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Maria Monti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Maria Monti
Maria Monti nel 1960
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenereCabaret
Teatro canzone
Canzone popolare
Pop
Periodo di attività musicale1955 – in attività
Album pubblicati12
Studio10
Live1
Raccolte1
Sito ufficiale

Maria Monti, pseudonimo di Maria Monticelli (Milano, 26 giugno 1935), è una cantautrice, cabarettista e attrice italiana.

Maria Monti ha iniziato l'attività di attrice esibendosi nella prima metà degli anni cinquanta nei primi cabaret milanesi, presentando qui le prime canzoni scritte da lei. Entra quindi nella compagnia di Ugo Tognazzi e Lauretta Masiero, recitando nel varietà di Scarnicci e Tarabusi Uno scandalo per Lili (1955); dello stesso anno è la sua prima apparizione in televisione, nello spettacolo Primo applauso.

Nei decenni successivi invece lavorerà spesso con Paolo Poli, tra le altre nelle commedie Il candelaio (stagione 1964-1965) e Il diavolo (stagione 1972-1973). Nel 1959 recita, sempre per la televisione, nel telefilm La svolta pericolosa di Gianni Bongioanni. Nel 1960 assieme all'allora compagno Giorgio Gaber ha scritto Non arrossire, celebre brano reinterpretato da moltissimi artisti (tra i quali, nel 2006 Claudio Baglioni).

Sempre in coppia con Gaber ha partecipato al Festival di Sanremo 1961 con la canzone Benzina e cerini (scritta da Enzo Jannacci); nello stesso anno propone con Gaber lo spettacolo Il Giorgio e la Maria in cui, oltre a presentare i loro brani, cantano qualche canzone popolare milanese come La balilla. Lo stesso anno pubblica il 45 giri con Un delitto perfetto d'amor scritta da Gaber e arrangiata e diretta da Ennio Morricone.

Di Jannacci ha anche interpretato nel 1962 la canzone Me disen madison. Nel 1966 si esibisce al Teatro Duse di Genova con lo spettacolo Il rosa e il nero di e con Carmelo Bene, tratto da Il Monaco di M.G. Lewis. Per l'occasione Sylvano Bussotti, con le orchestrazioni elettroniche di Vittorio Gelmetti, stila gli spartiti per la sua voce. Nel 1967 recita, sempre per la televisione, ne Il Circolo Pickwick di Ugo Gregoretti. Sempre negli anni sessanta è compagna del fotografo Mario Dondero.

Negli anni sessanta e settanta ha inciso vari album a carattere politico e femminista; da ricordare l'album Le canzoni del no (pubblicato nel 1964 da I dischi del sole), che venne sequestrato in tutta Italia perché conteneva la canzone La marcia della pace (scritta da Franco Fortini e Fausto Amodei), i cui versi "E se la patria chiama, lasciatela chiamare" vennero giudicati come sovversivi, in quanto invito all'obiezione di coscienza. Il disco, inoltre, conteneva una versione della poesia Ninna nanna della guerra di Trilussa messa in musica dalla Monti.

Nel 1971 recita in Giù la testa di Sergio Leone, e nel 1976 in Novecento di Bernardo Bertolucci. Sempre nel 1971 realizza un doppio LP per la collana folk della Fonit Cetra, diretta da Giancarlo Governi, dedicato alla canzone tradizionale milanese Memoria di Milano. Venne presentato in televisione nel corso di una puntata di Tutto è Pop di Vittorio Salvetti, dove eseguì dal vivo Bell'uselin del bosch e Stamattina mi sono alzata. Nel 1972 partecipa nel ruolo di se stessa cantante al film Imputazione di omicidio per uno studente di Mauro Bolognini, dove interpreta brani tratti dal suo repertorio folk.

Nel 1973 incide l'album Maria Monti e i contrautori, copertina realizzata da Mario Convertino, con l'accompagnamento musicale del chitarrista torinese Luca Balbo e Gianfranco Coletta (musicista che ha fatto parte, nel corso della sua carriera, di molti gruppi, come Chetro & Co., Banco del Mutuo Soccorso e Alunni del Sole). Il 1974 è l'anno di pubblicazione de Il Bestiario, realizzato con basi musicali tra il jazz cabaret e il minimalismo elettronico, con la partecipazione di musicisti di fama internazionale tra cui Alvin Curran, arrangiamenti e strumentazione elettronica, e Steve Lacy al sax soprano.

