Coordinate: 39°41′05.99″N 8°46′37.37″E

Mogoro

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Mogoro
comune
(IT) Mogoro
(SC) Mòguru
Mogoro – Stemma
Mogoro – Bandiera
Mogoro – Veduta
Mogoro – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
Provincia Oristano
Amministrazione
SindacoDonato Cau (lista civica) dal 26-10-2020
Territorio
Coordinate39°41′05.99″N 8°46′37.37″E
Altitudine136 m s.l.m.
Superficie48,99 km²
Abitanti3 832[1] (29-2-2024)
Densità78,22 ab./km²
FrazioniMorimenta
Comuni confinantiGonnostramatza, Masullas, Uras, San Nicolò d'Arcidano, Pabillonis (SU), Sardara (SU), Collinas (SU)
Altre informazioni
Cod. postale09095
Prefisso0783
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT095029
Cod. catastaleF272
TargaOR
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 1 124 GG[3]
Nome abitanti(IT) mogoresi
(SC) moguresus
Patronosan Bernardino da Siena
Giorno festivo20 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Mogoro
Mogoro
Mogoro – Mappa
Mogoro – Mappa
Posizione del comune di Mogoro all'interno della provincia di Oristano
Sito istituzionale

Mogoro (Mòguru in sardo) è un comune di 3 832 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna, nella subregione dell'Alta Marmilla.

È il nono centro della provincia di Oristano per numero di abitanti dopo Bosa, Cuglieri, Oristano, Terralba, Cabras, Marrubiu, Santa Giusta e Ghilarza e il più grande della Marmilla, sebbene molti servizi abbiano sede nel comune di Ales.

Geografia fisica

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Il comune è situato nella regione collinare della Marmilla, ai contrafforti meridionali del monte Arci, di origine vulcanica; per questo nell'epoca prenuragica fu un importante centro di lavorazione dell'ossidiana (che veniva trasportata nel villaggio di Puisteris, nei pressi del bivio sulla Strada statale 131 Carlo Felice).

Il punto più alto del territorio comunale è la collina di Cruccu (circa 200 m s.l.m.), situato a metà strada tra Mogoro e Gonnostramatza. Il paese si trova su un altopiano chiamato " Sa Struvina ", delimitato a nord dal monte Arci e a sud dalla valle del Rio Mogoro (circa 50 km di lunghezza, sfocia nello Stagno di S. Giovanni), il cui corso è sbarrato da una diga costruita negli anni 1932-1934, che però non dà luogo a nessun lago, ma ha lo scopo di prevenire le inondazioni nella pianura sottostante, dove sono situati i paesi di Uras e Pabillonis.

Vasetto della cultura di Ozieri da Mogoro

L'area fu abitata in epoca prenuragica, nuragica e romana, per la presenza nel territorio di alcune testimonianze archeologiche.

Durante il medioevo appartenne al giudicato di Arborea e fece parte della curatoria Montargia, detta anche di Parte Montis, della quale fu anche capoluogo dopo Gonnostramatza. Nel territorio sorgeva nel medioevo il paese di Bonorcili, distrutto dai barbareschi prima del XIV secolo per la sua vicinanza al mare. Di questo paese restano alcune rovine.

Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del Marchesato di Oristano, e alla definitiva sconfitta degli arborensi (1478) passò sotto il dominio aragonese e fu incorporato nell'Incontrada di Parte Montis, divenendo un feudo dei Carroz conti di Quirra. Nel 1603 fu incorporato nel marchesato di Quirra, feudo prima dei Centelles e poi degli Osorio de la Cueva, ai quali fu riscattato nel 1839, con la soppressione del sistema feudale.

Lo stemma e il gonfalone del Comune di Mogoro sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 ottobre 2007.[4]

«Di rosso, alla fascia diminuita di argento, accompagnata in capo da sette spighe di grano d'oro, impugnate, legate di verde, in punta dal bue fermo, d'oro. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di rosso, il motto, in lettere maiuscole d'oro, LIBERTADI PAXI TRABALLU. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di verde.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Chiesa del Carmine, facciata
Chiesa di Sant'Antioco di Sulcis con campanile a vela

Architetture religiose

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Nel territorio di Mogoro sono presenti cinque chiese, oltre a numerose rovine nelle campagne:

Nella chiesa di San Bernardino sono conservate le reliquie del miracolo eucaristico del 1604.

