contesto storico, ci sarebbe da osservare che le continue incursioni vichinghe in Irlanda iniziarono nel 795[2][3], quattro secoli prima Saxo Grammaticus ma tre secoli dopo la datazione di queste vicende nel Gesta Danorum, sicché la loro ambientazione in Irlanda risulta inverosimile.
A differenza dei suoi successori, Hugleikr non viene invece citato tra le genealogia dei re nellʼYnglingatal, nellʼHistoria Norvegiæ o nellʼÍslendingabók.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ 22. Fall Hugleiks konungs
- ^ Harrison, Durham, Health, p. 48.
- ^ Curtis, p. 46.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- (NON) Ynglinge-saga, opera in prosa di Snorri Sturluson, 1225 circa (traduzione in inglese)
- (LA) Gesta Danorum - libro VII, opera storica di Saxo Grammaticus, XII secolo (traduzione in inglese)
- fonti moderne
- (EN) Chartrand M Harrison, K Durham e I Heath, The Vikings: Voyagers of Discovery and Plunder[collegamento interrotto], Osprey Publishing, 2006, p. 48, ISBN 978-1-84603-087-1.
- (EN) Edmund Curtis, A History of Ireland: From the Earliest Times to 1922, Routledge, 2013, p. 46, ISBN 978-1-136-11132-7.
Voci correlate
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