Nel 1975 ha pubblicato il disco live Bologna 2 settembre 1974 (dal vivo), (RCA Italiana), con Francesco De Gregori, Lucio Dalla e Antonello Venditti. Nel 1976 partecipa come ospite al programma televisivo Il futuro dell'automobile di Lucio Dalla, con il quale canta La balilla. L'anno dopo la Rai le darà l'occasione di cimentarsi in un programma da protagonista di un'ora a colori: Non è solo un caso è il titolo dello special dove vennero riproposte dal vivo e in appositi video alcune delle sue canzoni più significative.

Maria Monti in scena, anni 2000 circa.

Ospite del programma Alvin Curran col quale ripropose Il pavone e La pecora crede di essere un cavallo da Il Bestiario e il brano d'avanguardia Mosaici, già presentato, nello stesso anno, al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Due foto di scena dal programma vennero utilizzate per la copertina, fronte e retro, dell'LP Muraglie. Nel 1977 è una delle voci del gruppo "Prima Materia" che partecipa al festival "Teatro Musica", e con cui pubblica un unico album, The Tail of The Tiger, che presenta due lunghi brani eseguiti alla voce tramite tecniche di canto armonico.

Nel 1980 è la protagonista femminile della commedia Operetta di Witold Gombrowicz, al fianco di Cochi Ponzoni, messa in scena dal Teatro Stabile dell'Aquila, per la regia di Antonio Calenda. Sempre nel 1980, con Oria Conforti nel ruolo di Betty, diventa l'assistente sociale Verdiana nel film-scandalo La ragazza di via Millelire di Gianni Serra, in concorso al Festival di Venezia 1980, e vincitore del Gran Premio del Pubblico e del Gran Premio della Giuria al Festival International du Jeune Cinéma di Hyères nel 1981.

Nel 1981 partecipa con altri artisti all'incisione dell'opera rock Alice dei Perigeo: in particolare Maria Monti canta le canzoni Al bar dello sport (ovvero sogghigni e sesso) e Confusione, gran confusione ovvero il processo, entrambe in coppia con Rino Gaetano. Per la televisione recita ne I promessi sposi di Salvatore Nocita (1989). Nel 1993 ha pubblicato il cd Oltre...oltre...., un album sperimentale con sonorità vicine all'elettronica che si distaccano dallo stile cantautorale che le è consueto.

Nel 1990 partecipa al Festival di Todi dove debutta con Maria d'Amore di Maria Monti, regia di Patrick Rossi Gastaldi. Nel 1994, nell'ambito della manifestazione della seconda edizione de "I solisti del Teatro", nei Giardini della Filarmonica a Roma, presenta Monade di Monza di Maria Monti, con al pianoforte Marco Persichetti e il coordinamento registico di Luisa Mariani. Nel 1999 partecipa allo spettacolo teatrale Luci di Algeri. Negli ultimi anni ha recitato per la televisione in Vento di ponente, con Serena Autieri.

Il 2005 è l'anno del monologo Canto a me stessa, scritto da Renata Ciaravino. Nel 2006 ha presentato nei teatri italiani lo spettacolo Il mostro a due teste, con la regia di Claudio Frosi e l'accompagnamento al pianoforte di Marco Persichetti. Nel 2017, il 6 febbraio, Maria Monti ritorna in scena dopo undici anni di assenza al Teatro Arciliuto di Roma[1] per presentare il suo CD Sprazzi di pace, pubblicato in digitale solo nel 2021.

Partecipazioni

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Prosa televisiva Rai

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  1. ^ Maria Monti, cantautrice, attrice multiforme debutta dopo 11 anni al Teatro Arciliuto, su L'Arciliuto Press Agency, 7 febbraio 2017. URL consultato il 18 giugno 2017.
  2. ^ edito con copertina standard, col logo della casa discografica, forata al centro
  3. ^ a b le due copertine sono identiche, con una foto inedita
  4. ^ a b identiche le copertine che riprendono la foto dell'lp dal quale sono estratti
  5. ^ stampato, ma mai distribuito ed adoperato solo per scopi promozionali. ha l'etichetta bianca e copertina standard forata

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN90187753 · ISNI (EN0000 0000 6283 241X · SBN CFIV176209