Siti archeologici

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Nuraghe Cuccurada

Nel suo territorio si contano 27 nuraghi, di cui 13 monotorre e 14 complessi; soltanto il nuraghe Cuccurada, visibile dalla SS 131, è stato oggetto di scavi. Il sito è ora aperto al pubblico ed è visitabile da aprile ad ottobre dal martedì alla domenica.

Nel territorio di Mogoro sono presenti i resti dell'importante antico paese di Bonorcili, sede dell'omonima curatoria del Giudicato di Arborea; Mogoro faceva invece parte della curatoria di Montis.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[5]

Lingue e dialetti

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La variante del sardo parlata a Mogoro è il campidanese occidentale.

A Mogoro sono presenti le scuole elementari e le scuole medie (con presidenza a Ales)

L'economia si basa principalmente sulla pastorizia, sull'agricoltura e l'artigianato.

Copritavolo da Mogoro, primi del XX secolo

Sono famosi i tappeti e gli arazzi di Mogoro,[6] oggetto della mostra che si tiene ogni anno nel mese di agosto e che prende il nome di "Fiera del tappeto". Si producono inoltre mobili di pregio, sia nello stile tradizionale sardo, sia in stile moderno. Dalla fine degli anni ottanta è stata costruita all'ingresso del paese una zona artigianale, sede delle botteghe prima situate nel centro abitato.

L'agricoltura si basa principalmente sulla coltivazione della vite, del frumento e della barbabietola da zucchero, nella zona pianeggiante a ovest della SS 131. Dagli anni cinquanta è attiva la cantina sociale "Il Nuraghe", i cui edifici sono situati nei pressi del bivio della SS131, che produce vini di fama nazionale, come il Semidano di Mogoro.

È rilevante anche il settore edilizio, con numerose piccole imprese che negli anni '70 si erano associate nell'esperienza della Cooperativa edile.

Il comune di Mogoro fa parte del Consorzio "Sa Corona Arrubia".

Infrastrutture e trasporti

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Mogoro è collegata al territorio limitrofo e alla Strada Statale 131 Carlo Felice da due strade provinciali: la SP 44 e la SP 73.

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Uras-Mogoro.

Porta il nome del comune la stazione di Uras-Mogoro, situata ad Uras. La stazione è costruita lungo la ferrovia Cagliari-Golfo Aranci ed è servita dai treni di Trenitalia.

Amministrazione

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Storicamente il comune è stato amministrato dalla sinistra, a parte una parentesi nel 2005-2010. Dal 1985 in poi il comune è stato amministrato dai sindaci Adriano Ghiani (1985-1992) e Antonino Floris (1992-1995) con il PCI, Delfina Broccia (1995-2000) con il PDS, Giovanni Pia (2000-2010) del Partito Sardo d'Azione, alleato prima con La Margherita e lo SDI (2000-2005) e poi con il PDL (2005-2010). Dopo due mandati (2010-2020) per Sandro Broccia, ex Assessore ai Trasporti della Giunta Regionale di Renato Soru, dall'ottobre del 2020 il sindaco è Donato Cau, eletto alla guida di una lista civica.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Sandro Broccia Lista civica "Mogoro che cambia" Sindaco
26 ottobre 2020 in carica Donato Cau Lista civica "Siamo Mogoro" Sindaco

Il Comune di Mogoro ha tradizionalmente dato il proprio sostegno alla sinistra, con punte del 51 % al PCI negli anni '70; nelle elezioni politiche del 2006 la coalizione L'Unione ha prevalso con il 54,13 % al Senato contro il 29,06 % della CdL e il 14,68 % del PSd'Az, e con il 61,48 % alla Camera contro il 34,02 % della CdL.

È stato uno dei pochi comuni sardi dove in occasione del referendum istituzionale del 1946 ha prevalso la Repubblica con circa 1.100 voti a favore, a fronte dei circa 800 contrari.

A Mogoro sono presenti varie società sportive tra cui la GSD Freccia Parte Montis (calcio), militante nella prima categoria regionale e la ASD Basket Mogoro, che disputa il campionato di promozione regionale.

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 29 febbraio 2024.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Mogoro (Oristano) D.P.R. 09.10.2007 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 26 settembre 2021.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 3, Roma, A.C.I., 1985, p. 20.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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