Mongiove
Mongiove frazione | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Città metropolitana | Messina |
Comune | Patti |
Territorio | |
Coordinate | 38°08′53.6″N 15°00′51.04″E |
Altitudine | 3 m s.l.m. |
Abitanti | 557[1] (2001) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 98066 |
Prefisso | 0941 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | mongiovesi |
Cartografia | |
Mongiove è un centro abitato di 557 abitanti[1] del comune italiano di Patti, nella città metropolitana di Messina in Sicilia.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Antico borgo di pescatori protetto dal monte di Giove (o Mongiove), è situato alle pendici di Tindari nei pressi della riserva naturale orientata Laghetti di Marinello, in una zona ricca di ulivi e fichi d'india, lungo la costa tirrenica racchiusa nel golfo di Patti.
La lunga spiaggia di Mongiove è delimitata a est dal promontorio roccioso di monte di Giove, sito a circa 1 km a est del borgo, che raggiunge i 199,2 m s.l.m.[2] ed è caratterizzato dalla presenza di grotte e di faraglioni siti a breve distanza dalla riva[3].
Il territorio e il centro abitato sono attraversati dal torrente Cedro, che ha origine dal monte Litto.
Da Mongiove sono ben visibili le isole Eolie e, a qualche chilometro dalla costa in direzione nord-ovest, lo scoglio di Patti e la Pietra di Patti.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il nome potrebbe derivare da monjoie (altura, collina) o dal latino mons iugum (giogo di monte)[4][5].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Tommaso Fazello nella sua storia della Sicilia (1560) documenta l'esistenza nella località di rovine di un tempio di Giove, di cui avrebbe visto traccia anche Edward Boid nel XIX secolo, da cui è stato ipotizzato provenissero alcune antiche statue, rimaste per un certo periodo su una spiaggia ai piedi del Monte[4] e oggi al Museo archeologico regionale Antonio Salinas di Palermo[6].
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa parrocchiale di Ognissanti. 38°08′51.56″N 15°00′53.58″E
- Ruderi della chiesa del Salvatore, attestata per la prima volta da Camillo Camilliani nel 1584[7].
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]- Torre Sciacca, facente parte del sistema difensivo costiero del Regno di Sicilia, posta a circa 500 metri della spiaggia[8]. 38°08′41.88″N 15°00′50.5″E
Siti archeologici
[modifica | modifica wikitesto]Sono state individuate tracce di necropoli e di un villaggio preistorico presso monte Giove[9][4].
Aree naturali
[modifica | modifica wikitesto]All'interno del territorio di Mongiove ricade parzialmente il SIC ITA030012 "Laguna di Oliveri-Tindari", nonché la riserva naturale orientata Laghetti di Marinello.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Religione
[modifica | modifica wikitesto]L'unica parrocchia locale, Ognissanti, è amministrata dal vicariato foraneo di Patti della diocesi di Patti[10].
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Istruzione
[modifica | modifica wikitesto]Scuole
[modifica | modifica wikitesto]A Mongiove il servizio scolastico è garantito dalla presenza di una scuola d'infanzia e di una scuola primaria incluse nell'istituto comprensivo n. 2 "Luigi Pirandello"[11].
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Strade
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio comunale è attraversato dall'autostrada A20 Messina-Palermo, dalla strada statale 113 Settentrionale Sicula e dalla strada provinciale 118 di Mongiove.
Ferrovie
[modifica | modifica wikitesto]Pur non presentando alcuna stazione ferroviaria nel proprio territorio, Mongiove è attraversata dalla linea ferroviaria Palermo-Messina. La vecchia stazione locale, denominata Mongiove Siculo, nel 1997 è stata dichiarata senza traffico.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Dati Istat 2001, su dawinci.istat.it. URL consultato il 25 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2011).
- ^ Fasolo 2014, p. 111.
- ^ Dello Russo 2015, pp. 60-61.
- ^ a b c Fasolo 2014, p. 112.
- ^ DOS II, s.v. Mongiove, p. 1056.
- ^ Sciacca 2004, p. 20.
- ^ Arlotta 2005, p. 835, n. 35.
- ^ Fasolo 2014, p. 93.
- ^ ABCS, p. 254.
- ^ Parrocchie e Parroci della Diocesi, su diocesipatti.it. URL consultato il 25 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2017).
- ^ Istituto comprensivo "L. Pirandello" - Patti (PDF) [collegamento interrotto], su istitutopirandellopatti.gov.it. URL consultato il 25 giugno 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA VV, Atlante dei beni culturali siciliani 1988, Palermo, Regione Siciliana, 1991.
- Giuseppe Arlotta, Vie Francigene, hospitalia e toponimi carolingi nella Sicilia medievale (PDF), in Massimo Oldoni (a cura di), Tra Roma e Gerusalemme nel Medioevo. Paesaggi umani ed ambientali del pellegrinaggio meridionale. Atti del congresso internazionale di studi, Salerno-Ravello, 26-29 ottobre 2000, Salerno, Laveglia editore, 2005, pp. 815-886, ISBN 88-88773-35-5. URL consultato il 26 giugno 2017.
- Girolamo Caracausi, Dizionario onomastico della Sicilia, in Lessici siciliani, 8, vol. II (M-Z e supplemento), Palermo, Centro di studi filologici e linguistici siciliani, 1993, SBN IT\ICCU\PAL\0132550. URL consultato il 25 giugno 2017.
- William Dello Russo, 150+ Spiagge in Sicilia. La guida definitiva alle spiagge da sogno, fotografie di Alessandro Saffo e Antonino Bartuccio, 3ª ed., San Vendemiano, Sime books, 2015, ISBN 978-88-95218-40-3.
- Michele Fasolo, Tyndaris e il suo territorio, vol. II - Carta archeologica del territorio di Tindari e materiali, Roma, MediaGEO, 2014, ISBN 978-88-908755-2-6. URL consultato il 25 giugno 2017.
- Giovanni Crisostomo Sciacca, Fonti per una storia di Tindari e Patti. Dal mito ai corsari, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2004, ISBN 88-8265-263-7. URL consultato il 26 giugno 2017.
Altri progetti
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